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Lia Drei / Francesco Guerrieri – La regola e l’emozione 1962-1973
L’esposizione rende omaggio a Lia Drei (Roma 1922-2005) e a Francesco Guerrieri (Borgia 1931- Soverato 2015), compagni nella vita e nell’arte, che lungo gli anni sessanta furono protagonisti delle ricerche gestaltiche, programmate e strutturaliste, particolarmente a Roma.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dall’11 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 il MACRO ospita la mostra LIA DREI/FRANCESCO
GUERRIERI. LA REGOLA E L’EMOZIONE 1962-1973, promossa da Roma Capitale, Assessorato
alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione
dell’Archivio Drei/Guerrieri, e curata da Federica Pirani e Gabriele Simongini.
L’esposizione rende omaggio a Lia Drei (Roma 1922-2005) e a Francesco Guerrieri (Borgia 1931-
Soverato 2015), compagni nella vita e nell’arte, che lungo gli anni sessanta furono protagonisti
delle ricerche gestaltiche, programmate e strutturaliste, particolarmente a Roma.
Drei e Guerrieri, insieme a Di Luciano e Pizzo, fondarono infatti il Gruppo 63 (1962-63) e poi, in
coppia, il Binomio Sperimentale p. (1963-68). In quegli stessi anni entrambi parteciparono ai
fondamentali Convegni internazionali di Verucchio e alle varie mostre-dibattito itineranti del
movimento strutturalista.
Verranno esposte 27 opere, alcune delle quali inedite, che documenteranno i modi peculiari della
loro ricerca negli anni sessanta per approdare agli inizi dei settanta. Le opere provengono
dall’Archivio Drei/Guerrieri, dalla collezione del MACRO e da un’importante collezione privata
romana.
Il percorso espositivo sarà arricchito da taccuini inediti dei due artisti e da una nutrita serie di
documenti dell’epoca, fra cui cataloghi, inviti e locandine.
Inoltre verrà proiettato il film di Pierfrancesco Bargellini intitolato “Un modo di farsi l’Arte insieme
all’artista” (1970).
Sia Lia Drei che Francesco Guerrieri, pur nelle reciproche differenze, si sono distinti nell’ambito
delle ricerche gestaltiche internazionali per la capacità di rendere visibile un’intuizione lirica
distillata nella purezza geometrica e rigorosa della forma. Hanno saputo elaborare una tecnica
poetica per penetrare in profondità e dare immagine alle correnti dinamiche e all’armonia
strutturale dei fenomeni vitali. Del resto l’importanza fondamentale dell’intuizione nel loro processo
creativo era stata da loro stessi sottolineata nella Dichiarazione di poetica di Verucchio del
settembre 1963: “La ricerca deve avere un suo campo d’indagine, altrimenti non avrebbe ragione
d’essere. Nel nostro caso non può che essere ESTETICA. Quindi per quanti metodi rigorosamente
logici e scientifici si vogliano adottare, essa non sarà mai rigidamente logica, ma sempre e
necessariamente METALOGICA. Ciò non fa scadere il valore della ricerca secondo una valutazione
scientifica: molte verità delle scienze e della stessa matematica sono puramente intuitive, perché
in molti casi l’intuizione è il solo mezzo di conoscenza dato all’uomo”.
Il catalogo della mostra (Manfredi Edizioni), oltre alle riproduzioni delle opere esposte, agli apparati
biobibliografici (a cura di Chiara Ceccucci e Cinzia Folcarelli) e ai documenti, conterrà un saggio di
Gabriele Simongini, una testimonianza di Luigi Paolo Finizio e un’intervista del 2013 a Francesco
Guerrieri sullo Sperimentale p.
GUERRIERI. LA REGOLA E L’EMOZIONE 1962-1973, promossa da Roma Capitale, Assessorato
alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione
dell’Archivio Drei/Guerrieri, e curata da Federica Pirani e Gabriele Simongini.
L’esposizione rende omaggio a Lia Drei (Roma 1922-2005) e a Francesco Guerrieri (Borgia 1931-
Soverato 2015), compagni nella vita e nell’arte, che lungo gli anni sessanta furono protagonisti
delle ricerche gestaltiche, programmate e strutturaliste, particolarmente a Roma.
Drei e Guerrieri, insieme a Di Luciano e Pizzo, fondarono infatti il Gruppo 63 (1962-63) e poi, in
coppia, il Binomio Sperimentale p. (1963-68). In quegli stessi anni entrambi parteciparono ai
fondamentali Convegni internazionali di Verucchio e alle varie mostre-dibattito itineranti del
movimento strutturalista.
Verranno esposte 27 opere, alcune delle quali inedite, che documenteranno i modi peculiari della
loro ricerca negli anni sessanta per approdare agli inizi dei settanta. Le opere provengono
dall’Archivio Drei/Guerrieri, dalla collezione del MACRO e da un’importante collezione privata
romana.
Il percorso espositivo sarà arricchito da taccuini inediti dei due artisti e da una nutrita serie di
documenti dell’epoca, fra cui cataloghi, inviti e locandine.
Inoltre verrà proiettato il film di Pierfrancesco Bargellini intitolato “Un modo di farsi l’Arte insieme
all’artista” (1970).
Sia Lia Drei che Francesco Guerrieri, pur nelle reciproche differenze, si sono distinti nell’ambito
delle ricerche gestaltiche internazionali per la capacità di rendere visibile un’intuizione lirica
distillata nella purezza geometrica e rigorosa della forma. Hanno saputo elaborare una tecnica
poetica per penetrare in profondità e dare immagine alle correnti dinamiche e all’armonia
strutturale dei fenomeni vitali. Del resto l’importanza fondamentale dell’intuizione nel loro processo
creativo era stata da loro stessi sottolineata nella Dichiarazione di poetica di Verucchio del
settembre 1963: “La ricerca deve avere un suo campo d’indagine, altrimenti non avrebbe ragione
d’essere. Nel nostro caso non può che essere ESTETICA. Quindi per quanti metodi rigorosamente
logici e scientifici si vogliano adottare, essa non sarà mai rigidamente logica, ma sempre e
necessariamente METALOGICA. Ciò non fa scadere il valore della ricerca secondo una valutazione
scientifica: molte verità delle scienze e della stessa matematica sono puramente intuitive, perché
in molti casi l’intuizione è il solo mezzo di conoscenza dato all’uomo”.
Il catalogo della mostra (Manfredi Edizioni), oltre alle riproduzioni delle opere esposte, agli apparati
biobibliografici (a cura di Chiara Ceccucci e Cinzia Folcarelli) e ai documenti, conterrà un saggio di
Gabriele Simongini, una testimonianza di Luigi Paolo Finizio e un’intervista del 2013 a Francesco
Guerrieri sullo Sperimentale p.
10
novembre 2016
Lia Drei / Francesco Guerrieri – La regola e l’emozione 1962-1973
Dal 10 novembre 2016 al 15 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
Tariffa intera: non residenti 11,00 €, residenti 10,00 €.
Tariffa ridotta: non residenti 9,00 €, residenti 8,00 €.
Orario di apertura
da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il lunedì
Vernissage
10 Novembre 2016, h 18
Autore
Curatore