Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Le opere di Dante nella storia della Gambalunga
In un percorso cronologico si espongono nelle Sale antiche preziose testimonianze manoscritte miniate tra cui primeggiano il Codice Gradenighiano e raffinati volumi di corte, infine nell’ultima sala della biblioteca è esposto il progetto di arte contemporanea di Alessandro Moreschini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Biblioteca civica Gambalunga celebra così il VII centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021) partecipando al progetto del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Società Dantesca Italiana che ha ideato un percorso espositivo in 14 sedi: Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna. Testimonianze dantesche negli archivi e nelle biblioteche, accompagnato dalla pubblicazione di un catalogo edito da Silvana editoriale. In un percorso cronologico si espongono nelle Sale antiche preziose testimonianze manoscritte miniate tra cui primeggiano il Codice Gradenighiano e raffinati volumi di corte. Si potrà vedere il Codice Pandolfesco che tramanda il testamento di Malatesta da Verucchio (1226 ca.-1312), il mastin vecchio del XXVII canto dell'Inferno, in cui si menziona Francesca, eternata dal Sommo Poeta. Quindi la produzione a stampa a partire dall'incunabolo del 1477, cinquecentine, edizioni settecentesche e ottocentesche tra cui quella interamente illustrata con disegni di Flaxman incisa da Lasinio a Firenze nel 1851. Altre testimonianze librarie, grafiche e fotografiche documentano il mito di Francesca da Rimini fino al Novecento, tra le quali la tragedia di D'Annunzio impreziosita dalle xilografie di Adolfo De Carolis. Infine numeri unici di periodici balneari d'inizio secolo ispirati e intitolati a «Francesca», «Paolo», «Il Convito» e lo studio del medico riminese Guglielmo Bilancioni, Il suono e la voce nell'opera di Dante, illustrato da Luigi Pasquini. Echi delle opere di Dante la cui suggestione permane nel tempo ispirando studi, riflessioni e ricerca della bellezza. Nell'ultima sala espositiva alla riflessione sulla bellezza invitano le opere, una sedia e un volto di fanciullo, di Alessandro Moreschini. Come scrive Raffaele Quattrone: «Il bello non necessariamente deve essere vuoto. L'estetica non necessariamente deve essere priva di etica... Un messaggio per la celebrazione della morte di Dante e per il valore e l’importanza della poesia in un mondo laico che sembra aver perso la sua spiritualità, la sua prospettiva di vita e vive il nunc et ora».
10
settembre 2021
Le opere di Dante nella storia della Gambalunga
Dal 10 settembre al 13 novembre 2021
collettiva
Location
BIBLIOTECA GAMBALUNGA
Rimini, Via Alessandro Gambalunga, 27, (Rimini)
Rimini, Via Alessandro Gambalunga, 27, (Rimini)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 9-18
sabato 9-13
Vernissage
10 Settembre 2021, ore 17.00
Conferenza di Francesco Sberlati, Università degli Studi di Bologna, con la partecipazione di Raffaele Quattrone e Alessandro Moreschini
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner
Patrocini