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Leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Civici di Pavia
Per la prima volta il Museo Statale Ermitage presta un nucleo importantissimo di dipinti lombardi del Cinquecento: 22 opere della sua collezione, molte delle quali considerate fino a tutto l’Ottocento originali di Leonardo, che insieme ad altrettanti dipinti delle collezioni pavesi condurranno il visitatore a scoprire quanto il genio toscano in terra lombarda abbia determinato e reso possibile nuovi sviluppi artistici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“La cultura è tutta continuità, è tutta un’eco” ha scritto il poeta del Novecento Iossif Brodskij.
L’attività dei seguaci di Leonardo – la cui rivoluzione in pittura non poteva non influenzare stuoli di artisti - è divenuta un’eco originale, un’eco intensa che la straordinaria mostra in programma al Castello di Pavia dal 20 marzo al 10 luglio 2011 ci aiuterà a cogliere.
Per la prima volta il Museo Statale Ermitage presta un nucleo importantissimo di dipinti lombardi del Cinquecento: 22 opere della sua collezione, molte delle quali considerate fino a tutto l’Ottocento originali di Leonardo, che insieme ad altrettanti dipinti delle collezioni pavesi condurranno il visitatore a scoprire quanto il genio toscano in terra lombarda abbia determinato e reso possibile nuovi sviluppi artistici;
una nuova stagione ove seguaci e imitatori del Maestro acquisivano, interpretavano e diffondevano il nuovo leonardesco.
La mostra “Leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Civici di Pavia” - promossa dal Comune di Pavia, Musei Civici di Pavia, Museo Statale Ermitage, dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia e dall’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, con la collaborazione della Fondazione Ermitage Italia e dell’Università di Pavia e inserita dai Governi dei due Stati tra gli eventi principali dell’Anno Italia/Russia, organizzata dai Musei Civici di Pavia e da Villaggio Globale International - proporrà dunque testimonianze di prim’ordine della pittura lombarda
del periodo di massima fioritura del Rinascimento, come la Sacra famiglia e Santa Caterina di Cesare da Sesto,
che Stendahl considerava la cosa migliore creata da Leonardo o la famosa Flora di Francesco Melzi, l’allievo prediletto del Maestro: opera che per trent’anni non è uscita dalle sale dell’Ermitage e che il prestigioso museo russo ha voluto prestare per questo importante evento, curato da Tatiana Kustodieva conservatore dell’Ermitage e da Susanna Zatti direttore dei Civici Musei di Pavia (Catalogo Skira).
L’attività dei seguaci di Leonardo – la cui rivoluzione in pittura non poteva non influenzare stuoli di artisti - è divenuta un’eco originale, un’eco intensa che la straordinaria mostra in programma al Castello di Pavia dal 20 marzo al 10 luglio 2011 ci aiuterà a cogliere.
Per la prima volta il Museo Statale Ermitage presta un nucleo importantissimo di dipinti lombardi del Cinquecento: 22 opere della sua collezione, molte delle quali considerate fino a tutto l’Ottocento originali di Leonardo, che insieme ad altrettanti dipinti delle collezioni pavesi condurranno il visitatore a scoprire quanto il genio toscano in terra lombarda abbia determinato e reso possibile nuovi sviluppi artistici;
una nuova stagione ove seguaci e imitatori del Maestro acquisivano, interpretavano e diffondevano il nuovo leonardesco.
La mostra “Leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Civici di Pavia” - promossa dal Comune di Pavia, Musei Civici di Pavia, Museo Statale Ermitage, dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia e dall’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, con la collaborazione della Fondazione Ermitage Italia e dell’Università di Pavia e inserita dai Governi dei due Stati tra gli eventi principali dell’Anno Italia/Russia, organizzata dai Musei Civici di Pavia e da Villaggio Globale International - proporrà dunque testimonianze di prim’ordine della pittura lombarda
del periodo di massima fioritura del Rinascimento, come la Sacra famiglia e Santa Caterina di Cesare da Sesto,
che Stendahl considerava la cosa migliore creata da Leonardo o la famosa Flora di Francesco Melzi, l’allievo prediletto del Maestro: opera che per trent’anni non è uscita dalle sale dell’Ermitage e che il prestigioso museo russo ha voluto prestare per questo importante evento, curato da Tatiana Kustodieva conservatore dell’Ermitage e da Susanna Zatti direttore dei Civici Musei di Pavia (Catalogo Skira).
19
marzo 2011
Leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Civici di Pavia
Dal 19 marzo al 10 luglio 2011
arte antica
Location
CASTELLO VISCONTEO – MUSEI CIVICI
Pavia, Viale XI Febbraio, 35, (Pavia)
Pavia, Viale XI Febbraio, 35, (Pavia)
Biglietti
Biglietti
Intero: € 8
Ridotto: € 6 (visitatori di oltre 65 anni, visitatori
in età compresa tra 15 e 25 anni, gruppi tra 15
e 30 persone, possessori biglietto Musei Civici,
convenzionati)
Ridotto scuole e bambini di età compresa
tra i 6 e il 14 anni: € 3
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì: 10-13; 15-18
Sabato, domenica e festivi: 10-19
Aperture straordinarie: 24 e 25 aprile,
1 maggio, 2 giugno
Chiuso: lunedì
La biglietteria chiude 45’ prima della mostra
Vernissage
19 Marzo 2011, alle ore 17.00 su invito
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
VILLAGGIO GLOBALE
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore
Curatore