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Lia Malfermoni – Codici variabili
Le opere esposte sono state realizzate tra il 2016 e il 2017, in tecnica mista su tele libere dal telaio e su plastica. Segno e colore, riserve di cera, spolvero di pigmenti, calchi di matrici, scrittura, stampa creano infinite texture sulle quali sono stati appoggiati ulteriori nuovi interventi.
Comunicato stampa
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“Cercare, sperimentare, trovare… come Picasso…”. afferma Lia Malfermoni riferendosi agli Scroll, le lunghe strisce di tela arrotolate e pronte per l’esposizione. Gli Scroll, codici viaggianti arrotolati, raccontano di parole in forma di segni e di segni simili a scritture, di caratteri a stampatello stesi nel fluire dell’inchiostro indiano, di echi di impronte di foglie, di ricerche archeologiche ed alchemiche. Raccolgono minuscoli collage ed ospitano ombre di figure, trame di pensieri e memorie di architetture palladiane. Queste opere parlano di Malfermoni e del suo spirito interiore. Nelle strisce palpita un sentire vicino alla realtà: è bagnato di ruggine e i diversi cromatismi sono ottenuti da spezie, argille, pastelli, catramina. Distante, sullo sfondo degli Scroll, i colori azzurri respirano appena fra le polveri d’oro. Nella mostra, con il patrocinio del Comune e di Axa, si uniscono gli anni delle esperienze alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia con gli artisti L.Crippa, E.Finzi, A.Kramer, i Libri d’Artista e la scuola di calligrafia, riflessi nelle stoffe lievissime, nei segni leggerissimi posti accanto a più robuste colature di colore. Anche un’impronta di mano che introduce vitalità può dare un’indicazione sulla capacità di Malfermoni di accogliere segni e parole: alcune stoffe morbidamente pendono dall’alto in colori diversi, risaltano per mettere in evidenza la lievità e la pittura, la possibilità di far convivere nello stesso spazio motivi differenti, memorie, brani di immagini interpretati dall’ intenzione di dar loro forma. In un pannello elementi architettonici hanno riferimenti precisi alla città palladiana, in altri appaiono ripresi i giardini fioriti rinascimentali ed in altri ancora forme stilizzate di figure partecipano all’ ispirazione mentre alcuni spaghi danno tridimensionalità alle opere. La sensibilità entra come primo elemento nella mostra, definisce la scelta dei materiali e dei colori e trasforma Malfermoni in una regista della conoscenza.
Conduce laboratori creativi per Scuole e Comuni e, negli scorsi anni, per l'Università di Padova.Ha collaborato con case editrici, compagnie teatrali, gruppi musicali, comuni, associazioni, scuole, per la realizzazione di materiali artistici. Ha esposto in numerose personali e collettive di pittura e libro d'artista, in Italia e all'estero, ottenendo più volte premi e segnalazioni.
Maria Lucia Ferraguti
Conduce laboratori creativi per Scuole e Comuni e, negli scorsi anni, per l'Università di Padova.Ha collaborato con case editrici, compagnie teatrali, gruppi musicali, comuni, associazioni, scuole, per la realizzazione di materiali artistici. Ha esposto in numerose personali e collettive di pittura e libro d'artista, in Italia e all'estero, ottenendo più volte premi e segnalazioni.
Maria Lucia Ferraguti
23
settembre 2017
Lia Malfermoni – Codici variabili
Dal 23 settembre al 07 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
QU.BI.GALLERY
Vicenza, Corso Antonio Fogazzaro, 21, (Vicenza)
Vicenza, Corso Antonio Fogazzaro, 21, (Vicenza)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-13 e 15-18.30
sabato e domenica 16-19
Vernissage
23 Settembre 2017, ore 18.00
Autore
Curatore