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Lee Madgwick – The Nowhere Sightseeing Tour
Archeologia post-tecnologica, paesaggi urbani e natura incontaminata.
Comunicato stampa
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Lee Madgwick, artista inglese alla sua seconda personale presso la White Noise Gallery, approccia la banalità del nostro tempo costruendo immagini dal sapore distopico che richiamano pellicole come “I Figli degli Uomini” di Cuarón o “The Road” di Hillcoat.
È esattamente la capacità cinematografica di creare falsi che siano più veri del vero a donare alle sue opere un magnetismo primordiale e onirico. Come Pannini e Piranesi descrivevano il sapore dell’avventura del Grand Tour, così Madgwick, - perfetto pittore vedutista ipercontemporaneo - traspone su tela le sensazioni di una vita digitale, piatta e stereotipata propria di questo secolo di post-umanesimo.
Architetture popolari inghiottite dalla vegetazione, scorci di periferie anonime senza nessuna connotazione geografica o temporale, in cui le poche tracce di presenza umana sono effimeri segni in un luogo destinato a sopravvivere ai suoi creatori.
Le strutture sembrano appartenere integralmente alla natura che li avvolge e li nasconde, tronchi secolari o rocce franate provenienti da un passato ormai ininfluente. Un ciclo vitale in cui l’essere umano costruisce, abbandona ed infine scompare.
Le opere hanno una raffinatezza estetica funzionale a creare un immediato contrasto con le anonime realtà ritratte. La tecnica è cruciale per sottolineare la diversa connotazione che manualità e tempo hanno acquisito in questo secolo digitale. La sensazione di uno svolgimento rallentato, fino quasi a focalizzarsi sul singolo istante, è totalmente anacronistica in un’epoca storica di corse furibonde, in cui il futuro è già passato e un caseggiato popolare diventa archeologia urbana in meno di una generazione.
È esattamente la capacità cinematografica di creare falsi che siano più veri del vero a donare alle sue opere un magnetismo primordiale e onirico. Come Pannini e Piranesi descrivevano il sapore dell’avventura del Grand Tour, così Madgwick, - perfetto pittore vedutista ipercontemporaneo - traspone su tela le sensazioni di una vita digitale, piatta e stereotipata propria di questo secolo di post-umanesimo.
Architetture popolari inghiottite dalla vegetazione, scorci di periferie anonime senza nessuna connotazione geografica o temporale, in cui le poche tracce di presenza umana sono effimeri segni in un luogo destinato a sopravvivere ai suoi creatori.
Le strutture sembrano appartenere integralmente alla natura che li avvolge e li nasconde, tronchi secolari o rocce franate provenienti da un passato ormai ininfluente. Un ciclo vitale in cui l’essere umano costruisce, abbandona ed infine scompare.
Le opere hanno una raffinatezza estetica funzionale a creare un immediato contrasto con le anonime realtà ritratte. La tecnica è cruciale per sottolineare la diversa connotazione che manualità e tempo hanno acquisito in questo secolo digitale. La sensazione di uno svolgimento rallentato, fino quasi a focalizzarsi sul singolo istante, è totalmente anacronistica in un’epoca storica di corse furibonde, in cui il futuro è già passato e un caseggiato popolare diventa archeologia urbana in meno di una generazione.
06
giugno 2019
Lee Madgwick – The Nowhere Sightseeing Tour
Dal 06 giugno al 26 luglio 2019
arte contemporanea
Location
WHITE NOISE GALLERY
Roma, Via della Seggiola, 9, (Roma)
Roma, Via della Seggiola, 9, (Roma)
Orario di apertura
mar-ven ore 11-19
sab ore 16-20
Vernissage
6 Giugno 2019, ore 18:30
Autore
Curatore