Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lella Rendesi – Forte/piano
Tutta la sua produzione si fonda sulla dualità di un percorso Bianco/Nero, Linea/ Volume e passa attraverso le tecniche più diverse, assemblando materiali differenti come carta, gesso, plastica, metalli
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo aver accolto l’artista spagnolo Ricard Chiang con la sua antologica, il Magi 900, Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900, ospiterà dal 6 al 28 maggio le opere di Lella Rendesi, artista di adozione toscana.
Tutta la sua produzione si fonda sulla dualità di un percorso Bianco/Nero, Linea/ Volume e passa attraverso le tecniche più diverse, assemblando materiali differenti come carta, gesso, plastica, metalli.
Le opere di Lella Rendesi sono essenziali ,con oggetti ”banali” della vita casalinga di tutti i giorni , quali tazze , piatti, vasi , posate; non è difficile quindi comprendere lo stile dell’artista, la sua sobrietà , sempre alla ricerca di forme espressive che facciano risaltare il senso di eccezionalità dell’opera pur mantenendo un carattere di verosimiglianza, privo di orpelli.
La dicotomia tra gli opposti è fortemente sentita :il bianco e il nero, il grande e il piccolo si ritrova ovunque, dalle prime serie Orologi, ai Vasi, ai BlaBlaBla, fino alle Favorite , una serie di pin-up di 1mx2m , in short neri e t-shirt bianche.
Nella mostra Forte Piano il dominio delle forme si concatena in una realtà ordinata di vasi, tacchi, città di metallo; gli oggetti si propongono come un’opera d’arte elaborata come sculture della nuova frontiera multimediale.
I tacchi che incontriamo sono la sintesi del processo alchemico dell’Oggetto Comune in Oggetto d’Arte ; l’utilizzo di vernici sintetiche e naturali la conducono a raggiungere lidi espressivi in cui il sogno artistico può esprimersi con rinnovate tecniche e in cui la grande ombra del “La Favorita” si può replicare in sequenza ordinata.
Ma “La Favorita” di chi? Di chi guarda, di Lella Rendesi, o dell’Uomo Sagoma? E’ la favorita, la donna dell’abbraccio avvolgente delle ombre fruscianti nel ballo galante del “Kaos”?
Tutta la sua produzione si fonda sulla dualità di un percorso Bianco/Nero, Linea/ Volume e passa attraverso le tecniche più diverse, assemblando materiali differenti come carta, gesso, plastica, metalli.
Le opere di Lella Rendesi sono essenziali ,con oggetti ”banali” della vita casalinga di tutti i giorni , quali tazze , piatti, vasi , posate; non è difficile quindi comprendere lo stile dell’artista, la sua sobrietà , sempre alla ricerca di forme espressive che facciano risaltare il senso di eccezionalità dell’opera pur mantenendo un carattere di verosimiglianza, privo di orpelli.
La dicotomia tra gli opposti è fortemente sentita :il bianco e il nero, il grande e il piccolo si ritrova ovunque, dalle prime serie Orologi, ai Vasi, ai BlaBlaBla, fino alle Favorite , una serie di pin-up di 1mx2m , in short neri e t-shirt bianche.
Nella mostra Forte Piano il dominio delle forme si concatena in una realtà ordinata di vasi, tacchi, città di metallo; gli oggetti si propongono come un’opera d’arte elaborata come sculture della nuova frontiera multimediale.
I tacchi che incontriamo sono la sintesi del processo alchemico dell’Oggetto Comune in Oggetto d’Arte ; l’utilizzo di vernici sintetiche e naturali la conducono a raggiungere lidi espressivi in cui il sogno artistico può esprimersi con rinnovate tecniche e in cui la grande ombra del “La Favorita” si può replicare in sequenza ordinata.
Ma “La Favorita” di chi? Di chi guarda, di Lella Rendesi, o dell’Uomo Sagoma? E’ la favorita, la donna dell’abbraccio avvolgente delle ombre fruscianti nel ballo galante del “Kaos”?
06
maggio 2006
Lella Rendesi – Forte/piano
Dal 06 al 28 maggio 2006
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni (escluso il lunedì) 10-18
Vernissage
6 Maggio 2006, ore 17
Autore
Curatore