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Le Désir
La mostra Le Désir inaugura la nuova sede veneziana della galleria Alberta Pane
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Desiderare è costruire un concatenamento, costruire un insieme (…). Il concatenamento è
un fenomeno fisico, è come una differenza. Perché accada qualsiasi evento c’è bisogno di una
differenza di potenziale e ci vogliono due livelli, bisogna essere in due, allora accade
qualcosa. Un lampo o un ruscelletto e siamo nel dominio del desiderio. Un desiderio è
costruire. Tutti passiamo il nostro tempo a costruire. Per me quando qualcuno dice ‘desidero
la tal cosa’ significa che sta costruendo un concatenamento. Il desiderio non ènient’altro.”
L'Abécédaire de Gilles Deleuze, D comme désir, 1988, film, France
La galleria Alberta Pane dopo quasi dieci anni a Parigi inaugura una nuova ed
importante sede, trasformando gli scenografici ambienti di una ex
falegnameria in piattaforma espositiva contemporanea e sperimentale, aperta
alla città.
La mostra presenta sette artisti nella sua scuderia; opere forti, realizzate
appositamente per il nuovo spazio, di alcuni dei più interessanti artisti di
nuova generazione, che si muovono al confine tra performance, installazione,
video e scultura.
Il pensiero di Gilles Deleuze sul desiderio, definito come un concatenamento
da cui scaturisce uno stimolo alla produzione, è l’incipit ed il fil rouge della
mostra.
L’intento è quello di tessere un insieme di congiunzioni libere tra gli artisti,
invitandoli ad esprimersi in relazione allo spazio espositivo, ma soprattutto a
focalizzarsi sul loro pensiero e su quelle che sono le loro ricerche attuali.
Liberamente.
Le Désir di costruire una mostra poliedrica e relazionale: un dialogo tra gli
artisti che ridefiniscono le geometrie della galleria, fin da subito configurata
come luogo vocato alla sperimentazione e allo scambio; un messaggio che
pervade anche le calli e i canali della città, con interventi performativi dal forte
impatto catartico.
Artisti ed opere in mostra
La artista scozzese Gayle Chong Kwan con l’opera ARTIST + PARTUM =
(2017) fa riferimento alla regola non scritta dell’arte che presume che la
creazione artistica sia una grande passione che non lascia spazio e tempo a
responsabilità quali la procreazione e l’educazione dei figli. Gayle Chong Kwan
esplora le contraddizioni di una donna artista tra i ruoli creativi e “procreativi”,
attraverso un giornale stampato e distribuito durante una
performance nelle strade di Venezia e nella galleria.
Romina De Novellis, performer napoletana residente a Parigi nota per il
suo magnetismo, realizza per Le Désir una performance itinerante, che
attraversa i canali e le acque della città di Venezia. L'artista, come una sorta di
Venere del Botticelli, s’installa al centro di una barca veneziana, circondata da
fiori e bandiere di tutti i Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo.
La sua processione è il funerale del suo presente, per l'involuzione che l'uomo
sta compiendo; Venezia, punto d’incontro tra Oriente e Occidente, tra l'Italia e
l'Europa, diventa la culla che trasporta l'azione performativa sulle acque della
Placenta, il Mar Mediterraneo, simbolo e luogo comune di vita e di morte delle
nostre culture e della loro implosione.
L’artista francese Marie Denis, da anni ispirata al mondo vegetale e
botanico, presenta una nuova scultura murale dal forte impatto visivo. La
natura che Marie manipola, trasforma e sublima con grande delicatezza,
prende forma in un erbario/sculturatotemico.
Christian Fogarolli, emergente e acclamato artista italiano, propone due
lavori che indagano un possibile rapporto tra arte, teorie medico scientifiche e
terapia. Le opere sono realizzate in seguito a ricerche che l'artista ha condotto
in istituzioni mediche e case di cura mentale.
Le nuove sculture/istallazioni di Marcos Lutyens saranno accompagnate da
una seduta ipnotica, che lo stesso artista realizzerà il giorno
dell’inaugurazione, le cui tracce saranno visibili durante tutto il periodo della
mostra. Interessato sin dai primi lavori all’interdisciplinarietà, Lutyens, nato a
Londra e residente a Los Angeles, utilizza tecniche cognitive come l’ipnosi, le
tecnologie come la robotica e altri strumenti sensoriali per creare
performance, sculture ed installazioni.
Ivan Moudov fornisce un'analisi critica e corrosiva delle convenzioni
politiche e sociali e del comportamento individuale. Sfatando la catena lineare
tra azione e conseguenza, con la sua solita ironia, il geniale artista bulgaro
propone un’opera/contratto stipulato tra collezionista ed artista in cui
quest’ultimo si impegna a far aumentare significativamente il valore della sua
opera negli anni.
Michelangelo Penso, noto artista veneziano, presenta una nuova scultura
in situ di grandi dimensioni, ispirata alla ricerca scientifico-biologica. Penso
indaga in maniera astratta un mondo non visibile, microscopico, fatto di
batteri, virus e microorganismi, che rigenera attraverso impattanti geometrie
sospese e invasive.
Galerie Alberta Pane
Lavorare a stretto contatto con gli artisti e per gli artisti, con l’intento
principale di diffondere il loro lavoro sia a livello nazionale che internazionale.
E’ questo l’intento basilare di Alberta Pane, gallerista orientata alla
promozione e allo scouting, che si occupa solo degli artisti in cui crede per
contribuire al loro riconoscimento nel sistema dell’arte.
Dopo quasi dieci anni di galleria a Parigi, Alberta Pane mantiene la sede
francese, ma sceglie strategicamente di tornare a Venezia, la sua città, aprendo
le porte di una ex falegnameria che trasforma in suggestivo spazio espositivo.
Alla base di questa scelta, l’intenzione di Alberta Pane di creare un luogo
capace di generare cultura, per stabilire un legame forte con la città e
coinvolgere il pubblico non soltanto con mostre di alta qualità e grande
sperimentazione, ma anche attraverso workshop, incontri, dialoghi ed
esplorazioni sull’arte. Uno spazio internazionale, in divenire, carico di energie
e di scambio d’idee, che ancora a Venezia non c’era.
Con un ritmo di sei mostre all’anno e diverse fiere internazionali, Galerie
Alberta Pane ha realizzato progetti importanti collaborando con musei,
istituzioni e gallerie internazionali.
Tutti gli artisti che collaborano con Alberta Pane sono presenti attivamente
negli epicentri dell’arte contemporanea mondiale, quali Documenta, Biennale
di Venezia, Manifesta, Biennale di Istanbul, Biennale di Lione.
Alberta Pane Edizioni - La pubblicazione
Oltre ai sette artisti in mostra e alle loro opere, verrà presentata Alberta Pane
Edizioni, la nuova collana di pubblicazioni edita dalla galleria e realizzata in
collaborazione con Mutiplo di Giovanni Morandina. La prima edizione
prevede una riflessione su Le Désir, proposta da ciascuno degli artisti della
galleria ed esposta come un’opera corale di apertura alla mostra.
La pubblicazione, pensata in formula seriale, rafforza la riflessione sul ruolo
della galleria come soggetto promotore della ricerca artistica e favorisce così la
fruizione da parte del pubblico, le relazioni degli artisti con le istituzioni, i
collezionisti e la produzione editoriale. Volumi che diventano nel tempo la
testimonianza dell’attività della galleria, ma anche edizioni indipendenti dalle
mostre, secondo il ruolo di editore che talune gallerie un tempo avevano, e che
oggi è sempre più raro. La forma sarà essenziale, in bilico tra rivista
monografica, pamphlet, libro d’artista, in cui soggetti eterogenei – artisti, ma
non solo – sono chiamati di volta in volta a esprimersi su un tema specifico.
un fenomeno fisico, è come una differenza. Perché accada qualsiasi evento c’è bisogno di una
differenza di potenziale e ci vogliono due livelli, bisogna essere in due, allora accade
qualcosa. Un lampo o un ruscelletto e siamo nel dominio del desiderio. Un desiderio è
costruire. Tutti passiamo il nostro tempo a costruire. Per me quando qualcuno dice ‘desidero
la tal cosa’ significa che sta costruendo un concatenamento. Il desiderio non ènient’altro.”
L'Abécédaire de Gilles Deleuze, D comme désir, 1988, film, France
La galleria Alberta Pane dopo quasi dieci anni a Parigi inaugura una nuova ed
importante sede, trasformando gli scenografici ambienti di una ex
falegnameria in piattaforma espositiva contemporanea e sperimentale, aperta
alla città.
La mostra presenta sette artisti nella sua scuderia; opere forti, realizzate
appositamente per il nuovo spazio, di alcuni dei più interessanti artisti di
nuova generazione, che si muovono al confine tra performance, installazione,
video e scultura.
Il pensiero di Gilles Deleuze sul desiderio, definito come un concatenamento
da cui scaturisce uno stimolo alla produzione, è l’incipit ed il fil rouge della
mostra.
L’intento è quello di tessere un insieme di congiunzioni libere tra gli artisti,
invitandoli ad esprimersi in relazione allo spazio espositivo, ma soprattutto a
focalizzarsi sul loro pensiero e su quelle che sono le loro ricerche attuali.
Liberamente.
Le Désir di costruire una mostra poliedrica e relazionale: un dialogo tra gli
artisti che ridefiniscono le geometrie della galleria, fin da subito configurata
come luogo vocato alla sperimentazione e allo scambio; un messaggio che
pervade anche le calli e i canali della città, con interventi performativi dal forte
impatto catartico.
Artisti ed opere in mostra
La artista scozzese Gayle Chong Kwan con l’opera ARTIST + PARTUM =
(2017) fa riferimento alla regola non scritta dell’arte che presume che la
creazione artistica sia una grande passione che non lascia spazio e tempo a
responsabilità quali la procreazione e l’educazione dei figli. Gayle Chong Kwan
esplora le contraddizioni di una donna artista tra i ruoli creativi e “procreativi”,
attraverso un giornale stampato e distribuito durante una
performance nelle strade di Venezia e nella galleria.
Romina De Novellis, performer napoletana residente a Parigi nota per il
suo magnetismo, realizza per Le Désir una performance itinerante, che
attraversa i canali e le acque della città di Venezia. L'artista, come una sorta di
Venere del Botticelli, s’installa al centro di una barca veneziana, circondata da
fiori e bandiere di tutti i Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo.
La sua processione è il funerale del suo presente, per l'involuzione che l'uomo
sta compiendo; Venezia, punto d’incontro tra Oriente e Occidente, tra l'Italia e
l'Europa, diventa la culla che trasporta l'azione performativa sulle acque della
Placenta, il Mar Mediterraneo, simbolo e luogo comune di vita e di morte delle
nostre culture e della loro implosione.
L’artista francese Marie Denis, da anni ispirata al mondo vegetale e
botanico, presenta una nuova scultura murale dal forte impatto visivo. La
natura che Marie manipola, trasforma e sublima con grande delicatezza,
prende forma in un erbario/sculturatotemico.
Christian Fogarolli, emergente e acclamato artista italiano, propone due
lavori che indagano un possibile rapporto tra arte, teorie medico scientifiche e
terapia. Le opere sono realizzate in seguito a ricerche che l'artista ha condotto
in istituzioni mediche e case di cura mentale.
Le nuove sculture/istallazioni di Marcos Lutyens saranno accompagnate da
una seduta ipnotica, che lo stesso artista realizzerà il giorno
dell’inaugurazione, le cui tracce saranno visibili durante tutto il periodo della
mostra. Interessato sin dai primi lavori all’interdisciplinarietà, Lutyens, nato a
Londra e residente a Los Angeles, utilizza tecniche cognitive come l’ipnosi, le
tecnologie come la robotica e altri strumenti sensoriali per creare
performance, sculture ed installazioni.
Ivan Moudov fornisce un'analisi critica e corrosiva delle convenzioni
politiche e sociali e del comportamento individuale. Sfatando la catena lineare
tra azione e conseguenza, con la sua solita ironia, il geniale artista bulgaro
propone un’opera/contratto stipulato tra collezionista ed artista in cui
quest’ultimo si impegna a far aumentare significativamente il valore della sua
opera negli anni.
Michelangelo Penso, noto artista veneziano, presenta una nuova scultura
in situ di grandi dimensioni, ispirata alla ricerca scientifico-biologica. Penso
indaga in maniera astratta un mondo non visibile, microscopico, fatto di
batteri, virus e microorganismi, che rigenera attraverso impattanti geometrie
sospese e invasive.
Galerie Alberta Pane
Lavorare a stretto contatto con gli artisti e per gli artisti, con l’intento
principale di diffondere il loro lavoro sia a livello nazionale che internazionale.
E’ questo l’intento basilare di Alberta Pane, gallerista orientata alla
promozione e allo scouting, che si occupa solo degli artisti in cui crede per
contribuire al loro riconoscimento nel sistema dell’arte.
Dopo quasi dieci anni di galleria a Parigi, Alberta Pane mantiene la sede
francese, ma sceglie strategicamente di tornare a Venezia, la sua città, aprendo
le porte di una ex falegnameria che trasforma in suggestivo spazio espositivo.
Alla base di questa scelta, l’intenzione di Alberta Pane di creare un luogo
capace di generare cultura, per stabilire un legame forte con la città e
coinvolgere il pubblico non soltanto con mostre di alta qualità e grande
sperimentazione, ma anche attraverso workshop, incontri, dialoghi ed
esplorazioni sull’arte. Uno spazio internazionale, in divenire, carico di energie
e di scambio d’idee, che ancora a Venezia non c’era.
Con un ritmo di sei mostre all’anno e diverse fiere internazionali, Galerie
Alberta Pane ha realizzato progetti importanti collaborando con musei,
istituzioni e gallerie internazionali.
Tutti gli artisti che collaborano con Alberta Pane sono presenti attivamente
negli epicentri dell’arte contemporanea mondiale, quali Documenta, Biennale
di Venezia, Manifesta, Biennale di Istanbul, Biennale di Lione.
Alberta Pane Edizioni - La pubblicazione
Oltre ai sette artisti in mostra e alle loro opere, verrà presentata Alberta Pane
Edizioni, la nuova collana di pubblicazioni edita dalla galleria e realizzata in
collaborazione con Mutiplo di Giovanni Morandina. La prima edizione
prevede una riflessione su Le Désir, proposta da ciascuno degli artisti della
galleria ed esposta come un’opera corale di apertura alla mostra.
La pubblicazione, pensata in formula seriale, rafforza la riflessione sul ruolo
della galleria come soggetto promotore della ricerca artistica e favorisce così la
fruizione da parte del pubblico, le relazioni degli artisti con le istituzioni, i
collezionisti e la produzione editoriale. Volumi che diventano nel tempo la
testimonianza dell’attività della galleria, ma anche edizioni indipendenti dalle
mostre, secondo il ruolo di editore che talune gallerie un tempo avevano, e che
oggi è sempre più raro. La forma sarà essenziale, in bilico tra rivista
monografica, pamphlet, libro d’artista, in cui soggetti eterogenei – artisti, ma
non solo – sono chiamati di volta in volta a esprimersi su un tema specifico.
12
maggio 2017
Le Désir
Dal 12 maggio al 29 luglio 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALBERTA PANE
Venezia, Calle Dei Guardiani, 2403, (Venezia)
Venezia, Calle Dei Guardiani, 2403, (Venezia)
Orario di apertura
ore 10.30 – 19.30
Vernissage
12 Maggio 2017, ore 14
Autore