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Le luci di dentro. La luce nell’arte tra pittura e fotografia
Le Luci di Dentro è una mostra collettiva dedicata al significato della luce tra pittura e fotografia nell’opera di otto artisti internazionali di diverse generazioni: Patrick Aarnivaara, Josef Albers, Carlo Alfano, Herbert Brandl, Adam Fuss, Luigi Ghirri, Ettore Spalletti e Addo Lodovico Trinci
Comunicato stampa
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Le Luci di Dentro è una mostra collettiva dedicata al significato della luce tra pittura e fotografia nell’opera di otto artisti internazionali di diverse generazioni: Patrick Aarnivaara, Josef Albers, Carlo Alfano, Herbert Brandl, Adam Fuss, Luigi Ghirri, Ettore Spalletti e Addo Lodovico Trinci .
La vastità e la complessità di un tema come quello della luce nell’arte visiva rendono davvero ardua l’impresa di rappresentarne compiutamente l’evoluzione attraverso i vari linguaggi espressivi nel tempo.
Una decina di opere esposte, selezionate tra artisti diversi tra loro sia per distanza di generazione che per diversità di percorsi stilistici ne costituiscono alcuni esempi significativi.
In particolare l’indagine su questo tema – iniziata nel 2008 con la mostra Alfabeti di luce - riprende questa volta, mettendo a confronto due modalità espressive diverse e pure complementari come la pittura e la fotografia.
Si rende evidente come l’esplorazione dell’uso della luce sia motivo cruciale di interesse nella ricerca artistica contemporanea, non solo dal punto di vista del suo valore estetico e formale, ma anche per quello fortemente simbolico ed evocativo che il tema suggerisce.
Tra gli artisti presenti in mostra punto di riferimento indiscusso resta Josef Albers (Bottrop1888-New Haven1976) la cui intera opera incentrata sullo studio della percezione della luce e delle sue variazioni è rappresentata non solo dai suoi dipinti ma anche dalle opere fotografiche che abbiamo l’onore di presentare per la prima volta in Italia.
Patrick Arnivaara (Uppsala, 1977) Fotografo e scultore Arnivaara utilizza materiali differenti come plexiglas, legno, compensato, stucco, collage e fotografia per esprimere la forza di ciascun elemento e il suo linguaggio narrativo. Arnivaara gioca sulla percezione dell’invisibile del visibile cercando di rappresentare realtà e finzione attraverso giochi di luce e di trasparenze.
Carlo Alfano (Napoli1932- Napoli1990), La ricerca di Alfano s'incentra sull'impossibilità della rappresentazione e sulle sue problematiche più interne, usando la luce e l’oscurità per delineare i limiti della rappresentazione del tempo.
Herbert Brandl (Graz 1959) Uno dei maggiori esponenti della “Neue Malerei” che si sviluppò negli anni 80 come reazione all’arte concettuale accademica. Nelle sue opere il conflitto tra luce e colore esprime un’insolita esperienza visiva che è alla base della sua ricerca estetica e metalinguistica.
Adam Fuss (Londra 1961) Il suo corpo di lavori concerne la scoperta dell’invisibile: affronta i concetti di tempo ed energia più che quello della forma. Fuss ha sviluppato una serie di motivi simbolici o emblematici in cui la luce ha il ruolo cruciale di esprimere una visione nostalgica di temi universali come la vita e la morte.
Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Roncocesi 1942) Uno dei più influenti fotografi italiani della New Wave Ghirri utilizza e riorganizza luci, colori, spazi e volumi usando la fotografia come mezzo per ricostruire materialmente un mondo accedendo all’esperienza estetica.
Quella di Ghirri è una fotografia evocativa ed interpretativa che gioca nuovamente sui rapporti tra realtà ad apparenza mettendo in crisi l’oggettività della macchina fotografica.
Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo 1940) Spalletti nelle sue opere tra scultura e pittura la luce filtra mescolata ai colori dati per pigmenti, creando atmosfere metafisiche e rarefatte in una dimensione che sembra risolvere il dualismo spazio – temporale. Nel suo lavoro si combinano l’astrattismo concreto minimalista del ‘900 col senso cromatico della pittura italiana del tardo medioevo e del rinascimento.
Addo Lodovico Trinci (Pistoia 1956) Le opere di Trinci sono interventi minimi che rendono visibili nello spazio linee di forza e polarità energetiche.
Immagini figurative e segni astratti fluttuano sullo spazio bidimensionale della carta vetrata usata come fondale , una superficie compatta e brillante, la cui densità acquisisce nuovamente un valore spaziale.
La vastità e la complessità di un tema come quello della luce nell’arte visiva rendono davvero ardua l’impresa di rappresentarne compiutamente l’evoluzione attraverso i vari linguaggi espressivi nel tempo.
Una decina di opere esposte, selezionate tra artisti diversi tra loro sia per distanza di generazione che per diversità di percorsi stilistici ne costituiscono alcuni esempi significativi.
In particolare l’indagine su questo tema – iniziata nel 2008 con la mostra Alfabeti di luce - riprende questa volta, mettendo a confronto due modalità espressive diverse e pure complementari come la pittura e la fotografia.
Si rende evidente come l’esplorazione dell’uso della luce sia motivo cruciale di interesse nella ricerca artistica contemporanea, non solo dal punto di vista del suo valore estetico e formale, ma anche per quello fortemente simbolico ed evocativo che il tema suggerisce.
Tra gli artisti presenti in mostra punto di riferimento indiscusso resta Josef Albers (Bottrop1888-New Haven1976) la cui intera opera incentrata sullo studio della percezione della luce e delle sue variazioni è rappresentata non solo dai suoi dipinti ma anche dalle opere fotografiche che abbiamo l’onore di presentare per la prima volta in Italia.
Patrick Arnivaara (Uppsala, 1977) Fotografo e scultore Arnivaara utilizza materiali differenti come plexiglas, legno, compensato, stucco, collage e fotografia per esprimere la forza di ciascun elemento e il suo linguaggio narrativo. Arnivaara gioca sulla percezione dell’invisibile del visibile cercando di rappresentare realtà e finzione attraverso giochi di luce e di trasparenze.
Carlo Alfano (Napoli1932- Napoli1990), La ricerca di Alfano s'incentra sull'impossibilità della rappresentazione e sulle sue problematiche più interne, usando la luce e l’oscurità per delineare i limiti della rappresentazione del tempo.
Herbert Brandl (Graz 1959) Uno dei maggiori esponenti della “Neue Malerei” che si sviluppò negli anni 80 come reazione all’arte concettuale accademica. Nelle sue opere il conflitto tra luce e colore esprime un’insolita esperienza visiva che è alla base della sua ricerca estetica e metalinguistica.
Adam Fuss (Londra 1961) Il suo corpo di lavori concerne la scoperta dell’invisibile: affronta i concetti di tempo ed energia più che quello della forma. Fuss ha sviluppato una serie di motivi simbolici o emblematici in cui la luce ha il ruolo cruciale di esprimere una visione nostalgica di temi universali come la vita e la morte.
Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Roncocesi 1942) Uno dei più influenti fotografi italiani della New Wave Ghirri utilizza e riorganizza luci, colori, spazi e volumi usando la fotografia come mezzo per ricostruire materialmente un mondo accedendo all’esperienza estetica.
Quella di Ghirri è una fotografia evocativa ed interpretativa che gioca nuovamente sui rapporti tra realtà ad apparenza mettendo in crisi l’oggettività della macchina fotografica.
Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo 1940) Spalletti nelle sue opere tra scultura e pittura la luce filtra mescolata ai colori dati per pigmenti, creando atmosfere metafisiche e rarefatte in una dimensione che sembra risolvere il dualismo spazio – temporale. Nel suo lavoro si combinano l’astrattismo concreto minimalista del ‘900 col senso cromatico della pittura italiana del tardo medioevo e del rinascimento.
Addo Lodovico Trinci (Pistoia 1956) Le opere di Trinci sono interventi minimi che rendono visibili nello spazio linee di forza e polarità energetiche.
Immagini figurative e segni astratti fluttuano sullo spazio bidimensionale della carta vetrata usata come fondale , una superficie compatta e brillante, la cui densità acquisisce nuovamente un valore spaziale.
16
maggio 2011
Le luci di dentro. La luce nell’arte tra pittura e fotografia
Dal 16 maggio al 16 luglio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA ERICA FIORENTINI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, via della Reginella , 3, (Roma)
Roma, via della Reginella , 3, (Roma)
Orario di apertura
lun – ven 10,30 - 13,30 15, 30 19,30 sabato 10,30 - 13,30
Pomeriggio per appuntamento
Autore
Curatore