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Leonardo D’Este – Epocapersa
La galleria veneziana Spiazzi Isolab presenta la personale del ritrattista di Burano Leonardo D’Este, artista sospeso tra passato e presente. In questo corto circuito temporale risiede la forza e l’unicità del suo lavoro, l’inquieta ricerca di un’epoca persa, che apre uno sguardo puro sul presente.
Comunicato stampa
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Il rapporto coi modelli di riferimento è sempre stato un tema cruciale per gli artisti, che dopo un’iniziale emulazione, hanno poi cercato una propria strada. Per Leonardo D’Este, ritrattista di persone e di paesaggio, di cui la sede dell’Associazione Spiazzi Isolab ospita una mostra personale, il rapporto con gli artisti prediletti è quasi di immedesimazione. Nel suo piccolo studio di Burano, lontano dai riflettori e dalle distrazioni, Leonardo dipinge come si faceva nell’ottocento, fabbricando i colori con un olio di lino molto puro che fa asciugare al sole per qualche giorno e che mescola con i pigmenti. Tra scampoli di stoffe, colori ed oggetti di ogni tipo, si trovano pile di cataloghi e pubblicazioni sui grandi protagonisti della pittura, tra cui Rembrant, Velasquez, Sargent, la scuola russa, gli artisti che secondo lui sono stati capaci di riprodurre la realtà, rendendola più vera del vero.
Il pittore, oggi quarantenne, ha studiato a lungo ed ha avuto alcuni maestri importanti, che a Venezia, in Grecia, a Firenze e a Burano gli hanno insegnato, soprattutto, a saper vedere.
In questa mostra sono presenti alcuni dei suoi ritratti, anche di grandi dimensioni, che dipinge con la tecnica del sight size, con il modello posto a distanza dal cavalletto, esclusivamente dal vero. Spesso i modelli sono persone a lui vicine, amici, conoscenti che hanno tempo per posare, perché il tempo è necessario, un elemento che sembra non fare più parte della nostra epoca. Per Leonardo è indispensabile per fare un lavoro sedimentato, in cui luce e colore si fondano. Anche in questo, emerge un modo antico di operare. Perfino i suoi modelli talvolta sono abbigliati in modo insolito, con vestiti e stoffe di un’altra epoca.
Negli spazi luminosi e minimali della galleria, questa mostra è anche l’occasione per tentare di indagare gli aspetti che, oltre la qualità intrinseca delle opere, rendono il lavoro di Leonardo D’Este ancora più interessante. Oltre l’apparente senso di nostalgia che le tele esprimono, i dettagli, gli abiti con cui decide di vestire i suoi modelli, gli stessi volti e corpi che ritrae, tradiscono un tempo che è il nostro e fanno di lui un artista contemporaneo. Soccorre qui la citazione All art has been contemporary, che si legge nell’installazione luminosa di Maurizio Nannucci: tutta la produzione artistica, nell’epoca in cui viene prodotta, è arte contemporanea.
Anche il lavoro pittorico di Leonardo D’Este non sfugge a questa regola ed in questo corto circuito temporale risiede la forza e l’unicità del suo lavoro, l’inquieta ricerca di un’epoca persa, che apre uno sguardo puro sul presente.
Il pittore, oggi quarantenne, ha studiato a lungo ed ha avuto alcuni maestri importanti, che a Venezia, in Grecia, a Firenze e a Burano gli hanno insegnato, soprattutto, a saper vedere.
In questa mostra sono presenti alcuni dei suoi ritratti, anche di grandi dimensioni, che dipinge con la tecnica del sight size, con il modello posto a distanza dal cavalletto, esclusivamente dal vero. Spesso i modelli sono persone a lui vicine, amici, conoscenti che hanno tempo per posare, perché il tempo è necessario, un elemento che sembra non fare più parte della nostra epoca. Per Leonardo è indispensabile per fare un lavoro sedimentato, in cui luce e colore si fondano. Anche in questo, emerge un modo antico di operare. Perfino i suoi modelli talvolta sono abbigliati in modo insolito, con vestiti e stoffe di un’altra epoca.
Negli spazi luminosi e minimali della galleria, questa mostra è anche l’occasione per tentare di indagare gli aspetti che, oltre la qualità intrinseca delle opere, rendono il lavoro di Leonardo D’Este ancora più interessante. Oltre l’apparente senso di nostalgia che le tele esprimono, i dettagli, gli abiti con cui decide di vestire i suoi modelli, gli stessi volti e corpi che ritrae, tradiscono un tempo che è il nostro e fanno di lui un artista contemporaneo. Soccorre qui la citazione All art has been contemporary, che si legge nell’installazione luminosa di Maurizio Nannucci: tutta la produzione artistica, nell’epoca in cui viene prodotta, è arte contemporanea.
Anche il lavoro pittorico di Leonardo D’Este non sfugge a questa regola ed in questo corto circuito temporale risiede la forza e l’unicità del suo lavoro, l’inquieta ricerca di un’epoca persa, che apre uno sguardo puro sul presente.
12
aprile 2019
Leonardo D’Este – Epocapersa
Dal 12 al 22 aprile 2019
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE SPIAZZI – ISOLAB
Venezia, Castello, 3865, (Venezia)
Venezia, Castello, 3865, (Venezia)
Orario di apertura
Da sabato 13 a lunedì 22 aprile, ore 11:00 - 18:00
Vernissage
12 Aprile 2019, ore 18:00
Autore
Curatore