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Le visibili città invisibili. Un omaggio a Italo Calvino
A 40 anni dalla pubblicazione de Le città invisibili di I. Calvino, l’Associazione Culturale 47 Rosso propone una mostra che, in armonia con la complessità dell’opera ispiratrice, si articola in più direzioni comprendendo 30 incisioni originali, 25 brani musicali inediti e una dozzina di installazioni.
Comunicato stampa
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L’Associazione Culturale 47 rosso
col patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
(Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana)
presenta
da lunedì 19 a giovedì 29 novembre
presso la sala delle colonne nel complesso delle Ex-Murate di Firenze (Spazio Suc)
«LE VISIBILI CITTÀ INVISIBILI.
Un omaggio a Italo Calvino»
Inaugurazione lunedì 19 novembre ore 18.30
Domenica 25 novembre ore 21, presso il Caffè Letterario delle Murate:
Letture sceniche di Daniele Bernardi
Sabato 3, sabato 10 e sabato 17 novembre dalle 16.30 alle 18.30:
Laboratorio didattico presso la Biblioteca Comunale delle Oblate
Da lunedì 19 a giovedì 29 novembre l’«Associazione Culturale 47 ROSSO» presenta, nella Sala delle colonne (spazio Suc) presso il Complesso delle Ex-Murate (via Ghibellina/via dell’Agnolo, Firenze; ingresso libero; info Gaia Del Francia 3299855635, Sara Vettori 3381201530; associazione47rosso@yahoo.it), la mostra “LE VISIBILI CITTÀ INVISIBILI. Un omaggio a Italo Calvino”, un percorso artistico che si propone di essere un tributo a Calvino a quarant’anni dalla pubblicazione del suo affascinante Le città invisibili. In armonia con la complessità dell’opera ispiratrice, “LE VISIBILI CITTÀ INVISIBILI” si articola in più direzioni, comprendendo trenta illustrazioni originali, venticinque brani musicali inediti e una dozzina di installazioni che, visivamente o musicalmente, rappresentano ciascuna delle cinquantacinque città. Come Marco Polo descrive ogni città a Kublai Khan utilizzando espedienti narrativi differenti e illustrando le peculiari suggestioni che essa evoca, così le opere presentate alla mostra, elaborata in quasi due anni di riflessione e lavoro, raffigurano e interpretano in maniera del tutto personale e originale le stesse città. Le illustrazioni, realizzate da Sara Vettori e Gabriele Genini, sono eseguite con tecniche incisorie calcografiche e xilografiche. Le trenta stampe esposte sono di 40x50 cm circa, a tiratura limitata e numerata. I venticinque brani musicali sono stati composti ed eseguiti dai musicisti fiorentini Michele Mingrone, Federico Mengoni, Andrea Celli, Leonardo Venturini, Umberto Foddis. Le installazioni che completano il percorso (oggetti, materiali, utensili), rappresentando ciò che Marco Polo mostra a Kublai Khan a supporto dei suoi racconti, hanno il ruolo di cornice narrativa, che nel libro è svolto dal dialogo-confronto tra i due personaggi. La consistenza eterea della musica e quella bidimensionale delle opere incisorie che andranno a descrivere le città (o meglio i racconti che Marco Polo di queste offre al Khan), saranno giustapposte alla tridimensionalità degli oggetti, che rappresentano la realtà empirica e disordinata, nel tentativo di ricreare ed esemplificare la tensione tra ordine (narrativo, descrittivo) e disordine (reale, fenomenico) che è stato uno dei temi più cari a Calvino.
A complemento della mostra, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca (Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana), domenica 25 novembre alle ore 21 l'attore Daniele Bernardi interpreterà, al Caffè Letterario delle Murate, alcune delle descrizioni di città che Marco Polo fornisce a Kublai Khan nell’opera di Italo Calvino. Lavorando su un doppio registro recitativo, la performance di Bernardi (il cui lavoro scenico è da tempo focalizzato sull'elaborazione di materiali letterari non prettamente teatrali e specialmente poetici, da Majakovskij a Esenin a Rimbaud a Dylan) vuole restituire il rapporto che sussiste tra il narratore e l’ascoltatore nelle Città invisibili, un libro che è, in qualche modo, anche una riflessione sull'azione teatrale: Marco narra al Khan le incredibili scoperte fatte nei suoi viaggi, e con le sue capacità di affabulatore crea, di fronte agli occhi del sovrano, dei mondi suggestivi e simbolici mondi immaginari, per questo invisibili, ma carichi di significato. Così fa l'attore, specialmente il narratore: senza orpelli e scenografie, chi racconta vuole dare vita a una “seconda vista” nella mente di chi ascolta.
Prima della mostra, nelle giornate di sabato 3, 10 e 17 novembre dalle 16.30 alle 18.30, l’Associazione svolgerà un percorso didattico presso la Biblioteca delle Oblate: gli artisti Sara Vettori e Gabriele Genini avvicineranno un gruppo di ragazzi tra i 12 e i 14 anni (max 20 partecipanti) all'arte dell'incisione e parallelamente all'opera letteraria di Italo Calvino. Lavorando sul tema de “la Città”, come luogo reale e ideale in cui vivere ma anche come entità in cui ciascun individuo trova spazio sia come singolo che come parte delle collettività, gli artisti offriranno ai ragazzi gli strumenti e il metodo per realizzare un personale disegno inciso che andrà poi a comporsi in un pannello eseguito collettivamente. Ciascun partecipante avrà quindi modo di esprimere la peculiare personalità nella scelta e nell'esecuzione della propria stampa (raffigurante l'elemento ritenuto più importante o rappresentativo della città ideale) che sarà poi inserito nel pannello realizzato collettivamente (e che sintetizzerà la Città intesa come dimensione sociale e comunitaria). “Lalage”, la città sognata e realizzata dai partecipanti del corso, sarà esposta nel contesto della mostra “Le visibili città invisibili, un omaggio a Italo Calvino”, presso la Sala delle Colonne delle ex-Murate, così da arricchire l'esposizione con un'opera che possa assurgere a simbolo della condivisione e della partecipazione che rendono vive una città in generale e l'arte e la letteratura in particolare.
La presidentessa dell’«Associazione Culturale 47 ROSSO», Gaia Del Francia, nasce a Firenze nel 1973. Dopo gli studi di Lettere e Filosofia, ha lavorato presso la Libreria Martelli di Firenze dal 2003 al 2011, anno in cui la libreria ha tristemente chiuso i battenti. Il ruolo attuale le permette di seguire e coordinare progetti che uniscono il suo interesse per l'arte e quello per la letteratura.
Gabriele Genini (www.genini.ch) nasce a Bellinzona nel 1981. Diplomatosi nel 2000 alla Scuola del fumetto di Milano, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze, facoltà di pittura dove, nel 2006, si laurea con lode in tecnica dell’incisione con la tesi Shunga, l’erotismo nelle stampe giapponesi”. Padroneggia diverse tecniche pittoriche (olio, tempera, acquerello, acrilico), di incisione (acquaforte, acquatinta, puntasecca, cera molle, maniera allo zucchero, xilografia, linoleografia) e di scultura (legno e marmo). È stato protagonista di numerose mostre collettive e personali in Svizzera, Francia, Italia e Canada. Nel 2007 ha pubblicato il libro Poesie dagli alberi, edito dall’Assessorato Tutela Ambientale della Provincia di Varese. Nel 2009 ha vinto il concorso "Artista Bally" organizzato dalla Fondazione Bally per la Cultura. Dal 2010 è membro di AMIGRAV (International Engravers Association).
Sara Vettori nasce a Firenze nel 1978. Si diploma nel 1997 all'Istituto Statale d'Arte di Firenze nella sezione oreficeria. Nel 2000 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, facoltà di pittura, dove si laurea con lode in tecnica dell’incisione con la tesi Sinfonia in giallo: corrispondenza fra suono e colore. Un'analisi su Kandinskij e Schönberg. Nel 2003 viene selezionata per il “3°premio Internazionale Biennale d'Incisione” di Monsummano Terme. Nel 2006 vince una borsa di studio per tecnico di laboratorio all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Padroneggiare a livello professionale un gran numero di tecniche pittoriche e incisorie. Ha partecipato a varie mostre collettive e lavorato per vari anni nel mondo della scuola, partecipando a progetti didattici legati all’insegnamento di materie artistico-musicali. Ha lavorato come scenografa per una troupe di cineoperatori che si occupano della realizzazione di video in ambito prevalentemente educativo e pubblicitario. Coltiva da sempre un profondo interesse per la musica, che pratica costantemente suonando il basso elettrico in svariate band; attualmente fa parte della rock band dei Vowland.
Andrea Celli nasce a Firenze nel 1968 ed è un ben noto bassista (basso elettrico e contrabbasso) della scena musicale nostrana; la lunga esperienza live lo ha portato sui palchi di alcuni fra i principali locali italiani (Rolling Stone, Fuori Orario, Thunder road, Auditorium Flog, Alpheus, ecc.).
Umberto Foddis, in arte Antohony Night, nasce a Firenze nel 1974. Si diploma all' Accademia di Belle Arti di Firenze in pittura. Personaggio eclettico, musico e strumentista autodidatta, ha suonato con svariati gruppi e composto colonne sonore per cortometraggi, spettacoli teatrali e spot pubblicitari. L'amore per la musica lo porta a voler approfondire le sue conoscenze e inizia quindi a lavorare come tecnico del suono in studio e in presa diretta (tra i suoi lavori in questo campo ricordiamo quello per “La Filarmonica di Budapest” in S. Pietro, Vaticano). Ha sonorizzato esposizioni artistiche e spettacoli di danza (tra i quali OAC). L’interesse per l'illuminazione in ambito teatrale lo porta a lavorare come light designer per il teatro.
Federico Mengoni nasce a Firenze nel 1979. Dalla metà degli anni Novanta suona in alcune band locali e dal 2000, sotto diversi pseudonimi/progetti (Prodvkt, Corpomorto, Tzunami fancoil orchestra, Planetspectrumanalysiscenter, Levkoy, ecc.) collabora con artisti, etichette e distribuzioni nazionali ed internazionali inerenti alla sfera della musica sperimentale. Nel 2003 fonda, in collaborazione con Giovanni Mazzi, il gruppo “Il Caffè degli Zeri”, intraprendendo una contaminazione stilistica fra musica e arte grafica.
Michele Mingrone nasce a Firenze nel 1971; diplomato al Liceo Classico Galileo, redattore, autore di testi per ragazzi con varie case editrici italiane, web content editor per vari siti web, collabora con varie band toscane come chitarrista e autore di musiche e testi. Nel 2006, con la nota band folk-rock degli “Scaramouche”, incide l’album omonimo, pubblicato e distribuito in tutta Italia da Emi Records. Nel 2007, col gruppo ambient-noise sperimentale “Tsunami Fancoil Orchestra” pubblica il cd Hindenburg (Clinical Records) e, col collettivo artistico “Il Caffè degli Zeri”, collabora alla composizione di alcune musiche per il videocorso di spagnolo Espanol 24 allegato a “Il Sole 24ore”. Ha musicato vari cortometraggi premiati in festival nazionali, tra cui Crème Fatale di Veronica Locatelli, vincitore nel 2003 del premio “Minimusical” organizzato dalla rivista “Musica!”, supplemento de “La Repubblica. Nel 2012 ha composto ed eseguito in scena le musiche dello spettacolo teatrale Ci vuole vita per amare la vita, incentrato sull’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e rappresentato al Teatro delle Spiagge di Firenze.
Leonardo Venturini nasce nel 1974. Diplomato al liceo Artistico e specializzato in grafica pubblicitaria ed editoriale, lavora come educatore, seguendo i laboratori Multimediali di Video/Musica/Teatro presso il Centro Occupazionale e di Socializzazione Kairos della USL 4 di Prato, rivolto a soggetti con handicap. Batterista esperto, ha suonato in molte formazioni, fino agli attuali Vowland.
Daniele Bernardi è nato a Lugano nel 1981 e si è trasferito a Roma per studiare teatro. Ha ideato e interpretato gli spettacoli La rauca gola del cuore – collage-Majakovskij, La bufera è il mio violino – collage-Esenin, Ballata di un uomo sottile – omaggio a Bob Dylan e lo sceneggiato radiofonico Il padrone del silenzio – una biografia di Arthur Rimbaud tra mutismo e peregrinazione (RSI – Rete Due). Alcuni suoi testi sono apparsi nella breve raccolta Si opera nella sola durata – sei poeti (Lugano, alla chiara fonte editore, 2003), all’interno del cofanetto l’antologia della durata con la plaquette Tutto questo andare a rotoli e nelle antologie Di soglia in soglia. Venti nuovi poeti nella Svizzera Italiana (Losone, Edizioni Le Ricerche, 2008), Corale per opera prima (Faloppio, LietoColle, 2010). La sua raccolta poetica d'esordio si intitola Versi come sassi (Faloppio, LietoColle, 2009). Dal 2011 è redattore della rivista culturale Cenobio. Vive e lavora tra Svizzera e Italia.
col patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
(Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana)
presenta
da lunedì 19 a giovedì 29 novembre
presso la sala delle colonne nel complesso delle Ex-Murate di Firenze (Spazio Suc)
«LE VISIBILI CITTÀ INVISIBILI.
Un omaggio a Italo Calvino»
Inaugurazione lunedì 19 novembre ore 18.30
Domenica 25 novembre ore 21, presso il Caffè Letterario delle Murate:
Letture sceniche di Daniele Bernardi
Sabato 3, sabato 10 e sabato 17 novembre dalle 16.30 alle 18.30:
Laboratorio didattico presso la Biblioteca Comunale delle Oblate
Da lunedì 19 a giovedì 29 novembre l’«Associazione Culturale 47 ROSSO» presenta, nella Sala delle colonne (spazio Suc) presso il Complesso delle Ex-Murate (via Ghibellina/via dell’Agnolo, Firenze; ingresso libero; info Gaia Del Francia 3299855635, Sara Vettori 3381201530; associazione47rosso@yahoo.it), la mostra “LE VISIBILI CITTÀ INVISIBILI. Un omaggio a Italo Calvino”, un percorso artistico che si propone di essere un tributo a Calvino a quarant’anni dalla pubblicazione del suo affascinante Le città invisibili. In armonia con la complessità dell’opera ispiratrice, “LE VISIBILI CITTÀ INVISIBILI” si articola in più direzioni, comprendendo trenta illustrazioni originali, venticinque brani musicali inediti e una dozzina di installazioni che, visivamente o musicalmente, rappresentano ciascuna delle cinquantacinque città. Come Marco Polo descrive ogni città a Kublai Khan utilizzando espedienti narrativi differenti e illustrando le peculiari suggestioni che essa evoca, così le opere presentate alla mostra, elaborata in quasi due anni di riflessione e lavoro, raffigurano e interpretano in maniera del tutto personale e originale le stesse città. Le illustrazioni, realizzate da Sara Vettori e Gabriele Genini, sono eseguite con tecniche incisorie calcografiche e xilografiche. Le trenta stampe esposte sono di 40x50 cm circa, a tiratura limitata e numerata. I venticinque brani musicali sono stati composti ed eseguiti dai musicisti fiorentini Michele Mingrone, Federico Mengoni, Andrea Celli, Leonardo Venturini, Umberto Foddis. Le installazioni che completano il percorso (oggetti, materiali, utensili), rappresentando ciò che Marco Polo mostra a Kublai Khan a supporto dei suoi racconti, hanno il ruolo di cornice narrativa, che nel libro è svolto dal dialogo-confronto tra i due personaggi. La consistenza eterea della musica e quella bidimensionale delle opere incisorie che andranno a descrivere le città (o meglio i racconti che Marco Polo di queste offre al Khan), saranno giustapposte alla tridimensionalità degli oggetti, che rappresentano la realtà empirica e disordinata, nel tentativo di ricreare ed esemplificare la tensione tra ordine (narrativo, descrittivo) e disordine (reale, fenomenico) che è stato uno dei temi più cari a Calvino.
A complemento della mostra, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca (Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana), domenica 25 novembre alle ore 21 l'attore Daniele Bernardi interpreterà, al Caffè Letterario delle Murate, alcune delle descrizioni di città che Marco Polo fornisce a Kublai Khan nell’opera di Italo Calvino. Lavorando su un doppio registro recitativo, la performance di Bernardi (il cui lavoro scenico è da tempo focalizzato sull'elaborazione di materiali letterari non prettamente teatrali e specialmente poetici, da Majakovskij a Esenin a Rimbaud a Dylan) vuole restituire il rapporto che sussiste tra il narratore e l’ascoltatore nelle Città invisibili, un libro che è, in qualche modo, anche una riflessione sull'azione teatrale: Marco narra al Khan le incredibili scoperte fatte nei suoi viaggi, e con le sue capacità di affabulatore crea, di fronte agli occhi del sovrano, dei mondi suggestivi e simbolici mondi immaginari, per questo invisibili, ma carichi di significato. Così fa l'attore, specialmente il narratore: senza orpelli e scenografie, chi racconta vuole dare vita a una “seconda vista” nella mente di chi ascolta.
Prima della mostra, nelle giornate di sabato 3, 10 e 17 novembre dalle 16.30 alle 18.30, l’Associazione svolgerà un percorso didattico presso la Biblioteca delle Oblate: gli artisti Sara Vettori e Gabriele Genini avvicineranno un gruppo di ragazzi tra i 12 e i 14 anni (max 20 partecipanti) all'arte dell'incisione e parallelamente all'opera letteraria di Italo Calvino. Lavorando sul tema de “la Città”, come luogo reale e ideale in cui vivere ma anche come entità in cui ciascun individuo trova spazio sia come singolo che come parte delle collettività, gli artisti offriranno ai ragazzi gli strumenti e il metodo per realizzare un personale disegno inciso che andrà poi a comporsi in un pannello eseguito collettivamente. Ciascun partecipante avrà quindi modo di esprimere la peculiare personalità nella scelta e nell'esecuzione della propria stampa (raffigurante l'elemento ritenuto più importante o rappresentativo della città ideale) che sarà poi inserito nel pannello realizzato collettivamente (e che sintetizzerà la Città intesa come dimensione sociale e comunitaria). “Lalage”, la città sognata e realizzata dai partecipanti del corso, sarà esposta nel contesto della mostra “Le visibili città invisibili, un omaggio a Italo Calvino”, presso la Sala delle Colonne delle ex-Murate, così da arricchire l'esposizione con un'opera che possa assurgere a simbolo della condivisione e della partecipazione che rendono vive una città in generale e l'arte e la letteratura in particolare.
La presidentessa dell’«Associazione Culturale 47 ROSSO», Gaia Del Francia, nasce a Firenze nel 1973. Dopo gli studi di Lettere e Filosofia, ha lavorato presso la Libreria Martelli di Firenze dal 2003 al 2011, anno in cui la libreria ha tristemente chiuso i battenti. Il ruolo attuale le permette di seguire e coordinare progetti che uniscono il suo interesse per l'arte e quello per la letteratura.
Gabriele Genini (www.genini.ch) nasce a Bellinzona nel 1981. Diplomatosi nel 2000 alla Scuola del fumetto di Milano, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze, facoltà di pittura dove, nel 2006, si laurea con lode in tecnica dell’incisione con la tesi Shunga, l’erotismo nelle stampe giapponesi”. Padroneggia diverse tecniche pittoriche (olio, tempera, acquerello, acrilico), di incisione (acquaforte, acquatinta, puntasecca, cera molle, maniera allo zucchero, xilografia, linoleografia) e di scultura (legno e marmo). È stato protagonista di numerose mostre collettive e personali in Svizzera, Francia, Italia e Canada. Nel 2007 ha pubblicato il libro Poesie dagli alberi, edito dall’Assessorato Tutela Ambientale della Provincia di Varese. Nel 2009 ha vinto il concorso "Artista Bally" organizzato dalla Fondazione Bally per la Cultura. Dal 2010 è membro di AMIGRAV (International Engravers Association).
Sara Vettori nasce a Firenze nel 1978. Si diploma nel 1997 all'Istituto Statale d'Arte di Firenze nella sezione oreficeria. Nel 2000 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, facoltà di pittura, dove si laurea con lode in tecnica dell’incisione con la tesi Sinfonia in giallo: corrispondenza fra suono e colore. Un'analisi su Kandinskij e Schönberg. Nel 2003 viene selezionata per il “3°premio Internazionale Biennale d'Incisione” di Monsummano Terme. Nel 2006 vince una borsa di studio per tecnico di laboratorio all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Padroneggiare a livello professionale un gran numero di tecniche pittoriche e incisorie. Ha partecipato a varie mostre collettive e lavorato per vari anni nel mondo della scuola, partecipando a progetti didattici legati all’insegnamento di materie artistico-musicali. Ha lavorato come scenografa per una troupe di cineoperatori che si occupano della realizzazione di video in ambito prevalentemente educativo e pubblicitario. Coltiva da sempre un profondo interesse per la musica, che pratica costantemente suonando il basso elettrico in svariate band; attualmente fa parte della rock band dei Vowland.
Andrea Celli nasce a Firenze nel 1968 ed è un ben noto bassista (basso elettrico e contrabbasso) della scena musicale nostrana; la lunga esperienza live lo ha portato sui palchi di alcuni fra i principali locali italiani (Rolling Stone, Fuori Orario, Thunder road, Auditorium Flog, Alpheus, ecc.).
Umberto Foddis, in arte Antohony Night, nasce a Firenze nel 1974. Si diploma all' Accademia di Belle Arti di Firenze in pittura. Personaggio eclettico, musico e strumentista autodidatta, ha suonato con svariati gruppi e composto colonne sonore per cortometraggi, spettacoli teatrali e spot pubblicitari. L'amore per la musica lo porta a voler approfondire le sue conoscenze e inizia quindi a lavorare come tecnico del suono in studio e in presa diretta (tra i suoi lavori in questo campo ricordiamo quello per “La Filarmonica di Budapest” in S. Pietro, Vaticano). Ha sonorizzato esposizioni artistiche e spettacoli di danza (tra i quali OAC). L’interesse per l'illuminazione in ambito teatrale lo porta a lavorare come light designer per il teatro.
Federico Mengoni nasce a Firenze nel 1979. Dalla metà degli anni Novanta suona in alcune band locali e dal 2000, sotto diversi pseudonimi/progetti (Prodvkt, Corpomorto, Tzunami fancoil orchestra, Planetspectrumanalysiscenter, Levkoy, ecc.) collabora con artisti, etichette e distribuzioni nazionali ed internazionali inerenti alla sfera della musica sperimentale. Nel 2003 fonda, in collaborazione con Giovanni Mazzi, il gruppo “Il Caffè degli Zeri”, intraprendendo una contaminazione stilistica fra musica e arte grafica.
Michele Mingrone nasce a Firenze nel 1971; diplomato al Liceo Classico Galileo, redattore, autore di testi per ragazzi con varie case editrici italiane, web content editor per vari siti web, collabora con varie band toscane come chitarrista e autore di musiche e testi. Nel 2006, con la nota band folk-rock degli “Scaramouche”, incide l’album omonimo, pubblicato e distribuito in tutta Italia da Emi Records. Nel 2007, col gruppo ambient-noise sperimentale “Tsunami Fancoil Orchestra” pubblica il cd Hindenburg (Clinical Records) e, col collettivo artistico “Il Caffè degli Zeri”, collabora alla composizione di alcune musiche per il videocorso di spagnolo Espanol 24 allegato a “Il Sole 24ore”. Ha musicato vari cortometraggi premiati in festival nazionali, tra cui Crème Fatale di Veronica Locatelli, vincitore nel 2003 del premio “Minimusical” organizzato dalla rivista “Musica!”, supplemento de “La Repubblica. Nel 2012 ha composto ed eseguito in scena le musiche dello spettacolo teatrale Ci vuole vita per amare la vita, incentrato sull’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e rappresentato al Teatro delle Spiagge di Firenze.
Leonardo Venturini nasce nel 1974. Diplomato al liceo Artistico e specializzato in grafica pubblicitaria ed editoriale, lavora come educatore, seguendo i laboratori Multimediali di Video/Musica/Teatro presso il Centro Occupazionale e di Socializzazione Kairos della USL 4 di Prato, rivolto a soggetti con handicap. Batterista esperto, ha suonato in molte formazioni, fino agli attuali Vowland.
Daniele Bernardi è nato a Lugano nel 1981 e si è trasferito a Roma per studiare teatro. Ha ideato e interpretato gli spettacoli La rauca gola del cuore – collage-Majakovskij, La bufera è il mio violino – collage-Esenin, Ballata di un uomo sottile – omaggio a Bob Dylan e lo sceneggiato radiofonico Il padrone del silenzio – una biografia di Arthur Rimbaud tra mutismo e peregrinazione (RSI – Rete Due). Alcuni suoi testi sono apparsi nella breve raccolta Si opera nella sola durata – sei poeti (Lugano, alla chiara fonte editore, 2003), all’interno del cofanetto l’antologia della durata con la plaquette Tutto questo andare a rotoli e nelle antologie Di soglia in soglia. Venti nuovi poeti nella Svizzera Italiana (Losone, Edizioni Le Ricerche, 2008), Corale per opera prima (Faloppio, LietoColle, 2010). La sua raccolta poetica d'esordio si intitola Versi come sassi (Faloppio, LietoColle, 2009). Dal 2011 è redattore della rivista culturale Cenobio. Vive e lavora tra Svizzera e Italia.
19
novembre 2012
Le visibili città invisibili. Un omaggio a Italo Calvino
Dal 19 al 29 novembre 2012
arte contemporanea
Location
SALA DELLE COLONNE – SUC
Firenze, Piazza Delle Murate, (Firenze)
Firenze, Piazza Delle Murate, (Firenze)
Orario di apertura
dalle 12,00 alle 24,00
Vernissage
19 Novembre 2012, h 18.30
Autore
Curatore