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Letizia Battaglia – Fotografia come scelta di vita
La Casa dei Tre Oci di Venezia ospita una grande antologica di Letizia Battaglia (Palermo, 1935), una delle protagoniste più significative della fotografia italiana, che ne ripercorre l’intera carriera
Comunicato stampa
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Dal 20 marzo al 18 agosto 2019, la Casa dei Tre Oci di Venezia ospita una grande antologica di Letizia Battaglia (Palermo, 1935), una delle protagoniste più significative della fotografia italiana, che ne ripercorre l’intera carriera.
La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, organizzata da Civita Tre Venezie, in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia, con la partecipazione della Fondazione di Venezia, presenta 200 immagini, molte delle quali inedite, che rivelano il contesto sociale e politico nel quale sono state scattate.
Il percorso espositivo, ordinato tematicamente, si focalizza su quegli argomenti che hanno costruito la cifra espressiva più caratteristica di Letizia Battaglia, che l’ha portata a fare una profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discussione i presupposti visivi della cultura contemporanea.
I ritratti di donne, di uomini o di animali, o di bimbi, sono solo alcuni capitoli che compongono la rassegna; a questi si aggiungono quelli sulle città come Palermo, e quindi sulla politica, sulla vita, sulla morte, sull'amore.
Quello che ne risulta è il vero ritratto di Letizia Battaglia, una intellettuale controcorrente, ma anche una fotografa poetica e politica, una donna che si è interessata di ciò che la circondava e di quello che, lontano da lei, la incuriosiva.
Come ha avuto modo di ricordare la stessa Battaglia, “La fotografia l'ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora [...]. L'ho vissuta come salvezza e come verità”.
“Quelle che il progetto della mostra si propone di esporre – ricorda Francesca Alfano Miglietti, del percorso di Letizia Battaglia, sono ‘forme d’attenzione’: qualcosa che viene prima ancora delle sue fotografie, perché Letizia Battaglia si è interrogata su tutto ciò che cadeva sotto al suo sguardo, fosse un omicidio o un bambino, uno scorcio o un raduno, una persona oppure un cielo. Guardare è stata la sua attività principale, che si è ‘materializzata’ in straordinarie immagini”.
Conosciuta soprattutto per aver documentato con le sue fotografie quello che la mafia ha rappresentato per la sua città, dagli omicidi ai lutti, dagli intrighi politici alla lotta che s’identificava con le figure di Falcone e Borsellino, nel corso della sua carriera Letizia Battaglia ha raccontato anche la vita dei poveri e le rivolte delle piazze, tenendo sempre la città come spazio privilegiato per l’osservazione della realtà, oltre che del suo paesaggio urbano.
Letizia Battaglia ‘tratta’ il suo lavoro come un manifesto, esponendo le sue convinzioni in maniera diretta, vera, poetica e colta, rivoluzionando così il ruolo della fotografia di cronaca.
Impara la tecnica direttamente ‘in strada’, e le sue immagini si distinguono da subito per il tentativo di catturare una potente emozione e quasi sempre un sentimento di ‘pietas’.
I soggetti di Letizia, scelti non affatto casualmente, hanno tracciato un percorso finalizzato a rafforzare le proprie ideologie e convinzioni in merito alla società, all’impegno politico, alle realtà emarginate, alla violenza provocata dalle guerre di potere, all’emancipazione della donna.
Accompagna la mostra un catalogo Marsilio Editori.
Note biografiche
Letizia Battaglia è nata a Palermo nel 1935 ed è madre di tre figlie. È tra le prime donne fotoreporter italiane. Dirige dal 1974 al 1991 il team fotografico del quotidiano comunista del pomeriggio “L’ORA” di Palermo e fonda l’agenzia “Informazione Fotografica”. Le sue immagini raccontano con passione militante i sanguinosi anni delle guerre di mafia siciliana. In un bianco e nero denso di contrasti, il suo archivio si compone di foto struggenti nella perfezione della loro composizione. Crea immagini lontane da quel clamore che spesso fa parte della cronaca, silenziose e solenni.
Oltre i corpi di giudici e vittime senza nome, con il suo obiettivo continua a raccontare i suoi soggetti prediletti, bambine e giovani donne ritratte come espressione di un futuro possibile.
Non è solo una fotografa, è regista, ambientalista, assessore dei Verdi con la giunta di Leoluca Orlando negli anni della Primavera Siciliana, deputata all'Assemblea Regionale Siciliana, editore delle Edizioni della Battaglia. È cofondatrice del centro di documentazione “Giuseppe Impastato”.
È la prima donna europea a ricevere, a New York, nel 1985 il Premio Eugene Smith per la fotografia sociale e a San Francisco, The Mother Johnson Achievement for Life (1999).
Nel 2007 in Germania la società tedesca di fotografia le assegna “The Erich Salomon Prize”. Nel maggio 2009 a New York viene premiata con il “Cornell Capa Infinity Award”.
Fondatrice nel 1991 della rivista" Mezzocielo", bimestrale realizzato da sole donne. Nella lista delle 1000 donne segnalate per il Nobel per la pace, nominata dal Peace Women Across the Globe. The New York Times la nomina (unica italiana) tra le 11 donne più rappresentative del 2017.
È invitata a tenere lecture e workshop per musei e istituzioni in Italia e all'estero. Dal 2017 realizza il suo sogno inaugurando il Centro Internazionale di Fotografia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Ne dirige e cura la selezione di mostre e incontri dedicati alla fotografia storica e contemporanea.
La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, organizzata da Civita Tre Venezie, in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia, con la partecipazione della Fondazione di Venezia, presenta 200 immagini, molte delle quali inedite, che rivelano il contesto sociale e politico nel quale sono state scattate.
Il percorso espositivo, ordinato tematicamente, si focalizza su quegli argomenti che hanno costruito la cifra espressiva più caratteristica di Letizia Battaglia, che l’ha portata a fare una profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discussione i presupposti visivi della cultura contemporanea.
I ritratti di donne, di uomini o di animali, o di bimbi, sono solo alcuni capitoli che compongono la rassegna; a questi si aggiungono quelli sulle città come Palermo, e quindi sulla politica, sulla vita, sulla morte, sull'amore.
Quello che ne risulta è il vero ritratto di Letizia Battaglia, una intellettuale controcorrente, ma anche una fotografa poetica e politica, una donna che si è interessata di ciò che la circondava e di quello che, lontano da lei, la incuriosiva.
Come ha avuto modo di ricordare la stessa Battaglia, “La fotografia l'ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora [...]. L'ho vissuta come salvezza e come verità”.
“Quelle che il progetto della mostra si propone di esporre – ricorda Francesca Alfano Miglietti, del percorso di Letizia Battaglia, sono ‘forme d’attenzione’: qualcosa che viene prima ancora delle sue fotografie, perché Letizia Battaglia si è interrogata su tutto ciò che cadeva sotto al suo sguardo, fosse un omicidio o un bambino, uno scorcio o un raduno, una persona oppure un cielo. Guardare è stata la sua attività principale, che si è ‘materializzata’ in straordinarie immagini”.
Conosciuta soprattutto per aver documentato con le sue fotografie quello che la mafia ha rappresentato per la sua città, dagli omicidi ai lutti, dagli intrighi politici alla lotta che s’identificava con le figure di Falcone e Borsellino, nel corso della sua carriera Letizia Battaglia ha raccontato anche la vita dei poveri e le rivolte delle piazze, tenendo sempre la città come spazio privilegiato per l’osservazione della realtà, oltre che del suo paesaggio urbano.
Letizia Battaglia ‘tratta’ il suo lavoro come un manifesto, esponendo le sue convinzioni in maniera diretta, vera, poetica e colta, rivoluzionando così il ruolo della fotografia di cronaca.
Impara la tecnica direttamente ‘in strada’, e le sue immagini si distinguono da subito per il tentativo di catturare una potente emozione e quasi sempre un sentimento di ‘pietas’.
I soggetti di Letizia, scelti non affatto casualmente, hanno tracciato un percorso finalizzato a rafforzare le proprie ideologie e convinzioni in merito alla società, all’impegno politico, alle realtà emarginate, alla violenza provocata dalle guerre di potere, all’emancipazione della donna.
Accompagna la mostra un catalogo Marsilio Editori.
Note biografiche
Letizia Battaglia è nata a Palermo nel 1935 ed è madre di tre figlie. È tra le prime donne fotoreporter italiane. Dirige dal 1974 al 1991 il team fotografico del quotidiano comunista del pomeriggio “L’ORA” di Palermo e fonda l’agenzia “Informazione Fotografica”. Le sue immagini raccontano con passione militante i sanguinosi anni delle guerre di mafia siciliana. In un bianco e nero denso di contrasti, il suo archivio si compone di foto struggenti nella perfezione della loro composizione. Crea immagini lontane da quel clamore che spesso fa parte della cronaca, silenziose e solenni.
Oltre i corpi di giudici e vittime senza nome, con il suo obiettivo continua a raccontare i suoi soggetti prediletti, bambine e giovani donne ritratte come espressione di un futuro possibile.
Non è solo una fotografa, è regista, ambientalista, assessore dei Verdi con la giunta di Leoluca Orlando negli anni della Primavera Siciliana, deputata all'Assemblea Regionale Siciliana, editore delle Edizioni della Battaglia. È cofondatrice del centro di documentazione “Giuseppe Impastato”.
È la prima donna europea a ricevere, a New York, nel 1985 il Premio Eugene Smith per la fotografia sociale e a San Francisco, The Mother Johnson Achievement for Life (1999).
Nel 2007 in Germania la società tedesca di fotografia le assegna “The Erich Salomon Prize”. Nel maggio 2009 a New York viene premiata con il “Cornell Capa Infinity Award”.
Fondatrice nel 1991 della rivista" Mezzocielo", bimestrale realizzato da sole donne. Nella lista delle 1000 donne segnalate per il Nobel per la pace, nominata dal Peace Women Across the Globe. The New York Times la nomina (unica italiana) tra le 11 donne più rappresentative del 2017.
È invitata a tenere lecture e workshop per musei e istituzioni in Italia e all'estero. Dal 2017 realizza il suo sogno inaugurando il Centro Internazionale di Fotografia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Ne dirige e cura la selezione di mostre e incontri dedicati alla fotografia storica e contemporanea.
19
marzo 2019
Letizia Battaglia – Fotografia come scelta di vita
Dal 19 marzo al 18 agosto 2019
fotografia
Location
CASA DEI TRE OCI
Venezia, Fondamenta De Le Zitelle, 43, (Venezia)
Venezia, Fondamenta De Le Zitelle, 43, (Venezia)
Biglietti
12,00 € intero
10,00 € ridotto studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni
8,00 € ridotto speciale gruppi superiori alle 15 persone
8,00 € ridotto speciale ogni mercoledì per i residenti e nati nella città metropolitana di Venezia; ogni giovedì per i possessori di carta Feltrinelli; possessori del biglietto d'ingresso alle mostre delle sedi espositive delle Gallerie d’Italia; MyPass
6,00 € studenti Ca’ Foscari e Iuav (promozione estesa a tutti gli studenti il venerdì);
Orario di apertura
Tutti i giorni 10-19; chiuso martedì
Vernissage
19 Marzo 2019, su invito
Editore
MARSILIO
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore