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Leopoldo Terreni
una personale del pittore Leopoldo Terreni, che vedrà esposte opere (molte delle quali inedite) realizzate dai primi anni ottanta ad oggi
Comunicato stampa
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Sabato 17 marzo alle ore 18 sarà inaugurata negli spazi della galleria Giraldi, in piazza della Repubblica n.59, una personale del pittore Leopoldo Terreni, che vedrà esposte opere (molte delle quali inedite) realizzate dai primi anni ottanta ad oggi.
Terreni collabora con la galleria da venticinque anni; le opere in mostra si riferiscono a questo periodo, da quando cioè, abbandonata l’esperienza postmacchiaiola ed iperrealista, si dedica ad una ricerca stilistica e concettuale caratterizzata dalla assunzione di responsabilità che gli deriva dall’avvertire forti ripercussioni sociali tra l’arte e la società.
E’ così che l’espressione artistica di Terreni affronta e rappresenta le contraddizioni presenti tra le aspirazioni alla coscienza professionale, al senso civico e ad un processo evolutivo e creativo che riconosca la civiltà dei meriti, con i sempre più frequenti condizionamenti culturali presenti nella società consumistica e post industriale.
Spesso le ambientazioni pittoriche di Terreni sono popolate da “pirotalchi” (così definiti dal critico d’arte Massimo Carboni in occasione della presentazione della personale tenuta nel 1990 a Palazzo Lanfranchi in Pisa), “omini e figurette perennemente deambulanti, provenienti chissà da dove e diretti verso un’altrettanto ignota destinazione, corpi stilizzati e geometrizzati eppure animati, che si arrestano alla soglia dell’identificazione della forma, del processo di riconoscibilità dell’immagine”.
Queste figure instabili si sovrappongono e si confondono nelle diverse scansioni spaziali in modo quasi accidentale ed apparentemente giocoso e umoristico, coerentemente all’atteggiamento rilassato e non enfatico in rapporto all’arte scelto dal Terreni, il cui lavoro è costantemente teso ad un difficile precario equilibrio, oscillando continuamente tra linguaggi pubblicitari e tradizione pittorica, tra dinamicità degli spazi ed impaginazione grafica tendenzialmente statica, tra ordine geometrico-astratto e slittamenti della pluralità prospettica degli spazi.
Leopoldo Terreni è nato nel 1952 a Terricciola (Pisa), dove attualmente vive e lavora; dal 1977 ha tenuto mostre personali e partecipato a mostre collettive, anche presso spazi pubblici. Tra queste se ne ricordano alcune: Sala Comunale di Montopoli Valdarno nel 1985, atelier Lochner di Amburgo nel 1989, Palazzo Lanfranchi di Pisa nel 1990, galleria Il Canovaccio di Roma nel 1992, galleria De Florio di Roma nel 1993, Brockmann Galerie di Dusseldorf nel 1996, Doris Atelier di Dusseldorf nel 1997, Sala della Cassa di Risparmi di S. Miniato a S. Miniato nel 1997, Salon de Arte de la Casa Amarilla a Santa Cruz De Tenerife nel 2000.
Di lui hanno scritto: Alberto Mugnaini, Franz Arrighini, Massimo Carboni, Dino Carlesi, Nicola Belcari, Sergio Bartolomei, Giovanni Lombardi, Anna Iozzino, Gianni Di Giovanni, Carlo Rossi, Carl Joseph Brockmann, Dietmar Lochner, Africano Paffi.
Terreni collabora con la galleria da venticinque anni; le opere in mostra si riferiscono a questo periodo, da quando cioè, abbandonata l’esperienza postmacchiaiola ed iperrealista, si dedica ad una ricerca stilistica e concettuale caratterizzata dalla assunzione di responsabilità che gli deriva dall’avvertire forti ripercussioni sociali tra l’arte e la società.
E’ così che l’espressione artistica di Terreni affronta e rappresenta le contraddizioni presenti tra le aspirazioni alla coscienza professionale, al senso civico e ad un processo evolutivo e creativo che riconosca la civiltà dei meriti, con i sempre più frequenti condizionamenti culturali presenti nella società consumistica e post industriale.
Spesso le ambientazioni pittoriche di Terreni sono popolate da “pirotalchi” (così definiti dal critico d’arte Massimo Carboni in occasione della presentazione della personale tenuta nel 1990 a Palazzo Lanfranchi in Pisa), “omini e figurette perennemente deambulanti, provenienti chissà da dove e diretti verso un’altrettanto ignota destinazione, corpi stilizzati e geometrizzati eppure animati, che si arrestano alla soglia dell’identificazione della forma, del processo di riconoscibilità dell’immagine”.
Queste figure instabili si sovrappongono e si confondono nelle diverse scansioni spaziali in modo quasi accidentale ed apparentemente giocoso e umoristico, coerentemente all’atteggiamento rilassato e non enfatico in rapporto all’arte scelto dal Terreni, il cui lavoro è costantemente teso ad un difficile precario equilibrio, oscillando continuamente tra linguaggi pubblicitari e tradizione pittorica, tra dinamicità degli spazi ed impaginazione grafica tendenzialmente statica, tra ordine geometrico-astratto e slittamenti della pluralità prospettica degli spazi.
Leopoldo Terreni è nato nel 1952 a Terricciola (Pisa), dove attualmente vive e lavora; dal 1977 ha tenuto mostre personali e partecipato a mostre collettive, anche presso spazi pubblici. Tra queste se ne ricordano alcune: Sala Comunale di Montopoli Valdarno nel 1985, atelier Lochner di Amburgo nel 1989, Palazzo Lanfranchi di Pisa nel 1990, galleria Il Canovaccio di Roma nel 1992, galleria De Florio di Roma nel 1993, Brockmann Galerie di Dusseldorf nel 1996, Doris Atelier di Dusseldorf nel 1997, Sala della Cassa di Risparmi di S. Miniato a S. Miniato nel 1997, Salon de Arte de la Casa Amarilla a Santa Cruz De Tenerife nel 2000.
Di lui hanno scritto: Alberto Mugnaini, Franz Arrighini, Massimo Carboni, Dino Carlesi, Nicola Belcari, Sergio Bartolomei, Giovanni Lombardi, Anna Iozzino, Gianni Di Giovanni, Carlo Rossi, Carl Joseph Brockmann, Dietmar Lochner, Africano Paffi.
17
marzo 2007
Leopoldo Terreni
Dal 17 marzo al 14 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIRALDI
Livorno, Piazza Della Repubblica, 59, (Livorno)
Livorno, Piazza Della Repubblica, 59, (Livorno)
Orario di apertura
feriali 10-13 17-20
Vernissage
17 Marzo 2007, ore 18
Autore