L’esposizione, che è stata inserita nell’ambito del Festival della Scienza, si ricollega ad una manifestazione organizzata dall’Ospedale San Martino, che nel mese di ottobre, in occasione del cinquantenario della fondazione del Collegio dei Primari e nel corso di un convegno dal titolo “Incontro con la città” , intende presentare ad un vasto pubblico la storia e le prospettive di questo grande istituto di cura che ha svolto a Genova un ruolo fondamentale anche dal punto della cultura scientifica e dell’arte.
Proprio questi due ultimi aspetti costituiscono l’ oggetto dell’esposizione allestita nel Museo di Sant’Agostino che comprenderà una scelta campionatura del ricco patrimonio proveniente dalle farmacie degli antichi ospedali di Pammatone e degli Incurabili, di cui San Martino è l’erede e il continuatore.
Attraverso i secoli le due spezierie sono divenute la sede di una fra le più importanti raccolte di ceramiche europee , che fortunatamente ci è in gran parte pervenuta. Oltre ai vasi destinati a contenere le sostanze medicamentose, realizzati dalle più importanti botteghe liguri in un periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, testimonianza veramente unica dell’alto livello artistico raggiunto dalla ceramica nell’antica Repubblica genovese, si sono conservati anche molti antichi strumenti utilizzati per secoli dai farmacisti, come mortai, storte, alambicchi, i quali, insieme ai numerosi strumenti chirurgici degli ospedali, formano una raccolta di estremo interesse per la storia della scienza .
Queste collezioni, che per varie vicende sono oggi in gran parte depositate presso il Settore Musei del Comune di Genova, troveranno un’adeguata sistemazione nel 2004 in una sede molto prestigiosa: Palazzo Doria Tursi che farà parte del nuovo circuito museale di Strada Nuova. Nel percorso del piano nobile del Palazzo la ricostruzione delle antiche farmacie occuperà due vasti locali e sarà preceduta dalle sale dedicate alla ceramica ligure.
La mostra di Sant’Agostino offrirà quindi innanzitutto lo spunto per ripercorrere la storia della farmacia e quella degli antichi sistemi di cura sino al XVIII secolo, ma costituirà anche un’occasione per confrontarsi con questo nuovo progetto museale, ispirato a criteri di interdisciplinarietà, che verrà presentato con l’ausilio di sussidi audiovisivi.