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Le ovidiane di Marialuisa De Romans – La scultura di Alberto Ghinzani
Comunicato stampa
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Marialuisa de Romans, europea, giramondo, ha studio a La Punt, a Cadorago e ovunque si sposti.
Le Ovidiane vengono esposte per la prima volta nel 1986 al Club 44 di la Chaux de Fonds, al Museo Civico d¹Arte Moderna di Ghibellina, e a Lentini, nell'Antico Lavatoio Comunale trasformato in Museo e inaugurato con le Opere di de Romans nate dalla collaborazione tra la geniale artista lombardo-veneta e il prestigioso Prof. Allen Mandelbaum della Wake Forrest University of America, che le aveva affidato l¹interpretazione pittorica del suo Ovid in Sicily.
Madelbaum, sostiene nel suo testo critico "verso de Romans" che Marialuisa non illustra queste tele ma le tesse. È Ovidio con la sembianza di una impaziente Penelope. Il suo telaio è ancora quadrato, la misura a lei più cara per le sue tele è di cm 150x150, ma ad invadere-trasgredire questi quadrati sono il sottoterra e le onde di Aci crudelmente procreato dal suo stesso sangue e corpo, la stupefacente, incalzante forza e danza del pennello, quasi sempre acrilico, di de Romans (senza compiacimenti calligrafici).
Alberto Ghinzani nasce in Lomellina, compie gli studi a Milano all'Accademia di Brera frequentando il corso di scultura tenuto da Marino Marini. Scultore poliedrico pluripremiato di livello internazionale, ha esposto nei più importanti Musei in Europa e in Italia, attualmente è Direttore del Palazzo della Permanente di Milano. Poliedrico, perché esistono diverse fasi nella vita artistica di Ghinzani come giustamente scrive Flaminio Gualdoni: " è perciò che, certo, nuovamente nella seconda metà del decennio novanta, quasi per cadenza ciclica ormai accolta, anche questi plessi deidentificanti di materia e spazio entrano in collisione problematica con la speranza di dimora, con una tipologia fatta di strutture essenziali. Griglie, barre, a costruire vere e proprie evocazioni d¹ambiente perfettamente svolte su un piano di sensuosa e lucida ambiguità ambiguità non dell¹alludere piuttosto tensione fervida a immettere nella strutturazione plasticamente schiarita percorsi visivi e flussi affettivi plurimi
I piani colorati delle sculture precedenti divengono veri e propri piani pitorici-ecco il senso del duplice a ben vedere, dell'encadrement Ora tutti i modi tutte le forme tutti i registri sono a disposizione di Ghinzani. E un solo pensiero, luminoso e lucido, tremendo e bellissimo"
Le Ovidiane vengono esposte per la prima volta nel 1986 al Club 44 di la Chaux de Fonds, al Museo Civico d¹Arte Moderna di Ghibellina, e a Lentini, nell'Antico Lavatoio Comunale trasformato in Museo e inaugurato con le Opere di de Romans nate dalla collaborazione tra la geniale artista lombardo-veneta e il prestigioso Prof. Allen Mandelbaum della Wake Forrest University of America, che le aveva affidato l¹interpretazione pittorica del suo Ovid in Sicily.
Madelbaum, sostiene nel suo testo critico "verso de Romans" che Marialuisa non illustra queste tele ma le tesse. È Ovidio con la sembianza di una impaziente Penelope. Il suo telaio è ancora quadrato, la misura a lei più cara per le sue tele è di cm 150x150, ma ad invadere-trasgredire questi quadrati sono il sottoterra e le onde di Aci crudelmente procreato dal suo stesso sangue e corpo, la stupefacente, incalzante forza e danza del pennello, quasi sempre acrilico, di de Romans (senza compiacimenti calligrafici).
Alberto Ghinzani nasce in Lomellina, compie gli studi a Milano all'Accademia di Brera frequentando il corso di scultura tenuto da Marino Marini. Scultore poliedrico pluripremiato di livello internazionale, ha esposto nei più importanti Musei in Europa e in Italia, attualmente è Direttore del Palazzo della Permanente di Milano. Poliedrico, perché esistono diverse fasi nella vita artistica di Ghinzani come giustamente scrive Flaminio Gualdoni: " è perciò che, certo, nuovamente nella seconda metà del decennio novanta, quasi per cadenza ciclica ormai accolta, anche questi plessi deidentificanti di materia e spazio entrano in collisione problematica con la speranza di dimora, con una tipologia fatta di strutture essenziali. Griglie, barre, a costruire vere e proprie evocazioni d¹ambiente perfettamente svolte su un piano di sensuosa e lucida ambiguità ambiguità non dell¹alludere piuttosto tensione fervida a immettere nella strutturazione plasticamente schiarita percorsi visivi e flussi affettivi plurimi
I piani colorati delle sculture precedenti divengono veri e propri piani pitorici-ecco il senso del duplice a ben vedere, dell'encadrement Ora tutti i modi tutte le forme tutti i registri sono a disposizione di Ghinzani. E un solo pensiero, luminoso e lucido, tremendo e bellissimo"
17
aprile 2004
Le ovidiane di Marialuisa De Romans – La scultura di Alberto Ghinzani
Dal 17 aprile al 30 giugno 2004
arte contemporanea
Location
TRIMARCHI ARTE MODERNA
Bologna, Via Val D'Aposa, 5/a, (Bologna)
Bologna, Via Val D'Aposa, 5/a, (Bologna)
Orario di apertura
Lun e gio dalle 16.00 alle 19.00
Mar., mer., ven e sab dalle ore 11.00 alle ore 19