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Leonard Freed – Io amo l’Italia
In mostra cento fotografie, tra vintage e modern print, che compongono una sorta di diario degli oltre quarantacinque soggiorni compiuti dal fotografo statunitense in Italia, terra con la quale intrattenne un rapporto che lui stesso definì “una storia d’amore”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Assessorato dell’Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta presenta la mostra
Leonard Freed. Io amo l’Italia dal 21 maggio al 20 settembre 2016 presso il Centro Saint-Bénin di
Aosta che inaugura venerdì 20 maggio alle ore 18 la ricca selezione di immagini scattate dal famoso
fotografo americano in diverse località italiane, dalla metà del Novecento agli inizi del nuovo secolo.
L’importante rassegna, curata da Enrica Viganò e realizzata in collaborazione con il Leonard Freed
Archive e Admira, presenta al pubblico cento fotografie, tra vintage e modern print, che compongono
una sorta di diario degli oltre quarantacinque soggiorni compiuti dal fotografo statunitense in Italia, terra
con la quale intrattenne un rapporto che lui stesso definì “una storia d’amore”.
La proposta dell’Assessorato regionale conferma il suo impegno nel sostenere l’offerta culturale del
territorio con un evento di richiamo e offre così un ulteriore approfondimento riguardo la cultura
fotografica, dopo le esposizioni sui grandi nomi legati alla storia della fotografia del Novecento, tra cui si
ricordano le mostre dedicate ad André Villers (2008), Mario De Biasi (2012), Elliott Erwitt (2012), Pepi
Merisio (2013) e Gian Paolo Barbieri (2014).
“Con questa affascinante esposizione – dichiara l’Assessore Emily Rini – l’Assessorato dell’Istruzione e
Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta intende offrire al pubblico un evento espositivo di qualità
e un omaggio alla fotografia d’autore. Sono certa che questa iniziativa culturale appassionerà il pubblico
di residenti e di turisti che frequentano la Valle d’Aosta nella stagione estiva, consentendo loro un tuffo
nella fotografia internazionale del XX secolo, grazie al nome di Leonard Freed, nella cornice del Centro
Saint-Bénin di Aosta. La mostra, inoltre, è un poetico omaggio al nostro Paese e alla sua straordinaria
bellezza”.
La selezione di scatti di Leonard Freed (New York, 1929 – 2006), dal 1972 membro della celebre
agenzia Magnum Photos, spazia dagli esordi alla maturità, abbracciando le tappe della sua
prestigiosa carriera.
Attraverso immagini analogiche rigorosamente in bianco e nero, il pubblico è invitato a cogliere il lato più
commovente di Freed, capace di ritrarre la nostra società senza stereotipi e con grande sensibilità ed
umanità. Quando, tra il 1952 e il 1958, mosso dall’interesse per l’arte, compie i primi viaggi in Europa,
Freed scopre la passione per la fotografia e viene conquistato dall’Italia, un Paese con cui entra in
contatto dapprima nella Little Italy di New York e che diventa presto luogo di ricerca interiore e campo di
osservazione, in cui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana delle
gente”. Più che per l’arte, l’architettura o il paesaggio, l’amore di Freed è per gli italiani. Il fotografo è
affascinato dalla vita della gente comune, dal calore e dalla spontaneità della componente umana, sia
essa rappresentata dai lavoratori siciliani, dai soldati seduti su un ponte a Firenze o dagli aristocratici
veneziani e romani. Il suo punto di vista rivela attraverso la fotografia le condizioni socio-economiche di
un intero paese e coglie l’interiorità dei soggetti ritratti, svelandone la storia. La ricerca di Leonard Freed,
sensibile all’antropologia culturale e all’indagine etnografica, scaturisce dalla necessità di ritrovare il
senso delle proprie origini attraverso lo studio di comunità tradizionali. Lo stesso Freed, infatti,
affermava: “Sono come uno studente curioso, che vuole imparare. Per poter fotografare devi prima
avere un’opinione, devi prendere una decisione. Poi quando stai fotografando, sei immerso
nell’esperienza, diventi parte di ciò che stai fotografando. Devi immedesimarti nella psicologia di chi stai
per fotografare, pensare ciò che lui pensa, essere sempre molto amichevole e neutrale”. E ancora:
“Voglio una fotografia che si possa estrapolare dal contesto e appendere in parete per essere letta come
un poema”.
Figura di spicco nel panorama della fotografia del Novecento, Freed negli anni ’60 ha presentato le sue
opere alla mostra collettiva The Concerned Photographer con Werner Bischof, Robert Capa, André
Kertész, David Seymour e Dan Weiner.
La mostra Leonard Freed. Io amo l’Italia è corredata da un volume italiano-inglese, riccamente illustrato,
edito da Admira Edizioni nel 2011, che potrà essere acquistato in mostra al prezzo speciale di 34 euro.
Coordinate mostra
Titolo Leonard Freed. Io amo l’Italia
A cura di Enrica Viganò
In collaborazione con Leonard Freed Archive, New York e Admira, Milano
Sede Centro Saint-Bénin - Via Festaz 27, Aosta
Date 21 maggio – 20 settembre 2016
Inaugurazione venerdì 20 maggio, ore 18
Catalogo italiano-inglese, edito da Admira edizioni (prezzo mostra € 34)
Orari tutti i giorni dalle 9 alle 19
Ingresso € 6 intero, € 4 ridotto, € 3 per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur, gratuito per minori di 18
anni e scuole
Ingresso cumulativo con la mostra Enrico Baj. L’invasione degli ultracorpi, (11 giugno - 9 ottobre 2016) al
Museo Archeologico Regionale di Aosta al costo di € 10 intero e € 6 ridotto.
Informazioni al pubblico
Regione autonoma Valle d’Aosta - Assessorato Istruzione e Cultura
Attività espositive: tel. 0165.274401 / u-mostre@regione.vda.it
Centro Saint-Bénin: tel. 0165.272687
www.regione.vda.it
Ufficio Stampa mostra
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 - mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it
testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it
Leonard Freed. Io amo l’Italia dal 21 maggio al 20 settembre 2016 presso il Centro Saint-Bénin di
Aosta che inaugura venerdì 20 maggio alle ore 18 la ricca selezione di immagini scattate dal famoso
fotografo americano in diverse località italiane, dalla metà del Novecento agli inizi del nuovo secolo.
L’importante rassegna, curata da Enrica Viganò e realizzata in collaborazione con il Leonard Freed
Archive e Admira, presenta al pubblico cento fotografie, tra vintage e modern print, che compongono
una sorta di diario degli oltre quarantacinque soggiorni compiuti dal fotografo statunitense in Italia, terra
con la quale intrattenne un rapporto che lui stesso definì “una storia d’amore”.
La proposta dell’Assessorato regionale conferma il suo impegno nel sostenere l’offerta culturale del
territorio con un evento di richiamo e offre così un ulteriore approfondimento riguardo la cultura
fotografica, dopo le esposizioni sui grandi nomi legati alla storia della fotografia del Novecento, tra cui si
ricordano le mostre dedicate ad André Villers (2008), Mario De Biasi (2012), Elliott Erwitt (2012), Pepi
Merisio (2013) e Gian Paolo Barbieri (2014).
“Con questa affascinante esposizione – dichiara l’Assessore Emily Rini – l’Assessorato dell’Istruzione e
Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta intende offrire al pubblico un evento espositivo di qualità
e un omaggio alla fotografia d’autore. Sono certa che questa iniziativa culturale appassionerà il pubblico
di residenti e di turisti che frequentano la Valle d’Aosta nella stagione estiva, consentendo loro un tuffo
nella fotografia internazionale del XX secolo, grazie al nome di Leonard Freed, nella cornice del Centro
Saint-Bénin di Aosta. La mostra, inoltre, è un poetico omaggio al nostro Paese e alla sua straordinaria
bellezza”.
La selezione di scatti di Leonard Freed (New York, 1929 – 2006), dal 1972 membro della celebre
agenzia Magnum Photos, spazia dagli esordi alla maturità, abbracciando le tappe della sua
prestigiosa carriera.
Attraverso immagini analogiche rigorosamente in bianco e nero, il pubblico è invitato a cogliere il lato più
commovente di Freed, capace di ritrarre la nostra società senza stereotipi e con grande sensibilità ed
umanità. Quando, tra il 1952 e il 1958, mosso dall’interesse per l’arte, compie i primi viaggi in Europa,
Freed scopre la passione per la fotografia e viene conquistato dall’Italia, un Paese con cui entra in
contatto dapprima nella Little Italy di New York e che diventa presto luogo di ricerca interiore e campo di
osservazione, in cui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana delle
gente”. Più che per l’arte, l’architettura o il paesaggio, l’amore di Freed è per gli italiani. Il fotografo è
affascinato dalla vita della gente comune, dal calore e dalla spontaneità della componente umana, sia
essa rappresentata dai lavoratori siciliani, dai soldati seduti su un ponte a Firenze o dagli aristocratici
veneziani e romani. Il suo punto di vista rivela attraverso la fotografia le condizioni socio-economiche di
un intero paese e coglie l’interiorità dei soggetti ritratti, svelandone la storia. La ricerca di Leonard Freed,
sensibile all’antropologia culturale e all’indagine etnografica, scaturisce dalla necessità di ritrovare il
senso delle proprie origini attraverso lo studio di comunità tradizionali. Lo stesso Freed, infatti,
affermava: “Sono come uno studente curioso, che vuole imparare. Per poter fotografare devi prima
avere un’opinione, devi prendere una decisione. Poi quando stai fotografando, sei immerso
nell’esperienza, diventi parte di ciò che stai fotografando. Devi immedesimarti nella psicologia di chi stai
per fotografare, pensare ciò che lui pensa, essere sempre molto amichevole e neutrale”. E ancora:
“Voglio una fotografia che si possa estrapolare dal contesto e appendere in parete per essere letta come
un poema”.
Figura di spicco nel panorama della fotografia del Novecento, Freed negli anni ’60 ha presentato le sue
opere alla mostra collettiva The Concerned Photographer con Werner Bischof, Robert Capa, André
Kertész, David Seymour e Dan Weiner.
La mostra Leonard Freed. Io amo l’Italia è corredata da un volume italiano-inglese, riccamente illustrato,
edito da Admira Edizioni nel 2011, che potrà essere acquistato in mostra al prezzo speciale di 34 euro.
Coordinate mostra
Titolo Leonard Freed. Io amo l’Italia
A cura di Enrica Viganò
In collaborazione con Leonard Freed Archive, New York e Admira, Milano
Sede Centro Saint-Bénin - Via Festaz 27, Aosta
Date 21 maggio – 20 settembre 2016
Inaugurazione venerdì 20 maggio, ore 18
Catalogo italiano-inglese, edito da Admira edizioni (prezzo mostra € 34)
Orari tutti i giorni dalle 9 alle 19
Ingresso € 6 intero, € 4 ridotto, € 3 per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur, gratuito per minori di 18
anni e scuole
Ingresso cumulativo con la mostra Enrico Baj. L’invasione degli ultracorpi, (11 giugno - 9 ottobre 2016) al
Museo Archeologico Regionale di Aosta al costo di € 10 intero e € 6 ridotto.
Informazioni al pubblico
Regione autonoma Valle d’Aosta - Assessorato Istruzione e Cultura
Attività espositive: tel. 0165.274401 / u-mostre@regione.vda.it
Centro Saint-Bénin: tel. 0165.272687
www.regione.vda.it
Ufficio Stampa mostra
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 - mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it
testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it
20
maggio 2016
Leonard Freed – Io amo l’Italia
Dal 20 maggio al 25 settembre 2016
fotografia
Location
CENTRO SAINT BENIN
Aosta, Via Bonifacio Festaz, 27, (Aosta)
Aosta, Via Bonifacio Festaz, 27, (Aosta)
Biglietti
€ 6 intero,
€ 4 ridotto,
€ 3 per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur
gratuito per minori di 18 anni e scuole
Ingresso cumulativo con la mostra Enrico Baj. L’invasione degli ultracorpi, (11 giugno - 9 ottobre 2016) al Museo Archeologico Regionale di Aosta al costo di € 10 intero e € 6 ridotto
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9 alle 19
Vernissage
20 Maggio 2016, h 18
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI
Autore
Curatore