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Leitmotiv
Ogni autore in mostra, esibirà il proprio leitmotiv visivo che si può identificare con un segno grafico, gestuale, una tematica, una simbologia, una tecnica, un elemento compositivo, un oggetto che concorre alla microstruttura interna dell’opera. Ma il leitmotiv, ragionando su una struttura generale, è in grado di rivelare l’autore stesso…
Comunicato stampa
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C’è, quel motivo che diviene via via più familiare e che annuncia un qualche cosa più e più volte, la sensazione di rarefazione casuale provocata dalla prima manifestazione svanisce, e si chiarifica con la ripetizione, agganciandosi ad una cifra ben precisa e immutabile, giacché è una presenza che deve essere dichiarata con mezzi chiari che vanno al di là della verbalizzazione.
Il leitmotiv, che deriva dal mondo musicale, poi mutuato ed esteso ad altre discipline artistiche quali il cinema o la letteratura; può avere la sua valenza ed esistenza anche nelle arti visive.
Nella carriera di un artista non è difficile - anzi è pressoché certo -, che vi sia un leitmotiv che si può identificare con un segno grafico, gestuale, una tematica, una simbologia, una tecnica, un elemento compositivo, un oggetto che concorre alla microstruttura interna dell’opera. Ma il leitmotiv, ragionando su una struttura generale, è in grado di rivelare l’autore stesso.
Generalmente il leitmotiv è legato ad un personaggio specifico, è un’accordanza incessante e salda, lo scopo è appunto quello di annunciare senza bisogno di parole. Ma dove le parole non vengono adoperate, né scritte né pronunciate, cos’è che il leitmotiv introduce? Nelle arti visive i personaggi non vivono prolungati nel tempo – pensiamo ad una serie tv con le sue stagioni nuove ogni anno, o al protagonista di un film o un’opera lirica che vive, agisce, parla nell’arco di circa due ore - , il personaggio di un’opera visiva vive eternamente in un solo attimo e difficilmente si ripresenta con continuità nell’arco della produzione di un artista, cosa che invece non accade con gli elementi compositivi. Il leitmotiv “visivo” enuncia però un personaggio che è l’autore stesso, che, come tutti i personaggi, ha un potenziale di universalità e dichiara motivi che ricorrono nella poetica di ogni artista, o ancor meglio, il leitmotiv è la manifestazione della poetica stessa.
Ogni autore in mostra, esibirà il proprio Leitmotiv. E così, Filippo Canesi esporrà le sue ripetizioni consistenti in linee curve, superfici levigate, facendo tornare più volte il motivo dell’inarcatura iperbolica, perché la materia non vuole capitolare all’immobilità. Le striature sul marmo e i legni, denunciano la ricerca di movimento indotto che Canesi insegue fin dagli inizi della sua ricerca artistica, che è il leitmotiv principe di tutti i suoi lavori.
Il motivo ricorrente del collettivo Chomsky_4 sta innanzitutto nello stesso modus operandi, una ritualità che si fa presente ad ogni nuova creazione: un membro del gruppo inizia l’opera, e man mano, a turno, gli altri componenti del collettivo innestano il loro frammento pittorico, dando così vita ad un’unica opera, che è la risultante delle loro diverse, ma affini creatività. Leitmotiv è al contempo la gestualità tramutata in segno fitomorfo e pulsionale, commisto agli elementi pop e metropolitani.
Franco Cisternino raffigura la sua personale poetica del fanciullino riportando alla coscienza l’epoca dell’infanzia, spesso caduta in oblio in età adulta. Il bianco e nero degli infanti, nei dipinti di Cisternino, colloquia costantemente con un mondo esterno a colori, e talvolta è il colore stesso che è spalmato sulla pelle e sulla superficie del piano pittorico quasi fosse, quest’ultimo, un vetro a separare il nostro mondo e quello della rappresentazione.
L’elemento tecnico che maggiormente contraddistingue Margherita Saccà è la sabbia, più che ricorrente onnipresente, ed ha la stessa valenza e funzione della firma, dell’autoaffermazione, dell’ “io sono qui”. Le figure femminili in pose raccolte, il vetro, il vortice, l’albero spoglio, gli oggetti inanimati istoriati ad un palmo di naso, sono tutti elementi che cooperano ad enunciare la poetica di Saccà.
In Mario Tricomi il rosso ha una ripetizione costante, come anche le tematiche, anzi la tematica dell’individuo versus se stesso e la società vista nelle sue sfaccettature.
Il leitmotiv, che deriva dal mondo musicale, poi mutuato ed esteso ad altre discipline artistiche quali il cinema o la letteratura; può avere la sua valenza ed esistenza anche nelle arti visive.
Nella carriera di un artista non è difficile - anzi è pressoché certo -, che vi sia un leitmotiv che si può identificare con un segno grafico, gestuale, una tematica, una simbologia, una tecnica, un elemento compositivo, un oggetto che concorre alla microstruttura interna dell’opera. Ma il leitmotiv, ragionando su una struttura generale, è in grado di rivelare l’autore stesso.
Generalmente il leitmotiv è legato ad un personaggio specifico, è un’accordanza incessante e salda, lo scopo è appunto quello di annunciare senza bisogno di parole. Ma dove le parole non vengono adoperate, né scritte né pronunciate, cos’è che il leitmotiv introduce? Nelle arti visive i personaggi non vivono prolungati nel tempo – pensiamo ad una serie tv con le sue stagioni nuove ogni anno, o al protagonista di un film o un’opera lirica che vive, agisce, parla nell’arco di circa due ore - , il personaggio di un’opera visiva vive eternamente in un solo attimo e difficilmente si ripresenta con continuità nell’arco della produzione di un artista, cosa che invece non accade con gli elementi compositivi. Il leitmotiv “visivo” enuncia però un personaggio che è l’autore stesso, che, come tutti i personaggi, ha un potenziale di universalità e dichiara motivi che ricorrono nella poetica di ogni artista, o ancor meglio, il leitmotiv è la manifestazione della poetica stessa.
Ogni autore in mostra, esibirà il proprio Leitmotiv. E così, Filippo Canesi esporrà le sue ripetizioni consistenti in linee curve, superfici levigate, facendo tornare più volte il motivo dell’inarcatura iperbolica, perché la materia non vuole capitolare all’immobilità. Le striature sul marmo e i legni, denunciano la ricerca di movimento indotto che Canesi insegue fin dagli inizi della sua ricerca artistica, che è il leitmotiv principe di tutti i suoi lavori.
Il motivo ricorrente del collettivo Chomsky_4 sta innanzitutto nello stesso modus operandi, una ritualità che si fa presente ad ogni nuova creazione: un membro del gruppo inizia l’opera, e man mano, a turno, gli altri componenti del collettivo innestano il loro frammento pittorico, dando così vita ad un’unica opera, che è la risultante delle loro diverse, ma affini creatività. Leitmotiv è al contempo la gestualità tramutata in segno fitomorfo e pulsionale, commisto agli elementi pop e metropolitani.
Franco Cisternino raffigura la sua personale poetica del fanciullino riportando alla coscienza l’epoca dell’infanzia, spesso caduta in oblio in età adulta. Il bianco e nero degli infanti, nei dipinti di Cisternino, colloquia costantemente con un mondo esterno a colori, e talvolta è il colore stesso che è spalmato sulla pelle e sulla superficie del piano pittorico quasi fosse, quest’ultimo, un vetro a separare il nostro mondo e quello della rappresentazione.
L’elemento tecnico che maggiormente contraddistingue Margherita Saccà è la sabbia, più che ricorrente onnipresente, ed ha la stessa valenza e funzione della firma, dell’autoaffermazione, dell’ “io sono qui”. Le figure femminili in pose raccolte, il vetro, il vortice, l’albero spoglio, gli oggetti inanimati istoriati ad un palmo di naso, sono tutti elementi che cooperano ad enunciare la poetica di Saccà.
In Mario Tricomi il rosso ha una ripetizione costante, come anche le tematiche, anzi la tematica dell’individuo versus se stesso e la società vista nelle sue sfaccettature.
11
gennaio 2014
Leitmotiv
Dall'undici al 17 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
VISIVA – LA CITTA’ DELL’IMMAGINE
Roma, Via Assisi, 117, (Roma)
Roma, Via Assisi, 117, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 10,00-19,00 - dom su appuntamento tel. 06 9604 2680
Vernissage
11 Gennaio 2014, ore 18.30
Sito web
www.orizzontecontemporaneo.it
Autore
Curatore