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Leonardo Nobili / Florindo Rilli – MutAzioni
..la maieutica socratica, il desiderio di arrivare alla verità, il saper di non sapere. Il parto della conoscenza rappresentato dalla Fenarete, madre del filosofo Socrate, in un video e in un percorso fotografico di Rilli che accompagna Nobili attraverso quest’indagine gnoseologica e d’introspezione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'esposizione, curata da Sarah Palermo, presenta lo sguardo contemporaneo di un artista ed un fotografo a confronto ed in collaborazione: Leonardo Nobili e Florindo Rilli.
Leonardo Nobili, artista sperimentale profondamente legato ai temi più profondi della decadenza metropolitana attraverso i mezzi della scultura, della performance e della video arte, si avvicina in quest'occasione ad un inedito linguaggio artistico che induce alla riflessione e all'utilizzo della materia fotografica di Florindo Rilli, inserita in un contesto di propria definizione. La materia prima di tutto, il colore, la pastosità delle tecniche utilizzate, sono elementi ricorrenti nell'arte di Nobili, dove le tinte unite lasciano lo spazio agli elementi essenziali. Il vetro frantumato, per la rappresentazione del tema centrale, così come la nascita, sono le immagini della verità che si rivela ai nostri occhi, ricca di stimoli e percorsi espressivi aperti.
Il simbolo di appartenenza è stato un tema sempre caro all'arte di Nobili che più volte si è impegnato nella ricerca dell'identità dell'uomo distratto e contaminato dall'alienante vita meccanica del normale processo quotidiano.
La sua ricerca vive in funzione della coesistenza di più realtà artistiche ed espressive, la scultura è ciò che resta di un pensiero ed il video il pensiero stesso messo in opera.
La poetica della sua arte pura e incontaminata offre sempre maggiori spunti di riflessione su temi semplici e di natura attuale. L'artista non si avvale di espedienti ambiziosi, segue il suo percorso con l'interazione degli elementi essenziali.
Attraversando la sua prima esposizione romana, la forza del rumore della materia vitrea e plastica creano il giusto suono causato abitualmente dall'arte di Nobili. La rottura, è la parola chiave di questo percorso intenzionato a raccontare la rinascita e la riscoperta della verità: la maieutica.
Gli esperimenti di ricerca interiore si affacciano alla ricerca socratica della maieutica, il desiderio di arrivare alla verità, il saper di non sapere. Il parto della conoscenza è rappresentato dalla Fenarete, madre del filosofo Socrate, in un video e in un percorso fotografico di Florindo Rilli che accompagna Nobili attraverso quest'indagine gnoseologica e d'introspezione.
Rilli, fotografo indagatore di immagini, utilizza come combinazione necessaria il corpo, terreno di ricerca primario. I suoi temi, così come le sue immagini, camminano lungo il labile confine del pubblico e del privato senza varcarlo mai. La purezza e lo sguardo posato con cui utilizza il mezzo fotografico interpretano perfettamente il delicato viaggio affrontato per questa esposizione dal carattere ermetico e meditativo.
I materiali propri dell'esposizione saranno sempre presenti, mutandosi ed integrandosi. Il corpo senz'anima sincopato ed angosciante nella performance di Inanna Trillis, narrata dalla voce di Angelo Rinna, è bloccato, sterile, impacchettato in una membrana con il volto che celebra la paura ed invita alla riflessione sulla morte, e sulla vita come accade in tutto il percorso artistico presente. Nasce la verità, la placenta plastica è la materia costante dell'artista che avvolge il corpo nato per essere riconosciuto ed esplorare la conoscenza.
Leonardo Nobili, artista sperimentale profondamente legato ai temi più profondi della decadenza metropolitana attraverso i mezzi della scultura, della performance e della video arte, si avvicina in quest'occasione ad un inedito linguaggio artistico che induce alla riflessione e all'utilizzo della materia fotografica di Florindo Rilli, inserita in un contesto di propria definizione. La materia prima di tutto, il colore, la pastosità delle tecniche utilizzate, sono elementi ricorrenti nell'arte di Nobili, dove le tinte unite lasciano lo spazio agli elementi essenziali. Il vetro frantumato, per la rappresentazione del tema centrale, così come la nascita, sono le immagini della verità che si rivela ai nostri occhi, ricca di stimoli e percorsi espressivi aperti.
Il simbolo di appartenenza è stato un tema sempre caro all'arte di Nobili che più volte si è impegnato nella ricerca dell'identità dell'uomo distratto e contaminato dall'alienante vita meccanica del normale processo quotidiano.
La sua ricerca vive in funzione della coesistenza di più realtà artistiche ed espressive, la scultura è ciò che resta di un pensiero ed il video il pensiero stesso messo in opera.
La poetica della sua arte pura e incontaminata offre sempre maggiori spunti di riflessione su temi semplici e di natura attuale. L'artista non si avvale di espedienti ambiziosi, segue il suo percorso con l'interazione degli elementi essenziali.
Attraversando la sua prima esposizione romana, la forza del rumore della materia vitrea e plastica creano il giusto suono causato abitualmente dall'arte di Nobili. La rottura, è la parola chiave di questo percorso intenzionato a raccontare la rinascita e la riscoperta della verità: la maieutica.
Gli esperimenti di ricerca interiore si affacciano alla ricerca socratica della maieutica, il desiderio di arrivare alla verità, il saper di non sapere. Il parto della conoscenza è rappresentato dalla Fenarete, madre del filosofo Socrate, in un video e in un percorso fotografico di Florindo Rilli che accompagna Nobili attraverso quest'indagine gnoseologica e d'introspezione.
Rilli, fotografo indagatore di immagini, utilizza come combinazione necessaria il corpo, terreno di ricerca primario. I suoi temi, così come le sue immagini, camminano lungo il labile confine del pubblico e del privato senza varcarlo mai. La purezza e lo sguardo posato con cui utilizza il mezzo fotografico interpretano perfettamente il delicato viaggio affrontato per questa esposizione dal carattere ermetico e meditativo.
I materiali propri dell'esposizione saranno sempre presenti, mutandosi ed integrandosi. Il corpo senz'anima sincopato ed angosciante nella performance di Inanna Trillis, narrata dalla voce di Angelo Rinna, è bloccato, sterile, impacchettato in una membrana con il volto che celebra la paura ed invita alla riflessione sulla morte, e sulla vita come accade in tutto il percorso artistico presente. Nasce la verità, la placenta plastica è la materia costante dell'artista che avvolge il corpo nato per essere riconosciuto ed esplorare la conoscenza.
19
settembre 2013
Leonardo Nobili / Florindo Rilli – MutAzioni
Dal 19 settembre al 03 ottobre 2013
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
28 PIAZZA DI PIETRA – FINE ART GALLERY
Roma, Piazza Di Pietra, 28, (Roma)
Roma, Piazza Di Pietra, 28, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10.30-13/15.30-20
lunedì mattina chiuso
Vernissage
19 Settembre 2013, 18.30
Autore
Curatore