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Leopoldo Pezzella – MadreMare
In questa occasione l’artista presenterà quattordici sculture, dieci opere su carta ed un video accompagnato dai motivi mediterranei del gruppo siciliano Agricantus
Comunicato stampa
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L’economia di San Giovanni a Teduccio è storicamente legata alla navigazione. Un tempo la parte alta del quartiere, indicata dai suoi abitanti con l’espressione “ncoppa ’a marina”, era interamente occupata dalla spiaggia, sulla quale sorgeva una miriade di cantieri per la costruzione di imbarcazioni. A dirigerle erano i cosiddetti “maestri d’ascia”, depositari delle tecniche di un mestiere tramandato di generazione in generazione.
Leopoldo Pezzella proviene appunto da una famiglia di “maestri d’ascia” del luogo e tale circostanza risulta basilare per la sua ricerca. Le componenti del paesaggio di tale tradizione divengono difatti materia prima delle sue sculture. I legni di diverse varietà, dipinti in acrilico nero o lasciati ai loro colori naturali; le lastre di vetro dalle sagome curvilinee; i listelli di metallo; i tessuti di iuta; i grossi sassi raccolti in riva al mare; le robuste corde marinaresche sono tutti elementi che, se per un verso evocano inevitabilmente l’Arte Povera, dall’altro sono inequivocabilmente identificabili come emanazioni dirette del suo retroterra culturale. Il carattere slanciato ed oblungo delle sculture e la sostanziale tensione verso la linea arcuata cui sono improntate, costituiscono inoltre richiami altrettanto espliciti alle forme delle barche. Titoli come Albero maestro (del quale esistono due versioni) Nervo, Prua, Longherone, Scafo, Remo… non possono infine che avvalorare ulteriormente l’assunto.
In questa occasione l’artista presenterà quattordici sculture, dieci opere su carta ed un video accompagnato dai motivi mediterranei del gruppo siciliano Agricantus.
STEFANO TACCONE
Leopoldo Pezzella proviene appunto da una famiglia di “maestri d’ascia” del luogo e tale circostanza risulta basilare per la sua ricerca. Le componenti del paesaggio di tale tradizione divengono difatti materia prima delle sue sculture. I legni di diverse varietà, dipinti in acrilico nero o lasciati ai loro colori naturali; le lastre di vetro dalle sagome curvilinee; i listelli di metallo; i tessuti di iuta; i grossi sassi raccolti in riva al mare; le robuste corde marinaresche sono tutti elementi che, se per un verso evocano inevitabilmente l’Arte Povera, dall’altro sono inequivocabilmente identificabili come emanazioni dirette del suo retroterra culturale. Il carattere slanciato ed oblungo delle sculture e la sostanziale tensione verso la linea arcuata cui sono improntate, costituiscono inoltre richiami altrettanto espliciti alle forme delle barche. Titoli come Albero maestro (del quale esistono due versioni) Nervo, Prua, Longherone, Scafo, Remo… non possono infine che avvalorare ulteriormente l’assunto.
In questa occasione l’artista presenterà quattordici sculture, dieci opere su carta ed un video accompagnato dai motivi mediterranei del gruppo siciliano Agricantus.
STEFANO TACCONE
16
maggio 2006
Leopoldo Pezzella – MadreMare
Dal 16 maggio al 14 luglio 2006
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA COMUNALE A. LABRIOLA
Napoli, Piazza Giovanni Battista Pacichelli, 10, (Napoli)
Napoli, Piazza Giovanni Battista Pacichelli, 10, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: dalle ore 9:30 alle ore 18:30
Vernissage
16 Maggio 2006, ore 17,30
Autore
Curatore