Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Le armi dell’arte
Gli artisti in mostra sono assidui frequentatori della rappresentazione dell’arma, sebbene essa assuma significati diversi in ognuno di loro e sia restituita dai linguaggi più variegati
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della mostra Le armi dell’arte, nella Galleria De Crescenzo &
Viesti saranno esposte dal 28 marzo al 15 maggio 2008 opere in cui l’arma è
protagonista indiscussa del campo visivo. Gli artisti in mostra sono da
parte loro assidui frequentatori della sua rappresentazione, sebbene essa
assuma significati diversi in ognuno di loro e sia restituita dai linguaggi
più variegati: pagina poetica in Filippo Tommaso Marinetti, object trouvée
in Man Ray, Sarenco e Jean François Bory, tessuto mimetico in Alighiero
Boetti, palinsesto di vere armi in Gonçalvo Mabunda, installazione con
materiali sorprendenti in Dennis Oppenheim e Luca Maria Patella, disegno in
Pino Pascali e Alex Pinna, trompe l’oeil e ceramica in Antonio Riello,
complesso procedimento pittorico in H. H. Lim e Federico Piccari, feltro
dipinto in Bruno Ceccobelli, fotografia in Cheff Mwai e Erbossyn Meldibekov,
pittura tout court in Giuseppe Salvatori e David Ochieng, scultura in Said
Atabekov, installazione di quadri in Felice Levini, grafica in Franco
Angeli. Verrà esposto anche un gruppo di “tappeti di guerra” afghani, opere
ormai ben note e di sconvolgente impatto, intorno al quale ruota l’intera
mostra.
“Una sequenza costante di guerre non ha mai prodotto una rappresentazione
delle armi in quantità rilevante che nell’Afghanistan degli ultimi decenni,
sebbene la loro disposizione simmetrica lascerebbe pensare che “l’ordine”
continui a regnare anche nei tappeti. Conflitti di ogni tipo, a volte
persino più cruenti, non hanno mai scatenato alcunché di simile. Solo
nell’Afghanistan degli ultimi decenni il soggetto in questione si è
sedimentato in un linguaggio “lento” e tradizionale, dando forma a varianti
notevoli e costruendo una vera e propria tipologia. E’ per tale motivo che
tracciando una breve storia delle “armi dell’arte” iniziamo dal luogo in cui
meno ce le aspetteremmo, cioè dalle “armi nei tappeti.” (Enrico Mascelloni)
Viesti saranno esposte dal 28 marzo al 15 maggio 2008 opere in cui l’arma è
protagonista indiscussa del campo visivo. Gli artisti in mostra sono da
parte loro assidui frequentatori della sua rappresentazione, sebbene essa
assuma significati diversi in ognuno di loro e sia restituita dai linguaggi
più variegati: pagina poetica in Filippo Tommaso Marinetti, object trouvée
in Man Ray, Sarenco e Jean François Bory, tessuto mimetico in Alighiero
Boetti, palinsesto di vere armi in Gonçalvo Mabunda, installazione con
materiali sorprendenti in Dennis Oppenheim e Luca Maria Patella, disegno in
Pino Pascali e Alex Pinna, trompe l’oeil e ceramica in Antonio Riello,
complesso procedimento pittorico in H. H. Lim e Federico Piccari, feltro
dipinto in Bruno Ceccobelli, fotografia in Cheff Mwai e Erbossyn Meldibekov,
pittura tout court in Giuseppe Salvatori e David Ochieng, scultura in Said
Atabekov, installazione di quadri in Felice Levini, grafica in Franco
Angeli. Verrà esposto anche un gruppo di “tappeti di guerra” afghani, opere
ormai ben note e di sconvolgente impatto, intorno al quale ruota l’intera
mostra.
“Una sequenza costante di guerre non ha mai prodotto una rappresentazione
delle armi in quantità rilevante che nell’Afghanistan degli ultimi decenni,
sebbene la loro disposizione simmetrica lascerebbe pensare che “l’ordine”
continui a regnare anche nei tappeti. Conflitti di ogni tipo, a volte
persino più cruenti, non hanno mai scatenato alcunché di simile. Solo
nell’Afghanistan degli ultimi decenni il soggetto in questione si è
sedimentato in un linguaggio “lento” e tradizionale, dando forma a varianti
notevoli e costruendo una vera e propria tipologia. E’ per tale motivo che
tracciando una breve storia delle “armi dell’arte” iniziamo dal luogo in cui
meno ce le aspetteremmo, cioè dalle “armi nei tappeti.” (Enrico Mascelloni)
28
marzo 2008
Le armi dell’arte
Dal 28 marzo al 15 maggio 2008
arte contemporanea
Location
DE CRESCENZO & VIESTI
Roma, Via Ferdinando Di Savoia, 2, (Roma)
Roma, Via Ferdinando Di Savoia, 2, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì – Sabato 11 – 13 / 16 – 19.30; Lunedì mattina e Sabato pomeriggio per appuntamento
Vernissage
28 Marzo 2008, ore 18.30
Autore
Curatore