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Legami Scissi
Undici artisti creano e si confrontano sul tema dell’incontro, ognuno secondo il proprio stile e la propria differente poetica. Un tema che spazia all’incontro/ scontro tra due materie, due oggetti, due persone, due colori, due concetti. Dalla pittura all’incisione fotografica alla ceramica.
Comunicato stampa
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ANGELA CAMPANILE Diversi Corpi Stessa Mente - Ceramica Sperimentale.
L’incontro nasce quando c’è il desiderio di dialogare senza pregiudizi, il non accettare la diversità e unicità di ogni individuo porta allo scontro da questo pensiero nasce l’esigenza di rappresentare la forza generata dalla diversità delle singole individualità unite da un unico intento il rispetto delle potenzialità intrinseche all’uomo. Così com’ è accaduto nella storia della pittura contemporanea, solo dopo un’approfondita conoscenza dei materiali pittorici, partendo da tecniche tradizionali e solo dopo averle acquisite a fondo, si può arrivare alla ricerca e alla sperimentazione. L’acquisizione di antiche tecniche tradizionali, la conoscenza delle materie prime degli impasti ceramici, degli ossidi coloranti e dei rivestimenti vetrosi mi hanno permesso di ricercare e sperimentare nuove tecniche decorativo - pittoriche. Nasce così un linguaggio artistico personale attraverso la realizzazione di oggetti in maiolica sperimentale che vanno aldilà del valore puramente funzionale dando vita all’incontro-scontro tra tradizione e innovazione.
GUIDO DELLA GIOVANNA Caos / Dream – Acrilico e oggetti su tela.
"La mia visione globale nei confronti delle differenti culture è parte della mia natura. Mi piace rompere le barriere tra generi, categorie o culture. Invece di innalzare muri, cerco di combinare elementi diversi, artisti diversi, menti diverse, tecniche diverse. Dicono che una costante nei miei lavori sia il cambiamento , in confidenza è vero perché è la cosa che più mi piace fare, è una cosa che mi stimola, mi diverte. ”
SIMONETTA DE MARINIS Conflagrazioni - Olio su tela
Il dipinto nasconde un legame ormai scisso dall’uomo: quello con la natura che lo circonda. All’umanità che tende sempre più a sovvertire l’originario rapporto di armonia o magari di sottomissione con il mondo naturale fa riferimento, nel dipinto, quella sorta di forzatura alla quale i fiori vengono sottoposti dalla mano umana, forzatura che consiste nel voler ricercare un’ordinata disposizione di essi all’interno di recipienti che li accolgano in sequenze rispondenti a criteri prestabiliti di equilibri e di ordine. Criteri ai quali i fiori stessi, divenuti entità animate da una sorta di spirito vendicativo nei confronti di un’umanità che essi percepiscono come sempre più ostile, si ribellano disseminandosi invece nello spazio in maniera disordinata, espandendosi ben oltre i limitanti confini stabiliti dall’uomo. E così si assiste ad una serie di conflagrazioni di petali colorati e ondeggianti verso tutte le direttrici spaziali, come forma di muta opposizione. Nella sua apparente quiete ma anche bellezza, la natura nasconde la propria potenza che può divenire talora distruttiva e trasformarsi in una violenta ribellione contro l’umanità, divenuta ormai alter ego schiavista e prevaricatore. Alla fine tale forza potrebbe distruggere l’uomo stesso, sgominando le sue utopiche manie di controllo di una realtà naturale della quale egli sottovaluta le energie nascoste. Il dinamico ondeggiare dei fiori, sinistramente altalenanti negli instabili vasi che li ospitano e che a fatica riescono a contenerli, sembra presagire l’innescarsi di una miccia esplosiva, che da un momento all’altro potrebbe estendersi alla natura tutta, la quale nella sua spaventosa ribellione all’indifferenza ed ai soprusi dell’umanità, la getterà nel caos primigenio della creazione.
REMO ROMAGNUOLO Ombre sul cammino - Olio su tela juta.
L'opera è realizzata con una tecnica che fonde figurativo e astratto geometrico.
Il figurativo riporta un uomo e una donna che camminano affiancati con le mani in tasca.
Si tratta di una coppia in crisi. La parte astratta del quadro interpreta la crisi della coppia
con colori prevalentemente freddi e tutti riportati in coppia. Gli unici colori caldi sono quattro
piccoli rettangoli di giallo e arancio ai quali è affidata la possibilità di superamento della crisi.
FLAVIA SARRACINO Fusione - Sperimentazione fotografica.
L’ “Incontro”, la fusione di linguaggi e tecniche diverse è la base della mia ricerca: esprimere la poliedricità dell’arte. L’uso della tecnica del graffito su pellicola cinematografica, la fusione di linguaggi come l’incisione, la stampa fotografica analogica e digitale, danno vita alla rappresentazione di figure antropomorfe che in sequenza, si uniscono fino a fondersi trasformando la dicotomia del campo visivo da forma-colore a vuoto-luce.
MARIA LUIGIA SPINOSA Incontro all’Umanità - Olio su tela.
Il tema è ‘L’Incontro’ ed io, non ho potuto non sfogliare le pagine della storia. La storia dell’umanità con le sue perenni contraddizioni.
Gli uomini sono sempre stati convinti di essere superiori ad immagine del divino, scelti per regnare su tutto, con atti di forza tesi all’estremo risultato. Ciò ha provocato lo scontro di civiltà, lo scontro dei sessi, lo scontro di generazioni, lo scontro con la natura.
Ma questa convinzione deleteria che ancora oggi persiste non ha fatto altro che portarci quasi all’annientamento, rendendoci sempre più aridi e superficiali.
Cerchiamo di venire ‘incontro’ all’Umanità portandola in una dimensione di dialogo e materialmente vicina, in modo che ci possano essere sempre e solo ‘incontri’… di mani che si cercano, che chiedono aiuto, che amano la vita e che la vivono in pace.
SANDRA STATUNATO Tra cielo e terra – Acrilico su tela.
Tra gente di ogni colore,
muscoli tesi dal gelo,
sussurri, voci e silenzi…
occhi spalancati verso il buio della notte,
per scorgere i primi bagliori di rosa
sulle cime innevate.
E dall'oscurità spuntano come fantasmi
sagome, forme e bandiere votive,
che svolazzando lise dal tempo e dal vento
invitano coraggiose
la luce del giorno a considerarle.
Un raffinato variare di luci e colori
si impossessa di ogni cuore,
che palpita
dinanzi ad un'alba così singolare!
Nell'aria cheta e silenziosa,
un incalzare di passi
sempre più numerosi
annuncia volti sereni in abito rosso...
e spuntano da ogni dove
colorando la luce bianca,
bambini, giovani e adulti
al richiamo di un suono profondo
piacevolmente assordante...
MARIO STOCCUTO L’Incontro - Vernici, olio, oggetti su tela.
Mario Stoccuto ci indica nell'incontro la sovrapposizione delle idee, la fusione delle esperienze, l'apertura verso nuovi insiemi - la sperimentazione di linguaggi diversi, la costruzione di piani che insieme formano un nuovo incontro di pensiero e concetto, in fusione con la pittura.
In definitiva, la rappresentazione di un nuovo in divenire.
MARIA FRANCESCA TRIPALDI La Porta aperta – Spray, acrilici e oggetti su juta.
Contraddistinta da una sovrapposizione di materia, l’opera si caratterizza per un’istintiva e repentina purezza, primordialità, spesso nella consonanza a forme di arte urbana o nel recupero di tinte e allegrie caraibiche. Stregate e pulviscolari sospensioni di spazio e tempo, in cui gioia e malinconia intessono un rapporto speculare, e il colore, slegato da ogni convenzione, si muove dall’intima potenza della sua facoltà espressiva.
Una continua e dinamica fusione di forma e contenuto, non distinguibili se non concettualmente. In questo senso, l’introduzione di materiali anomali nell'opera pittorica (vetro, plastica, fili di rame, parti di oggetti di uso quotidiano), in grado di amplificarne le possibilità espressive con l'apporto di effetti tridimensionali, tattili, volumetrici, è infatti indicativa di un nuovo modo di intendere il dipinto, che diviene una costruzione oggettuale autonoma, slegata da ogni esigenza di raffigurazione.
FRANCESCO VERIO Incontrando il caos - Olio su tela.
Pittore di matrice espressionista ha spesso riproposto, nella sua produzione figurativa, temi e simboli che esaltano l’incontro tra figure, oggetti e spazio.
In questo dipinto dal titolo emblematico “Incontrando il caos” del 2005, riprende il tema delle sedie (metafora di stabilità) e delle figure (simbolo di disagio e di denuncia sociale) nei più variegati atteggiamenti, in un’ immagine compositiva cui, al disordine della rappresentazione, si contrappone la ricercata armonia pittorica.
CATERINA VISCO Terre - Gioielli e oggetti in ceramica sperimentale.
“Il gioiello non è il solito monile, ma un prezioso, e per me è preziosa la ceramica perché materia ricca di possibilità, con un’anima creativa che io cerco solo di far emergere”.
Gli effetti particolari sono rivelati dalla sovrapposizione dei colori ceramici, smalti, sabbia, vetro e nella fase finale dal platino e lustri colorati fissandoli al terzo fuoco.
Il risultato è originale, irripetibile perché è ottenuto grazie alla casualità.
Nascono così gioielli o vasi preziosi come l’irridescente opale di cui si fregiano.
L’incontro nasce quando c’è il desiderio di dialogare senza pregiudizi, il non accettare la diversità e unicità di ogni individuo porta allo scontro da questo pensiero nasce l’esigenza di rappresentare la forza generata dalla diversità delle singole individualità unite da un unico intento il rispetto delle potenzialità intrinseche all’uomo. Così com’ è accaduto nella storia della pittura contemporanea, solo dopo un’approfondita conoscenza dei materiali pittorici, partendo da tecniche tradizionali e solo dopo averle acquisite a fondo, si può arrivare alla ricerca e alla sperimentazione. L’acquisizione di antiche tecniche tradizionali, la conoscenza delle materie prime degli impasti ceramici, degli ossidi coloranti e dei rivestimenti vetrosi mi hanno permesso di ricercare e sperimentare nuove tecniche decorativo - pittoriche. Nasce così un linguaggio artistico personale attraverso la realizzazione di oggetti in maiolica sperimentale che vanno aldilà del valore puramente funzionale dando vita all’incontro-scontro tra tradizione e innovazione.
GUIDO DELLA GIOVANNA Caos / Dream – Acrilico e oggetti su tela.
"La mia visione globale nei confronti delle differenti culture è parte della mia natura. Mi piace rompere le barriere tra generi, categorie o culture. Invece di innalzare muri, cerco di combinare elementi diversi, artisti diversi, menti diverse, tecniche diverse. Dicono che una costante nei miei lavori sia il cambiamento , in confidenza è vero perché è la cosa che più mi piace fare, è una cosa che mi stimola, mi diverte. ”
SIMONETTA DE MARINIS Conflagrazioni - Olio su tela
Il dipinto nasconde un legame ormai scisso dall’uomo: quello con la natura che lo circonda. All’umanità che tende sempre più a sovvertire l’originario rapporto di armonia o magari di sottomissione con il mondo naturale fa riferimento, nel dipinto, quella sorta di forzatura alla quale i fiori vengono sottoposti dalla mano umana, forzatura che consiste nel voler ricercare un’ordinata disposizione di essi all’interno di recipienti che li accolgano in sequenze rispondenti a criteri prestabiliti di equilibri e di ordine. Criteri ai quali i fiori stessi, divenuti entità animate da una sorta di spirito vendicativo nei confronti di un’umanità che essi percepiscono come sempre più ostile, si ribellano disseminandosi invece nello spazio in maniera disordinata, espandendosi ben oltre i limitanti confini stabiliti dall’uomo. E così si assiste ad una serie di conflagrazioni di petali colorati e ondeggianti verso tutte le direttrici spaziali, come forma di muta opposizione. Nella sua apparente quiete ma anche bellezza, la natura nasconde la propria potenza che può divenire talora distruttiva e trasformarsi in una violenta ribellione contro l’umanità, divenuta ormai alter ego schiavista e prevaricatore. Alla fine tale forza potrebbe distruggere l’uomo stesso, sgominando le sue utopiche manie di controllo di una realtà naturale della quale egli sottovaluta le energie nascoste. Il dinamico ondeggiare dei fiori, sinistramente altalenanti negli instabili vasi che li ospitano e che a fatica riescono a contenerli, sembra presagire l’innescarsi di una miccia esplosiva, che da un momento all’altro potrebbe estendersi alla natura tutta, la quale nella sua spaventosa ribellione all’indifferenza ed ai soprusi dell’umanità, la getterà nel caos primigenio della creazione.
REMO ROMAGNUOLO Ombre sul cammino - Olio su tela juta.
L'opera è realizzata con una tecnica che fonde figurativo e astratto geometrico.
Il figurativo riporta un uomo e una donna che camminano affiancati con le mani in tasca.
Si tratta di una coppia in crisi. La parte astratta del quadro interpreta la crisi della coppia
con colori prevalentemente freddi e tutti riportati in coppia. Gli unici colori caldi sono quattro
piccoli rettangoli di giallo e arancio ai quali è affidata la possibilità di superamento della crisi.
FLAVIA SARRACINO Fusione - Sperimentazione fotografica.
L’ “Incontro”, la fusione di linguaggi e tecniche diverse è la base della mia ricerca: esprimere la poliedricità dell’arte. L’uso della tecnica del graffito su pellicola cinematografica, la fusione di linguaggi come l’incisione, la stampa fotografica analogica e digitale, danno vita alla rappresentazione di figure antropomorfe che in sequenza, si uniscono fino a fondersi trasformando la dicotomia del campo visivo da forma-colore a vuoto-luce.
MARIA LUIGIA SPINOSA Incontro all’Umanità - Olio su tela.
Il tema è ‘L’Incontro’ ed io, non ho potuto non sfogliare le pagine della storia. La storia dell’umanità con le sue perenni contraddizioni.
Gli uomini sono sempre stati convinti di essere superiori ad immagine del divino, scelti per regnare su tutto, con atti di forza tesi all’estremo risultato. Ciò ha provocato lo scontro di civiltà, lo scontro dei sessi, lo scontro di generazioni, lo scontro con la natura.
Ma questa convinzione deleteria che ancora oggi persiste non ha fatto altro che portarci quasi all’annientamento, rendendoci sempre più aridi e superficiali.
Cerchiamo di venire ‘incontro’ all’Umanità portandola in una dimensione di dialogo e materialmente vicina, in modo che ci possano essere sempre e solo ‘incontri’… di mani che si cercano, che chiedono aiuto, che amano la vita e che la vivono in pace.
SANDRA STATUNATO Tra cielo e terra – Acrilico su tela.
Tra gente di ogni colore,
muscoli tesi dal gelo,
sussurri, voci e silenzi…
occhi spalancati verso il buio della notte,
per scorgere i primi bagliori di rosa
sulle cime innevate.
E dall'oscurità spuntano come fantasmi
sagome, forme e bandiere votive,
che svolazzando lise dal tempo e dal vento
invitano coraggiose
la luce del giorno a considerarle.
Un raffinato variare di luci e colori
si impossessa di ogni cuore,
che palpita
dinanzi ad un'alba così singolare!
Nell'aria cheta e silenziosa,
un incalzare di passi
sempre più numerosi
annuncia volti sereni in abito rosso...
e spuntano da ogni dove
colorando la luce bianca,
bambini, giovani e adulti
al richiamo di un suono profondo
piacevolmente assordante...
MARIO STOCCUTO L’Incontro - Vernici, olio, oggetti su tela.
Mario Stoccuto ci indica nell'incontro la sovrapposizione delle idee, la fusione delle esperienze, l'apertura verso nuovi insiemi - la sperimentazione di linguaggi diversi, la costruzione di piani che insieme formano un nuovo incontro di pensiero e concetto, in fusione con la pittura.
In definitiva, la rappresentazione di un nuovo in divenire.
MARIA FRANCESCA TRIPALDI La Porta aperta – Spray, acrilici e oggetti su juta.
Contraddistinta da una sovrapposizione di materia, l’opera si caratterizza per un’istintiva e repentina purezza, primordialità, spesso nella consonanza a forme di arte urbana o nel recupero di tinte e allegrie caraibiche. Stregate e pulviscolari sospensioni di spazio e tempo, in cui gioia e malinconia intessono un rapporto speculare, e il colore, slegato da ogni convenzione, si muove dall’intima potenza della sua facoltà espressiva.
Una continua e dinamica fusione di forma e contenuto, non distinguibili se non concettualmente. In questo senso, l’introduzione di materiali anomali nell'opera pittorica (vetro, plastica, fili di rame, parti di oggetti di uso quotidiano), in grado di amplificarne le possibilità espressive con l'apporto di effetti tridimensionali, tattili, volumetrici, è infatti indicativa di un nuovo modo di intendere il dipinto, che diviene una costruzione oggettuale autonoma, slegata da ogni esigenza di raffigurazione.
FRANCESCO VERIO Incontrando il caos - Olio su tela.
Pittore di matrice espressionista ha spesso riproposto, nella sua produzione figurativa, temi e simboli che esaltano l’incontro tra figure, oggetti e spazio.
In questo dipinto dal titolo emblematico “Incontrando il caos” del 2005, riprende il tema delle sedie (metafora di stabilità) e delle figure (simbolo di disagio e di denuncia sociale) nei più variegati atteggiamenti, in un’ immagine compositiva cui, al disordine della rappresentazione, si contrappone la ricercata armonia pittorica.
CATERINA VISCO Terre - Gioielli e oggetti in ceramica sperimentale.
“Il gioiello non è il solito monile, ma un prezioso, e per me è preziosa la ceramica perché materia ricca di possibilità, con un’anima creativa che io cerco solo di far emergere”.
Gli effetti particolari sono rivelati dalla sovrapposizione dei colori ceramici, smalti, sabbia, vetro e nella fase finale dal platino e lustri colorati fissandoli al terzo fuoco.
Il risultato è originale, irripetibile perché è ottenuto grazie alla casualità.
Nascono così gioielli o vasi preziosi come l’irridescente opale di cui si fregiano.
22
novembre 2008
Legami Scissi
Dal 22 novembre al 20 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
L’ATELIER
Napoli, Via Tito Angelini, 41, (Napoli)
Napoli, Via Tito Angelini, 41, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 17.30 – 20.00
Vernissage
22 Novembre 2008, ore 18.00
Autore
Curatore