All’interno della rassegna Racconigi, il palazzo e l’inverno che ha visto la realizzazione della mostra Colori di presepi napoletani in una casa di re nel 2001 e quella di Altre voci, altre stanze nel 2002, il Castello di Racconigi presenta, dal 6 dicembre 2003 al 22 febbraio 2004, la mostra Le dimore interiori. L’allestimento scenico, curato da Progetto Cantoregi, si configura come un suggestivo viaggio multisensoriale, come un originale itinerario dello sguardo e dell’ascolto all’interno della storica residenza sabauda. Teatro dell’allestimento, e fattore di ulteriore interesse, saranno gli Appartamenti della Corte del terzo piano, aperti straordinariamente per la prima volta al pubblico, a segnare l’avvio del loro restauro.
La mostra si inserisce all’interno del progetto “aperto per restauro” volto a coinvolgere i visitatori anche durante la fase dei lavori. Nei prossimi mesi, infatti, altri due allestimenti accompagneranno l’evolversi dei restauri andando a comporre una ideale trilogia. Le dimore interiori si propone di offrire un ampio ventaglio di suggestioni, impressioni, evocazioni, attraverso l’impiego combinato di luci, musiche, voci, rumori, profumi, liberamente e creativamente associati ai temi di ogni sala. In un gioco continuo di rinvii e rimandi con gli oggetti e la storia delle singole stanze, il “viaggiatore” sarà coinvolto ed accompagnato in una sorta di visita personalizzata ed interattiva.
All’interno di Le dimore interiori ogni visitatore sarà dunque protagonista del percorso e non solo semplice spettatore. Con un walk-man, di cui sarà dotato all’inizio della visita, il “viaggiatore” attraverserà le stanze degli Appartamenti della Corte del terzo piano e potrà raccogliere le emozioni che l’ambiente dimenticato può suscitare. Tali emozioni saranno da conservare per meglio apprezzare quelle che il mutamento portato dai lavori di riordino e restauro susciteranno con i futuri allestimenti.

I lavori di restauro degli Appartamenti del terzo piano e le attività culturali connesse ai cantieri sono parte dell’Accordo di programma Stato Regione per il restauro delle Residenze Sabaude e sono realizzati grazie al sostegno e alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino