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Leonardo Drew / Nari Ward
Le due mostre personali dedicate a Leonardo Drew e Nari Ward rappresentano un’occasione unica per avvicinare l’opera dei due artisti
Comunicato stampa
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Le due mostre personali dedicate a Leonardo Drew e Nari Ward rappresentano un'occasione unica per avvicinare l'opera dei due artisti. Il lavoro di Drew, infatti, non è mai stato finora presentato in Europa, mentre Nari Ward manca dal 2002. L'object trouvé costituisce il dato di base da cui partire per entrambi gli artisti, ma il modo in cui tale dato viene processato è assai diverso.
Nel caso di Leonardo Drew gli oggetti raccolti sono sottoposti a una sorta di accelerazione temporale: sotto il sole accecante del Texas (dove l'artista porta a compimento molte delle opere concepite nello studio newyorchese di Brooklyn) i materiali di risulta collezionati dall'artista si accartocciano riarsi. La ruggine corrode e lavora i materiali originando 'nuove forme di vita' o, per meglio dire, conferendo nuova vita a ciò che sembrava ormai inutile e dimenticato.
Un lavoro sulla memoria che si incentra sui processi evolutivi della materia; una pratica che prende forza da un habitat che alla durezza metropolitana unisce quello di una natura fiera e desertica: quasi una specie di land art controllata. L'accatastamento, scomposizione e ricomposizione dell'oggetto industriale diviene così metafora dei processi entropici ed evolutivi. La raccolta dell'object trouvé si oppone ai tentativi di rimozione psicologica e all'oblio a cui pareva destinato. Ma nel suo ripresentarsi accumulato e ri-ordinato attraverso cadenze compositive di matrice minimalista, non solo viene estetizzato ma intellettualizzato.
Una poetica della rovina, dello scarto e del consumato, a cui si avvicina anche il lavoro del giamaicano Nari Ward (anch'egli da lungo tempo residente a New York). Una concezione quasi 'animistica' del detrito emerge nella sua opera. A mani nude, Ward rovista nella discarica dell'indifferenza. Mosso da un profondo senso religioso rievoca nella raccolta degli oggetti presenze e storie legate a paure o sentimenti atavici (la vita, la morte, il trapasso, il dolore, la gioia, andando all'origine delle ragioni stesse dell'esistenza). Intesse inedite trame narrative, riabilita la materia infondendovi nuova spiritualità. La rilettura delle scorie lasciate dalla società dei consumi e lo scorrere del tempo - secondo i ritmi asincroni della civiltà industrializzata e di quella edenica e primigenia - permettono agli assemblage di Leonardo Drew e di Nari Ward di fare uno scarto: sono il frutto di uno scavo archeologico e psicologico insieme che trascende il mondo della pura rappresentazione.
Le mostre di Drew e Ward, la prima intitolata Existing Everywhere, la seconda The Refinery X: a Simple Twist of Fate, occupano rispettivamente il primo e il secondo piano dello storico Palazzo. Lavori recenti si avvicenderanno a installazioni e sculture espressamente pensate per il Centro senese. All'ingresso un'inedita opera di collaborazione fra i due artisti (la prima nella loro carriera) aprirà il percorso espositivo che mette in mostra la ricerca di due fra i più significativi esponenti della scena artistica black newyorchese degli ultimi anni.
Cataloghi: Gli Ori, edizione bilingue italiano/inglese (disponibili dal giorno dell'inaugurazione), con saggi critici.
Nel caso di Leonardo Drew gli oggetti raccolti sono sottoposti a una sorta di accelerazione temporale: sotto il sole accecante del Texas (dove l'artista porta a compimento molte delle opere concepite nello studio newyorchese di Brooklyn) i materiali di risulta collezionati dall'artista si accartocciano riarsi. La ruggine corrode e lavora i materiali originando 'nuove forme di vita' o, per meglio dire, conferendo nuova vita a ciò che sembrava ormai inutile e dimenticato.
Un lavoro sulla memoria che si incentra sui processi evolutivi della materia; una pratica che prende forza da un habitat che alla durezza metropolitana unisce quello di una natura fiera e desertica: quasi una specie di land art controllata. L'accatastamento, scomposizione e ricomposizione dell'oggetto industriale diviene così metafora dei processi entropici ed evolutivi. La raccolta dell'object trouvé si oppone ai tentativi di rimozione psicologica e all'oblio a cui pareva destinato. Ma nel suo ripresentarsi accumulato e ri-ordinato attraverso cadenze compositive di matrice minimalista, non solo viene estetizzato ma intellettualizzato.
Una poetica della rovina, dello scarto e del consumato, a cui si avvicina anche il lavoro del giamaicano Nari Ward (anch'egli da lungo tempo residente a New York). Una concezione quasi 'animistica' del detrito emerge nella sua opera. A mani nude, Ward rovista nella discarica dell'indifferenza. Mosso da un profondo senso religioso rievoca nella raccolta degli oggetti presenze e storie legate a paure o sentimenti atavici (la vita, la morte, il trapasso, il dolore, la gioia, andando all'origine delle ragioni stesse dell'esistenza). Intesse inedite trame narrative, riabilita la materia infondendovi nuova spiritualità. La rilettura delle scorie lasciate dalla società dei consumi e lo scorrere del tempo - secondo i ritmi asincroni della civiltà industrializzata e di quella edenica e primigenia - permettono agli assemblage di Leonardo Drew e di Nari Ward di fare uno scarto: sono il frutto di uno scavo archeologico e psicologico insieme che trascende il mondo della pura rappresentazione.
Le mostre di Drew e Ward, la prima intitolata Existing Everywhere, la seconda The Refinery X: a Simple Twist of Fate, occupano rispettivamente il primo e il secondo piano dello storico Palazzo. Lavori recenti si avvicenderanno a installazioni e sculture espressamente pensate per il Centro senese. All'ingresso un'inedita opera di collaborazione fra i due artisti (la prima nella loro carriera) aprirà il percorso espositivo che mette in mostra la ricerca di due fra i più significativi esponenti della scena artistica black newyorchese degli ultimi anni.
Cataloghi: Gli Ori, edizione bilingue italiano/inglese (disponibili dal giorno dell'inaugurazione), con saggi critici.
04
febbraio 2006
Leonardo Drew / Nari Ward
Dal 04 febbraio al 07 maggio 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLE PAPESSE – CENTRO ARTE CONTEMPORANEA
Siena, Via Di Città, 126, (Siena)
Siena, Via Di Città, 126, (Siena)
Orario di apertura
martedì-domenica (chiuso il lunedì), 12-19 (chiusura biglietteria ore 18:30)
Vernissage
4 Febbraio 2006, ore 18
Editore
GLI ORI
Autore