Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Libby Rothfeld – I Can’t Wait I’m Going to Have a Great Time
SpazioA è lieta di presentare, sabato 23 Settembre, 2023, la mostra personale di Libby Rothfeld (1990, New Brunswick, NJ), I Can’t Wait I’m Going to Have a Great Time, che segue quella del 2020, Everybody Knows, concepita dall’artista per la project space della galleria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SpazioA è lieta di presentare, sabato 23 Settembre, 2023, la mostra personale di Libby Rothfeld (1990, New Brunswick, NJ), I Can’t Wait I’m Going to Have a Great Time, che segue quella del 2020, Everybody Knows, concepita dall’artista per la project space della galleria.
Quando ero piccola, mia nonna aveva l’abitudine di portare mia sorella, mio fratello e me a New York. I miei nonni erano molto affettuosi ed eleganti. Quando riuscivano a ottenere dei biglietti per uno spettacolo di Broadway, ci vestivamo bene e loro affittavano una limousine per noi, cosa che sembrava facessero ogni volta. Per questo motivo, credevo che l’unico modo per andare a New York fosse in limousine.
Ricordo una volta in cui siamo andati a vedere You’re a Good Man Charlie Brown e, alla fine dello spettacolo, i miei nonni ci hanno portato dietro le quinte dove gli attori firmavano gli autografi. Non so di chi fosse l’autografo che avevo ottenuto, ma ne ero molto contenta, e ho conservato il programma di sala nel cassetto accanto al mio letto. Il cassetto si chiamava La mia collezione. Ogni tanto mio padre veniva nella mia stanza e mi chiedeva di vedere La mia collezione, che era composta da quel programma di sala e alcuni sassi che avevo trovato all’aperto. Accanto alla mia camera da letto c’era la stanza di mio fratello e in fondo al corridoio c’era quella di mia sorella. Mia sorella aveva un piccolo mangianastri che aveva decorato con degli adesivi e, per un certo periodo, forse quando aveva 6 o 7 anni e io 5 o 6, metteva su “The River of Dreams” per addormentarsi. “The River of Dreams” è una canzone del musicista americano Billy Joel. È il primo singolo dell’album omonimo del 1993, River of Dreams.
La prima parte della canzone fa più o meno così:
In the middle of the night
I go walking in my sleep
From the mountains of faith
To the river so deep
I must be looking for something
Something sacred I lost
But the River is wide
And It’s too hard to cross
In the middle of the night.
[Nel cuore della notte
Cammino nel sonno
Dalle montagne della fede
Fino al fiume profondo
Devo cercare qualcosa
Qualcosa di sacro che ho perduto
Ma il Fiume è ampio
Ed è troppo difficile da attraversare
Nel cuore della notte.]
Ai miei genitori non piaceva particolarmente Billy Joel e nemmeno a me. Non so da dove venisse quella cassetta, ma questa prima canzone ci piaceva davvero e non abbiamo mai ascoltato il resto dell’album. Mi immaginavo che avesse perso una specie di orsacchiotto o coperta. Io non avevo un orsacchiotto a cui ero legata, ma immaginavo che altri bambini della mia età ce l’avessero. Tutto sommato mi piace l’idea che mia sorella dovesse ascoltare questa canzone per addormentarsi e che, in fondo al corridoio, l’ascoltavo anch’io.
SpazioA is proud to present, Saturday, September 23, 2023, Libby Rothfeld (1990, New Brunswick, NJ) solo show I Can’t Wait I’m Going to Have a Great Time. The exhibition follows Everybody Knows, the show conceived by the artist in 2020 for the project space.
When I was little, my grandmother used to bring my sister and brother and I to NYC. My grandparents were very loving and fancy. When they would get tickets to see a broadway show, we would get dressed up and they would rent a stretch limo for us, which they seemed to have done every time. Because of this, I believed that the only way to get to NYC was by stretch limo.
I remember one time seeing You’re a Good Man Charlie Brown and at the end of the show my grandparents took us to the backstage area where they would sign autographs. I don’t know whose autograph I got, but I was extremely happy about it and kept the Playbill in my drawer next to my bed. This drawer next to my bed was called My Collection. Sometimes my dad would come into my room and ask to see My Collection, which consisted of this Playbill and some rocks I found outside. Next to my bedroom was my brother’s room and down the hall from me was my sister’s room. My sister had a little cassette player that she decorated with stickers, and during a certain period, maybe when she was 6 or 7 and I was 5 or 6, she would play “The River of Dreams” to fall asleep to. “The River of Dreams” is a song by American musician Billy Joel. It is the title track and first single from his 1993 album, River of Dreams. The first part of the song goes a little something like this:
In the middle of the night
I go walking in my sleep
From the mountains of faith
To the river so deep
I must be looking for something
Something sacred I lost
But the River is wide
And It’s too hard to cross
In the middle of the night.
Neither of my parents particularly liked Billy Joel and I don’t really like him either. I’m not sure where this tape came from, but we really liked this first song and never listened to the rest of it. I imagined what he lost was some kind of teddy bear or blanket. I myself did not have a teddy bear that I connected to, but I imagined other children my age did. Ultimately I like that she had to listen to this song to fall asleep, and down the hall, I listened too.
Quando ero piccola, mia nonna aveva l’abitudine di portare mia sorella, mio fratello e me a New York. I miei nonni erano molto affettuosi ed eleganti. Quando riuscivano a ottenere dei biglietti per uno spettacolo di Broadway, ci vestivamo bene e loro affittavano una limousine per noi, cosa che sembrava facessero ogni volta. Per questo motivo, credevo che l’unico modo per andare a New York fosse in limousine.
Ricordo una volta in cui siamo andati a vedere You’re a Good Man Charlie Brown e, alla fine dello spettacolo, i miei nonni ci hanno portato dietro le quinte dove gli attori firmavano gli autografi. Non so di chi fosse l’autografo che avevo ottenuto, ma ne ero molto contenta, e ho conservato il programma di sala nel cassetto accanto al mio letto. Il cassetto si chiamava La mia collezione. Ogni tanto mio padre veniva nella mia stanza e mi chiedeva di vedere La mia collezione, che era composta da quel programma di sala e alcuni sassi che avevo trovato all’aperto. Accanto alla mia camera da letto c’era la stanza di mio fratello e in fondo al corridoio c’era quella di mia sorella. Mia sorella aveva un piccolo mangianastri che aveva decorato con degli adesivi e, per un certo periodo, forse quando aveva 6 o 7 anni e io 5 o 6, metteva su “The River of Dreams” per addormentarsi. “The River of Dreams” è una canzone del musicista americano Billy Joel. È il primo singolo dell’album omonimo del 1993, River of Dreams.
La prima parte della canzone fa più o meno così:
In the middle of the night
I go walking in my sleep
From the mountains of faith
To the river so deep
I must be looking for something
Something sacred I lost
But the River is wide
And It’s too hard to cross
In the middle of the night.
[Nel cuore della notte
Cammino nel sonno
Dalle montagne della fede
Fino al fiume profondo
Devo cercare qualcosa
Qualcosa di sacro che ho perduto
Ma il Fiume è ampio
Ed è troppo difficile da attraversare
Nel cuore della notte.]
Ai miei genitori non piaceva particolarmente Billy Joel e nemmeno a me. Non so da dove venisse quella cassetta, ma questa prima canzone ci piaceva davvero e non abbiamo mai ascoltato il resto dell’album. Mi immaginavo che avesse perso una specie di orsacchiotto o coperta. Io non avevo un orsacchiotto a cui ero legata, ma immaginavo che altri bambini della mia età ce l’avessero. Tutto sommato mi piace l’idea che mia sorella dovesse ascoltare questa canzone per addormentarsi e che, in fondo al corridoio, l’ascoltavo anch’io.
SpazioA is proud to present, Saturday, September 23, 2023, Libby Rothfeld (1990, New Brunswick, NJ) solo show I Can’t Wait I’m Going to Have a Great Time. The exhibition follows Everybody Knows, the show conceived by the artist in 2020 for the project space.
When I was little, my grandmother used to bring my sister and brother and I to NYC. My grandparents were very loving and fancy. When they would get tickets to see a broadway show, we would get dressed up and they would rent a stretch limo for us, which they seemed to have done every time. Because of this, I believed that the only way to get to NYC was by stretch limo.
I remember one time seeing You’re a Good Man Charlie Brown and at the end of the show my grandparents took us to the backstage area where they would sign autographs. I don’t know whose autograph I got, but I was extremely happy about it and kept the Playbill in my drawer next to my bed. This drawer next to my bed was called My Collection. Sometimes my dad would come into my room and ask to see My Collection, which consisted of this Playbill and some rocks I found outside. Next to my bedroom was my brother’s room and down the hall from me was my sister’s room. My sister had a little cassette player that she decorated with stickers, and during a certain period, maybe when she was 6 or 7 and I was 5 or 6, she would play “The River of Dreams” to fall asleep to. “The River of Dreams” is a song by American musician Billy Joel. It is the title track and first single from his 1993 album, River of Dreams. The first part of the song goes a little something like this:
In the middle of the night
I go walking in my sleep
From the mountains of faith
To the river so deep
I must be looking for something
Something sacred I lost
But the River is wide
And It’s too hard to cross
In the middle of the night.
Neither of my parents particularly liked Billy Joel and I don’t really like him either. I’m not sure where this tape came from, but we really liked this first song and never listened to the rest of it. I imagined what he lost was some kind of teddy bear or blanket. I myself did not have a teddy bear that I connected to, but I imagined other children my age did. Ultimately I like that she had to listen to this song to fall asleep, and down the hall, I listened too.
23
settembre 2023
Libby Rothfeld – I Can’t Wait I’m Going to Have a Great Time
Dal 23 settembre al 09 novembre 2023
arte contemporanea
personale
personale
Location
SPAZIOA GALLERY
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Orario di apertura
MART - SAB 11 - 14 / 15 -19 o su appuntamento
Vernissage
23 Settembre 2023, 15 - 20
Sito web
Autore