Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Leon Akwadal – Vario, Multiplo… e Multiforme
Le composizioni astratte e imperfettamente geometriche di Leon Akwadal segnano un percorso espositivo che vuole essere manifesto e invito ad affinare la capacità sensoriale, non solo visiva. La ricerca tecnica che interpola diversi materiali, forme e colori è alla base di questa esperienza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Francese di nascita, cosmopolita di adozione, Leon Akwadal affronta la pittura come un laboratorio di sperimentazione sensoriale attraverso il quale rende visibile ciò che l’immaginazione crea per ispirazione dagli oggetti quotidiani.
Il risultato è straordinariamente vario e inaspettatamente concreto: la pura geometria utilizzata da Akwadal è volutamente imperfetta poiché nulla, sia nella realtà, sia nella fantasia più immediata e istintiva, è composto da linee precise e forme esattamente simmetriche.
L’astrazione delle forme è una convenzione, ma non ha nulla di reale né, paradossalmente, di immaginifico: l’imperfetta geometria di Akwadal è il giusto tributo alla libera immaginazione umana, più attratta dalla variazione imprevista che dalla semplice simmetria.
Nelle multiformi variazioni tonali delle opere di Akwadal, l’osservatore può perdersi nella diversità delle superfici materiche con cui la pittura è stata creata: repentini cambiamenti di materiale, colori che si alternano come in una danza tradizionale, a chiunque familiare ma sempre in grado di emozionare, i dipinti presentati in esposizione sono una sorpresa per gli occhi anche dopo mille visioni, poiché ogni centimetro è frutto di un’elaborata ricerca sensoriale.
Raffinato e sagace, grande sperimentatore di materiali e tecniche artistiche, Leon Akwadal inventa in ogni composizione pittorica un universo-mondo composto da infiniti particolari, molteplici textures che formano mosaici di colori, arabeschi caleidoscopici di immagini, tappeti di fluorescenze che hanno un vago ricordo della realtà, ma che si trovano familiari nella genialità dell’invenzione artistica.
Il risultato è straordinariamente vario e inaspettatamente concreto: la pura geometria utilizzata da Akwadal è volutamente imperfetta poiché nulla, sia nella realtà, sia nella fantasia più immediata e istintiva, è composto da linee precise e forme esattamente simmetriche.
L’astrazione delle forme è una convenzione, ma non ha nulla di reale né, paradossalmente, di immaginifico: l’imperfetta geometria di Akwadal è il giusto tributo alla libera immaginazione umana, più attratta dalla variazione imprevista che dalla semplice simmetria.
Nelle multiformi variazioni tonali delle opere di Akwadal, l’osservatore può perdersi nella diversità delle superfici materiche con cui la pittura è stata creata: repentini cambiamenti di materiale, colori che si alternano come in una danza tradizionale, a chiunque familiare ma sempre in grado di emozionare, i dipinti presentati in esposizione sono una sorpresa per gli occhi anche dopo mille visioni, poiché ogni centimetro è frutto di un’elaborata ricerca sensoriale.
Raffinato e sagace, grande sperimentatore di materiali e tecniche artistiche, Leon Akwadal inventa in ogni composizione pittorica un universo-mondo composto da infiniti particolari, molteplici textures che formano mosaici di colori, arabeschi caleidoscopici di immagini, tappeti di fluorescenze che hanno un vago ricordo della realtà, ma che si trovano familiari nella genialità dell’invenzione artistica.
29
agosto 2015
Leon Akwadal – Vario, Multiplo… e Multiforme
Dal 29 agosto al 10 settembre 2015
arte contemporanea
Location
ART G.A.P
Roma, Via Di San Francesco A Ripa, 105a, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco A Ripa, 105a, (Roma)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
29 Agosto 2015, Ore 19.00
Autore
Curatore