Già famoso in Cina e in gran parte dell’Asia, l’artista porterà a Roma alcuni tra i suoi ultimi lavori nei quali l’astrattismo si unisce al concettualismo dando vita ad una forma artistica di notevole impatto giocando sull’uso dei colori e sull’uso di strumenti non convenzionali, adoperati in maniera superlativa nella ricerca artistica, che da anni porta avanti, abbandonando l’uso del pennello e intensificando la forza cromatica attraverso grosse spatolate cariche di colore poste su grandi superfici.

La sua indagine apparentemente istintiva ed emotiva sottende un rigore compositivo atto a porre in rapporto dialettico i segni coinvolti. L'artista invita lo spettatore a guardarsi da qualsiasi facile riferimento alla storia dell'arte e ad artisti attivi nel contemporaneo, intende invece stimolarlo ad intraprendere un metodo interpretativo scevro da sovrastrutture costruibili a priori per liberarsi ad una fruizione più libera dell'opera stessa.

Li Lei è nato nel 1965 a Shanghai. Nel 1983 entra alla “Shanghai Fine Arts Design Company” e dopo alcuni anni partecipa alla Biennale di Shanghai ed al “Festival Internazionale di Arte” nel museo di arte di Shanghai. A 25 anni prende parte alla quinta “Biennale di Arte Internazionale” nel museo di arti di Taipei. Il suo successo lo porta a partecipare a numerose mostre ed esposizioni in giro per il mondo dando vita ad un nuovo genere di pittura ad olio. La Cina, la Corea, i Paesi Bassi, la Germania, gli Stati Uniti, sono solo alcuni dei paesi che hanno organizzato una mostra di Li Lei negli ultimi anni.

Nel 2005 viene nominato Direttore Esecutivo del Museo di Arte Moderna di Shanghai.