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Le citazioni della natura nelle creazioni d’Alta Moda: la collezione di Valentina Cortese
Autentica icona di stile, oltre che straordinaria attrice di cinema e teatro, Valentina Cortese interpreta in modo inconfondibile la poesia delle creazioni di Alta Moda. Uno stile personalissimo, che ha sempre privilegiato l’originalità, la sperimentazione e la sapienza compositiva del couturier, al di là dei dettami transitori della moda
Comunicato stampa
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Autentica icona di stile, oltre che straordinaria attrice di cinema e teatro, Valentina Cortese interpreta in modo inconfondibile la poesia delle creazioni di Alta Moda. Uno stile personalissimo, che ha sempre privilegiato l'originalità, la sperimentazione e la sapienza compositiva del couturier, al di là dei dettami transitori della moda.
L'amore della Cortese per la Natura si esprime nella scelta di forme fantasiose e colori suggestivi: così, la citazione di farfalle, fiori e stelle - un tema in sintonia con lo spazio espositivo in cui verrà allestita la mostra - ci racconta questo suo sentimento.
White Star Adventure le rende omaggio esponendo 15 tra i più importanti abiti della sua collezione privata, tra cui spiccano creazioni di Capucci, Dior e Galante.
Roberto Capucci è il couturier cui Valentina Cortese è legata da un lungo rapporto di amicizia, e che ha saputo sempre dare espressione ai desideri dell'artista, secondo le occasioni: gli abiti da cocktail in tutte le sfumature dei colori pastello (i preferiti di Valentina), quelli da gran sera per le cerimonie più importanti. La poesia dell'abito-kimono con piccoli ricami di fiori bianchi giapponesi, indossato nell'82 per la visita di Stato in Italia di Ronald Reagan, amico degli anni trascorsi a Hollywood; i sapienti drappeggi dell'abito bianco e nero, indossato a Montecarlo, ospite d'onore del Principe Ranieri nel 2001 per il ventennale dell'inaugurazione del Teatro "Princesse Grace".
L'abito blu notte, col ricamo sul busto di un'autentica scultura a forma di farfalla, indossato per la riapertura del Teatro Carlo Felice a Genova nel 1991.
Maurizio Galante, allievo a suo tempo di Capucci, è l'altro stilista cui Valentina è legata da particolare affetto e sintonia: grande sperimentatore nell'uso di forme e tessuti assolutamente unici, ha reso omaggio alla natura nelle stampe stilizzate di fiori e farfalle, dipinte a mano sull'abito verde acqua. La composizione di gigli scultorei esalta il romanticismo dell'abito color gesso e dello scialle, che indossati formano un bouquet, creati per lo spettacolo il "Magnificat" di Alda Merini. Lo stesso abito, in nero, è stato creato per lo spettacolo "L'amore" di Giovanni Testori - in entrambi la Cortese recita in veste di protagonista.
Non potevano mancare, naturalmente, le creazioni di grandi couturier milanesi: Gianfranco Ferré, che negli anni di direzione della Maison Dior a Parigi ha mostrato tutta la sua sapienza compositiva; e Mila Schön, il cui rigore negli abiti da giorno si giustappone allo splendore delle creazioni da sera - dai ricami in jais per l'abito indossato in un momento particolarmente felice dell'artista, la premiazione con un Award della British Academy of Film and Television Arts per la straordinaria interpretazione di "Effetto notte" di François Truffaut, all’abito bianco indossato per la cerimonia degli Oscar a Los Angeles - sempre per il film “Effetto Notte” - nel ‘74.
Ma il guardaroba di un'artista profondamente legata al suo mondo non può prescindere dall'amore per gli abiti d'epoca: il ricordo di Valentina-Ljuba Andreevna nel "Giardino dei ciliegi", che indossa un abito appartenuto alla Regina Margherita, è rimasto indelebile. Così come grande stupore suscita l'abito rosa cipria, con un mantello di ermellino, appartenuto a Sarah Bernhardt, indossato lo scorso 7 dicembre per l' apertura della nuova stagione al Teatro alla Scala.
Voleva forse ricordarci che teatro e vita si fondono, presente e passato si identificano, e se le mode passano, lo stile di un'artista non può che essere eterno?
Un allestimento di grande suggestione visiva, accompagnato da immagini tratte da film e spettacoli di Valentina Cortese.
L'amore della Cortese per la Natura si esprime nella scelta di forme fantasiose e colori suggestivi: così, la citazione di farfalle, fiori e stelle - un tema in sintonia con lo spazio espositivo in cui verrà allestita la mostra - ci racconta questo suo sentimento.
White Star Adventure le rende omaggio esponendo 15 tra i più importanti abiti della sua collezione privata, tra cui spiccano creazioni di Capucci, Dior e Galante.
Roberto Capucci è il couturier cui Valentina Cortese è legata da un lungo rapporto di amicizia, e che ha saputo sempre dare espressione ai desideri dell'artista, secondo le occasioni: gli abiti da cocktail in tutte le sfumature dei colori pastello (i preferiti di Valentina), quelli da gran sera per le cerimonie più importanti. La poesia dell'abito-kimono con piccoli ricami di fiori bianchi giapponesi, indossato nell'82 per la visita di Stato in Italia di Ronald Reagan, amico degli anni trascorsi a Hollywood; i sapienti drappeggi dell'abito bianco e nero, indossato a Montecarlo, ospite d'onore del Principe Ranieri nel 2001 per il ventennale dell'inaugurazione del Teatro "Princesse Grace".
L'abito blu notte, col ricamo sul busto di un'autentica scultura a forma di farfalla, indossato per la riapertura del Teatro Carlo Felice a Genova nel 1991.
Maurizio Galante, allievo a suo tempo di Capucci, è l'altro stilista cui Valentina è legata da particolare affetto e sintonia: grande sperimentatore nell'uso di forme e tessuti assolutamente unici, ha reso omaggio alla natura nelle stampe stilizzate di fiori e farfalle, dipinte a mano sull'abito verde acqua. La composizione di gigli scultorei esalta il romanticismo dell'abito color gesso e dello scialle, che indossati formano un bouquet, creati per lo spettacolo il "Magnificat" di Alda Merini. Lo stesso abito, in nero, è stato creato per lo spettacolo "L'amore" di Giovanni Testori - in entrambi la Cortese recita in veste di protagonista.
Non potevano mancare, naturalmente, le creazioni di grandi couturier milanesi: Gianfranco Ferré, che negli anni di direzione della Maison Dior a Parigi ha mostrato tutta la sua sapienza compositiva; e Mila Schön, il cui rigore negli abiti da giorno si giustappone allo splendore delle creazioni da sera - dai ricami in jais per l'abito indossato in un momento particolarmente felice dell'artista, la premiazione con un Award della British Academy of Film and Television Arts per la straordinaria interpretazione di "Effetto notte" di François Truffaut, all’abito bianco indossato per la cerimonia degli Oscar a Los Angeles - sempre per il film “Effetto Notte” - nel ‘74.
Ma il guardaroba di un'artista profondamente legata al suo mondo non può prescindere dall'amore per gli abiti d'epoca: il ricordo di Valentina-Ljuba Andreevna nel "Giardino dei ciliegi", che indossa un abito appartenuto alla Regina Margherita, è rimasto indelebile. Così come grande stupore suscita l'abito rosa cipria, con un mantello di ermellino, appartenuto a Sarah Bernhardt, indossato lo scorso 7 dicembre per l' apertura della nuova stagione al Teatro alla Scala.
Voleva forse ricordarci che teatro e vita si fondono, presente e passato si identificano, e se le mode passano, lo stile di un'artista non può che essere eterno?
Un allestimento di grande suggestione visiva, accompagnato da immagini tratte da film e spettacoli di Valentina Cortese.
16
febbraio 2008
Le citazioni della natura nelle creazioni d’Alta Moda: la collezione di Valentina Cortese
Dal 16 al 23 febbraio 2008
arti decorative e industriali
Location
SPAZIO WHITE STAR ADVENTURE
Milano, Piazza Filippo Meda, (Milano)
Milano, Piazza Filippo Meda, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 09.00-21.00 sabato 09.00-22.00 domenica 09.00-21.00
Vernissage
16 Febbraio 2008, ore 17
Autore