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Libro d’arte e scultura: da Renoir a Mattiacci
la prima mostra della stagione artistica 2008-2009 del MUSMA che accoglie una serie di capolavori capaci di mettere in luce quanto l’esigenza plastica degli artisti venga trasferita alle opere grafiche che arrichiscono i volumi, all’impaginazione, agli stessi caratteri tipografici, e viceversa.
Comunicato stampa
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AL MUSMA LA PRIMA MOSTRA DELLA STAGIONE 2008-2009
“LIBRO D’ARTE E SCULTURA”: DA RENOIR A MATTIACCI
Si inagura venerdì 31 0ttobre 2008, alle ore 18, con “LIBRO D’ARTE E SCULTURA”, la prima mostra della stagione artistica 2008-2009 del MUSMA che accoglie una serie di capolavori capaci di mettere in luce quanto l’esigenza plastica degli artisti venga trasferita alle opere grafiche che arrichiscono i volumi, all’impaginazione, agli stessi caratteri tipografici, e viceversa.
La mostra, a cura di Giuseppe Appella, allinea i seguenti libri d’arte o “editions illustrées”: Ambroise Vollard, La vie & l’oeuvre de Pierre-Auguste Renoir, Incisioni di Pierre-Auguste Renoir, Ambroise Vollard Editeur, Paris 1919 ; Paul Lafond, Edgar Degas, Incisioni, litografie, monotipi di Edgar Degas, H. Floury Editeur, Paris 1919; Pierre de Ronsard, Livret de Folastries, Acqueforti di Aristide Maillol, Ambroise Vollard Editeur, Paris 1939; Massimo Bontempelli, Viaggio d’Europa, Litografie di Arturo Martini, Edizioni della Chimera, Milano 1942; Charles d’Orléans, Poèmes, Litografie di Henri Matisse, Tériade Editeur, Paris 1950; Omero, L’Odyssée, Xilografie di Henry Laurens, Creuzevauet Editeur, Paris 1952; Jean Arp, Vers le blanc infini, Incisioni di Jean Arp, Editions Le Rose des Vents, Lausanne-Paris 1960; Jean Cocteau, Picasso de 1916 à 1961, Litografie di Pablo Picasso, Editions du Rocher, Monaco 1962; James Jones, L’ombre de l’avenir, Litografie di Alexander Calder, Maeght Editeur, Paris 1963; Giuseppe Ungaretti, Apocalissi e 16 traduzioni, Originali di Lucio Fontana, Bucciarelli Editore, Ancona 1965; Allen Jones, Shoe box, Litografie e multiplo di Allen Jones, Petersburg Press, London 1968; Joan Mirò, Les essències de la terra, Litografie di Joan Mirò, Edicion Poligrafa, Barcellona 1968; Juan Daniel Fullaondo, La pari de Chillida, Xilografie di Eduardo Chillida, Maeght Editeur, Paris 1968; Oscar Wilde, The Picture di Dorian Gray, Immagini, note e incisioni di Jim Dine, Petersburg Press, London 1968; Joan Mirò, Les essències de la terra, Litografie di Joan Mirò, Ediciones Poligrafa, Barcellona 1968; Werner Hofmann, Theodor W. Adorno, Jean Cassou, Toni Stadler, Herbert Read, Fritz Wotruba, Litografie di Fritz Wotruba, Galerie im Erker, St. Gallen 1969; Gianni Novak, De.Usa.De.Usa, Xilografe di Ninì Santoro, Editrice Italia, Roma 1971; Umberto Mastroianni, Vento furente, Incisioni di Umberto Mastroianni, Romero, Roma 1972; Pietro Consagra, Euforia – 1° Poema Frontale, Acqueforti a secco di Pietro Consagra, Edizioni 2RC, Roma 1973; K. G. Pontus Hultén, Jean Tinguely / Méta, Collages e litografie di Jean Tinguely, Pierre Haray Editeur, Paris 1973; Fausto Melotti, Il triste Minotauro, Litografie di Fausto Melotti, Edizioni di Vanni Scheiwiller, Milano 1973; Yannis Kounellis, La via del sangue, Nazareno Iori, Roma 1973; Carl Andre, Pietre, Litografie di Carl Andre, Edizioni Bulla, Roma 1984; Silvia Chessa, Spazi Cosmici, Litografie di Eliseo Mattiacci, Marco Noire editore stampatore, Torino 1985.
Tutti i libri sono stati scelti per comunicare l’immagine significativa dell’intelligenza creativa di un gruppo di artisti che aprono il secolo XX o l’attraversano infondendoci quel grande appagamento visivo che scaturisce da segni e figure distribuiti a fianco delle parole, senza che il mistero in essi racchiuso si affievolisca, pronti – anzi – dopo quasi un secolo, a restituire all’occhio una più ricca facoltà di sguardo.
Nessuno di questi libri, tranne quello di Tinguely, è un libro-cassetto, un libro-soprammobile, un libro-valigia, un “livre feint”, come quelli rintracciabili negli umori dissacranti delle avanguardie che, tesi a disobbedire e a contaminare, cercano libri “deteriorabili”, “impubblicabili”,.”illeggibili”, “da dimenticare a memoria”.
Gli elementi che costituiscono il libro (la parola che impone l’immagine a commento; la fusione di testo e immagine; l’immagine che, in sequenza, sceneggia la parola; l’immagine che assimila la parola e la rinnova come forma da tradire; il segno reso complementare al testo, pagina per pagina; la parola assorbita dall’immagine che si rifrange in un campo perforato; il testo fatto immagine; l’immagine che copre gli spazi tra le parole; le immagini e le parole permutabili ), ci sono tutti, come l’identità multivalente degli artisti. Il rifiuto di uno solo di questi elementi, interrompe la comunicazione e la possibilità di immaginare le sculture che hanno fatto la storia dell’arte del secolo appena trascorso.
Nella Biblioteca Scheiwiller, dopo il saluto del presidente della Fondazione Zétema, Raffaello De Ruggieri, il curatore del museo Giuseppe Appella illustrerà l’importanza del libro d’artista nelle ricerche espressive degli anni che intercorrono tra il libro di Renoir e quello di Mattiacci. Verrà, inoltre, presentato il n.8 dei “quaderni di scultura contemporanea”, la rivista del MUSMA, che, oltre a una serie di saggi sulla scultura degli anni Cinquanta, accoglie l’insieme delle mostre realizzate dal Museo nella stagione 2006-2007.
La mostra resterà aperta fino al 12 dicembre 2008.
Seguirà l’inaugurazione del Presepe deserto di Luigi Teodosi, costruito per l’occasione, e la mostra Omaggio a Leonardo Sinisgalli che vuol ricordare il centenario della nascita del poeta lucano e la donazione al MUSMA di libri, riviste, immagini e documenti da parte di un suo allievo e collaboratore: Giuseppe Tedeschi.
“LIBRO D’ARTE E SCULTURA”: DA RENOIR A MATTIACCI
Si inagura venerdì 31 0ttobre 2008, alle ore 18, con “LIBRO D’ARTE E SCULTURA”, la prima mostra della stagione artistica 2008-2009 del MUSMA che accoglie una serie di capolavori capaci di mettere in luce quanto l’esigenza plastica degli artisti venga trasferita alle opere grafiche che arrichiscono i volumi, all’impaginazione, agli stessi caratteri tipografici, e viceversa.
La mostra, a cura di Giuseppe Appella, allinea i seguenti libri d’arte o “editions illustrées”: Ambroise Vollard, La vie & l’oeuvre de Pierre-Auguste Renoir, Incisioni di Pierre-Auguste Renoir, Ambroise Vollard Editeur, Paris 1919 ; Paul Lafond, Edgar Degas, Incisioni, litografie, monotipi di Edgar Degas, H. Floury Editeur, Paris 1919; Pierre de Ronsard, Livret de Folastries, Acqueforti di Aristide Maillol, Ambroise Vollard Editeur, Paris 1939; Massimo Bontempelli, Viaggio d’Europa, Litografie di Arturo Martini, Edizioni della Chimera, Milano 1942; Charles d’Orléans, Poèmes, Litografie di Henri Matisse, Tériade Editeur, Paris 1950; Omero, L’Odyssée, Xilografie di Henry Laurens, Creuzevauet Editeur, Paris 1952; Jean Arp, Vers le blanc infini, Incisioni di Jean Arp, Editions Le Rose des Vents, Lausanne-Paris 1960; Jean Cocteau, Picasso de 1916 à 1961, Litografie di Pablo Picasso, Editions du Rocher, Monaco 1962; James Jones, L’ombre de l’avenir, Litografie di Alexander Calder, Maeght Editeur, Paris 1963; Giuseppe Ungaretti, Apocalissi e 16 traduzioni, Originali di Lucio Fontana, Bucciarelli Editore, Ancona 1965; Allen Jones, Shoe box, Litografie e multiplo di Allen Jones, Petersburg Press, London 1968; Joan Mirò, Les essències de la terra, Litografie di Joan Mirò, Edicion Poligrafa, Barcellona 1968; Juan Daniel Fullaondo, La pari de Chillida, Xilografie di Eduardo Chillida, Maeght Editeur, Paris 1968; Oscar Wilde, The Picture di Dorian Gray, Immagini, note e incisioni di Jim Dine, Petersburg Press, London 1968; Joan Mirò, Les essències de la terra, Litografie di Joan Mirò, Ediciones Poligrafa, Barcellona 1968; Werner Hofmann, Theodor W. Adorno, Jean Cassou, Toni Stadler, Herbert Read, Fritz Wotruba, Litografie di Fritz Wotruba, Galerie im Erker, St. Gallen 1969; Gianni Novak, De.Usa.De.Usa, Xilografe di Ninì Santoro, Editrice Italia, Roma 1971; Umberto Mastroianni, Vento furente, Incisioni di Umberto Mastroianni, Romero, Roma 1972; Pietro Consagra, Euforia – 1° Poema Frontale, Acqueforti a secco di Pietro Consagra, Edizioni 2RC, Roma 1973; K. G. Pontus Hultén, Jean Tinguely / Méta, Collages e litografie di Jean Tinguely, Pierre Haray Editeur, Paris 1973; Fausto Melotti, Il triste Minotauro, Litografie di Fausto Melotti, Edizioni di Vanni Scheiwiller, Milano 1973; Yannis Kounellis, La via del sangue, Nazareno Iori, Roma 1973; Carl Andre, Pietre, Litografie di Carl Andre, Edizioni Bulla, Roma 1984; Silvia Chessa, Spazi Cosmici, Litografie di Eliseo Mattiacci, Marco Noire editore stampatore, Torino 1985.
Tutti i libri sono stati scelti per comunicare l’immagine significativa dell’intelligenza creativa di un gruppo di artisti che aprono il secolo XX o l’attraversano infondendoci quel grande appagamento visivo che scaturisce da segni e figure distribuiti a fianco delle parole, senza che il mistero in essi racchiuso si affievolisca, pronti – anzi – dopo quasi un secolo, a restituire all’occhio una più ricca facoltà di sguardo.
Nessuno di questi libri, tranne quello di Tinguely, è un libro-cassetto, un libro-soprammobile, un libro-valigia, un “livre feint”, come quelli rintracciabili negli umori dissacranti delle avanguardie che, tesi a disobbedire e a contaminare, cercano libri “deteriorabili”, “impubblicabili”,.”illeggibili”, “da dimenticare a memoria”.
Gli elementi che costituiscono il libro (la parola che impone l’immagine a commento; la fusione di testo e immagine; l’immagine che, in sequenza, sceneggia la parola; l’immagine che assimila la parola e la rinnova come forma da tradire; il segno reso complementare al testo, pagina per pagina; la parola assorbita dall’immagine che si rifrange in un campo perforato; il testo fatto immagine; l’immagine che copre gli spazi tra le parole; le immagini e le parole permutabili ), ci sono tutti, come l’identità multivalente degli artisti. Il rifiuto di uno solo di questi elementi, interrompe la comunicazione e la possibilità di immaginare le sculture che hanno fatto la storia dell’arte del secolo appena trascorso.
Nella Biblioteca Scheiwiller, dopo il saluto del presidente della Fondazione Zétema, Raffaello De Ruggieri, il curatore del museo Giuseppe Appella illustrerà l’importanza del libro d’artista nelle ricerche espressive degli anni che intercorrono tra il libro di Renoir e quello di Mattiacci. Verrà, inoltre, presentato il n.8 dei “quaderni di scultura contemporanea”, la rivista del MUSMA, che, oltre a una serie di saggi sulla scultura degli anni Cinquanta, accoglie l’insieme delle mostre realizzate dal Museo nella stagione 2006-2007.
La mostra resterà aperta fino al 12 dicembre 2008.
Seguirà l’inaugurazione del Presepe deserto di Luigi Teodosi, costruito per l’occasione, e la mostra Omaggio a Leonardo Sinisgalli che vuol ricordare il centenario della nascita del poeta lucano e la donazione al MUSMA di libri, riviste, immagini e documenti da parte di un suo allievo e collaboratore: Giuseppe Tedeschi.
31
ottobre 2008
Libro d’arte e scultura: da Renoir a Mattiacci
Dal 31 ottobre al 12 dicembre 2008
disegno e grafica
Location
MUSMA – MUSEO DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA MATERA
Sasso Caveoso, Via San Giacomo, (MATERA)
Sasso Caveoso, Via San Giacomo, (MATERA)
Biglietti
comprensivo della visita al Musma: intero Euro 5,00; ridotto Euro 3,50
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00. Giornata di chiusura il lunedì.
Vernissage
31 Ottobre 2008, ore 18
Autore
Curatore