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Leopoldo Marciani – Trionfi della luce
Non e’ solo natura il contesto rappresentato da Marciani perche’ in detti spazi insistono, a volte, costruzioni immerse nel verde, barche, cabine, strutture metalliche, il tutto quasi scaturito, di volta in volta, dalla sabbia, con il mare che fa da contrappunto.
Comunicato stampa
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Le realtà interiori di Leopoldo Marciani
I primi confronti pubblici di Leopoldo Marciani (Pescara 1924, occasionalmente, poi per molti anni Lanciano ed infine Chieti) risalgono ai primi anni cinquanta, quando cioe' e' ancora vivissimo in Italia lo scontro tra la tendenza iconica (Roderigo di Castiglia, 1948) e quella aniconica (Forma, 1947). Ma prescindendo da cio' nel contesto del realismo insisteva, dal 1925, la tendenza del -realismo magico- e negli anni 1955/60, poi, parte del realismo veniva fortemente influenzata dalla cultura esistenzialista a Parigi con Bacon e Dubuffet e in Italia con Sughi e Cremoncini.
Questo il contesto, allargato, in cui Marciani, dopo gli studi di arti grafiche a Firenze e il successivo ritorno in Abruzzo, si trovava ad operare le sue scelte. Ma per questo artista non c'e' bisogno di cercare lontano perche' lui stesso chiarisce: -Dipingo sperando di dire cio' che mi comunica il reale-. E nelle opere ordinate nella personale di Pescara (2007) come in quelle riprodotte in catalogo riemerge tutto il cammino percorso. Scaturisce una scelta di campo dove sono compresenti aspetti del realismo magico e del realismo esistenziale ma fatti propri in una materializzazione del suo operare quasi da mosaicista, con tessere sapientemente tese a costruire un personalissimo reale. E di questo reale sorprende la costanza della indagine, la marcatura dei confini delle singole tessere costitutive, l'insieme sempre in controluce, dove i colori si collocano entro i confini delle singole tessere, come -cotti- insieme alle stesse.
Ma non e' solo natura il contesto rappresentato da Marciani perche' in detti spazi insistono, a volte, costruzioni immerse nel verde, barche, cabine, strutture metalliche, il tutto quasi scaturito, di volta in volta, dalla sabbia, con il mare che fa da contrappunto. Come a volte si propongono, in primo piano, alberi scheletrici con in secondo piano alberi e prati gonfi di verde, e il linguaggio, come il messaggio, diventano carichi di inquietudine. Rare volte appaiono figure umane, rese quasi plasticamente, simili a quelle delle sue scene d'arte sacra. Ma cio' che regna sovrano e' il silenzio, quasi assordante. Questo mondo e questo mondo di progettare e' la risposta di Leopoldo Marciani alle -Comunicazioni del reale-. E con le conquiste, tecniche e cromatiche, di volta in volta realizzate l'artista ha scalato in solitaria la seconda metà del Novecento, non cedendo mai alle lusinghe delle infinite sperimentazioni e diventando, a suo modo, unico, irripetibile, di riferimento.
Ora il tutto e' documentato dalla monografia -Leopoldo Marciani, le realtà interiori-, promossa dalla Ass. Cult. -Lo Svincolo- di Chieti, con testi di Leo Strozzieri e Maurizio Vitello, con progetto grafico a cura di Leader di Ugo Marciani e stampa realizzata da Publish di Sambuceto. Si e' allargato, quindi, il confronto.
Fausto Ianni
(da ECO d'Arte Moderna giu. /lug. /ago. 2008 n. 167)
Presentazione in Galleria della Prof.ssa Silvia Marchesini
Pieghevole con presentazione di Leo Strozzieri
I primi confronti pubblici di Leopoldo Marciani (Pescara 1924, occasionalmente, poi per molti anni Lanciano ed infine Chieti) risalgono ai primi anni cinquanta, quando cioe' e' ancora vivissimo in Italia lo scontro tra la tendenza iconica (Roderigo di Castiglia, 1948) e quella aniconica (Forma, 1947). Ma prescindendo da cio' nel contesto del realismo insisteva, dal 1925, la tendenza del -realismo magico- e negli anni 1955/60, poi, parte del realismo veniva fortemente influenzata dalla cultura esistenzialista a Parigi con Bacon e Dubuffet e in Italia con Sughi e Cremoncini.
Questo il contesto, allargato, in cui Marciani, dopo gli studi di arti grafiche a Firenze e il successivo ritorno in Abruzzo, si trovava ad operare le sue scelte. Ma per questo artista non c'e' bisogno di cercare lontano perche' lui stesso chiarisce: -Dipingo sperando di dire cio' che mi comunica il reale-. E nelle opere ordinate nella personale di Pescara (2007) come in quelle riprodotte in catalogo riemerge tutto il cammino percorso. Scaturisce una scelta di campo dove sono compresenti aspetti del realismo magico e del realismo esistenziale ma fatti propri in una materializzazione del suo operare quasi da mosaicista, con tessere sapientemente tese a costruire un personalissimo reale. E di questo reale sorprende la costanza della indagine, la marcatura dei confini delle singole tessere costitutive, l'insieme sempre in controluce, dove i colori si collocano entro i confini delle singole tessere, come -cotti- insieme alle stesse.
Ma non e' solo natura il contesto rappresentato da Marciani perche' in detti spazi insistono, a volte, costruzioni immerse nel verde, barche, cabine, strutture metalliche, il tutto quasi scaturito, di volta in volta, dalla sabbia, con il mare che fa da contrappunto. Come a volte si propongono, in primo piano, alberi scheletrici con in secondo piano alberi e prati gonfi di verde, e il linguaggio, come il messaggio, diventano carichi di inquietudine. Rare volte appaiono figure umane, rese quasi plasticamente, simili a quelle delle sue scene d'arte sacra. Ma cio' che regna sovrano e' il silenzio, quasi assordante. Questo mondo e questo mondo di progettare e' la risposta di Leopoldo Marciani alle -Comunicazioni del reale-. E con le conquiste, tecniche e cromatiche, di volta in volta realizzate l'artista ha scalato in solitaria la seconda metà del Novecento, non cedendo mai alle lusinghe delle infinite sperimentazioni e diventando, a suo modo, unico, irripetibile, di riferimento.
Ora il tutto e' documentato dalla monografia -Leopoldo Marciani, le realtà interiori-, promossa dalla Ass. Cult. -Lo Svincolo- di Chieti, con testi di Leo Strozzieri e Maurizio Vitello, con progetto grafico a cura di Leader di Ugo Marciani e stampa realizzata da Publish di Sambuceto. Si e' allargato, quindi, il confronto.
Fausto Ianni
(da ECO d'Arte Moderna giu. /lug. /ago. 2008 n. 167)
Presentazione in Galleria della Prof.ssa Silvia Marchesini
Pieghevole con presentazione di Leo Strozzieri
18
ottobre 2008
Leopoldo Marciani – Trionfi della luce
Dal 18 al 30 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Orario di apertura
10-12.30 / 15.30-19.30, chiuso festivi
Vernissage
18 Ottobre 2008, ore 18
Autore
Curatore