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Lentes / Yonel Hidalgo Perez – El deseo no tiene limites
Il MuseoLaboratorio ex manifattura tabacchi presenta la mostra collettiva Lentes –
video d’artista a Cuba a cura di Alessandra Dini Hidalgo e la mostra personale di Yonel
Hidalgo Perez – El deseo no tiene limites.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
«Talvolta il video d’artista rifugge deliberatamente da un utilizzo ‘ricco’,
elaborato e complesso dell’immagine elettronica… rivendicando per il
video libertà d’uso e accessibilità anche non professionistica»
(S. Lischi - Il linguaggio del video)
Il MuseoLaboratorio ex manifattura tabacchi presenta la mostra collettiva Lentes -
video d’artista a Cuba a cura di Alessandra Dini Hidalgo e la mostra personale di Yonel
Hidalgo Perez - El deseo no tiene limites.
Lentes mostra a cura di Alessandra Dini Hidalgo, è una selezione di video realizzati da
artisti cubani dal 2000 al 2006.
ll titolo Lentes evoca appunto la relazione stretta tra la attualità del processo filmico e la
sua dimensione poetica. L’obiettivo della videocamera è sempre un filtro della realtà:
attraverso esso, come con una lente d’ingrandimento, il mondo ci appare diverso, a volte
più comprensibile, a volte totalmente alieno. C’è qui un soffermarsi sulle cose quotidiane,
sugli elementi naturali, su semplici giochi di luce che decontestualizzati aprono l’opera a
molteplici interpretazioni di senso, e rivelano un’ambiguità che può essere vista come cifra
dell’arte contemporanea cubana.
Nel descrivere l’evoluzione della videoarte a Cuba, come in altri paesi del sud del mondo,
si tende spesso a rilevare il ritardo nell’accesso alle tecnologie e nel conseguente utilizzo
del mezzo con finalità espressive simili alle prime sperimentazioni in questo campo che già
hanno avuto una vasta attenzione critica.
La mostra cerca di assumere tale a-sincronia come elemento generatore di caratteri
specifici. Anzi proprio lo scarto temporale e geografico diviene uno dei principali elementi di
originalità. Le limitazioni reali sono da interpretare, perciò, come punti di forza per una
produzione che sceglie la bassa definizione, oppure effetti semplici come la sfocatura, lo
zoom esasperato, il ralenti o l’inserimento di una superficie deformante di fronte all’oggetto
di ripresa, per generare visioni allusive.
Nel passare in rassegna queste opere è impossibile non accorgersi di una prevalenza
nettissima dell’immagine analogica su quella di sintesi, ma questa preferenza riscontrabile
tra gli artisti non esclude la presenza a Cuba di video-animazioni o d’opere di computer
grafica: i Salones de Arte Digital, che da dieci anni presentano le ricerche artistiche della
scena digitale cubana, ne mostrano tutta la vitalità (http://www.artedigitalcuba.cult.cu/).
Quindi una scelta, ricollegabile a prima vista alla difficile reperibilità delle tecnologie,
rispecchia invece una posizione estetica non più figlia del bisogno, un’attitudine comune
che lega i creatori presenti in mostra ed estendibile anche ad quelli non presenti in questa
selezione.
Nella mostra El deseo no tiene limites a cura di Enzo De Leonibus si presenta anche
l’opera A mitad camino realizzata dall’artista Yonel Hidalgo Perez, con la partecipazione
dell’associazione Culturale “Crisalys”, con il prezioso contributo dell’Istituto d’Arte di Castelli
e con lo straordinario sostegno del Prof. Maurizio Carbone.
A mitad camino è una nuova opera permanente che va ad aggiungersi alla collezione del
MuseoLaboratorio.
L’opera prende le mosse dalla struttura di un essiccatoio cubano di tabacchi e vuole così
essere un rimando alla precedente funzione del luogo d’esposizione, un’ex-manifattura
tabacchi, appunto. In maniera discreta la pavimentazione ingloba le foglie di tabacco in
terracotta e le assi di legno usate per essiccarle.
La tensione intima che l’opera ci offre è quella tra la memoria del luogo attuale e quella del
luogo lontano ed evocato descritto in alcune formelle laterali.
La sala scelta per ospitarla si trova nella parte centrale dell’abituale percorso museale, in
un angolo di passaggio destinato a mutare in punto di sosta, almeno per il tempo
necessario all’osservazione. Questa stanza transitoria, libera su due lati, è la metafora
perfetta di una condizione ideale dell’esistenza, il momento in cui, fuori dallo scorrere degli
eventi, prendiamo coscienza delle nostre conquiste e delle speranze ancora inespresse.
Due prospettive si aprono: una da cui è possibile vedere allontanarsi le cose passate, l’altra
spalancata sul futuro, sui progetti che disponiamo secondo il desiderio, i bisogni e gli
obblighi.
«Ricordiamo e progettiamo, dimentichiamo e aspettiamo.
Metà strada è la posizione giusta per tirare le somme, per accorgerci di quell’inevitabile
incompletezza che distingue la natura umana.
L’idea per l’opera nasce da un’inaspettata scoperta: sapere che queste pareti hanno
preservato dalla luce foglie di tabacco, odorose e scure, come quelle che ancora oggi sono
messe ad asciugare sui lunghi pali delle casas de tabacos cubane.
Sono emersi così episodi sfocati della mia infanzia; ha preso corpo il ricordo di mio nonno
con il suo sigaro in bocca in un momento di pausa nella calura del primo pomeriggio. Un
momento di pausa, appunto »
Yonel Hidalgo Perez
IL MUSEO LABORATORIO EX MANIFATTURA TABACCHI
Il Museo Laboratorio ex manifattura tabacchi istituito per volontà dell'Amministrazione
Comunale di Città Sant'Angelo nel 1998.
Il Museo Laboratorio, è un luogo di incontro e di lavoro per gli artisti, prima che un luogo
espositivo, e desidera, come scrive il direttore artistico Enzo De Leonibus, “creare un
importante clima di relazione, determinante per la vita e per la progettualità del Museo
Laboratorio che diventa così un luogo di riferimento per l'arte contemporanea, una sorta di
terra di nessuno necessaria per modulare e realizzare progetti ed ossessioni.”
Dal 2002 il Museo ha avviato un'attività continuativa realizzando così ciò che era stato
auspicato sin dalla sua nascita , avvenuta con spirito lungimirante ed un mix di passione
culturale e di scelte politiche che sono riuscite, nel corso degli anni a trasformare questa
avventura nel punto di riferimento e nel luogo consolidato in cui si persegue la finalità di
tracciare nuovi percorsi, di delineare nuovi orizzonti, di indicare nuove mete, di costruire
l'identità del patrimonio culturale ed artistico per il mondo dell'arte contemporanea, specie
per gli artisti, gli operatori culturali ed il pubblico privilegiato.
elaborato e complesso dell’immagine elettronica… rivendicando per il
video libertà d’uso e accessibilità anche non professionistica»
(S. Lischi - Il linguaggio del video)
Il MuseoLaboratorio ex manifattura tabacchi presenta la mostra collettiva Lentes -
video d’artista a Cuba a cura di Alessandra Dini Hidalgo e la mostra personale di Yonel
Hidalgo Perez - El deseo no tiene limites.
Lentes mostra a cura di Alessandra Dini Hidalgo, è una selezione di video realizzati da
artisti cubani dal 2000 al 2006.
ll titolo Lentes evoca appunto la relazione stretta tra la attualità del processo filmico e la
sua dimensione poetica. L’obiettivo della videocamera è sempre un filtro della realtà:
attraverso esso, come con una lente d’ingrandimento, il mondo ci appare diverso, a volte
più comprensibile, a volte totalmente alieno. C’è qui un soffermarsi sulle cose quotidiane,
sugli elementi naturali, su semplici giochi di luce che decontestualizzati aprono l’opera a
molteplici interpretazioni di senso, e rivelano un’ambiguità che può essere vista come cifra
dell’arte contemporanea cubana.
Nel descrivere l’evoluzione della videoarte a Cuba, come in altri paesi del sud del mondo,
si tende spesso a rilevare il ritardo nell’accesso alle tecnologie e nel conseguente utilizzo
del mezzo con finalità espressive simili alle prime sperimentazioni in questo campo che già
hanno avuto una vasta attenzione critica.
La mostra cerca di assumere tale a-sincronia come elemento generatore di caratteri
specifici. Anzi proprio lo scarto temporale e geografico diviene uno dei principali elementi di
originalità. Le limitazioni reali sono da interpretare, perciò, come punti di forza per una
produzione che sceglie la bassa definizione, oppure effetti semplici come la sfocatura, lo
zoom esasperato, il ralenti o l’inserimento di una superficie deformante di fronte all’oggetto
di ripresa, per generare visioni allusive.
Nel passare in rassegna queste opere è impossibile non accorgersi di una prevalenza
nettissima dell’immagine analogica su quella di sintesi, ma questa preferenza riscontrabile
tra gli artisti non esclude la presenza a Cuba di video-animazioni o d’opere di computer
grafica: i Salones de Arte Digital, che da dieci anni presentano le ricerche artistiche della
scena digitale cubana, ne mostrano tutta la vitalità (http://www.artedigitalcuba.cult.cu/).
Quindi una scelta, ricollegabile a prima vista alla difficile reperibilità delle tecnologie,
rispecchia invece una posizione estetica non più figlia del bisogno, un’attitudine comune
che lega i creatori presenti in mostra ed estendibile anche ad quelli non presenti in questa
selezione.
Nella mostra El deseo no tiene limites a cura di Enzo De Leonibus si presenta anche
l’opera A mitad camino realizzata dall’artista Yonel Hidalgo Perez, con la partecipazione
dell’associazione Culturale “Crisalys”, con il prezioso contributo dell’Istituto d’Arte di Castelli
e con lo straordinario sostegno del Prof. Maurizio Carbone.
A mitad camino è una nuova opera permanente che va ad aggiungersi alla collezione del
MuseoLaboratorio.
L’opera prende le mosse dalla struttura di un essiccatoio cubano di tabacchi e vuole così
essere un rimando alla precedente funzione del luogo d’esposizione, un’ex-manifattura
tabacchi, appunto. In maniera discreta la pavimentazione ingloba le foglie di tabacco in
terracotta e le assi di legno usate per essiccarle.
La tensione intima che l’opera ci offre è quella tra la memoria del luogo attuale e quella del
luogo lontano ed evocato descritto in alcune formelle laterali.
La sala scelta per ospitarla si trova nella parte centrale dell’abituale percorso museale, in
un angolo di passaggio destinato a mutare in punto di sosta, almeno per il tempo
necessario all’osservazione. Questa stanza transitoria, libera su due lati, è la metafora
perfetta di una condizione ideale dell’esistenza, il momento in cui, fuori dallo scorrere degli
eventi, prendiamo coscienza delle nostre conquiste e delle speranze ancora inespresse.
Due prospettive si aprono: una da cui è possibile vedere allontanarsi le cose passate, l’altra
spalancata sul futuro, sui progetti che disponiamo secondo il desiderio, i bisogni e gli
obblighi.
«Ricordiamo e progettiamo, dimentichiamo e aspettiamo.
Metà strada è la posizione giusta per tirare le somme, per accorgerci di quell’inevitabile
incompletezza che distingue la natura umana.
L’idea per l’opera nasce da un’inaspettata scoperta: sapere che queste pareti hanno
preservato dalla luce foglie di tabacco, odorose e scure, come quelle che ancora oggi sono
messe ad asciugare sui lunghi pali delle casas de tabacos cubane.
Sono emersi così episodi sfocati della mia infanzia; ha preso corpo il ricordo di mio nonno
con il suo sigaro in bocca in un momento di pausa nella calura del primo pomeriggio. Un
momento di pausa, appunto »
Yonel Hidalgo Perez
IL MUSEO LABORATORIO EX MANIFATTURA TABACCHI
Il Museo Laboratorio ex manifattura tabacchi istituito per volontà dell'Amministrazione
Comunale di Città Sant'Angelo nel 1998.
Il Museo Laboratorio, è un luogo di incontro e di lavoro per gli artisti, prima che un luogo
espositivo, e desidera, come scrive il direttore artistico Enzo De Leonibus, “creare un
importante clima di relazione, determinante per la vita e per la progettualità del Museo
Laboratorio che diventa così un luogo di riferimento per l'arte contemporanea, una sorta di
terra di nessuno necessaria per modulare e realizzare progetti ed ossessioni.”
Dal 2002 il Museo ha avviato un'attività continuativa realizzando così ciò che era stato
auspicato sin dalla sua nascita , avvenuta con spirito lungimirante ed un mix di passione
culturale e di scelte politiche che sono riuscite, nel corso degli anni a trasformare questa
avventura nel punto di riferimento e nel luogo consolidato in cui si persegue la finalità di
tracciare nuovi percorsi, di delineare nuovi orizzonti, di indicare nuove mete, di costruire
l'identità del patrimonio culturale ed artistico per il mondo dell'arte contemporanea, specie
per gli artisti, gli operatori culturali ed il pubblico privilegiato.
18
luglio 2009
Lentes / Yonel Hidalgo Perez – El deseo no tiene limites
Dal 18 luglio al 22 agosto 2009
arte contemporanea
Location
MUSEOLABORATORIO
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle
ore 19.30 alle 23.00
chiuso domenica e lunedì
Vernissage
18 Luglio 2009, ore 20
Autore
Curatore