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Le foglie morte
Mostra internazionale con eventi culturali collegati
Comunicato stampa
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“LE FOGLIE MORTE”
RASSEGNA D'ARTE INTERNAZIONALE
con eventi culturali collegati
Presso il Centro Culturale Casa Tani, a Rovereto via Rialto 14, verrà realizzata una rassegna d'arte che porterà a Rovereto le opere di Ed Ribeiro, Lya Alves e Ribamar Gomes, artisti di gran talento provenienti dal Brasile grazie al gemellaggio culturale intrapreso con Intercambio Cultural Arts, associazione che sta organizzando a Rio de Janeiro importanti eventi con artisti da tutto il mondo, tra cui i nostri conterranei Claudio Cavalieri e Paolo Ober. La rassegna roveretana avrà il titolo letterario “Le foglie morte” al cui tema si ispireranno diversi lavori. Saranno presenti anche opere provenienti dalla Svezia con Giuseppe Bertolini Berg e dalla Francia con Andrè Quellier. Resta comunque di rilievo la presenza italiana che affianca gli artisti locali a parecchie personalità provenienti da altre regioni. Nel particolare si tratta di Franco Albino Daria Bassi, Claudia Bertera, Maurizio Caruso, Claudio Cavalieri, Emma Civallero, Remo De Vigili, Renata di Palma, Cristina Gilli, Claudio Giulianelli, Bepi Leoni, Donato Lotito, Paolo Marchetti, Renato Marsilli, Giampaolo Osele, Annamaria Paoli, Maurizio Piccirillo, Jessica Sieff, Letizia Strigelli, Coral Torrents e Roberta Zanghellini.
La rassegna, che durerà 45 giorni fino al 9 gennaio 2010, rimarrà aperta con orario 17.30 – 19.30 tutti i giorni tranne domenica, festivi e lunedì, ed ha la particolare specialità di intrecciarsi con altre espressioni artistiche in successive serate tematiche.
All'inaugurazione del 27 novembre, ci saranno le esibizioni della chitarrista Alexandra Toman Panjkovic, e dell'arpista Marta Garcia Gomez.
Alexandra Toman in Panjkovic si è diplomata in chitarra classica, con il massimo dei voti, sotto la guida della prof.ssa Mila Rakanovic. In seguito si è laureata nel 1996 e post-laureata nel 2001, presso la Facoltà dell'arte di musica a Belgrado, nella classe della prof.ssa Vera Ogrizovic. Ha vinto il primo premio nei concorsi "Recanati" (premio speciale "Beniamino Gigli") nel 1988, "Cita di Bardolino" nel 1988, premio speciale "Petar Konjevic" Belgrado nel 1994, primi premi nazionali Sarajevo 1989 e Belgrado 1990. Nella sua carriera annovera tanti concerti sia in Italia che in Europa. Con "Orchestra sinfonica Sarajevo" e "Orchestra sinfonica Mostar" ha eseguito Concerto Aranjues di Joaquin Rodrigo. Ha partecipato a numerose trasmissioni di musica classica sia televisive che radiofoniche.
Marta Garcia Gomez si è diplomata in arpa nel 1999 al Conservatorio “C. Pollini” di Padova con la prof.ssa B. Bonelli.
Ha partecipato a seminari musicali internazionali organizzati dalla Cooperativa Musicale “L. Liviabella” di Macerata tenuti dalla prof.ssa A. Lozer, e corsi internazionali di arpa tenuti dai docenti E.Fontan-Binoche, A.Loro e D.Watkins. Nel settembre 2006 ha preso parte al XX Festival Mozartiano dell’orchestra “A.Toscanini” in veste di solista nel concerto di W.A.Mozart per flauto e arpa. Da gennaio ad ottobre 2005 ha fatto parte dell’Accademia del Teatro La Scala a Milano, dove si è perfezionata con L.Prandina e O.Mazzia, e ha preso parte a concerti tenutisi al Teatro La Scala diretti dai maestri T.Severini e A.Ferrari, oltre al M.Zuccarini con il quale l'orchestra ha intrapreso una tournèe estiva in Toscana. Nel luglio 2001 ha preso parte, con l’Orchestra “Accademia Musicale Italiana”, alla prima mondiale dell’opera “Marta e Maria”, con la partecipazione di Tiziana Fabbricini, Gloria Scalchi, Alberto Terrani, sotto la regia di Giovanna Nocetti.Collabora con il "Coro e Orchestra S.Cecilia" di Piazzola sul Brenta, l'"Orchestra nazionale della RAI" di Torino, l'"Orchestra da camera di Padova e del Veneto", l’”Orchestra Giovanile del Veneto”, la “Siver Symphony Orchestra”, la “Camerata Musicale Vicentina”, l’“Orchestra Pietro d’Abano”, con il “Collegium Symphonium Veneto”, con l’ “Orchestra delle Venezie, con “I Musicisti della Stravaganza”, l’”Orchestra Enrico Segattini”, il “Concentus Musicus Patavinus” anche in veste di solista, e con la “Civica Banda Musicale di Padova” assieme alla quale, in occasione del decimo anniversario, ha contribuito alla realizzazione di un CD. Svolge inoltre attività concertistica come solista e in gruppi di musica da camera (duo "Dryades" con il flautista Mario Folena, duo "Arcadia" con la flautista Stefania Soave, duo "Thais" con la soprano Alessandra Cordioli, quartetto d'arpe "Nayades")nel territorio veneto e dintorni. Ha partecipato a cicli di concerti tra i quali quelli dei “Notturni d’Arte” e "Villeggiando" a Padova, dei “Pomeriggi Musicali” di S. Donà di Piave, dei matinée musicali del Caffè Pedrocchi, a manifestazioni di recupero storico-culturale e artistico quali “Notte Senza Tempo” nel Delta del Po, e a “Opera Balletto” di “Musica in Maschera” presso la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista a Venezia. Fa parte di un gruppo di musica elettro-acustica, “Pirica”, dal 2006, insegna arpa classica e celtica presso l'istituto musicale "G.F.Malipiero" di Padova ed arpa classica presso la scuola musicale comunale "Zandonai" di Rovereto.
Il 5 dicembre si potrà assistere alla presentazione del libro “70 e dintorni“ di Iago Barbieri.
Iago Barbieri (Mirandola 1951), scrittore e pittore, vive a Medolla. La sua prima opera letteraria: "70" e dintorni, un paese ed altre storie (2006), alla sua prima partecipazione ad un premio letterario è risultato tra i primi dieci classificati ottenendo la pubblicazione del racconto. È molto attivo nella realizzazione di Murales che si possono vedere dal Trentino alla Sicilia.
“abbiamo il trionfo di un delineato microcosmo che riporta negli anni 'settanta', attraverso trenta racconti che davvero sono ben costruiti e si legano tra loro a formare una sinfonia che ricondurrà tanti al tempo della propria gioventù e tutti i lettori indistintamente prenderà per la varietà delle situazioni che rendono il mondo di una piccola comunità così com'era circa trent'anni fa.conduce la danza dei vari episodi con sapienza e ne escono a tinte forti personaggi che davvero sembra di avere davanti : dagli adulti, ai più giovani. L'autore sa usare un registro ironico e quasi distaccato, ma si comprende che non è separato che dal tempo trascorso da tante di quelle situazioni. Chiunque lui sia nascosto nelle pieghe del testo, faceva parte di quel 'mondo piccolo' e ha vissuto e palpitato in esso.c'è quel bar, quel punto di riferimento imprescindibile con quelle figure di frequentatori e, assieme, le strade, le piazze, il campanile. C'è la fissazione , presente, verso le donne, i motori, il vino; ci sono i sogni, aleggiano altre cifre e insomma c'è la vita di ogni giorno di basso e alto profilo e che non sarà tanto cambiata da quell'ieri, per chi ha continuato ad avere radici nel paese tratteggiato dallo scrittore e che è proprio tipico della 'bassa', ma vicino per sentire, ai mille e mille paesini d'Italia e del mondo industrializzato sortito da un retroterra contadino.Iago Barbieri ha prodotto un bel volume omogeneo di racconti, credibili, palpitanti, con figure e situazioni che si imprimono nella mente: come quella di Darwin, mangiatore ed artista; quelle dei calciatori veri e fasulli; dei guardoni a cielo aperto; delle ragazze e ragazzi che credono di essere liberi e spesso, in breve spazio, saranno prede fatali delle trappole della vita (e della morte). C'è anche da dire che nel procedere si rivivono momenti di passaggio storici, come il 'sessantotto', la nascita delle 'Radio Libere', la conquista di tante (troppe?) libertà. Un respiro di tempo agitato e complicato.registro dello scrittore è alto, i vari episodi si agganciano e scorrono come un film e ogni volta c'è un colpo di scena, un'emozione. La provincia che sa produrre un narratore autentico non è poi cosa rara, ma sempre bella.” (Gian Carlo Montanari)
Il 12 dicembre sarà messa in visione l'opera multumediale “La Danza del Tempo dell'Amore”, di Carla Corradi e Paolo Ober, con immagini ed atmosfere strettamente legate ad un testo poetico ispirato alla metafora delle quattro stagioni.
Carla Corradi Laureata in psicologia all’Università di Padova con tesi sulla creatività. Ha operato a Trento come psicologa psicoterapeuta con studio privato dal ’77. Dipinge da anni, ha esposto in numerose mostre, di cui 10 personali.Predilige il ritratto perché nella sua professione per gran parte della giornata ha avuto una persona davanti che le raccontava la propria Anima, esprimendo sentimenti ed emozioni. Ha iniziato con l’acquerello, tecnica che sentiva più adatta ad esprimere stati d’animo e idee. E' poi passata alle terre, all’olio, all’incisione e infine al digitale.
Ha pubblicato cinque libri A chi spara il cacciatore? ed. Lorenzini Udine ‘88, L'amore è un gatto blu? ed. Pubbliprint Trento ‘92, Un caffè macchiato freddo ed. Temi Trento ‘97, Anima Animalis (A cura di Carla Corradi) Alcione Trento '05, I peccati del III millennio (A cura di Carla Corradi) Trento 2007. Dal 2003 ha realizzato video d’arte (un mezzo nuovo dalle infinite capacità creative) pure a sfondo psicologico, i più importanti sono: Autunno, inverno, primavera, estate (La danza del tempo dell’amore), Inquietudine, Spirale, La realtà del desiderio, La vita è acqua azzurra, Cos'è la felicità?.
Paolo Ober Partendo dai primi anni '80, Paolo Ober ha presentato un gran numero di mostre personali e partecipato a molte rassegne sia in ambito nazionale che all’estero. Nel 1994 ha ottenuto presso il MART, Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto il primo premio per il concorso “Città aperta”. Ha anche collaborato alla realizzazione di parecchie manifestazioni e rassegne artistiche. Si interessa all’arte multimediale fin dall’inizio del suo percorso artistico, proponendo già dagli anni ottanta diversi spettacoli con diapositive in dissolvenza con commento sonoro sincronizzato, tra cui spicca “Immagini libere” (1996) impiegato a ciclo continuo in esposizioni di arte contemporanea. Per il gruppo musicale “Trotanix” ha realizzato i video “Mister Garden” (2003), “The life in loop” (2006) e “First spring”(2007). Nel 2006 pubblica “Minimovies” una prima raccolta di video brevi.
Nell’arte pittorica egli esprime le sue emozioni in aneddoti affidati ad inconfondibili immagini semplificate che raccontano vicende raccolte nel reale ma restituite nella forma di una narrazione metafisica dove gioca un ruolo fondamentale il colore. L’autore, si è infatti anche dedicato allo studio degli aspetti relativi alla percezione fisiologica dei colori, agli effetti emozionali che ne derivano, e conseguentemente alla possibilità di ipotizzare una semantica del colore, pensata come effettivo linguaggio di comunicazione. Questa ricca esperienza artistica viene riversata anche nella realizzazione dei video, dove insegue la ricerca di atmosfere oniriche di forte impatto surrealista e suggestioni astratte di ispirazione psichedelica. Su questa strada ha sviluppato anche notevoli capacità creative nel campo dell’animazione e nell’elaborazione digitale dinamica dell’immagine, compresa la complessa tecnica della stop-motion.
Con Carla Corradi ha collaborato in “autunno inverno primavera estate, la danza del tempo dell’amore” e per il recente movie Cos'è la felicità?.
Il 29 dicembre si potrà godere di una serata di poesia con le letture di Silvana Abram, Lerri Baldo e Anna Maria Ercilli.
Silvana Abram, artisticamente si è formata presso il Gruppo Studio Arti Visuali di Trento ed ha poi frequentato lo Studio Tintorri di Schio; si è laureata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento seguendo l’indirizzo di Archeologia e Storia dell’Arte greco-romana. Attualmente sta ultimando un corso triennale di specializzazione in Counseling Filosofico, con particolare attenzione per l’Estetica relativa all’immaginale e alle sue implicazioni creative, percettive ed etiche. È un’arte la sua che conduce come in un viaggio verso l’anima dei luoghi e nei luoghi dell’interiorità umana, dei quali si illustra l’energia che li pervade, attraverso la corporeità dei colori, spesso realizzati con le polveri di pigmenti puri. Il filo rosso che percorre e lega le sue esperienze di vita, di studio e artistiche è, dal punto di vista fenomenologico l’intuizione e l’empatia per l’Altro, immagini, parole e colori, che ella esprime attraverso la pittura e la poesia.
Nelle mostre infatti, accanto ad alcune tele sono esposte delle poesie, edite e non, dell’artista, essendo nate dalla stessa fonte ispiratrice dei quadri.
Lerri Baldo è nato il 19 luglio 1980 e risiede ad Aldeno in provincia di Trento. Nel 2006 ha pubblicato per la casa editrice Tracce la sua prima silloge poetica dal titolo Se tu fossi più bella ancora, ricevendo numerose segnalazioni e giungendo fra i finalisti in molti concorsi letterari, tra i quali i premi Camaiore Proposta, Poseidonia-Paestum, Histonium, Città di Marineo e Città di Penne. Nel giugno 2009 è uscita per la casa editrice Fermenti la sua seconda raccolta dal titolo Taci come il mare. Le sue poesie si sono classificate ai primi posti in molti concorsi letterari italiani, giungendo nel 2006 a vincere il concorso di poesia Premio Vigonza. Affianca alla passione per la poesia quella per la pittura, cercando per quanto possibile di contaminare le due arti.
Anna Maria Ercilli è nata e risiede a Trento con la sua famiglia. Di studi tecnici e professionali, ha lavorato nella sanità pubblica. Pubblica dal 1983: Abbraccio (Alcione), Il dono inquieto (Rebellato),
Piccole Lame (Ibiskos), Dall'aria, alla terra, all'oblio (Laboratorio delle Arti), La porta di Tàriso (Joker). E' presente in antologie e riviste con racconti e poesie. Fotografa per passione.
Sue poesie sono nell'itinerario artistico 'Bosco dei poeti' di Lome (Dolcè, VR).
Infine nella serata conclusiva del 9 gennaio potremo assistere a una performance di arte contemporanea promossa dai giovani artisti Angelo Morandini e Flavio Palermo.
Angelo Morandini, laurea in filosofia, persegue una ricerca che punta a sviluppare la relazione tra oggetti e spazio.Nei suoi lavori c'è spesso una grammatica minimalista, basata sul concetto di struttura aperta. Si propone con videoinstallazioni, digital-art, pittura e una scultura costruita con componenti tecnologici ed informatici..
Flavio Palermo è un architetto di professione con il capriccio e la necessità di esternare le proprie emozioni attraverso la pittura. Come dice delle sue tele lo steso artista, si tratta di campiture di colore, pennellate veloci e istintive, linee imperfette, spazi che si dilatano, pertugi e orizzonti.
Apparentemente quadri senza chiavi di lettura, senza immagini nascoste, senza un motivo concreto, senza un tema preciso, senza titolo, sono un omaggio a Mark Rodkho, artista americano degli anni ‘60 con un’anima profonda. I dipinti suscitano nell’osservatore emozioni contrastanti, basta lasciarsi trasportare dalle onde di colore e dalle linee perturbanti: “Opere che prendono forza solo nello sguardo dell’osservatore”, afferma l'autore, “è solo quello sguardo veloce ed istintivo che fa vivere il quadro per un po’. La breve attenzione lo riempie, come un’istantanea, e ciò che rimane impresso non sono volti o cose, ma semplici sensazioni”.
RASSEGNA D'ARTE INTERNAZIONALE
con eventi culturali collegati
Presso il Centro Culturale Casa Tani, a Rovereto via Rialto 14, verrà realizzata una rassegna d'arte che porterà a Rovereto le opere di Ed Ribeiro, Lya Alves e Ribamar Gomes, artisti di gran talento provenienti dal Brasile grazie al gemellaggio culturale intrapreso con Intercambio Cultural Arts, associazione che sta organizzando a Rio de Janeiro importanti eventi con artisti da tutto il mondo, tra cui i nostri conterranei Claudio Cavalieri e Paolo Ober. La rassegna roveretana avrà il titolo letterario “Le foglie morte” al cui tema si ispireranno diversi lavori. Saranno presenti anche opere provenienti dalla Svezia con Giuseppe Bertolini Berg e dalla Francia con Andrè Quellier. Resta comunque di rilievo la presenza italiana che affianca gli artisti locali a parecchie personalità provenienti da altre regioni. Nel particolare si tratta di Franco Albino Daria Bassi, Claudia Bertera, Maurizio Caruso, Claudio Cavalieri, Emma Civallero, Remo De Vigili, Renata di Palma, Cristina Gilli, Claudio Giulianelli, Bepi Leoni, Donato Lotito, Paolo Marchetti, Renato Marsilli, Giampaolo Osele, Annamaria Paoli, Maurizio Piccirillo, Jessica Sieff, Letizia Strigelli, Coral Torrents e Roberta Zanghellini.
La rassegna, che durerà 45 giorni fino al 9 gennaio 2010, rimarrà aperta con orario 17.30 – 19.30 tutti i giorni tranne domenica, festivi e lunedì, ed ha la particolare specialità di intrecciarsi con altre espressioni artistiche in successive serate tematiche.
All'inaugurazione del 27 novembre, ci saranno le esibizioni della chitarrista Alexandra Toman Panjkovic, e dell'arpista Marta Garcia Gomez.
Alexandra Toman in Panjkovic si è diplomata in chitarra classica, con il massimo dei voti, sotto la guida della prof.ssa Mila Rakanovic. In seguito si è laureata nel 1996 e post-laureata nel 2001, presso la Facoltà dell'arte di musica a Belgrado, nella classe della prof.ssa Vera Ogrizovic. Ha vinto il primo premio nei concorsi "Recanati" (premio speciale "Beniamino Gigli") nel 1988, "Cita di Bardolino" nel 1988, premio speciale "Petar Konjevic" Belgrado nel 1994, primi premi nazionali Sarajevo 1989 e Belgrado 1990. Nella sua carriera annovera tanti concerti sia in Italia che in Europa. Con "Orchestra sinfonica Sarajevo" e "Orchestra sinfonica Mostar" ha eseguito Concerto Aranjues di Joaquin Rodrigo. Ha partecipato a numerose trasmissioni di musica classica sia televisive che radiofoniche.
Marta Garcia Gomez si è diplomata in arpa nel 1999 al Conservatorio “C. Pollini” di Padova con la prof.ssa B. Bonelli.
Ha partecipato a seminari musicali internazionali organizzati dalla Cooperativa Musicale “L. Liviabella” di Macerata tenuti dalla prof.ssa A. Lozer, e corsi internazionali di arpa tenuti dai docenti E.Fontan-Binoche, A.Loro e D.Watkins. Nel settembre 2006 ha preso parte al XX Festival Mozartiano dell’orchestra “A.Toscanini” in veste di solista nel concerto di W.A.Mozart per flauto e arpa. Da gennaio ad ottobre 2005 ha fatto parte dell’Accademia del Teatro La Scala a Milano, dove si è perfezionata con L.Prandina e O.Mazzia, e ha preso parte a concerti tenutisi al Teatro La Scala diretti dai maestri T.Severini e A.Ferrari, oltre al M.Zuccarini con il quale l'orchestra ha intrapreso una tournèe estiva in Toscana. Nel luglio 2001 ha preso parte, con l’Orchestra “Accademia Musicale Italiana”, alla prima mondiale dell’opera “Marta e Maria”, con la partecipazione di Tiziana Fabbricini, Gloria Scalchi, Alberto Terrani, sotto la regia di Giovanna Nocetti.Collabora con il "Coro e Orchestra S.Cecilia" di Piazzola sul Brenta, l'"Orchestra nazionale della RAI" di Torino, l'"Orchestra da camera di Padova e del Veneto", l’”Orchestra Giovanile del Veneto”, la “Siver Symphony Orchestra”, la “Camerata Musicale Vicentina”, l’“Orchestra Pietro d’Abano”, con il “Collegium Symphonium Veneto”, con l’ “Orchestra delle Venezie, con “I Musicisti della Stravaganza”, l’”Orchestra Enrico Segattini”, il “Concentus Musicus Patavinus” anche in veste di solista, e con la “Civica Banda Musicale di Padova” assieme alla quale, in occasione del decimo anniversario, ha contribuito alla realizzazione di un CD. Svolge inoltre attività concertistica come solista e in gruppi di musica da camera (duo "Dryades" con il flautista Mario Folena, duo "Arcadia" con la flautista Stefania Soave, duo "Thais" con la soprano Alessandra Cordioli, quartetto d'arpe "Nayades")nel territorio veneto e dintorni. Ha partecipato a cicli di concerti tra i quali quelli dei “Notturni d’Arte” e "Villeggiando" a Padova, dei “Pomeriggi Musicali” di S. Donà di Piave, dei matinée musicali del Caffè Pedrocchi, a manifestazioni di recupero storico-culturale e artistico quali “Notte Senza Tempo” nel Delta del Po, e a “Opera Balletto” di “Musica in Maschera” presso la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista a Venezia. Fa parte di un gruppo di musica elettro-acustica, “Pirica”, dal 2006, insegna arpa classica e celtica presso l'istituto musicale "G.F.Malipiero" di Padova ed arpa classica presso la scuola musicale comunale "Zandonai" di Rovereto.
Il 5 dicembre si potrà assistere alla presentazione del libro “70 e dintorni“ di Iago Barbieri.
Iago Barbieri (Mirandola 1951), scrittore e pittore, vive a Medolla. La sua prima opera letteraria: "70" e dintorni, un paese ed altre storie (2006), alla sua prima partecipazione ad un premio letterario è risultato tra i primi dieci classificati ottenendo la pubblicazione del racconto. È molto attivo nella realizzazione di Murales che si possono vedere dal Trentino alla Sicilia.
“abbiamo il trionfo di un delineato microcosmo che riporta negli anni 'settanta', attraverso trenta racconti che davvero sono ben costruiti e si legano tra loro a formare una sinfonia che ricondurrà tanti al tempo della propria gioventù e tutti i lettori indistintamente prenderà per la varietà delle situazioni che rendono il mondo di una piccola comunità così com'era circa trent'anni fa.conduce la danza dei vari episodi con sapienza e ne escono a tinte forti personaggi che davvero sembra di avere davanti : dagli adulti, ai più giovani. L'autore sa usare un registro ironico e quasi distaccato, ma si comprende che non è separato che dal tempo trascorso da tante di quelle situazioni. Chiunque lui sia nascosto nelle pieghe del testo, faceva parte di quel 'mondo piccolo' e ha vissuto e palpitato in esso.c'è quel bar, quel punto di riferimento imprescindibile con quelle figure di frequentatori e, assieme, le strade, le piazze, il campanile. C'è la fissazione , presente, verso le donne, i motori, il vino; ci sono i sogni, aleggiano altre cifre e insomma c'è la vita di ogni giorno di basso e alto profilo e che non sarà tanto cambiata da quell'ieri, per chi ha continuato ad avere radici nel paese tratteggiato dallo scrittore e che è proprio tipico della 'bassa', ma vicino per sentire, ai mille e mille paesini d'Italia e del mondo industrializzato sortito da un retroterra contadino.Iago Barbieri ha prodotto un bel volume omogeneo di racconti, credibili, palpitanti, con figure e situazioni che si imprimono nella mente: come quella di Darwin, mangiatore ed artista; quelle dei calciatori veri e fasulli; dei guardoni a cielo aperto; delle ragazze e ragazzi che credono di essere liberi e spesso, in breve spazio, saranno prede fatali delle trappole della vita (e della morte). C'è anche da dire che nel procedere si rivivono momenti di passaggio storici, come il 'sessantotto', la nascita delle 'Radio Libere', la conquista di tante (troppe?) libertà. Un respiro di tempo agitato e complicato.registro dello scrittore è alto, i vari episodi si agganciano e scorrono come un film e ogni volta c'è un colpo di scena, un'emozione. La provincia che sa produrre un narratore autentico non è poi cosa rara, ma sempre bella.” (Gian Carlo Montanari)
Il 12 dicembre sarà messa in visione l'opera multumediale “La Danza del Tempo dell'Amore”, di Carla Corradi e Paolo Ober, con immagini ed atmosfere strettamente legate ad un testo poetico ispirato alla metafora delle quattro stagioni.
Carla Corradi Laureata in psicologia all’Università di Padova con tesi sulla creatività. Ha operato a Trento come psicologa psicoterapeuta con studio privato dal ’77. Dipinge da anni, ha esposto in numerose mostre, di cui 10 personali.Predilige il ritratto perché nella sua professione per gran parte della giornata ha avuto una persona davanti che le raccontava la propria Anima, esprimendo sentimenti ed emozioni. Ha iniziato con l’acquerello, tecnica che sentiva più adatta ad esprimere stati d’animo e idee. E' poi passata alle terre, all’olio, all’incisione e infine al digitale.
Ha pubblicato cinque libri A chi spara il cacciatore? ed. Lorenzini Udine ‘88, L'amore è un gatto blu? ed. Pubbliprint Trento ‘92, Un caffè macchiato freddo ed. Temi Trento ‘97, Anima Animalis (A cura di Carla Corradi) Alcione Trento '05, I peccati del III millennio (A cura di Carla Corradi) Trento 2007. Dal 2003 ha realizzato video d’arte (un mezzo nuovo dalle infinite capacità creative) pure a sfondo psicologico, i più importanti sono: Autunno, inverno, primavera, estate (La danza del tempo dell’amore), Inquietudine, Spirale, La realtà del desiderio, La vita è acqua azzurra, Cos'è la felicità?.
Paolo Ober Partendo dai primi anni '80, Paolo Ober ha presentato un gran numero di mostre personali e partecipato a molte rassegne sia in ambito nazionale che all’estero. Nel 1994 ha ottenuto presso il MART, Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto il primo premio per il concorso “Città aperta”. Ha anche collaborato alla realizzazione di parecchie manifestazioni e rassegne artistiche. Si interessa all’arte multimediale fin dall’inizio del suo percorso artistico, proponendo già dagli anni ottanta diversi spettacoli con diapositive in dissolvenza con commento sonoro sincronizzato, tra cui spicca “Immagini libere” (1996) impiegato a ciclo continuo in esposizioni di arte contemporanea. Per il gruppo musicale “Trotanix” ha realizzato i video “Mister Garden” (2003), “The life in loop” (2006) e “First spring”(2007). Nel 2006 pubblica “Minimovies” una prima raccolta di video brevi.
Nell’arte pittorica egli esprime le sue emozioni in aneddoti affidati ad inconfondibili immagini semplificate che raccontano vicende raccolte nel reale ma restituite nella forma di una narrazione metafisica dove gioca un ruolo fondamentale il colore. L’autore, si è infatti anche dedicato allo studio degli aspetti relativi alla percezione fisiologica dei colori, agli effetti emozionali che ne derivano, e conseguentemente alla possibilità di ipotizzare una semantica del colore, pensata come effettivo linguaggio di comunicazione. Questa ricca esperienza artistica viene riversata anche nella realizzazione dei video, dove insegue la ricerca di atmosfere oniriche di forte impatto surrealista e suggestioni astratte di ispirazione psichedelica. Su questa strada ha sviluppato anche notevoli capacità creative nel campo dell’animazione e nell’elaborazione digitale dinamica dell’immagine, compresa la complessa tecnica della stop-motion.
Con Carla Corradi ha collaborato in “autunno inverno primavera estate, la danza del tempo dell’amore” e per il recente movie Cos'è la felicità?.
Il 29 dicembre si potrà godere di una serata di poesia con le letture di Silvana Abram, Lerri Baldo e Anna Maria Ercilli.
Silvana Abram, artisticamente si è formata presso il Gruppo Studio Arti Visuali di Trento ed ha poi frequentato lo Studio Tintorri di Schio; si è laureata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento seguendo l’indirizzo di Archeologia e Storia dell’Arte greco-romana. Attualmente sta ultimando un corso triennale di specializzazione in Counseling Filosofico, con particolare attenzione per l’Estetica relativa all’immaginale e alle sue implicazioni creative, percettive ed etiche. È un’arte la sua che conduce come in un viaggio verso l’anima dei luoghi e nei luoghi dell’interiorità umana, dei quali si illustra l’energia che li pervade, attraverso la corporeità dei colori, spesso realizzati con le polveri di pigmenti puri. Il filo rosso che percorre e lega le sue esperienze di vita, di studio e artistiche è, dal punto di vista fenomenologico l’intuizione e l’empatia per l’Altro, immagini, parole e colori, che ella esprime attraverso la pittura e la poesia.
Nelle mostre infatti, accanto ad alcune tele sono esposte delle poesie, edite e non, dell’artista, essendo nate dalla stessa fonte ispiratrice dei quadri.
Lerri Baldo è nato il 19 luglio 1980 e risiede ad Aldeno in provincia di Trento. Nel 2006 ha pubblicato per la casa editrice Tracce la sua prima silloge poetica dal titolo Se tu fossi più bella ancora, ricevendo numerose segnalazioni e giungendo fra i finalisti in molti concorsi letterari, tra i quali i premi Camaiore Proposta, Poseidonia-Paestum, Histonium, Città di Marineo e Città di Penne. Nel giugno 2009 è uscita per la casa editrice Fermenti la sua seconda raccolta dal titolo Taci come il mare. Le sue poesie si sono classificate ai primi posti in molti concorsi letterari italiani, giungendo nel 2006 a vincere il concorso di poesia Premio Vigonza. Affianca alla passione per la poesia quella per la pittura, cercando per quanto possibile di contaminare le due arti.
Anna Maria Ercilli è nata e risiede a Trento con la sua famiglia. Di studi tecnici e professionali, ha lavorato nella sanità pubblica. Pubblica dal 1983: Abbraccio (Alcione), Il dono inquieto (Rebellato),
Piccole Lame (Ibiskos), Dall'aria, alla terra, all'oblio (Laboratorio delle Arti), La porta di Tàriso (Joker). E' presente in antologie e riviste con racconti e poesie. Fotografa per passione.
Sue poesie sono nell'itinerario artistico 'Bosco dei poeti' di Lome (Dolcè, VR).
Infine nella serata conclusiva del 9 gennaio potremo assistere a una performance di arte contemporanea promossa dai giovani artisti Angelo Morandini e Flavio Palermo.
Angelo Morandini, laurea in filosofia, persegue una ricerca che punta a sviluppare la relazione tra oggetti e spazio.Nei suoi lavori c'è spesso una grammatica minimalista, basata sul concetto di struttura aperta. Si propone con videoinstallazioni, digital-art, pittura e una scultura costruita con componenti tecnologici ed informatici..
Flavio Palermo è un architetto di professione con il capriccio e la necessità di esternare le proprie emozioni attraverso la pittura. Come dice delle sue tele lo steso artista, si tratta di campiture di colore, pennellate veloci e istintive, linee imperfette, spazi che si dilatano, pertugi e orizzonti.
Apparentemente quadri senza chiavi di lettura, senza immagini nascoste, senza un motivo concreto, senza un tema preciso, senza titolo, sono un omaggio a Mark Rodkho, artista americano degli anni ‘60 con un’anima profonda. I dipinti suscitano nell’osservatore emozioni contrastanti, basta lasciarsi trasportare dalle onde di colore e dalle linee perturbanti: “Opere che prendono forza solo nello sguardo dell’osservatore”, afferma l'autore, “è solo quello sguardo veloce ed istintivo che fa vivere il quadro per un po’. La breve attenzione lo riempie, come un’istantanea, e ciò che rimane impresso non sono volti o cose, ma semplici sensazioni”.
27
novembre 2009
Le foglie morte
Dal 27 novembre 2009 al 09 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE CASA TANI
Rovereto, Via Rialto, 14, (Trento)
Rovereto, Via Rialto, 14, (Trento)
Orario di apertura
17.30 - 19.30 tutti i giorni escluso
domenica lunedì e festivi
Vernissage
27 Novembre 2009, ore 19.30
Autore