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Le stanze del museo
L’Esposizione, promossa dall’Associazione CAFI, con il patrocinio della Provincia di Salerno e del Museo-FRAC di Baronissi, propone le ricerche attuali di Silvio D’Antonio, Giuseppe Di Muro, Giuseppe Rescigno, Angelomichele Risi, quattro artisti affermatisi negli anni Settanta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugurazione 22 ottobre ore 18:00
Comunicato stampa
Sabato 22 ottobre presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno, alle ore 18:00 sarà inaugurata la
mostra Le Stanze del Museo che propone le ricerche attuali di Silvio D’Antonio, Giuseppe Di Muro,
Giuseppe Rescigno, Angelomichele Risi, di quattro artisti affermatisi negli anni Settanta.
L’esposizione promossa dall’Associazione CAFI, con il patrocinio della Provincia di Salerno e del
Museo-Frac di Baronissi e curata da Massimo Bignardi, mira a riproporre il museo quale luogo di
‘accadimenti’, vin pratica laboratorio aperto ad una molteplicità di domande alle quali l’arte non vuole e
ne può dare risposta: avvia, anzi, l’elaborazione di un sistema che si fa sollecitazione di nuove energie del
pensiero e quindi della vita.
Quattro installazioni d’arte contemporanea posizionate in quattro sale della Pinacoteca che pongono una
riflessione sull’ “opera” e sul “tempo”: la prima, nella quale sono in mostra le tavole e i dipinti del
Quattrocento e Cinquecento salernitano, accoglierà 6 opere scultoree in terracotta ingobbiata dell’artista
Giuseppe Di Muro sul tema della Vergine-Donna-Venere; nella seconda sala, ove sono presenti opere del
Seicento e Settecento, troverà posto l’ installazione dell’artista Silvio D’Antonio dedicata all’artificio del
sogno dell’arte, un omaggio al Grande vetro di Duchamp, proponendo quindi un percorso immaginifico
tra esperienze dadaiste e concettuali.
Nella sala centrale che ospita dipinti settecenteschi sul tema del paesaggio e della natura morta, sarà
allestita una grande installazione di Angelomichele Risi realizzata con materiali diversi e con una serie di
dipinti e di specchi: il tema ruota sull’idea del riflesso quale processo di duplicazione dell’immagine, vale
a dire prefigurata e vista, materia ed artificio visivo, frammenti di reale nei quali il soggetto, inteso come
pubblico che occuperà lo spazio espositivo, sarà partecipe dell’azione creativa. Lo spettatore parteciperà
con la sua immagine; ora proposta come duplice di una realtà virtuale, qual è lo specchio, ora come
presenza effettiva, plastica che modifica lo spazio della composizione
Nelle penultime sale, quella che ospita la collezione di dipinti ottocenteschi e quella dedicata ai
viaggiatori sulla Costa di Amalfi, trova spazio l’installazione di Giuseppe Rescigno, sul tema “la natura
che s’interroga”: si tratta di un grande tavolo con ai lati scranni che recano i segni della natura. Al centro
un albero che dialoga con la simbologia raffigurata sulle alzate dei singoli scranni.
«È un momento di riflessione sulla contemporaneità – evidenzia Bignardi – che si pone in relazione con
la dimensione iconografica tipica del museo, sul suo farsi luogo di una visione che, partendo dal reale, dai
soggetti raffigurati, andava e va a confluire in un mondo di pura astrazione. Dialogo, quindi, tra tempo e
opera, tra la memoria che l’idea di museo evoca e il senso di effimero al quale inducono i linguaggi
contemporanei».
Nel corso dell’esposizione saranno ospitati seminari ed incontri con gli studenti degli istituti della
provincia di Salerno sui temi proposti da ciascun artista.
Accompagnerà la mostra un giornale che, unitamente al testo di presentazione, propone testi di poetica e
brevi profili biografici degli artisti.
La mostra chiuderà il 20 novembre.
Ufficio stampa: Ciro Manzolillo
orario della mostra: martedì-sabato 9:00-19:00 / domenica 9:00-13:00 / lunedì chiuso
GLI ARTISTI:
Silvio D’Antonio (Angri, 1950). Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1973 espone alla galleria
Stellaria di Firenze; nel 1975 partecipa alla X Quadriennale di Roma; negli anni Settanta ad “Errata Corrige” Umbria;
all’Expo Arte di Bari.
Realizza la carta ‘1O di bastone’ (carte da gioco napoletane Modiano) per Edizioni Cavaliere azzurro. Di recente ha
esposto a Parigi presso lo studio IMK Design 34. Negli anni Novanta ha ideato e progettato il Teatro Nuovo di Salerno;
nel 2009/2010 realizza Altare Maggiore, Ambone e Fonte Battesimale della chiesa di San Michele Arcangelo,Trivio di
Castel S. Giorgio-SA.
Nel 2013 è stato inviato alla mostra “Lo spazio di Taide” tenutasi presso il Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di
Baronissi. Del 2015 sono le personali al Museo Frac di Baronissi e a Palazzo Turchi di Bagno di Ferrara. Vive e lavora
a Roccapiemonte. Nello stesso anno tiene la mostra Lettera per.... Chiesa di Sant'Apollonia di Salerno, mentre del 2016
sono le presenze a Calendario Gutenberg2016., Pittori a Salerno negli anni settanta, tenutasi presso la Pinacoteca
Provinciale di Salerno; la personale '73/'79 disegni oggetti e collages.... in contemporanea, galleria Fiorillo Arte di,
Napoli; Frammenti reali, Palazzo Ventimiglia, Stella Cilento SA e alla mostra “Sa.#’70/80. Opere della collezione
permanente del Frac”, Museo-FRaC, Baronissi. Ha pubblicato: 1975, …è fragile…, Taide, Mercato San Severino (SA);
1976 Per un suo bacio, Libro Bianco.
Giuseppe Di Muro (Giffoni Sei Casali, 1957). Laureato in architettura, è da anni impegnato in una personale ricerca
artistica Nella primavera del 2006 tiene la personale Le Città Invisibili patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività
culturali, allestita a Villa Rufolo, Ravello (Sa) e curata da Massimo Bignardi. Tra le mostre più recenti si segnalano le
personali Zoomorfismi, tenuta nel 2009 presso l’Associazione Culturale Marocchino Arte Contemporanea di Bitonto
(BA) e Figure di Bosh aTerlizzi (BA).Dello stesso anno è l’invito a partecipare alla mostra collettiva “Persistenze sul
confine dell’immagine. Ripensando ad Andrea Pazienza”, organizzata con il patrocinio della Provincia di Foggia e il
comune di San Severo presso il Museo dell’Alto Tavoliere delle Puglie. Nel 2010 partecipa con l’installazione
Allegorie alla rassegna d’arte contemporanea “San Galgano Square” presso il Palazzo di San Galgano, promossa dalla
cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università di Siena. Dello stesso anno è la mostra personale Eros e
Thanatos. Ceramiche di Giuseppe di Muro presentata da Pasquale Ruocco nell’ambito della sesta edizione di Aperto,
Minori (SA). Nel 2010 e il 2011partecipa alla mostra “Oleum. Tracce nei linguaggi del contemporaneo” allestita a
Bitonto e curata da Massimo Bignardi ed è invitato al Padiglione Italiano della 54a Biennale di Venezia, curato da
Vittorio Sgarbi, allestito presso l’ Ex Tabacchificio Centola Di quest’anno è la personale presso il Museo Civico di
Cetara in Costiera Amalfitana dal titolo Alice ... È presente alla mostra -Arte in Città- Sculture,installazioni, ceramiche
nel cuore di Baronissi (SA). Partecipa, nel 2015 alla mostra Il Senso della Forma.Prospettive del Design Ceramico,
promossa dao Fës Show Room Minori (SA) dal 2 al 30 settembre 2015. Nel 2016 è invitato alla V edizione Flos
Carmeli 2016 Tavolo d'artista- allestita al Castello Aragonese di Agropoli.).
Giuseppe Rescigno. Docente di Scienze nella Scuola media, dal 2000 al 2006 ha insegnato Metodologia e tecnica del
gioco e dell’animazione presso l’Università degli Studi di Salerno.
Negli anni Settanta è tra i protagonisti dell'Arte nel sociale con partecipazione a mostre e grandi eventi (Quadriennale di
Roma, Biennale di Venezia, Triennale di Milano ecc.). A partire dal 2011 ha ripreso, dopo una lunga parentesi, l’attività
di operatore estetico con la personale La parentesi concettuale, Sant’Apollonia, Salerno; dello stesso anno è la
presenza a “CarteContemporanee, esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta”; nel 2013 cura con
Massimo Bignardi la mostra Lo spazio di Taide, Documenti, opere, testimonianze di un laboratorio creativo 1974-1976;
è invitato ad “Icona” e, nel 2016, è presente a “Sa.#’70/80. Opere della collezione permanente del Frac”, tutte tenutesi
presso il Museo-FRaC di Baronissi. Del 2016 sono le mostre personali Archivi della natura, promossa dal Museo-
FRaC di Baronissi riproposta a Colonia presso all’Istituto Italiano di Cultura; “Cittàlimbo Archives”, Museo Madre di
Napoli.
Ha sperimentato nella scuola di base metodi e tecniche dello studio d’ambiente con esperienze pubblicate in riviste del
settore e testi monografici editati da La Nuova Italia, Editori Riuniti, Laterza, Cappelli, ecc.
Nello studio d’ambiente particolare interesse ha dedicato a temi storici con ricerche in campo economico e sociale con
la pubblicazione di numerosi saggi e opere monografiche.
Attualmente collabora con le Università di Salerno e Napoli al progetto Alle origini di Minerva trionfante nel cui
ambito ha recentemente pubblicato Lo “Stato dell’Arte”. Le corporazioni di arti e mestieri nel regno di Napoli nella
collana del ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Angelomichele Risi (Fisciano,1950). Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1975 espone alla “X
Quadriennale di Roma”, nel 1984 alla Galleria Giulia di Roma e alla Galleria Nova di Zagabria; nel 1987 a Monaco,
nella Galleria Karl Pfefferle con Bernd Zimmer; nel 1988 si segnala fra gli artisti della Biennale del Sud. Tiene una
mostra presso la Galleria Fahlbusch di Mannheim. Nel 1999, presenta i suoi lavori al MMMAC di Paestum con Mimmo
Paladino. Nel 2000 è prima a Como con “ContemporaneaComo5”; nel 2001 partecipa alla mostra “Insorgenze del
Classico – Sguardi in cammino da Oplonti”. Del 2005 è la personale Sogno dell’ingegnere, presso il Museo-Frac di
Baronissi. Nel 2007 il Museo d’Arte Ambientale di Giffoni Sei Casali acquista una sua opera. Del 2007 sono la
personale alla galleria Pagea di Angri, la scultura Giochi d’Acqua, per il Museo Arte Ambientale di Giffoni Sei
Casali; le rassegne “Persistenze sul confine dell’immagine-ripensando ad Andrea Pazienza”, Museo Civico di San
Severo e “Lo sguardo dei giorni”, tenuta nel Complesso Monumentale di Santa Sofia di Salerno. Nel 2011 è invitato al
Padiglione Italiano 54a Biennale di Venezia,curato da Vittorio Sgarbi, allestito presso l’ Ex Tabacchificio Centola e a
“CarteContemporanee, esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta”, allestita al Museo-FRAC di
Baronissi. Del 2012 è la personale 45 ceramiche da 45 cm.,allestita a Linee contemporanee di Salerno presentata da un
testo di Rino Mele; del 2013 la partecipazione ad “Icona”, tenutasi al Museo-FRAC di Baronissi; del 2015 le mostre
personali Opere recenti, presso Fornace Falcone, Outlet Village Eboli, al PAC di Acciaroli Pollica, Palazzo Principe
Capano, ed a Montoro Contemporanea, Convento di S. Maria degli Angeli di Montoro (AV). Nel 2016 è invitato alla
mostra Calendario Gutenberg 2016. Pittori a Salerno negli anni Settanta, tenutasi alla Pinacoteca Provinciale.
Comunicato stampa
Sabato 22 ottobre presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno, alle ore 18:00 sarà inaugurata la
mostra Le Stanze del Museo che propone le ricerche attuali di Silvio D’Antonio, Giuseppe Di Muro,
Giuseppe Rescigno, Angelomichele Risi, di quattro artisti affermatisi negli anni Settanta.
L’esposizione promossa dall’Associazione CAFI, con il patrocinio della Provincia di Salerno e del
Museo-Frac di Baronissi e curata da Massimo Bignardi, mira a riproporre il museo quale luogo di
‘accadimenti’, vin pratica laboratorio aperto ad una molteplicità di domande alle quali l’arte non vuole e
ne può dare risposta: avvia, anzi, l’elaborazione di un sistema che si fa sollecitazione di nuove energie del
pensiero e quindi della vita.
Quattro installazioni d’arte contemporanea posizionate in quattro sale della Pinacoteca che pongono una
riflessione sull’ “opera” e sul “tempo”: la prima, nella quale sono in mostra le tavole e i dipinti del
Quattrocento e Cinquecento salernitano, accoglierà 6 opere scultoree in terracotta ingobbiata dell’artista
Giuseppe Di Muro sul tema della Vergine-Donna-Venere; nella seconda sala, ove sono presenti opere del
Seicento e Settecento, troverà posto l’ installazione dell’artista Silvio D’Antonio dedicata all’artificio del
sogno dell’arte, un omaggio al Grande vetro di Duchamp, proponendo quindi un percorso immaginifico
tra esperienze dadaiste e concettuali.
Nella sala centrale che ospita dipinti settecenteschi sul tema del paesaggio e della natura morta, sarà
allestita una grande installazione di Angelomichele Risi realizzata con materiali diversi e con una serie di
dipinti e di specchi: il tema ruota sull’idea del riflesso quale processo di duplicazione dell’immagine, vale
a dire prefigurata e vista, materia ed artificio visivo, frammenti di reale nei quali il soggetto, inteso come
pubblico che occuperà lo spazio espositivo, sarà partecipe dell’azione creativa. Lo spettatore parteciperà
con la sua immagine; ora proposta come duplice di una realtà virtuale, qual è lo specchio, ora come
presenza effettiva, plastica che modifica lo spazio della composizione
Nelle penultime sale, quella che ospita la collezione di dipinti ottocenteschi e quella dedicata ai
viaggiatori sulla Costa di Amalfi, trova spazio l’installazione di Giuseppe Rescigno, sul tema “la natura
che s’interroga”: si tratta di un grande tavolo con ai lati scranni che recano i segni della natura. Al centro
un albero che dialoga con la simbologia raffigurata sulle alzate dei singoli scranni.
«È un momento di riflessione sulla contemporaneità – evidenzia Bignardi – che si pone in relazione con
la dimensione iconografica tipica del museo, sul suo farsi luogo di una visione che, partendo dal reale, dai
soggetti raffigurati, andava e va a confluire in un mondo di pura astrazione. Dialogo, quindi, tra tempo e
opera, tra la memoria che l’idea di museo evoca e il senso di effimero al quale inducono i linguaggi
contemporanei».
Nel corso dell’esposizione saranno ospitati seminari ed incontri con gli studenti degli istituti della
provincia di Salerno sui temi proposti da ciascun artista.
Accompagnerà la mostra un giornale che, unitamente al testo di presentazione, propone testi di poetica e
brevi profili biografici degli artisti.
La mostra chiuderà il 20 novembre.
Ufficio stampa: Ciro Manzolillo
orario della mostra: martedì-sabato 9:00-19:00 / domenica 9:00-13:00 / lunedì chiuso
GLI ARTISTI:
Silvio D’Antonio (Angri, 1950). Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1973 espone alla galleria
Stellaria di Firenze; nel 1975 partecipa alla X Quadriennale di Roma; negli anni Settanta ad “Errata Corrige” Umbria;
all’Expo Arte di Bari.
Realizza la carta ‘1O di bastone’ (carte da gioco napoletane Modiano) per Edizioni Cavaliere azzurro. Di recente ha
esposto a Parigi presso lo studio IMK Design 34. Negli anni Novanta ha ideato e progettato il Teatro Nuovo di Salerno;
nel 2009/2010 realizza Altare Maggiore, Ambone e Fonte Battesimale della chiesa di San Michele Arcangelo,Trivio di
Castel S. Giorgio-SA.
Nel 2013 è stato inviato alla mostra “Lo spazio di Taide” tenutasi presso il Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di
Baronissi. Del 2015 sono le personali al Museo Frac di Baronissi e a Palazzo Turchi di Bagno di Ferrara. Vive e lavora
a Roccapiemonte. Nello stesso anno tiene la mostra Lettera per.... Chiesa di Sant'Apollonia di Salerno, mentre del 2016
sono le presenze a Calendario Gutenberg2016., Pittori a Salerno negli anni settanta, tenutasi presso la Pinacoteca
Provinciale di Salerno; la personale '73/'79 disegni oggetti e collages.... in contemporanea, galleria Fiorillo Arte di,
Napoli; Frammenti reali, Palazzo Ventimiglia, Stella Cilento SA e alla mostra “Sa.#’70/80. Opere della collezione
permanente del Frac”, Museo-FRaC, Baronissi. Ha pubblicato: 1975, …è fragile…, Taide, Mercato San Severino (SA);
1976 Per un suo bacio, Libro Bianco.
Giuseppe Di Muro (Giffoni Sei Casali, 1957). Laureato in architettura, è da anni impegnato in una personale ricerca
artistica Nella primavera del 2006 tiene la personale Le Città Invisibili patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività
culturali, allestita a Villa Rufolo, Ravello (Sa) e curata da Massimo Bignardi. Tra le mostre più recenti si segnalano le
personali Zoomorfismi, tenuta nel 2009 presso l’Associazione Culturale Marocchino Arte Contemporanea di Bitonto
(BA) e Figure di Bosh aTerlizzi (BA).Dello stesso anno è l’invito a partecipare alla mostra collettiva “Persistenze sul
confine dell’immagine. Ripensando ad Andrea Pazienza”, organizzata con il patrocinio della Provincia di Foggia e il
comune di San Severo presso il Museo dell’Alto Tavoliere delle Puglie. Nel 2010 partecipa con l’installazione
Allegorie alla rassegna d’arte contemporanea “San Galgano Square” presso il Palazzo di San Galgano, promossa dalla
cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università di Siena. Dello stesso anno è la mostra personale Eros e
Thanatos. Ceramiche di Giuseppe di Muro presentata da Pasquale Ruocco nell’ambito della sesta edizione di Aperto,
Minori (SA). Nel 2010 e il 2011partecipa alla mostra “Oleum. Tracce nei linguaggi del contemporaneo” allestita a
Bitonto e curata da Massimo Bignardi ed è invitato al Padiglione Italiano della 54a Biennale di Venezia, curato da
Vittorio Sgarbi, allestito presso l’ Ex Tabacchificio Centola Di quest’anno è la personale presso il Museo Civico di
Cetara in Costiera Amalfitana dal titolo Alice ... È presente alla mostra -Arte in Città- Sculture,installazioni, ceramiche
nel cuore di Baronissi (SA). Partecipa, nel 2015 alla mostra Il Senso della Forma.Prospettive del Design Ceramico,
promossa dao Fës Show Room Minori (SA) dal 2 al 30 settembre 2015. Nel 2016 è invitato alla V edizione Flos
Carmeli 2016 Tavolo d'artista- allestita al Castello Aragonese di Agropoli.).
Giuseppe Rescigno. Docente di Scienze nella Scuola media, dal 2000 al 2006 ha insegnato Metodologia e tecnica del
gioco e dell’animazione presso l’Università degli Studi di Salerno.
Negli anni Settanta è tra i protagonisti dell'Arte nel sociale con partecipazione a mostre e grandi eventi (Quadriennale di
Roma, Biennale di Venezia, Triennale di Milano ecc.). A partire dal 2011 ha ripreso, dopo una lunga parentesi, l’attività
di operatore estetico con la personale La parentesi concettuale, Sant’Apollonia, Salerno; dello stesso anno è la
presenza a “CarteContemporanee, esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta”; nel 2013 cura con
Massimo Bignardi la mostra Lo spazio di Taide, Documenti, opere, testimonianze di un laboratorio creativo 1974-1976;
è invitato ad “Icona” e, nel 2016, è presente a “Sa.#’70/80. Opere della collezione permanente del Frac”, tutte tenutesi
presso il Museo-FRaC di Baronissi. Del 2016 sono le mostre personali Archivi della natura, promossa dal Museo-
FRaC di Baronissi riproposta a Colonia presso all’Istituto Italiano di Cultura; “Cittàlimbo Archives”, Museo Madre di
Napoli.
Ha sperimentato nella scuola di base metodi e tecniche dello studio d’ambiente con esperienze pubblicate in riviste del
settore e testi monografici editati da La Nuova Italia, Editori Riuniti, Laterza, Cappelli, ecc.
Nello studio d’ambiente particolare interesse ha dedicato a temi storici con ricerche in campo economico e sociale con
la pubblicazione di numerosi saggi e opere monografiche.
Attualmente collabora con le Università di Salerno e Napoli al progetto Alle origini di Minerva trionfante nel cui
ambito ha recentemente pubblicato Lo “Stato dell’Arte”. Le corporazioni di arti e mestieri nel regno di Napoli nella
collana del ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Angelomichele Risi (Fisciano,1950). Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1975 espone alla “X
Quadriennale di Roma”, nel 1984 alla Galleria Giulia di Roma e alla Galleria Nova di Zagabria; nel 1987 a Monaco,
nella Galleria Karl Pfefferle con Bernd Zimmer; nel 1988 si segnala fra gli artisti della Biennale del Sud. Tiene una
mostra presso la Galleria Fahlbusch di Mannheim. Nel 1999, presenta i suoi lavori al MMMAC di Paestum con Mimmo
Paladino. Nel 2000 è prima a Como con “ContemporaneaComo5”; nel 2001 partecipa alla mostra “Insorgenze del
Classico – Sguardi in cammino da Oplonti”. Del 2005 è la personale Sogno dell’ingegnere, presso il Museo-Frac di
Baronissi. Nel 2007 il Museo d’Arte Ambientale di Giffoni Sei Casali acquista una sua opera. Del 2007 sono la
personale alla galleria Pagea di Angri, la scultura Giochi d’Acqua, per il Museo Arte Ambientale di Giffoni Sei
Casali; le rassegne “Persistenze sul confine dell’immagine-ripensando ad Andrea Pazienza”, Museo Civico di San
Severo e “Lo sguardo dei giorni”, tenuta nel Complesso Monumentale di Santa Sofia di Salerno. Nel 2011 è invitato al
Padiglione Italiano 54a Biennale di Venezia,curato da Vittorio Sgarbi, allestito presso l’ Ex Tabacchificio Centola e a
“CarteContemporanee, esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta”, allestita al Museo-FRAC di
Baronissi. Del 2012 è la personale 45 ceramiche da 45 cm.,allestita a Linee contemporanee di Salerno presentata da un
testo di Rino Mele; del 2013 la partecipazione ad “Icona”, tenutasi al Museo-FRAC di Baronissi; del 2015 le mostre
personali Opere recenti, presso Fornace Falcone, Outlet Village Eboli, al PAC di Acciaroli Pollica, Palazzo Principe
Capano, ed a Montoro Contemporanea, Convento di S. Maria degli Angeli di Montoro (AV). Nel 2016 è invitato alla
mostra Calendario Gutenberg 2016. Pittori a Salerno negli anni Settanta, tenutasi alla Pinacoteca Provinciale.
22
ottobre 2016
Le stanze del museo
Dal 22 ottobre al 20 novembre 2016
arte contemporanea
Location
FRAC – CONVENTO FRANCESCANO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
Baronissi, Via Convento, (Salerno)
Baronissi, Via Convento, (Salerno)
Orario di apertura
martedì - sabato ore 9.00/19.00
domenica ore 9.00/13.00
lunedì chiuso
Vernissage
22 Ottobre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore