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Le Cinque Terre di Sergio Fregoso
Frequentatore assiduo delle Cinque Terre da sempre, Sergio Fregoso ha vissuto attraverso il suo obiettivo la storia di quelle colline a strapiombo sul mare, dalle quali l’ingegno umano – non la natura, come sottolineava in un suo appunto – aveva saputo strappare le condizioni della sopravvivenza, una cultura fatta di antichi saperi contadini, di fatiche improponibili, di abilità oggi in buona parte perdute.
Comunicato stampa
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Sabato 7 febbraio 2004 alle ore 17.30 alla Palazzina delle Arti “L. R. Rosaia” (via del Prione, 236 – La Spezia) si apre la mostra “Le Cinque Terre di Sergio Fregoso”, a poco più di un anno dalla scomparsa del fotografo spezzino. L’iniziativa è stata promossa dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, dall’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia, dall’APT Cinque Terre-Golfo dei Poeti e dalla Provincia della Spezia. La mostra resterà aperta fino al 28 marzo 2004 con i seguenti orari di apertura: mercoledì-domenica ore 10-12 e 16-19; martedì ore 16-19 – lunedì chiuso. Il prezzo del biglietto è di 3 € (ridotto 2 €) e permette di visitare anche il Museo del Sigillo, sempre all’interno della Palazzina delle Arti.
Frequentatore assiduo delle Cinque Terre da sempre, Sergio Fregoso ha vissuto attraverso il suo obiettivo la storia di quelle colline a strapiombo sul mare, dalle quali l’ingegno umano – non la natura, come sottolineava in un suo appunto – aveva saputo strappare le condizioni della sopravvivenza, una cultura fatta di antichi saperi contadini, di fatiche improponibili, di abilità oggi in buona parte perdute. Si tratta di una sezione estremamente significativa nella lunga carriera di Sergio Fregoso: il suo rapporto con le Cinque Terre è perlomeno altrettanto significativo nel suo immenso archivio di scatti di quello con la sua città natale. Da sempre affascinato dal paesaggio aspro della costa, si installa le Cinque Terre a partire dagli anni Cinquanta, documentandone gli usi, i costumi, le genti, i gesti quotidiani, il lavoro, la fatica, salvandone quindi la memoria. Attraverso le immagini ha così documentato un mondo a parte, immutabile, con un proprio ritmo, un proprio clima, pur notando le inevitabili e positive trasformazione, a cominciare dalla nascita del Parco Nazionale delle Cinque Terre sino al recupero e alla valorizzazione del territorio. A questi luoghi ha dedicato molto del suo tempo sentendosi parte di questa terra, cogliendone e raccontandone l’anima fatta di squarci, silenzi, volti, luci e colori. Il lavoro svolto con passione da Sergio Fregoso nelle Cinque Terre completa quello svolto alla Spezia: attraverso il suo obiettivo questi luoghi hanno rivelato la loro memoria, il loro segreto, quello che spesso nel loro vivere quotidiano non rivelano. Sergio Fregoso è stato il cantore di questi luoghi con qualche cosa di più di una semplice abilità professionale, perché la sua sensibilità artistica ha saputo offrire la più autentica interpretazione.
Sergio Fregoso è nato alla Spezia nel 1927 ed è deceduto nel 2003. Da sempre legato al suo luogo d’origine, Piazza Brin, fin da giovane ha praticato la fotografia intesa come vocazione sociale e culturale e come mezzo per esprimere “la frammentazione percettiva del mondo”.
Fotografo di bottega e quindi di territorio, ideò il “Gruppo AV70” che portò alla creazione del Centro della Comunicazione prima e degli Archivi della Documentazione Fotografica e Multimediale che oggi portano giustamente il nome di Sergio Fregoso. Ha seguito sino alla fine la nascita del Centro Giovanile e Multimediale “Dialma Ruggiero”, il principale della Liguria.
A tratteggiare il percorso di Sergio Fregoso, fissato nel catalogo che accompagna la mostra, sono Franco Bonanini, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Maurizio Maggiani, scrittore e fotografo, Cesare Colombo, critico e storico della fotografia, Mariolina Besio, docente di Urbanistica dell’Università di Genova, Giancarlo Natale, storico locale e agricoltore a Tramonti. Mostra e catalogo sono stati curati da Doriano Franceschetti e da André Leuba, col contributo di Maurizio Cavalli, Moreno Carbone, Walter Bilotta, Anselmo Crovara, Marco Crovara, Teresa Ciavolino, Luca Fregoso e Rossana Piccioli.
Frequentatore assiduo delle Cinque Terre da sempre, Sergio Fregoso ha vissuto attraverso il suo obiettivo la storia di quelle colline a strapiombo sul mare, dalle quali l’ingegno umano – non la natura, come sottolineava in un suo appunto – aveva saputo strappare le condizioni della sopravvivenza, una cultura fatta di antichi saperi contadini, di fatiche improponibili, di abilità oggi in buona parte perdute. Si tratta di una sezione estremamente significativa nella lunga carriera di Sergio Fregoso: il suo rapporto con le Cinque Terre è perlomeno altrettanto significativo nel suo immenso archivio di scatti di quello con la sua città natale. Da sempre affascinato dal paesaggio aspro della costa, si installa le Cinque Terre a partire dagli anni Cinquanta, documentandone gli usi, i costumi, le genti, i gesti quotidiani, il lavoro, la fatica, salvandone quindi la memoria. Attraverso le immagini ha così documentato un mondo a parte, immutabile, con un proprio ritmo, un proprio clima, pur notando le inevitabili e positive trasformazione, a cominciare dalla nascita del Parco Nazionale delle Cinque Terre sino al recupero e alla valorizzazione del territorio. A questi luoghi ha dedicato molto del suo tempo sentendosi parte di questa terra, cogliendone e raccontandone l’anima fatta di squarci, silenzi, volti, luci e colori. Il lavoro svolto con passione da Sergio Fregoso nelle Cinque Terre completa quello svolto alla Spezia: attraverso il suo obiettivo questi luoghi hanno rivelato la loro memoria, il loro segreto, quello che spesso nel loro vivere quotidiano non rivelano. Sergio Fregoso è stato il cantore di questi luoghi con qualche cosa di più di una semplice abilità professionale, perché la sua sensibilità artistica ha saputo offrire la più autentica interpretazione.
Sergio Fregoso è nato alla Spezia nel 1927 ed è deceduto nel 2003. Da sempre legato al suo luogo d’origine, Piazza Brin, fin da giovane ha praticato la fotografia intesa come vocazione sociale e culturale e come mezzo per esprimere “la frammentazione percettiva del mondo”.
Fotografo di bottega e quindi di territorio, ideò il “Gruppo AV70” che portò alla creazione del Centro della Comunicazione prima e degli Archivi della Documentazione Fotografica e Multimediale che oggi portano giustamente il nome di Sergio Fregoso. Ha seguito sino alla fine la nascita del Centro Giovanile e Multimediale “Dialma Ruggiero”, il principale della Liguria.
A tratteggiare il percorso di Sergio Fregoso, fissato nel catalogo che accompagna la mostra, sono Franco Bonanini, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Maurizio Maggiani, scrittore e fotografo, Cesare Colombo, critico e storico della fotografia, Mariolina Besio, docente di Urbanistica dell’Università di Genova, Giancarlo Natale, storico locale e agricoltore a Tramonti. Mostra e catalogo sono stati curati da Doriano Franceschetti e da André Leuba, col contributo di Maurizio Cavalli, Moreno Carbone, Walter Bilotta, Anselmo Crovara, Marco Crovara, Teresa Ciavolino, Luca Fregoso e Rossana Piccioli.
07
febbraio 2004
Le Cinque Terre di Sergio Fregoso
Dal 07 febbraio al 28 marzo 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZINA DELLE ARTI
La Spezia, Via Del Prione, 236, (La Spezia)
La Spezia, Via Del Prione, 236, (La Spezia)
Biglietti
Il prezzo del biglietto è di 3 € (ridotto 2 €) e permette di visitare anche il Museo del Sigillo, sempre all’interno della Palazzina delle Arti
Orario di apertura
mercoledì-domenica ore 10-12 e 16-19; martedì ore 16-19 – lunedì chiuso
Vernissage
7 Febbraio 2004, ore 17.30