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Liana Zanfrisco – C’est la vie
Un’installazione performativa in divenire con opere, disegni, pitture, fotografie, diasec, video e oggetti che vede l’artista presente in prima persona per tutta la durata della mostra in un percorso mentale unico e rivoluzionario nel suo spirito patafisico.
Comunicato stampa
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Giovedì 1 ottobre 2009 a Roma presso lo spazio Mu.Ga. di Embrio.net in via Giulia 108, inaugura la mostra personale di Liana Zanfrisco dal titolo “C’est la vie” a cura di Paola Donato e Loris Schermi. La mostra è organizzata da Merzbau – il portale dell’arte contemporanea a Roma in collaborazione con Mu.Ga..
Liana Zanfrisco, artista internazionale colta e raffinata espone per la prima volta a Roma presentando un lavoro che si snoda tra correlazioni ed illogiche presenze. Per un mese il suo studio si trasferisce in Galleria, con opere, disegni, pitture, fotografie, diasec, video, oggetti. Un’installazione performativa in divenire che vede l’artista presente in prima persona per tutta la durata della mostra.
Le sue opere subiscono spesso lunghi processi di lavorazione manuale, digitale, di stampa e montaggio. I supporti e i mezzi utilizzati spaziano dal video ai disegni su carta, all’intarsio, al riutilizzo di oggetti rimaneggiati e riassemblati. Gli elementi che accumula e ordina pazientemente in veri e propri archivi, vengono di tanto in tanto ripescati ed adoperati all’occorrenza tenendo in considerazione la loro virtualità. Questo fare paziente e laborioso porta alla creazione di un vocabolario altro, un codice di ideogrammi che permettono all’artista di avvalersi di un linguaggio coerente, pur nei diversi momenti della sua ricerca. Per questo non si può dire che ogni lavoro sia relativo esclusivamente ad una serie. Ogni opera di fatto sconfina e finisce per far parte dell’”archivio” tutto, componendo un percorso mentale unico e rivoluzionario nel suo spirito patafisico.
La mostra è presentata da un testo critico di Loris Schermi e Paola Donato.
Liana Zanfrisco si è formata tra l’Italia e il Belgio. Dal 1992 vive e lavora come artista indipendente tra la Germania, il Belgio e l’Italia muovendosi tra ricordi surrealisti e la cultura patafisica che ha avuto modo di approfondire frequentando Andrè Blavier ed Odette Blavier. Dopo la loro morte ne ha curato l’archivio. Il suo lavoro raffinato e cerebrale mantiene sempre una linea ludica e ironica. Tra le sue numerose esposizioni internazionali: Dress code, Isep Centre d'Art Contemporain, Bruxelles, Belgio, 2009; eXperimenta, Piombino, Italia, 2008; Philippe Vosges, Collectionneur de montagne, Le Chalet de Haute Nuit, Ecaussinnes- Lalaing, Belgio - 2008; Scents: Locks: Kisses, Z33, Hasselt, Belgio, 2006; Digestions, Le Mamac, Musée d’Art Moderne, Liegi, Belgio, 2005; Maison Blavier, artfinder, Amburgo, Germania, 2004; Bingo, Speciale expo dell’accademia delle arti mediali Colonia, Art Cologne, Colonia, Germania, 2003; Hommage à André Blavier, Le Comptoir, Liegi, Belgio, 2002; Les grands loisirs, Le Chalet de Haute Nuit, Bruxelles, Belgio, 2001; Crepage de Chignons II, l'Usine, Bruxelles, Belgio, 2000; Ils vivent à la colle, Villa Pelsser, Henri-Chapelle, Belgio, 1999; Autours et alentours de temps meles, Musée des Beaux-Arts de Verviers, Verviers, Belgio, 1998; Begegnungen, Villa Pelsser, Henri-Chapelle, Belgio, 1994; Jonge Schilders uit de Euregio Kruisherenkerk, Maastricht, Paesi Bassi, 1992; Das Wesen des Schönen, Art-Gallery, Tokyo, Giappone, 1991; Junge Malerei, Regierungspräsidium, Düsseldorf, Germania, 1990.
Liana Zanfrisco, artista internazionale colta e raffinata espone per la prima volta a Roma presentando un lavoro che si snoda tra correlazioni ed illogiche presenze. Per un mese il suo studio si trasferisce in Galleria, con opere, disegni, pitture, fotografie, diasec, video, oggetti. Un’installazione performativa in divenire che vede l’artista presente in prima persona per tutta la durata della mostra.
Le sue opere subiscono spesso lunghi processi di lavorazione manuale, digitale, di stampa e montaggio. I supporti e i mezzi utilizzati spaziano dal video ai disegni su carta, all’intarsio, al riutilizzo di oggetti rimaneggiati e riassemblati. Gli elementi che accumula e ordina pazientemente in veri e propri archivi, vengono di tanto in tanto ripescati ed adoperati all’occorrenza tenendo in considerazione la loro virtualità. Questo fare paziente e laborioso porta alla creazione di un vocabolario altro, un codice di ideogrammi che permettono all’artista di avvalersi di un linguaggio coerente, pur nei diversi momenti della sua ricerca. Per questo non si può dire che ogni lavoro sia relativo esclusivamente ad una serie. Ogni opera di fatto sconfina e finisce per far parte dell’”archivio” tutto, componendo un percorso mentale unico e rivoluzionario nel suo spirito patafisico.
La mostra è presentata da un testo critico di Loris Schermi e Paola Donato.
Liana Zanfrisco si è formata tra l’Italia e il Belgio. Dal 1992 vive e lavora come artista indipendente tra la Germania, il Belgio e l’Italia muovendosi tra ricordi surrealisti e la cultura patafisica che ha avuto modo di approfondire frequentando Andrè Blavier ed Odette Blavier. Dopo la loro morte ne ha curato l’archivio. Il suo lavoro raffinato e cerebrale mantiene sempre una linea ludica e ironica. Tra le sue numerose esposizioni internazionali: Dress code, Isep Centre d'Art Contemporain, Bruxelles, Belgio, 2009; eXperimenta, Piombino, Italia, 2008; Philippe Vosges, Collectionneur de montagne, Le Chalet de Haute Nuit, Ecaussinnes- Lalaing, Belgio - 2008; Scents: Locks: Kisses, Z33, Hasselt, Belgio, 2006; Digestions, Le Mamac, Musée d’Art Moderne, Liegi, Belgio, 2005; Maison Blavier, artfinder, Amburgo, Germania, 2004; Bingo, Speciale expo dell’accademia delle arti mediali Colonia, Art Cologne, Colonia, Germania, 2003; Hommage à André Blavier, Le Comptoir, Liegi, Belgio, 2002; Les grands loisirs, Le Chalet de Haute Nuit, Bruxelles, Belgio, 2001; Crepage de Chignons II, l'Usine, Bruxelles, Belgio, 2000; Ils vivent à la colle, Villa Pelsser, Henri-Chapelle, Belgio, 1999; Autours et alentours de temps meles, Musée des Beaux-Arts de Verviers, Verviers, Belgio, 1998; Begegnungen, Villa Pelsser, Henri-Chapelle, Belgio, 1994; Jonge Schilders uit de Euregio Kruisherenkerk, Maastricht, Paesi Bassi, 1992; Das Wesen des Schönen, Art-Gallery, Tokyo, Giappone, 1991; Junge Malerei, Regierungspräsidium, Düsseldorf, Germania, 1990.
01
ottobre 2009
Liana Zanfrisco – C’est la vie
Dal primo al 30 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
MU.GA. + MERZBAU
Roma, Via Giulia, 108, (Roma)
Roma, Via Giulia, 108, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.30-13.00 e 16.00-19.00 e su appuntamento
Vernissage
1 Ottobre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore