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Le stanze segrete
un percorso che riguarda dipinti e sculture di otto artiste
Comunicato stampa
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“… non mi sento vivere e pensare se non in una camera dove tutto sia creazione e linguaggio di esistenze profondamente diverse dalla mia, di un gusto opposto al mio, dove non ritrovi nulla del mio pensiero cosciente, dove l’immaginazione si esalti immersa in seno al non-Io” (M. Proust)
Immaginate delle stanze ampie, con pareti bianche che ne circoscrivono gli spazi, con porte e finestre che ne rompono la superficie piana, ed un cielo azzurro che si affaccia sopra le nostre teste.
Noi siamo qui e da questa immagine metaforica ci piace dar inizio al nostro viaggio, al nostro percorso labirintico, in continua crescita, verso i – e nei - vari linguaggi e varie forme dell’Arte.
Il bianco asettico delle pareti attende i colori multiformi e brillanti della pittura, il silenzio ovattato è in attesa di parole e di suoni, di musica, del rumore dei passi sul palcoscenico, lo spazio vuoto aspetta di prendere corpo attraverso l’animazione, l’immaginazione, la creazione.
Simili a sentieri intrecciati, a piccole vie che attraversano le città della nostra anima, quelle
stanze ci lasciano intravedere, nello stesso tempo, la pluralità dei codici espressivi insieme alla varietà degli strumenti con cui il nostro io più profondo incontra e decodifica tutti quei segni, suoni e colori. Come una tavolozza da cui il pittore attinge il suo pennello, al fine di trasporre in colori la luminosità che i suoi occhi colgono dalla realtà, allo stesso modo noi attingiamo dalla nostra interiorità ciò che plasmerà le nostre impressioni davanti ad una realtà ‘riprodotta’.
“Le Stanze Segrete” è il titolo di questo itinerario di sogno attraverso una mostra alla Biblioteca Elsa Morante di Ostia che propone un percorso che riguarda dipinti e sculture di otto artiste: Cristina Madini, Aleksandra Kasperek, Franca Clemente, Young Sil Choi, Orsola Cianchi, Loretta Anna Pagliacci, Eliana Maria Costa De Aguiar, Barbara Pinna.
Ne “Le Stanze Segrete” cerchiamo di trovare le nostre coordinate, gli stimoli per realizzare il nostro dedalo di stanze, con i suoi spazi interni da riempire e le sue porte e finestre sempre aperte sulle nostre percezioni e suggestioni, sulle nostre letture ed interpretazioni, sul mondo che pulsa fuori e dentro di noi.
Fate vostro il sogno che ha spinto noi a dipingere queste tele, ma, soprattutto, lasciatevi trasportare dalle suggestioni e sensazioni che i dipinti, e i loro linguaggi, vi suggeriscono.
La presenza di quelle porte ci rimanda all’idea d’uno spazio ignoto, un mondo sconosciuto e nello stesso tempo familiare. Un luogo non esposto alla luce del sole ma celato, fino a quel momento, dietro il velo della nostra razionalità. Porte, quindi, che ci danno l’accesso alla nostra dimensione ‘innocente’, quella che rimane affascinata davanti al gioco delle immagini, alle melodie dei versi, alle magie di uno spettacolo.
Cristina Madini
Immaginate delle stanze ampie, con pareti bianche che ne circoscrivono gli spazi, con porte e finestre che ne rompono la superficie piana, ed un cielo azzurro che si affaccia sopra le nostre teste.
Noi siamo qui e da questa immagine metaforica ci piace dar inizio al nostro viaggio, al nostro percorso labirintico, in continua crescita, verso i – e nei - vari linguaggi e varie forme dell’Arte.
Il bianco asettico delle pareti attende i colori multiformi e brillanti della pittura, il silenzio ovattato è in attesa di parole e di suoni, di musica, del rumore dei passi sul palcoscenico, lo spazio vuoto aspetta di prendere corpo attraverso l’animazione, l’immaginazione, la creazione.
Simili a sentieri intrecciati, a piccole vie che attraversano le città della nostra anima, quelle
stanze ci lasciano intravedere, nello stesso tempo, la pluralità dei codici espressivi insieme alla varietà degli strumenti con cui il nostro io più profondo incontra e decodifica tutti quei segni, suoni e colori. Come una tavolozza da cui il pittore attinge il suo pennello, al fine di trasporre in colori la luminosità che i suoi occhi colgono dalla realtà, allo stesso modo noi attingiamo dalla nostra interiorità ciò che plasmerà le nostre impressioni davanti ad una realtà ‘riprodotta’.
“Le Stanze Segrete” è il titolo di questo itinerario di sogno attraverso una mostra alla Biblioteca Elsa Morante di Ostia che propone un percorso che riguarda dipinti e sculture di otto artiste: Cristina Madini, Aleksandra Kasperek, Franca Clemente, Young Sil Choi, Orsola Cianchi, Loretta Anna Pagliacci, Eliana Maria Costa De Aguiar, Barbara Pinna.
Ne “Le Stanze Segrete” cerchiamo di trovare le nostre coordinate, gli stimoli per realizzare il nostro dedalo di stanze, con i suoi spazi interni da riempire e le sue porte e finestre sempre aperte sulle nostre percezioni e suggestioni, sulle nostre letture ed interpretazioni, sul mondo che pulsa fuori e dentro di noi.
Fate vostro il sogno che ha spinto noi a dipingere queste tele, ma, soprattutto, lasciatevi trasportare dalle suggestioni e sensazioni che i dipinti, e i loro linguaggi, vi suggeriscono.
La presenza di quelle porte ci rimanda all’idea d’uno spazio ignoto, un mondo sconosciuto e nello stesso tempo familiare. Un luogo non esposto alla luce del sole ma celato, fino a quel momento, dietro il velo della nostra razionalità. Porte, quindi, che ci danno l’accesso alla nostra dimensione ‘innocente’, quella che rimane affascinata davanti al gioco delle immagini, alle melodie dei versi, alle magie di uno spettacolo.
Cristina Madini
03
luglio 2006
Le stanze segrete
Dal 03 luglio al 31 agosto 2006
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA COMUNALE ELSA MORANTE
Roma, Via Adolfo Cozza, 7, (Roma)
Roma, Via Adolfo Cozza, 7, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al mercoledì : 9.00/13.00 - 15.00/18.00
giovedì e venerdì: 9.00/19.00
sabato: 9.00 – 12.30
domenica: chiuso
Vernissage
3 Luglio 2006, ore 18
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