La biblioteca personale di Ado Furlan, acquisita di recente dalla Fondazione, si è venuta formando per la maggior parte durante il soggiorno dell’artista a Roma, tra il 1939 e il 1942. Oltre che da testi in rapporto con la sua attività di scultore, è costituita da libri di soggetto vario (classici greci e latini, letteratura, filosofia, storia, viaggi, guide di città ecc.), scelti con l’intento di contribuire alla “perfezione spirituale della famiglia”.
La curatela della mostra si deve ad Alessandro Scarsella dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha proposto una chiave di lettura articolata in sei distinte sezioni (cinquecentine, edizioni dei Sei-Settecento, la grande patria-Roma, miti mussoliniani, Futurismo e dintorni, Novecento e altra letteratura). A queste si aggiungono una sezione introduttiva, che raccoglie i principali libri citati da Ado Furlan nelle lettere indirizzate alla moglie Ester, e una sezione conclusiva, di carattere storico-artistico, composta da volumi scelti da Alessandro Del Puppo dell’Università di Udine.