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Leone Lodi scultore (1900-1974)
Dal “Novecento” all’arte monumentale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura giovedì 12 ottobre al Palazzo della Triennale di Milano, la mostra dello scultore Leone Lodi ( Soresina 1900-1974).
La mostra retrospettiva, promossa dalla Provincia di Milano, dalla Provincia di Cremona e dal Comune di Crema, e curata da Nicoletta Colombo in collaborazione con l’Associazione Leone Lodi, presenta complessivamente una cinquantina di opere, e si sviluppa contemporaneamente su tre spazi espositivi: il Palazzo della Triennale di Milano, storica sede che ospita già in permanenza alcune opere di Leone Lodi, il Museo Civico di Crema e del Cremasco a Crema e Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano.
La rivalutazione storica del Novecento Italiano, le recenti mostre che hanno posto nella giusta luce la parabola del monumentalismo degli Anni Trenta, secondo il significato europeo di unità delle arti e di collaborazione tra architettura, scultura e decorazione, hanno stimolato la ricerca volta alla rilettura dell’opera di Leone Lodi, artista che è stato tra i protagonisti più attivi di tale clima artistico.
La sua presenza nella città di Milano, epicentro edificante della “grande scultura” degli anni trenta, e la successiva attività mantenuta sul registro monumentale in territorio cremonese, hanno incoraggiato la collaborazione della Provincia di Milano e di Cremona, della Triennale di Milano e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema, per lavorare in sinergia e con l’impegno comune a decifrare un consuntivo storico sull’attività dell’artista nella città di Milano e sul territorio d’origine, quello cremonese.
Per una conoscenza più approfondita dell’artista e della sua opera decorativa sono stati previsti anche due percorsi liberi, esterni alle mostre, nei territori milanese, che si estenderà dal cuore della città ai suoi lembi periferici e l’altro nel territorio cremonese, dove sono visibili i lavori di carattere civile e religioso di maggiore impegno nell’ambito della provincia.
Note biografiche
Originario di una famiglia di tradizioni artistiche, Leone Lodi (Soresina 1900-1974), collabora fin da giovane come artigiano decoratore in ateliers milanesi di ornato architettonico, frequenta i corsi serali dell’Accademia di Brera e della Scuola Civica del Castello Sforzesco. Il suo apprendistato si esercita negli studi di scultori milanesi, tra cui quello di Adolfo Wildt. Le prime sculture, realizzate attorno al 1919, risentono ancora del clima simbolista, per assumere, negli anni successivi la robusta plasticità novecentista.
Negli Anni Venti partecipa al Concorso Cesare Sarfatti, alla seconda mostra del Novecento Italiano alla Permanente di Milano. Nel ’28 ha inizio la collaborazione con gli architetti per interventi su scala monumentale, che segneranno la sua feconda attività per tutti gli anni trenta e quaranta: Lodi sarà infatti tra i protagonisti di spicco dei grandi cantieri che vedranno il lavoro collettivo di architetti, scultori e pittori, secondo quel concetto di unità delle arti, che culminerà con le storiche Triennali di Milano del 1933, 1936, 1940.
A tali edizioni Lodi partecipa con numerosi interventi, sovente in veste autonoma, come anche in qualità di esecutore dei progetti di Mario Sironi. Collabora con i maggiori architetti dell’epoca, Pica, Piacentini, Mezzanotte, Ponti, Pagano, Faludi, Bergonzo, Baldessari, ecc. e, per numerose realizzazioni nell’ambito della V Triennale, con Mario Sironi.
Numerose le decorazioni scultoree nella città ambrosiana: per nominarne alcune, gli interventi per il Palazzo della Borsa di Milano, per il Cimitero Monumentale, Palazzo di Giustizia, il Cimitero di Musocco, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, la Chiesa di San Marco, il Palazzo della Guardia di Finanza Fabio Filzi, l’Università Bocconi, il Palazzo delle Assicurazioni Generali di via della Signora e di corso Magenta, il Teatro Manzoni, ecc.
A fine Anni Trenta lavora a Bergamo con l’architetto Alziro Bergonzo e vi esegue i rilievi dell’Arengario, quelli per la Casa Locatelli, per la Torre dell’Autostrada e per la fontana di Porta Nuova.
Nel ’37 è presente alla Exposition Universelle di Parigi, con un bassorilievo che decora la facciata del Padiglione italiano.
Al termine del secondo conflitto mondiale si trasferisce definitivamente a Soresina, dove svolge ruolo attivo di organizzatore culturale e dove prosegue l’attività sia su media e piccola dimensione che per i cospicui interventi monumentali a carattere civile e religioso.
Negli Anni Cinquanta e Sessanta realizza importanti gruppi scultorei per la Snia Viscosa di Marinotti e, in territorio cremonese il Monumento ai Caduti per la Libertà di Soresina, i monumenti di San Bassano, di Madignano, il Monumento ai Martiri di Cefalonia di Pizzighettone, i bassorilievi per l’Ospedale Robbiani di Soresina, per la Chiesa Parrocchiale di Azzanello, per la Chiesa di Romanengo, ecc.
Le Mostre
Presso la Triennale Palazzo dell’Arte, sede storica delle imponenti Triennali di “Novecento”, la V del 1933, la VI del ’36 e la IV del ’40, della Mostra dell’Aeronautica Italiana del ’34 e della Mostra dello Sport del ’35, eventi di risonanza europea ai quali Lodi prese parte collaborando con i nomi più prestigiosi dell’arte e dell’architettura europea del periodo, saranno esposte al piano terra i lavori originali come lo spettacolare Il dono in alabastro, dell’altezza di oltre tre metri, e altri saggi preparatori per le opere che l’artista presentò in occasione delle manifestazioni citate, tenutesi al Palazzo dell’Arte. Rientrerà nel percorso espositivo, consistente in una decina di opere e illustrato da pannelli esplicativi, anche la grande scultura Donna seduta, realizzata da Lodi su disegno di Mario Sironi, ciò che ci rimane della maestosa fontana dell’ Impluvium della V Triennale; la statua è in permanenza collocata all’ingresso del Palazzo.
Il Museo Civico di Crema e del Cremasco a Crema ospiterà nella Sala Pietro da Cemmo un cospicuo numero di sculture, alto e bassorilievi, con una attenzione particolare per i saggi realizzati nel periodo soresinese post-1943, senza escludere pezzi di epoca novecentista, quali il Beethoven 1924, Donna che cammina, esposto alla mostra Sindacale alla Permanente di Milano nel 1929, il frammento della Colonna presentata alla Mostra del Tessile a Roma nel 1938, rilievi preparatori per gli interventi a Bergamo dei finali anni trenta, bozzetti preliminari per le opere collocate nel complesso Snia Viscosa di Torviscosa nel ’38, al Teatro Manzoni di Milano nel ’49 e per i monumenti del territorio cremonese negli anni cinquanta e sessanta . In una apposita sala verrà allestita una mostra fotografica che illustrerà il rapporto di Leone Lodi con l’architettura.
Il chiostro di Palazzo Isimbardi a Milano sarà invece scenario appropriato per i bassorilievi su grande scala preparatori per i rilievi esterni della Università Bocconi di Milano, per le formelle di studio ai riquadri con i segni zodiacali del Palazzo della Borsa di piazza Affari, per le decorazioni preliminari relative delle sedi ambrosiane delle Assicurazioni Generali di Largo Augusto e di Corso Magenta, per le grandi statue tutto tondo in marmo Angelo degli iniziali Anni Trenta, Venere 1946, il lirico Giovinetto 1935 e il rilievo purista Alloggiare i pellegrini 1936, entrambi da poco ritrovati.
Percorsi esterni
Un depliant illustrerà le tappe di entrambi i percorsi che condurranno alle sedi degli interventi scultorei.
Itinerario sul territorio urbano milanese
* Palazzo di via Caradosso (ex Palazzo Adamello,
* ora Banca San Paolo di Brescia)
* Palazzo delle Assicurazioni Generali di Corso Magenta
* Palazzo della Borsa
* Palazzo Assicurazioni Generali di via Signora-Largo Augusto
* Università Bocconi
* Palazzo di Giustizia
* Palazzo di via Santa Maria Segreta-via Meravigli
* Chiesa di San Marco
* Chiesa di Santa Maria del Suffragio
* Chiesa di Santa Maria Nascente
* Guardia di Finanza di via Fabio Filzi (qui, oltre al grande bassorilievo sulla facciata, è in discussione il progetto di riportare alla luce un bassorilievo di soffittatura di Lodi nell’interno dell’edificio)
* Teatro Manzoni
* Cimitero Monumentale
* Cimitero di Musocco
* Campo Giochi QT8 (proposta di restauro della statua originale della V Triennale, L’Acquaiolo, ora qui collocato e notevolmente danneggiato)
* Sala Consiglio ConfCooperative
Itinerario sul territorio cremonese
* Monumento ai Caduti della Libertà di Soresina
* Monumento ai Caduti in guerra di Grumello
* Monumento ai Caduti di San Bassano
* Monumento ai Caduti di Cefalonia e Monumento ai Caduti di Pizzighettone
* Monumento ai Caduti di Madignano
* Cimitero di Soresina (Tomba Alighieri, Zanoncelli, Grassi, Achilli, Cominetti, Tomba Leone Lodi, Sacrario)
* Cimitero Monumentale di Cremona (Tomba Casella)
* Ospedale Robbiani di Soresina
* Chiesa Parrocchiale di Azzanello
* Chiesa di Romanengo
* Chiesa Parrocchiale di Cumignano
* Chiesa della Vergine di Caravaggio di Soresina
* Teatro Sociale di Soresina
* Museo Civico Ala Ponzone, Cremona
* Atelier Leone Lodi, Soresina
Catalogo
Il catalogo Scheiwiller Editore contiene saggi di Nicoletta Colombo, Chiara Mari (sull’attività monumentale in area milanese), Tiziana Cordani (per la produzione di ambito cremonese).
Il riordino dell’Archivio Lodi e il ritrovamento di materiali e documenti di prima mano ha permesso di realizzare apparati filologici dettagliati, consistenti in una minuta cronologia, in una elencazione completa degli interventi monumentali e nella redazione di schede per i singoli interventi, tutti corredati da una ricca documentazione fotografica d’epoca. Bibliografia ed esposizioni a cura di Chiara Mari.
La mostra retrospettiva, promossa dalla Provincia di Milano, dalla Provincia di Cremona e dal Comune di Crema, e curata da Nicoletta Colombo in collaborazione con l’Associazione Leone Lodi, presenta complessivamente una cinquantina di opere, e si sviluppa contemporaneamente su tre spazi espositivi: il Palazzo della Triennale di Milano, storica sede che ospita già in permanenza alcune opere di Leone Lodi, il Museo Civico di Crema e del Cremasco a Crema e Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano.
La rivalutazione storica del Novecento Italiano, le recenti mostre che hanno posto nella giusta luce la parabola del monumentalismo degli Anni Trenta, secondo il significato europeo di unità delle arti e di collaborazione tra architettura, scultura e decorazione, hanno stimolato la ricerca volta alla rilettura dell’opera di Leone Lodi, artista che è stato tra i protagonisti più attivi di tale clima artistico.
La sua presenza nella città di Milano, epicentro edificante della “grande scultura” degli anni trenta, e la successiva attività mantenuta sul registro monumentale in territorio cremonese, hanno incoraggiato la collaborazione della Provincia di Milano e di Cremona, della Triennale di Milano e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema, per lavorare in sinergia e con l’impegno comune a decifrare un consuntivo storico sull’attività dell’artista nella città di Milano e sul territorio d’origine, quello cremonese.
Per una conoscenza più approfondita dell’artista e della sua opera decorativa sono stati previsti anche due percorsi liberi, esterni alle mostre, nei territori milanese, che si estenderà dal cuore della città ai suoi lembi periferici e l’altro nel territorio cremonese, dove sono visibili i lavori di carattere civile e religioso di maggiore impegno nell’ambito della provincia.
Note biografiche
Originario di una famiglia di tradizioni artistiche, Leone Lodi (Soresina 1900-1974), collabora fin da giovane come artigiano decoratore in ateliers milanesi di ornato architettonico, frequenta i corsi serali dell’Accademia di Brera e della Scuola Civica del Castello Sforzesco. Il suo apprendistato si esercita negli studi di scultori milanesi, tra cui quello di Adolfo Wildt. Le prime sculture, realizzate attorno al 1919, risentono ancora del clima simbolista, per assumere, negli anni successivi la robusta plasticità novecentista.
Negli Anni Venti partecipa al Concorso Cesare Sarfatti, alla seconda mostra del Novecento Italiano alla Permanente di Milano. Nel ’28 ha inizio la collaborazione con gli architetti per interventi su scala monumentale, che segneranno la sua feconda attività per tutti gli anni trenta e quaranta: Lodi sarà infatti tra i protagonisti di spicco dei grandi cantieri che vedranno il lavoro collettivo di architetti, scultori e pittori, secondo quel concetto di unità delle arti, che culminerà con le storiche Triennali di Milano del 1933, 1936, 1940.
A tali edizioni Lodi partecipa con numerosi interventi, sovente in veste autonoma, come anche in qualità di esecutore dei progetti di Mario Sironi. Collabora con i maggiori architetti dell’epoca, Pica, Piacentini, Mezzanotte, Ponti, Pagano, Faludi, Bergonzo, Baldessari, ecc. e, per numerose realizzazioni nell’ambito della V Triennale, con Mario Sironi.
Numerose le decorazioni scultoree nella città ambrosiana: per nominarne alcune, gli interventi per il Palazzo della Borsa di Milano, per il Cimitero Monumentale, Palazzo di Giustizia, il Cimitero di Musocco, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, la Chiesa di San Marco, il Palazzo della Guardia di Finanza Fabio Filzi, l’Università Bocconi, il Palazzo delle Assicurazioni Generali di via della Signora e di corso Magenta, il Teatro Manzoni, ecc.
A fine Anni Trenta lavora a Bergamo con l’architetto Alziro Bergonzo e vi esegue i rilievi dell’Arengario, quelli per la Casa Locatelli, per la Torre dell’Autostrada e per la fontana di Porta Nuova.
Nel ’37 è presente alla Exposition Universelle di Parigi, con un bassorilievo che decora la facciata del Padiglione italiano.
Al termine del secondo conflitto mondiale si trasferisce definitivamente a Soresina, dove svolge ruolo attivo di organizzatore culturale e dove prosegue l’attività sia su media e piccola dimensione che per i cospicui interventi monumentali a carattere civile e religioso.
Negli Anni Cinquanta e Sessanta realizza importanti gruppi scultorei per la Snia Viscosa di Marinotti e, in territorio cremonese il Monumento ai Caduti per la Libertà di Soresina, i monumenti di San Bassano, di Madignano, il Monumento ai Martiri di Cefalonia di Pizzighettone, i bassorilievi per l’Ospedale Robbiani di Soresina, per la Chiesa Parrocchiale di Azzanello, per la Chiesa di Romanengo, ecc.
Le Mostre
Presso la Triennale Palazzo dell’Arte, sede storica delle imponenti Triennali di “Novecento”, la V del 1933, la VI del ’36 e la IV del ’40, della Mostra dell’Aeronautica Italiana del ’34 e della Mostra dello Sport del ’35, eventi di risonanza europea ai quali Lodi prese parte collaborando con i nomi più prestigiosi dell’arte e dell’architettura europea del periodo, saranno esposte al piano terra i lavori originali come lo spettacolare Il dono in alabastro, dell’altezza di oltre tre metri, e altri saggi preparatori per le opere che l’artista presentò in occasione delle manifestazioni citate, tenutesi al Palazzo dell’Arte. Rientrerà nel percorso espositivo, consistente in una decina di opere e illustrato da pannelli esplicativi, anche la grande scultura Donna seduta, realizzata da Lodi su disegno di Mario Sironi, ciò che ci rimane della maestosa fontana dell’ Impluvium della V Triennale; la statua è in permanenza collocata all’ingresso del Palazzo.
Il Museo Civico di Crema e del Cremasco a Crema ospiterà nella Sala Pietro da Cemmo un cospicuo numero di sculture, alto e bassorilievi, con una attenzione particolare per i saggi realizzati nel periodo soresinese post-1943, senza escludere pezzi di epoca novecentista, quali il Beethoven 1924, Donna che cammina, esposto alla mostra Sindacale alla Permanente di Milano nel 1929, il frammento della Colonna presentata alla Mostra del Tessile a Roma nel 1938, rilievi preparatori per gli interventi a Bergamo dei finali anni trenta, bozzetti preliminari per le opere collocate nel complesso Snia Viscosa di Torviscosa nel ’38, al Teatro Manzoni di Milano nel ’49 e per i monumenti del territorio cremonese negli anni cinquanta e sessanta . In una apposita sala verrà allestita una mostra fotografica che illustrerà il rapporto di Leone Lodi con l’architettura.
Il chiostro di Palazzo Isimbardi a Milano sarà invece scenario appropriato per i bassorilievi su grande scala preparatori per i rilievi esterni della Università Bocconi di Milano, per le formelle di studio ai riquadri con i segni zodiacali del Palazzo della Borsa di piazza Affari, per le decorazioni preliminari relative delle sedi ambrosiane delle Assicurazioni Generali di Largo Augusto e di Corso Magenta, per le grandi statue tutto tondo in marmo Angelo degli iniziali Anni Trenta, Venere 1946, il lirico Giovinetto 1935 e il rilievo purista Alloggiare i pellegrini 1936, entrambi da poco ritrovati.
Percorsi esterni
Un depliant illustrerà le tappe di entrambi i percorsi che condurranno alle sedi degli interventi scultorei.
Itinerario sul territorio urbano milanese
* Palazzo di via Caradosso (ex Palazzo Adamello,
* ora Banca San Paolo di Brescia)
* Palazzo delle Assicurazioni Generali di Corso Magenta
* Palazzo della Borsa
* Palazzo Assicurazioni Generali di via Signora-Largo Augusto
* Università Bocconi
* Palazzo di Giustizia
* Palazzo di via Santa Maria Segreta-via Meravigli
* Chiesa di San Marco
* Chiesa di Santa Maria del Suffragio
* Chiesa di Santa Maria Nascente
* Guardia di Finanza di via Fabio Filzi (qui, oltre al grande bassorilievo sulla facciata, è in discussione il progetto di riportare alla luce un bassorilievo di soffittatura di Lodi nell’interno dell’edificio)
* Teatro Manzoni
* Cimitero Monumentale
* Cimitero di Musocco
* Campo Giochi QT8 (proposta di restauro della statua originale della V Triennale, L’Acquaiolo, ora qui collocato e notevolmente danneggiato)
* Sala Consiglio ConfCooperative
Itinerario sul territorio cremonese
* Monumento ai Caduti della Libertà di Soresina
* Monumento ai Caduti in guerra di Grumello
* Monumento ai Caduti di San Bassano
* Monumento ai Caduti di Cefalonia e Monumento ai Caduti di Pizzighettone
* Monumento ai Caduti di Madignano
* Cimitero di Soresina (Tomba Alighieri, Zanoncelli, Grassi, Achilli, Cominetti, Tomba Leone Lodi, Sacrario)
* Cimitero Monumentale di Cremona (Tomba Casella)
* Ospedale Robbiani di Soresina
* Chiesa Parrocchiale di Azzanello
* Chiesa di Romanengo
* Chiesa Parrocchiale di Cumignano
* Chiesa della Vergine di Caravaggio di Soresina
* Teatro Sociale di Soresina
* Museo Civico Ala Ponzone, Cremona
* Atelier Leone Lodi, Soresina
Catalogo
Il catalogo Scheiwiller Editore contiene saggi di Nicoletta Colombo, Chiara Mari (sull’attività monumentale in area milanese), Tiziana Cordani (per la produzione di ambito cremonese).
Il riordino dell’Archivio Lodi e il ritrovamento di materiali e documenti di prima mano ha permesso di realizzare apparati filologici dettagliati, consistenti in una minuta cronologia, in una elencazione completa degli interventi monumentali e nella redazione di schede per i singoli interventi, tutti corredati da una ricca documentazione fotografica d’epoca. Bibliografia ed esposizioni a cura di Chiara Mari.
14
ottobre 2006
Leone Lodi scultore (1900-1974)
Dal 14 ottobre al 06 novembre 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO DI CREMA E DEL CREMASCO
Crema, Via Dante Alighieri, 49, (Cremona)
Crema, Via Dante Alighieri, 49, (Cremona)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 9 /12 -14.30 /18.30, sabato e festivi ore 10 /12 -16 /19
Vernissage
14 Ottobre 2006, ore 17.30
Editore
LIBRI SCHEIWILLER
Autore
Curatore