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Le Macchine di Leonardo da Vinci
Il Curatore della Mostra, Gabriele Niccolai, appartiene alla famiglia del noto Carlo Niccolai, dalla cui passione giovanile, trasmessa poi a figli e nipoti, nasce la più grande collezione (PRIVATA) di macchine di Leonardo da Vinci a livello mondiale. Dai disegni dei Codici Vinciani è stato possibile sviluppare, grazie all’abilità artigianale della famiglia Niccolai e alla documentazione storica, 150 modelli distinti tra loro, utilizzando materiali dell’epoca: legno, metallo, cordame, stoffe.
Comunicato stampa
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Il Comune di Barumini e la Fondazione Barumini Sistema Cultura sono lieti di informarVi
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. che, a far data dal 21 Marzo 2010 sino al 21 Settembre 2010, il Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale “Giovanni Lilliu”, sito in viale Su Nuraxi a Barumini, ospiterà una mostra di notevole interesse: “Le Macchine di Leonardo da Vinci”.
Leonardo da Vinci, considerato universalmente come “Genio” per antonomasia, ebbe una vita eccezionale, intensissima, di prodigiosa attività, della quale ci rimangono pochi dipinti e una massa di scritti e disegni, residuo di studi e quaderni smembrati. Da un amore illegittimo, il 15 aprile 1452, nasce Leonardo ad Anchiano, piccolo paese nelle vicinanze di Vinci. Il padre, Ser Piero, faceva parte di una famiglia di notai, mentre della madre ci resta solo il nome: Caterina.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Nelle campagne intorno a Vinci, Leonardo cominciò ad essere affascinato dalla natura, seguendo il volo degli uccelli, il funzionamento dei mulini. Ma ben presto la famiglia di Ser Piero, si trasferì a Firenze dove il giovane Leonardo cominciò la carriera notarile, ma con scarso successo; infatti in quel periodo Firenze era un cantiere a cielo aperto, ovunque venivano avviate opere architettoniche e artistiche, ed egli era incuriosito da ciò che succedeva nelle botteghe d’arte. Ser Piero decise così di introdurre il figlio in una delle botteghe più conosciute dell’epoca: quella del Verrocchio. Qui vi restò per otto anni. Per le sue spiccate doti pittoriche, già nel 1472 faceva parte della Compagnia dei Pittori. Il 1482 segna, per Leonardo, l’inizio di una serie di viaggi, che lo portano a visitare molte corti dell’Italia fino a quella del Re di Francia Luigi XII. Il soggiorno presso la corte di Ludovico Sforza, dove si presentò come ingegnere, architetto, scultore, pittore e cantore, si protrasse fino al 1499. Proprio in questo periodo, Leonardo, dipinse alcune delle sue opere più famose: L’Ultima Cena e La Vergine delle Rocce. Inoltre intensificò gli studi sulle macchine, sull’architettura, sull’idraulica, sull’urbanistica e sull’anatomia, trascorrendo notti intere nelle stanze mortuarie degli ospedali. Dopo la caduta del ducato, seguirono peregrinazioni che lo portarono a Mantova e Venezia. L’anno seguente fu di nuovo a Firenze ed in seguito al servizio di Cesare Borgia con l’incarico di ingegnere militare. Tra il 1503 e il 1505 tornò di nuovo a Firenze e cominciò la sua opera più famosa: La Gioconda. Nel 1506 fu nuovamente a Milano dove si dedicò a tempo pieno a speculazioni scientifiche, studi biologici e fisici, ricerche anatomiche, idrologiche, geofisiche, matematiche. Questi studi continuarono anche durante la sua permanenza a Roma. Nel 1517 Francesco I, figlio del Re di Francia, che ne apprezzava l’alto talento, lo volle alla sua corte. Qui passò gli ultimi anni della sua vita. Morì a Cloux il 2 Maggio 1519 all’età di 67 anni e fu sepolto presso la chiesa di Saint-Florentin in Amboise.
Il Curatore della Mostra, Gabriele Niccolai, appartiene alla famiglia del noto Carlo Niccolai, dalla cui passione giovanile, trasmessa poi a figli e nipoti, nasce la più grande collezione (PRIVATA) di macchine di Leonardo da Vinci a livello mondiale. Dai disegni dei Codici Vinciani è stato possibile sviluppare, grazie all’abilità artigianale della famiglia Niccolai e alla documentazione storica, 150 modelli distinti tra loro, utilizzando materiali dell’epoca: legno, metallo, cordame, stoffe.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. La fedele ricostruzione dei modelli è stata apprezzata dal professor Carlo Pedretti, Direttore del Centro “Armand Hammer” di Studi su Leonardo presso l’Università della California a Los Angeles e della sua Sede Europea presso l’Università di Urbino. Il supporto culturale del professor Pedretti nella collaborazione in questi anni è stato prezioso per il riconoscimento internazionale e il perfezionamento dei modelli riprodotti. Tale mostra espone circa 40 dei suddetti modelli, organizzati nelle seguenti sezioni:
- Macchine Militari: Cannone Navale, Carro Armato, Catapulta, Scala Mobile, Draga, etc.;
- Macchine Civili: Ingranaggio a Lanterna, Alzacolonne, Catene, Volano Piatto, Trivella Verticale, etc.;
- Macchine d’Aria: Inclinometro, Aliante, Paracadute, Deltaplano, Vite Aerea, etc.;
- Macchine d’Acqua: Barca a Pale, Ponte Mobile, Biella, Gru Brunelleschiana, Ponte Arcuato, etc.;
Una particolare cura è stata riservata all’aspetto della Multimedialità, ritenendo la fruizione multimediale una via privilegiata per un profondo coinvolgimento emotivo e cognitivo soprattutto dei Giovani: 12 di questi modelli sono interattivi, per es. il Ponte Arcuato; Cabinet multimediale touch screen con 60 modelli virtuali 3d; documentario DVD della History Channel (Italiano e Inglese) sulla vita di Leonardo; Totem con monitor 32 pollici completi di DVD per 60 modelli di macchine virtuali3d con sequenza continua. Saranno presenti anche supporti tradizionali, mai obsoleti, quali pannelli didascalici che approfondiranno i molteplici temi d’interesse legati alla poliedrica figura di Leonardo: Pittura, Rinascimento, Matematica, Volo, Ingegneria, Idraulica, Anatomia, etc.
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L’inaugurazione della Mostra è prevista domenica 21 Marzo 2010, alle ore 17.30.
Alla presentazione interverranno il Sindaco del Comune di Barumini, Emanuele Lilliu, l’Assessore alla Cultura della Provincia del Medio Campidano, Rossella Pinna, ed è stata invitata a partecipare l’Assessore alla Cultura della Regione Sardegna, Maria Lucia Baire. Chiuderà gli interventi e illustrerà i punti chiave della Mostra, Sara Taglialagamba, storico dell’Arte dell’Università di Siena.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. che, a far data dal 21 Marzo 2010 sino al 21 Settembre 2010, il Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale “Giovanni Lilliu”, sito in viale Su Nuraxi a Barumini, ospiterà una mostra di notevole interesse: “Le Macchine di Leonardo da Vinci”.
Leonardo da Vinci, considerato universalmente come “Genio” per antonomasia, ebbe una vita eccezionale, intensissima, di prodigiosa attività, della quale ci rimangono pochi dipinti e una massa di scritti e disegni, residuo di studi e quaderni smembrati. Da un amore illegittimo, il 15 aprile 1452, nasce Leonardo ad Anchiano, piccolo paese nelle vicinanze di Vinci. Il padre, Ser Piero, faceva parte di una famiglia di notai, mentre della madre ci resta solo il nome: Caterina.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Nelle campagne intorno a Vinci, Leonardo cominciò ad essere affascinato dalla natura, seguendo il volo degli uccelli, il funzionamento dei mulini. Ma ben presto la famiglia di Ser Piero, si trasferì a Firenze dove il giovane Leonardo cominciò la carriera notarile, ma con scarso successo; infatti in quel periodo Firenze era un cantiere a cielo aperto, ovunque venivano avviate opere architettoniche e artistiche, ed egli era incuriosito da ciò che succedeva nelle botteghe d’arte. Ser Piero decise così di introdurre il figlio in una delle botteghe più conosciute dell’epoca: quella del Verrocchio. Qui vi restò per otto anni. Per le sue spiccate doti pittoriche, già nel 1472 faceva parte della Compagnia dei Pittori. Il 1482 segna, per Leonardo, l’inizio di una serie di viaggi, che lo portano a visitare molte corti dell’Italia fino a quella del Re di Francia Luigi XII. Il soggiorno presso la corte di Ludovico Sforza, dove si presentò come ingegnere, architetto, scultore, pittore e cantore, si protrasse fino al 1499. Proprio in questo periodo, Leonardo, dipinse alcune delle sue opere più famose: L’Ultima Cena e La Vergine delle Rocce. Inoltre intensificò gli studi sulle macchine, sull’architettura, sull’idraulica, sull’urbanistica e sull’anatomia, trascorrendo notti intere nelle stanze mortuarie degli ospedali. Dopo la caduta del ducato, seguirono peregrinazioni che lo portarono a Mantova e Venezia. L’anno seguente fu di nuovo a Firenze ed in seguito al servizio di Cesare Borgia con l’incarico di ingegnere militare. Tra il 1503 e il 1505 tornò di nuovo a Firenze e cominciò la sua opera più famosa: La Gioconda. Nel 1506 fu nuovamente a Milano dove si dedicò a tempo pieno a speculazioni scientifiche, studi biologici e fisici, ricerche anatomiche, idrologiche, geofisiche, matematiche. Questi studi continuarono anche durante la sua permanenza a Roma. Nel 1517 Francesco I, figlio del Re di Francia, che ne apprezzava l’alto talento, lo volle alla sua corte. Qui passò gli ultimi anni della sua vita. Morì a Cloux il 2 Maggio 1519 all’età di 67 anni e fu sepolto presso la chiesa di Saint-Florentin in Amboise.
Il Curatore della Mostra, Gabriele Niccolai, appartiene alla famiglia del noto Carlo Niccolai, dalla cui passione giovanile, trasmessa poi a figli e nipoti, nasce la più grande collezione (PRIVATA) di macchine di Leonardo da Vinci a livello mondiale. Dai disegni dei Codici Vinciani è stato possibile sviluppare, grazie all’abilità artigianale della famiglia Niccolai e alla documentazione storica, 150 modelli distinti tra loro, utilizzando materiali dell’epoca: legno, metallo, cordame, stoffe.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. La fedele ricostruzione dei modelli è stata apprezzata dal professor Carlo Pedretti, Direttore del Centro “Armand Hammer” di Studi su Leonardo presso l’Università della California a Los Angeles e della sua Sede Europea presso l’Università di Urbino. Il supporto culturale del professor Pedretti nella collaborazione in questi anni è stato prezioso per il riconoscimento internazionale e il perfezionamento dei modelli riprodotti. Tale mostra espone circa 40 dei suddetti modelli, organizzati nelle seguenti sezioni:
- Macchine Militari: Cannone Navale, Carro Armato, Catapulta, Scala Mobile, Draga, etc.;
- Macchine Civili: Ingranaggio a Lanterna, Alzacolonne, Catene, Volano Piatto, Trivella Verticale, etc.;
- Macchine d’Aria: Inclinometro, Aliante, Paracadute, Deltaplano, Vite Aerea, etc.;
- Macchine d’Acqua: Barca a Pale, Ponte Mobile, Biella, Gru Brunelleschiana, Ponte Arcuato, etc.;
Una particolare cura è stata riservata all’aspetto della Multimedialità, ritenendo la fruizione multimediale una via privilegiata per un profondo coinvolgimento emotivo e cognitivo soprattutto dei Giovani: 12 di questi modelli sono interattivi, per es. il Ponte Arcuato; Cabinet multimediale touch screen con 60 modelli virtuali 3d; documentario DVD della History Channel (Italiano e Inglese) sulla vita di Leonardo; Totem con monitor 32 pollici completi di DVD per 60 modelli di macchine virtuali3d con sequenza continua. Saranno presenti anche supporti tradizionali, mai obsoleti, quali pannelli didascalici che approfondiranno i molteplici temi d’interesse legati alla poliedrica figura di Leonardo: Pittura, Rinascimento, Matematica, Volo, Ingegneria, Idraulica, Anatomia, etc.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
L’inaugurazione della Mostra è prevista domenica 21 Marzo 2010, alle ore 17.30.
Alla presentazione interverranno il Sindaco del Comune di Barumini, Emanuele Lilliu, l’Assessore alla Cultura della Provincia del Medio Campidano, Rossella Pinna, ed è stata invitata a partecipare l’Assessore alla Cultura della Regione Sardegna, Maria Lucia Baire. Chiuderà gli interventi e illustrerà i punti chiave della Mostra, Sara Taglialagamba, storico dell’Arte dell’Università di Siena.
21
marzo 2010
Le Macchine di Leonardo da Vinci
Dal 21 marzo al 21 settembre 2010
Location
CENTRO CULTURALE GIOVANNI LILLIU
Barumini, viale Su Nuraxi , (Medio Campidano)
Barumini, viale Su Nuraxi , (Medio Campidano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Sono previsti servizi di visite guidate.
Vernissage
21 Marzo 2010, ore 17.30
Curatore