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Le poetiche del nudo: mutazioni tra Ottocento e Novecento
Il corpo umano è opera d’arte suprema e la sua nudità è immanente. Rivelato o spogliato nelle sue forme, è modello ideale, naturale, simbolo, allegoria. L’uomo fin dalla preistoria, predilige fra i soggetti il corpo umano. Nella Grecia classica, il canone policleteo, ambisce a coglierne l’assoluta bellezza e perfezione. Nei secoli successivi, ogni epoca, ogni movimento artistico, aggiungono importanti tasselli all’iconologia di questo tema, variandone canoni estetici, modelli di rappresentazione, contenuti e significati.
Il Palazzo Mediceo di Seravezza , affermato polo culturale della Toscana, propone per la prossima stagione espositiva, un appuntamento di rilievo sul tema del nudo nell’arte. In particolare, verrà condotta una ricognizione sul nudo nel periodo a cavallo fra l’Otto ed il Novecento.
Le poetiche del nudo: mutazioni tra Ottocento e Novecento
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)