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Les Simulacres
ELISA BERTAGLIA | LES SIMULACRES
Mostra prorogata fino al 31 marzo
Les Simulacres, mostra personale di Elisa Bertaglia, è ora raccolta e documentata in un catalogo inedito che verrà presentato in galleria venerdì 24 marzo alle ore 18.30.
Testi critici di Sarah Corona e Rossella Farinotti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ELISA BERTAGLIA
LES SIMULACRES
Mostra prorogata fino al 31 marzo
Inaugurata lo scorso 13 gennaio Les Simulacres, mostra personale di Elisa Bertaglia, è ora raccolta e documentata in un catalogo inedito che verrà presentato in galleria venerdì 24 marzo alle ore 18.30.
La linea editoriale della galleria presenta la monografia a colori con immagini delle opere esposte e due testi critici in italiano ed inglese: il primo, una riflessione sul recente percorso di crescita in relazione anche al trasferimento a New York della gallerista e curatrice Sarah Corona, il secondo un focus sul percorso espositivo della curatrice e critica Rossella Farinotti.
Les Simulacres di Elisa Bertaglia, dopo tre anni dal progetto Singing over the Bones curata da Rossella Farinotti, è una mostra in cui l’artista si presenta attraverso una ricerca nuova, ma coerente e sostanziale, perfettamente in linea con il suo processo di costante evoluzione e con il modus operandi laborioso che ormai la identifica.
Citando il concetto di simulacro, Les Simulacres – immagine, parvenza, fantasma, illusione – riassume il fil rouge che unisce il corpo di opere realizzate nel corso degli ultimi due anni tra Stati Uniti e Italia.
Da sempre il simbolo e il linguaggio metaforico sono stati alla base della ricerca artistica di Elisa Bertaglia, ma di recente l'idea di emblema vero e proprio – soglia semantica in quanto tale – è diventata il fulcro del suo lavoro.
La mostra, composta da disegni su carta, dipinti a olio su tela e su alluminio, dimostrano la crescita dell’artista che porta con sé un repertorio di immagini e allegorie più mature e diversificate, pur sempre riconoscibili nello stile e nella poetica.
La grande opera centrale della mostra è intitolata Schwarzeide—quoting Luc Tuymans che, come apertamente espresso, allude all’omonimo dipinto ad olio su tela dell’artista belga Luc Tuymans. Elisa Bertaglia, nel suo dittico dalle importanti dimensioni 140x240 cm, richiama passo per passo la gestualità pittorica e le forme dell’opera di Tuymans, ma ne reinventa lo scenario sullo sfondo disegnato meticolosamente a grafite dove una rete sottile di erbe filamentose, foglie lanceolate e rami intrecciati popolano in densità le quinte della rappresentazione. Così, il vuoto proprio del simbolo e della memoria è colmato da una barriera eterea di arbusti, senza radice né cima, che chiude l'immaginario dello spettatore.
In dialogo, le altre opere in mostra, menzionano il teschio, simbolo universalmente riconosciuto come soglia di passaggio tra la vita e la morte. Le spoglia diventano un elemento che l’artista vuole introdurre fortemente e accompagnano un significativo passaggio di sviluppo del suo lavoro. Sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista concettuale e filosofico, ora la sua ricerca è diventata asciutta e complessa, libera da vincoli figurativi e fluida nel passare da un tema ad un altro.
Già nella mostra del 2019 – Concerto. Singing over the Bones – la ricerca dei materiali e la sperimentazione avevano portato l’artista a un livello eccelso di studio, oggi questo fattore imprescindibile si è evoluto nei piccoli dipinti su rame e alluminio dai quali la mostra prende il titolo. Se centrale è la tematica del teschio nelle opere Danse Macabre, è lo scheletro il protagonista nelle opere Les Simulacres – diretta citazione del gruppo di incisioni di Holbein recentemente esposte alla Morgan Library di New York.
Le altre opere di piccolo e medio formato, manifestano un dialogo costante con artisti della storia dell'arte antica o contemporanea, verso i quali Elisa Bertaglia dichiara un debito di formazione e stima: il piccolo dittico di carte trasparenti sovrapposte e il grande quadro astratto, sono citazioni di due artiste fondamentali per la sua ricerca: Agnes Martin e Liz Deschenes.
La mostra è aperta nei seguenti giorni e orari:
da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00*
*altri giorni e orari su appuntamento
Galleria Martina Corbetta
Via Milano, 98. Giussano (MB)
LES SIMULACRES
Mostra prorogata fino al 31 marzo
Inaugurata lo scorso 13 gennaio Les Simulacres, mostra personale di Elisa Bertaglia, è ora raccolta e documentata in un catalogo inedito che verrà presentato in galleria venerdì 24 marzo alle ore 18.30.
La linea editoriale della galleria presenta la monografia a colori con immagini delle opere esposte e due testi critici in italiano ed inglese: il primo, una riflessione sul recente percorso di crescita in relazione anche al trasferimento a New York della gallerista e curatrice Sarah Corona, il secondo un focus sul percorso espositivo della curatrice e critica Rossella Farinotti.
Les Simulacres di Elisa Bertaglia, dopo tre anni dal progetto Singing over the Bones curata da Rossella Farinotti, è una mostra in cui l’artista si presenta attraverso una ricerca nuova, ma coerente e sostanziale, perfettamente in linea con il suo processo di costante evoluzione e con il modus operandi laborioso che ormai la identifica.
Citando il concetto di simulacro, Les Simulacres – immagine, parvenza, fantasma, illusione – riassume il fil rouge che unisce il corpo di opere realizzate nel corso degli ultimi due anni tra Stati Uniti e Italia.
Da sempre il simbolo e il linguaggio metaforico sono stati alla base della ricerca artistica di Elisa Bertaglia, ma di recente l'idea di emblema vero e proprio – soglia semantica in quanto tale – è diventata il fulcro del suo lavoro.
La mostra, composta da disegni su carta, dipinti a olio su tela e su alluminio, dimostrano la crescita dell’artista che porta con sé un repertorio di immagini e allegorie più mature e diversificate, pur sempre riconoscibili nello stile e nella poetica.
La grande opera centrale della mostra è intitolata Schwarzeide—quoting Luc Tuymans che, come apertamente espresso, allude all’omonimo dipinto ad olio su tela dell’artista belga Luc Tuymans. Elisa Bertaglia, nel suo dittico dalle importanti dimensioni 140x240 cm, richiama passo per passo la gestualità pittorica e le forme dell’opera di Tuymans, ma ne reinventa lo scenario sullo sfondo disegnato meticolosamente a grafite dove una rete sottile di erbe filamentose, foglie lanceolate e rami intrecciati popolano in densità le quinte della rappresentazione. Così, il vuoto proprio del simbolo e della memoria è colmato da una barriera eterea di arbusti, senza radice né cima, che chiude l'immaginario dello spettatore.
In dialogo, le altre opere in mostra, menzionano il teschio, simbolo universalmente riconosciuto come soglia di passaggio tra la vita e la morte. Le spoglia diventano un elemento che l’artista vuole introdurre fortemente e accompagnano un significativo passaggio di sviluppo del suo lavoro. Sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista concettuale e filosofico, ora la sua ricerca è diventata asciutta e complessa, libera da vincoli figurativi e fluida nel passare da un tema ad un altro.
Già nella mostra del 2019 – Concerto. Singing over the Bones – la ricerca dei materiali e la sperimentazione avevano portato l’artista a un livello eccelso di studio, oggi questo fattore imprescindibile si è evoluto nei piccoli dipinti su rame e alluminio dai quali la mostra prende il titolo. Se centrale è la tematica del teschio nelle opere Danse Macabre, è lo scheletro il protagonista nelle opere Les Simulacres – diretta citazione del gruppo di incisioni di Holbein recentemente esposte alla Morgan Library di New York.
Le altre opere di piccolo e medio formato, manifestano un dialogo costante con artisti della storia dell'arte antica o contemporanea, verso i quali Elisa Bertaglia dichiara un debito di formazione e stima: il piccolo dittico di carte trasparenti sovrapposte e il grande quadro astratto, sono citazioni di due artiste fondamentali per la sua ricerca: Agnes Martin e Liz Deschenes.
La mostra è aperta nei seguenti giorni e orari:
da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00*
*altri giorni e orari su appuntamento
Galleria Martina Corbetta
Via Milano, 98. Giussano (MB)
24
marzo 2023
Les Simulacres
Dal 24 al 31 marzo 2023
arte contemporanea
Location
MARTINA CORBETTA
Giussano, Via Milano, 94, (Monza E Brianza)
Giussano, Via Milano, 94, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
Venerdì 24 marzo, ore 18.30
da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00*
*altri giorni e orari su appuntamento
Sito web
Editore
Galleria Martina Corbetta
Autore
Curatore
Autore testo critico