Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Le / incrociate anno duemilaundici ovvero “L’apoteosi di un tiranno”
La mostra-incontro, che rientra nel programma delle attività culturali promosse dall’Amministrazione Comunale di San Giorgio a Cremano, vede la partecipazione di otto artisti. Ciascuno di essi è chiamato ad operare a partire da una sagoma in legno raffigurante un guerriero crociato, da trasformare in conformità con la propria specifica poetica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra-incontro, che rientra nel programma delle attività culturali promosse dall’Amministrazione Comunale di San Giorgio a Cremano, vede la partecipazione di otto artisti. Ciascuno di essi è chiamato ad operare a partire da una sagoma in legno raffigurante un guerriero crociato, da trasformare in conformità con la propria specifica poetica. L’apoteosi, quella del “tiranno” attorno al quale sembra ruotare costantemente la vita politica italiana da diciassette anni a questa parte, e la crociata, quella che si combatte durante questi stessi diciassette anni tra fautori e detrattori del “tiranno”, sono i due paradigmi estetico-politici attraverso i quali si intende leggere l’attuale situazione politica del nostro paese.
Angelo Casciello adatta alla sagoma del guerriero, ingentilendola, il suo consueto biomorfismo segnico, sfoggiando eleganti effetti di trompe l'oeil in virtù dell’espediente delle finte ombre. Franco Cipriano la riveste del suo tipico alfabeto, composto di infinite gradazioni di luce e di ombra che funzionano come allegoria storica ed esistenziale. Imma Indaco, attraverso la sua peculiare modalità di disegno-scrittura, materializza due immagini, un giardino oltre un muro ed un abbraccio tra madre e figlio, che intendono rimandare alla metaforica crociata del vivere. Peppe Pappa punta sulla sfasatura tra la sagoma ed il celeberrimo David di Michelangelo, emblema dei tempi d’oro della civiltà e della cultura italiana. Andrea Sparaco formula due “domande ingenue” sul “tiranno” come persuasore occulto e come disinvolto manipolatore del diritto. Ilia Tufano si affida alla potenza visiva e concettuale della scrittura come volesse restituire le traiettorie incrociate che certe parole delineano quotidianamente nell’agone politico-mediatico, ma anche nella vita dei “comuni mortali”. Pasquale Truppo stempera la bellicosità della posa nella narratività ludica, ma anche votata alla denuncia, della sua figurazione. Marco Zagaria cerca un accordo con le linee della sagoma, ma intende sostanzialmente il suo intervento in termini di ricerca sul rapporto tra qualità della materia e traduzione della luce.
Angelo Casciello adatta alla sagoma del guerriero, ingentilendola, il suo consueto biomorfismo segnico, sfoggiando eleganti effetti di trompe l'oeil in virtù dell’espediente delle finte ombre. Franco Cipriano la riveste del suo tipico alfabeto, composto di infinite gradazioni di luce e di ombra che funzionano come allegoria storica ed esistenziale. Imma Indaco, attraverso la sua peculiare modalità di disegno-scrittura, materializza due immagini, un giardino oltre un muro ed un abbraccio tra madre e figlio, che intendono rimandare alla metaforica crociata del vivere. Peppe Pappa punta sulla sfasatura tra la sagoma ed il celeberrimo David di Michelangelo, emblema dei tempi d’oro della civiltà e della cultura italiana. Andrea Sparaco formula due “domande ingenue” sul “tiranno” come persuasore occulto e come disinvolto manipolatore del diritto. Ilia Tufano si affida alla potenza visiva e concettuale della scrittura come volesse restituire le traiettorie incrociate che certe parole delineano quotidianamente nell’agone politico-mediatico, ma anche nella vita dei “comuni mortali”. Pasquale Truppo stempera la bellicosità della posa nella narratività ludica, ma anche votata alla denuncia, della sua figurazione. Marco Zagaria cerca un accordo con le linee della sagoma, ma intende sostanzialmente il suo intervento in termini di ricerca sul rapporto tra qualità della materia e traduzione della luce.
27
giugno 2011
Le / incrociate anno duemilaundici ovvero “L’apoteosi di un tiranno”
Dal 27 giugno al 10 luglio 2011
arte contemporanea
Location
VILLA BRUNO
San Giorgio A Cremano, Via Cavalli Di Bronzo, 22, (Napoli)
San Giorgio A Cremano, Via Cavalli Di Bronzo, 22, (Napoli)
Orario di apertura
ore 9:00/13:00 - 15:00/20:00
Vernissage
27 Giugno 2011, ore 18:00
Curatore