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Leonardo. Genio e visione in terra marchigiana
In anteprima mondiale quattro opere di Leonardo e allievi
Comunicato stampa
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Si aprira’ sabato 15 ottobre ad Ancona negli spazi espositivi della Mole Vanvitelliana la mostra: “Leonardo. Genio e Visione in terra Marchigiana” curata da Carlo Pedretti e Giovanni Morello promossa dalla Regione Marche in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Ancona e la Pontificia Fondazione per i Beni e le Attività Artistiche della Chiesa con sede in Vaticano.
In anteprima mondiale quattro opere di Leonardo e allievi: il ritratto di eccezionale bellezza di una inconsueta ed incantevole Maria Maddalena di Leonardo e Giampietrino (?); un’altra Maria Maddalena dai lunghi e fluenti capelli come una cascata d’acqua, opera rappresentativa del Giampietrino; un San Giovanni Battista, versione di Scuola del San Giovanni conservato al Louvre e I Tre Santi Bambini di Bernardino De’ Conti, opera di grande suggestione che affronta il tema, inusuale e di indirizzo gnostico, di Gesù e del suo doppio.
A queste si affiancano altre due opere mai esposte in Italia: la Santa Caterina d’Alessandria del Giampietrino dall’iconografia insolita, se non addirittura unica, poiché la Santa appare nell’atteggiamento dolce e seducente di una cortigiana a seno nudo e la Madonna dei fusi di Cesare da Sesto (attr.), in cui il viso enfaticamente allungato della Vergine risulta come nel noto disegno preparatorio di Leonardo a Windsor.
Accanto agli inediti, opere straordinarie come la Vergine delle Rocce, già collezione Chéramy, la Monna Vanna (Joconde Nue Mackenzie) e la Madonna del Latte del Giampietrino.
Completano la mostra sei disegni di Leonardo e allievi quali: due Studi per una Natività, Studi di figure, appunti, congegni meccanici e per il volo e Studi tecnologici e per il volo di Leonardo, il Ritratto di Leonardo di G.Ambrogio Figino e due studi di Testa di cavallo (da Leonardo), copie della battaglia di Anghiari, di Gherardo Cibo.
Il percorso di mostra è stato ideato da Carlo Pedretti e da Giovanni Morello coadiuvati dal comitato scientifico composto oltre che dai curatori, da Maria Luisa Polichetti, Lorenza Mochi Onori, Antonio Paolucci e Antonio Luccarini.
Le Marche, regione dove sono nati maestri della pittura rinascimentale come Raffaello e hanno lavorato artisti come Piero della Francesca, Tiziano e Lorenzo Lotto, hanno ospitato, nel corso degli ultimi decenni, mostre di valenza nazionale e non solo che hanno valorizzato il patrimonio culturale del territorio e contribuito a farlo conoscere al grande pubblico. Per inaugurare la nuova stagione amministrativa del Governo regionale in carica, il Presidente Gian Mario Spacca, in occasione del suo insediamento, ha voluto sottolineare l’importanza strategica della cultura e il rinnovato impegno dell’Ente in questo campo offrendo a tutti i marchigiani una mostra dedicata all’arte di Leonardo incentrata su una delle tre versioni note della celebre Vergine delle Rocce: di proprietà privata, il dipinto è una vera e propria scoperta degli ultimi anni e costituisce un momento fondamentale per l’approccio con la complessità della filosofia pittorica del maestro toscano.
Da questa certezza il comitato scientifico presieduto da Carlo Pedretti, ha lavorato su un progetto molto ambizioso, ovvero, riunire intorno alla Vergine delle Rocce altri nove dipinti, raramente visibili al pubblico e dalla particolare iconografia, e sei disegni di Leonardo e dei suoi allievi più illustri.
Il progetto, che presenta uno straordinario nucleo di opere di grande importanza sotto il profilo artistico, si pone come momento di rilancio della politica culturale regionale nel panorama nazionale e internazionale e come occasione per approfondire alcuni temi della cultura marchigiana, nel caso specifico: la presenza di Leonardo a Urbino nel 1502 al seguito di Cesare Borgia, il soggiorno del Maestro da Vinci a Pesaro per gli studi sulla sistemazione della rocca Costanza, l’elaborazione di progetti di scavatrici e le note di pittura (paesaggio e figura umana) scritte dal vinciano a Urbino.
La presenza della Vergine delle Rocce impone il riferimento a Senigallia, città natale di Pio IX, il Papa che istituisce il dogma dell’Immacolata Concezione di cui il dipinto di Leonardo offre la prima immagine simbolica. Inoltre, il tema della Maddalena suggerito dalle opere di scuola potrebbe trovare riscontro nel culto della Santa proprio a Senigallia, un aspetto agiografico (e storico artistico) che trova nella città marchigiana, fin dal Medio Evo, una fiera intitolata proprio a Maria Maddalena.
In omaggio al territorio tra Macerata e Ascoli Piceno e i Monti Sibillini, saranno esposti in mostra alcuni esemplari di libri posseduti e letti da Leonardo fra cui L’Acerba di Cecco d'Ascoli - in mostra la stessa edizione posseduta dal maestro - e il celeberrimo Guerin Meschino, quest’ultimo già da Carlo Pedretti considerato in rapporto con una categoria di disegni di paesaggio a Windsor da lui definiti “Paesaggi narrati” proprio in riferimento simbolico - concettuale con quanto emerge dal racconto delle esperienze di Guerino nel regno della Sibilla.
In anteprima mondiale quattro opere di Leonardo e allievi: il ritratto di eccezionale bellezza di una inconsueta ed incantevole Maria Maddalena di Leonardo e Giampietrino (?); un’altra Maria Maddalena dai lunghi e fluenti capelli come una cascata d’acqua, opera rappresentativa del Giampietrino; un San Giovanni Battista, versione di Scuola del San Giovanni conservato al Louvre e I Tre Santi Bambini di Bernardino De’ Conti, opera di grande suggestione che affronta il tema, inusuale e di indirizzo gnostico, di Gesù e del suo doppio.
A queste si affiancano altre due opere mai esposte in Italia: la Santa Caterina d’Alessandria del Giampietrino dall’iconografia insolita, se non addirittura unica, poiché la Santa appare nell’atteggiamento dolce e seducente di una cortigiana a seno nudo e la Madonna dei fusi di Cesare da Sesto (attr.), in cui il viso enfaticamente allungato della Vergine risulta come nel noto disegno preparatorio di Leonardo a Windsor.
Accanto agli inediti, opere straordinarie come la Vergine delle Rocce, già collezione Chéramy, la Monna Vanna (Joconde Nue Mackenzie) e la Madonna del Latte del Giampietrino.
Completano la mostra sei disegni di Leonardo e allievi quali: due Studi per una Natività, Studi di figure, appunti, congegni meccanici e per il volo e Studi tecnologici e per il volo di Leonardo, il Ritratto di Leonardo di G.Ambrogio Figino e due studi di Testa di cavallo (da Leonardo), copie della battaglia di Anghiari, di Gherardo Cibo.
Il percorso di mostra è stato ideato da Carlo Pedretti e da Giovanni Morello coadiuvati dal comitato scientifico composto oltre che dai curatori, da Maria Luisa Polichetti, Lorenza Mochi Onori, Antonio Paolucci e Antonio Luccarini.
Le Marche, regione dove sono nati maestri della pittura rinascimentale come Raffaello e hanno lavorato artisti come Piero della Francesca, Tiziano e Lorenzo Lotto, hanno ospitato, nel corso degli ultimi decenni, mostre di valenza nazionale e non solo che hanno valorizzato il patrimonio culturale del territorio e contribuito a farlo conoscere al grande pubblico. Per inaugurare la nuova stagione amministrativa del Governo regionale in carica, il Presidente Gian Mario Spacca, in occasione del suo insediamento, ha voluto sottolineare l’importanza strategica della cultura e il rinnovato impegno dell’Ente in questo campo offrendo a tutti i marchigiani una mostra dedicata all’arte di Leonardo incentrata su una delle tre versioni note della celebre Vergine delle Rocce: di proprietà privata, il dipinto è una vera e propria scoperta degli ultimi anni e costituisce un momento fondamentale per l’approccio con la complessità della filosofia pittorica del maestro toscano.
Da questa certezza il comitato scientifico presieduto da Carlo Pedretti, ha lavorato su un progetto molto ambizioso, ovvero, riunire intorno alla Vergine delle Rocce altri nove dipinti, raramente visibili al pubblico e dalla particolare iconografia, e sei disegni di Leonardo e dei suoi allievi più illustri.
Il progetto, che presenta uno straordinario nucleo di opere di grande importanza sotto il profilo artistico, si pone come momento di rilancio della politica culturale regionale nel panorama nazionale e internazionale e come occasione per approfondire alcuni temi della cultura marchigiana, nel caso specifico: la presenza di Leonardo a Urbino nel 1502 al seguito di Cesare Borgia, il soggiorno del Maestro da Vinci a Pesaro per gli studi sulla sistemazione della rocca Costanza, l’elaborazione di progetti di scavatrici e le note di pittura (paesaggio e figura umana) scritte dal vinciano a Urbino.
La presenza della Vergine delle Rocce impone il riferimento a Senigallia, città natale di Pio IX, il Papa che istituisce il dogma dell’Immacolata Concezione di cui il dipinto di Leonardo offre la prima immagine simbolica. Inoltre, il tema della Maddalena suggerito dalle opere di scuola potrebbe trovare riscontro nel culto della Santa proprio a Senigallia, un aspetto agiografico (e storico artistico) che trova nella città marchigiana, fin dal Medio Evo, una fiera intitolata proprio a Maria Maddalena.
In omaggio al territorio tra Macerata e Ascoli Piceno e i Monti Sibillini, saranno esposti in mostra alcuni esemplari di libri posseduti e letti da Leonardo fra cui L’Acerba di Cecco d'Ascoli - in mostra la stessa edizione posseduta dal maestro - e il celeberrimo Guerin Meschino, quest’ultimo già da Carlo Pedretti considerato in rapporto con una categoria di disegni di paesaggio a Windsor da lui definiti “Paesaggi narrati” proprio in riferimento simbolico - concettuale con quanto emerge dal racconto delle esperienze di Guerino nel regno della Sibilla.
14
ottobre 2005
Leonardo. Genio e visione in terra marchigiana
Dal 14 ottobre 2005 all'otto gennaio 2006
arte antica
Location
MOLE VANVITELLIANA
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Biglietti
biglietto intero 6 euro; ingresso a prezzo ridotto di 4 euro: soci Amici dei musei, soci Archeoclub, soci FAI, soci Italia Nostra, soci TCI, soci ICOM, gruppi sopra le 15 persone, possessori di abbonamento dei teatri delle Marche dove si svolgono stagioni teatrali, ridotti di legge; ingresso a 3 euro per studenti delle scuole di ogni ordine e grado comprese Accademie di Belle Arti e Università; soci COOP Adriatica
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì : la mattina su prenotazione per scuole e visite guidate, pomeriggio: 15-20. Sabato e domenica 9-13/ 15-20. 31 ottobre, 1 novembre, 8, 9, 24, 25 e 26 dicembre 9-13/ 15-20.
Vernissage
14 Ottobre 2005, ore 17,30
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Autore
Curatore