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Letizia Cortini – Senza confini
una serie di incontri d’arte, di poesia, di presentazioni e dibattiti, che si svolgeranno a cadenza mensile nella sede di “InRoma”, accompagnando artisti, intellettuali, studiosi, giovani e tutti gli amanti della buona cucina in un viaggio creativo e caleidoscopico, ricco di stimoli, oltre che intellettivi ed emotivi, anche fisici: visivi, olfattivi, tattili, sonori, gustativi
Comunicato stampa
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SENZA CONFINI
TRA ARTE, POESIA, SCIENZA CULINARIA
Giovedì 19 ottobre 2006 alle ore 19.00, si inaugura SENZA CONFINI, la personale di Letizia Cortini, visitabile fino al 19 novembre, nello storico locale “inRoma” al Campidoglio, in via dei Fienili 56, trasformato dalla nuova gestione in galleria d’arte e salotto culturale, oltre a luogo di raffinati appuntamenti culinari.La mostra, patrocinata dall’Associazione culturale MultiMedia (www.multimediarchitecture.it), inaugura una serie di incontri d’arte, di poesia, di presentazioni e dibattiti, che si svolgeranno a cadenza mensile nella sede di “InRoma”, accompagnando artisti, intellettuali, studiosi, giovani e tutti gli amanti della buona cucina in un viaggio creativo e caleidoscopico, ricco di stimoli, oltre che intellettivi ed emotivi, anche fisici: visivi, olfattivi, tattili, sonori, gustativi.
LA MOSTRA
Vita, acquerelli ed ecoline, 50x100 cm., 2003
Mediterraneo, pastelli, 30x40 cm., 2006
A volte…
Il frastuono dei pensieri
non si placa
nella fatica quotidiana
Allora…
tra i petali di un fiore
vorrei aprire gli occhi
e gioire
nella meraviglia del cuore
senza limiti (LC)
L’esposizione di Letizia Cortini sin dal titolo, SENZA CONFINI, prelude all’intenzione dell’artista di spaziare, in una sorta di gioco privo di limiti, tra tecniche diverse, soggetti e poetiche differenti, spunti e appunti di memoria personali e non. Il gioco della pittrice è appunto quello di esprimere, e voler comunicare, la grande libertà che il “fare” artistico offre di raccontare, in modi diversi, a volte apparentemente contrastanti, la vita, la propria percezione di essa, degli altri e del mondo.
I lavori della Cortini presentati in questa occasione ci mostrano un mondo, interiore ed esteriore, osservato sempre con la bellezza negli occhi, riconoscendola ovunque, anche nella tragicità.
Come ha scritto Milena Cubrakovich, artista slava scomparsa nel 2004, amica e maestra di Letizia:
“Letizia Cortini con il proprio linguaggio commuove e tocca nel nostro intimo quella parte, la più sottile, che ancora non abbiamo perduto, che promette un risveglio della bontà e della positività umana. Malgrado la disperazione e l'angoscia, all'improvviso e inaspettatamente, si apre per noi una finestra che ci conduce al traguardo della speranza, annunciandoci una possibile salvezza” .
In questa esposizione vengono presentate opere recenti e non dell’artista, in una sorta di dialogo continuo tra ricerca passata e presente, la cui poetica è così riassunta dalla critica d’arte Sveva Mandolesi:
“la tappa che Letizia ha raggiunto con le caleidoscopiche ‘pitture-scatole’ … conferma quella spinta sperimentale e giocosa tra pittura tradizionale, collage e bricolage tridimensionale, distintiva del percorso artistico imboccato negli ultimi anni. Una rutilante tavolozza, fatta di incandescenti, accese e sfumate tonalità pittorico-cromatiche sapientemente accostate, e un tessuto astratto-decorativo di forme dinamiche intersecantesi a onda, a nastro, a vortice, a spirale, si sposano felicemente sulla tela e sulle facce di quelle scatole tridimensionali - trovate e collezionate - di diverse forme e dimensioni, che si combinano, in modo quasi "pop", con il tradizionale supporto bidimensionale della pittura accendendo e attirando lo sguardo dello spettatore.
Dalle pitture-scatole di Letizia, dialoganti con lo spazio circostante, fuoriescono, poi, come da una esplosa lanterna magica, sagome e immagini di un mondo di sogno, popolato di giochi e volti di bimbi, nutrito di ingenuità e purezza infantili, che stimola lo spettatore incuriosito a un viaggio esplorativo, capace di trasportarlo in una dimensione un po' "naif" e di trasformarlo in un eterno fanciullo.
Nei lavori più recenti, composizioni su carta essenzialmente, in cui torna protagonista il pennello bagnato, intriso di colore, o il pastello, Letizia apre piccole o grandi "finestre", fessure di forma geometrica, o dalle linee sinuose, che animano di delicate, trasparenti tonalità di colore la superficie chiara del supporto, spalancandosi a tratti ora su vasti panorami dagli sfumati contorni naturalistici, ora su romantici dettagli floreali, ora su astratte profondità cromatiche.”
TRA ARTE, POESIA, SCIENZA CULINARIA
Giovedì 19 ottobre 2006 alle ore 19.00, si inaugura SENZA CONFINI, la personale di Letizia Cortini, visitabile fino al 19 novembre, nello storico locale “inRoma” al Campidoglio, in via dei Fienili 56, trasformato dalla nuova gestione in galleria d’arte e salotto culturale, oltre a luogo di raffinati appuntamenti culinari.La mostra, patrocinata dall’Associazione culturale MultiMedia (www.multimediarchitecture.it), inaugura una serie di incontri d’arte, di poesia, di presentazioni e dibattiti, che si svolgeranno a cadenza mensile nella sede di “InRoma”, accompagnando artisti, intellettuali, studiosi, giovani e tutti gli amanti della buona cucina in un viaggio creativo e caleidoscopico, ricco di stimoli, oltre che intellettivi ed emotivi, anche fisici: visivi, olfattivi, tattili, sonori, gustativi.
LA MOSTRA
Vita, acquerelli ed ecoline, 50x100 cm., 2003
Mediterraneo, pastelli, 30x40 cm., 2006
A volte…
Il frastuono dei pensieri
non si placa
nella fatica quotidiana
Allora…
tra i petali di un fiore
vorrei aprire gli occhi
e gioire
nella meraviglia del cuore
senza limiti (LC)
L’esposizione di Letizia Cortini sin dal titolo, SENZA CONFINI, prelude all’intenzione dell’artista di spaziare, in una sorta di gioco privo di limiti, tra tecniche diverse, soggetti e poetiche differenti, spunti e appunti di memoria personali e non. Il gioco della pittrice è appunto quello di esprimere, e voler comunicare, la grande libertà che il “fare” artistico offre di raccontare, in modi diversi, a volte apparentemente contrastanti, la vita, la propria percezione di essa, degli altri e del mondo.
I lavori della Cortini presentati in questa occasione ci mostrano un mondo, interiore ed esteriore, osservato sempre con la bellezza negli occhi, riconoscendola ovunque, anche nella tragicità.
Come ha scritto Milena Cubrakovich, artista slava scomparsa nel 2004, amica e maestra di Letizia:
“Letizia Cortini con il proprio linguaggio commuove e tocca nel nostro intimo quella parte, la più sottile, che ancora non abbiamo perduto, che promette un risveglio della bontà e della positività umana. Malgrado la disperazione e l'angoscia, all'improvviso e inaspettatamente, si apre per noi una finestra che ci conduce al traguardo della speranza, annunciandoci una possibile salvezza” .
In questa esposizione vengono presentate opere recenti e non dell’artista, in una sorta di dialogo continuo tra ricerca passata e presente, la cui poetica è così riassunta dalla critica d’arte Sveva Mandolesi:
“la tappa che Letizia ha raggiunto con le caleidoscopiche ‘pitture-scatole’ … conferma quella spinta sperimentale e giocosa tra pittura tradizionale, collage e bricolage tridimensionale, distintiva del percorso artistico imboccato negli ultimi anni. Una rutilante tavolozza, fatta di incandescenti, accese e sfumate tonalità pittorico-cromatiche sapientemente accostate, e un tessuto astratto-decorativo di forme dinamiche intersecantesi a onda, a nastro, a vortice, a spirale, si sposano felicemente sulla tela e sulle facce di quelle scatole tridimensionali - trovate e collezionate - di diverse forme e dimensioni, che si combinano, in modo quasi "pop", con il tradizionale supporto bidimensionale della pittura accendendo e attirando lo sguardo dello spettatore.
Dalle pitture-scatole di Letizia, dialoganti con lo spazio circostante, fuoriescono, poi, come da una esplosa lanterna magica, sagome e immagini di un mondo di sogno, popolato di giochi e volti di bimbi, nutrito di ingenuità e purezza infantili, che stimola lo spettatore incuriosito a un viaggio esplorativo, capace di trasportarlo in una dimensione un po' "naif" e di trasformarlo in un eterno fanciullo.
Nei lavori più recenti, composizioni su carta essenzialmente, in cui torna protagonista il pennello bagnato, intriso di colore, o il pastello, Letizia apre piccole o grandi "finestre", fessure di forma geometrica, o dalle linee sinuose, che animano di delicate, trasparenti tonalità di colore la superficie chiara del supporto, spalancandosi a tratti ora su vasti panorami dagli sfumati contorni naturalistici, ora su romantici dettagli floreali, ora su astratte profondità cromatiche.”
19
ottobre 2006
Letizia Cortini – Senza confini
Dal 19 ottobre al 19 novembre 2006
arte contemporanea
Location
INROMA
Roma, Via Dei Fienili, 56, (Roma)
Roma, Via Dei Fienili, 56, (Roma)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
19 Ottobre 2006, ore 19
Autore