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Licinio Sacconi – Fantasia a briglia sciolta
Licinio Sacconi a Bologna
Comunicato stampa
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Per comprendere meglio il lavoro che espongo in questa sede penso sia bene fare una premessa di tipo biografico-estetico.
Ho compiuto i miei studi a Brera diplomandomi in pittura. Molto presto però, verso la fine degli anni ’60, sotto l’influsso di alcuni artisti della Pop Art inglese e americana che praticavano il rapporto fotografico su tela in serigrafia, ho lasciato la pittura per il mezzo meccanico o meglio per un particolare linguaggio a base fotografica che si chiama fotomontaggio (ora, nell’era del computer in cui la parola “fotomontaggio” ha assunto delle connotazioni deteriori, mi sembra più corretto parlare di montaggio fotografico).
“Parti di fotografie prelevate da contesti diversi, avvicinate e/o fuse in vario modo, danno vita a una nuova immagine che si chiama montaggio fotografico”.
All’inizio degli anni ’90 mi sono però trovato nella necessità di esprimere visivamente contenuti per me inediti (di tipo onirico, favolistico e ludico), per i quali il montaggio fotografico come l’avevo praticato fino a quel momento sarebbe stato un mezzo inadatto o troppo macchinoso.
A questo punto ho pensato di utilizzare certe “esercitazioni” che da tempo andavo facendo allo scopo di tenere in allenamento la fantasia.
Ne descriverò il procedimento: Partivo da una fotografia stampata “trovata” (una riedizione dell’objet trouvé surrealista?) su un mass media qualsiasi, un depliant pubblicitario, un settimanale illustrato, un catalogo di oggetti, una rivista di moda, ecc, coprivo con ducotone bianco o nero tutto lo spazio INTORNO alla figura che mi interessava ottenendo così la decontestualizzazione-spaesamento di tale figura e ciò allo scopo di stimolare maggiormente quel pensiero “fantastico” che utilizza principalmente la funzione Analogico-Associativa della mente.
Completavo questo “seme ideativo” fotografico (una scarpa femminile, una poltrona, una ballerina, una casa, un gatto e via dicendo) con “quel che mi veniva in mente” in quel momento, dipingendo a tempera nello spazio vuoto creato precedentemente ATTORNO alla figura e a volte DENTRO la figura.
A questo insieme di pittura e fotografia ho dato il nome di FOTOTEMPERA. Ho lavorato a centinaia di fototempere traducendone poi una parte in dipinti in cui resta ben visibile l’elemento fotografico di partenza.
NOTA BIOGRAFICA
Ho compiuto gli studi artistici al Liceo e all’Accademia di Brera diplomandomi in pittura. Dopo un periodo di lavoro ispirato alla POP ART, nei primi anni ’70 mi sono interessato alla comunicazione socio-politica attraverso il fotomontaggio, l’audiovisivo con diapositive e il cinema 16mm, pubblicando nel 1979 presso l’editore Mazzotta il libro “FOTOMONTAGGIO”. Dal 1980 in poi mi sono dedicato al montaggio fotografico e alla pittura. Per quel che riguarda la fotografia e il montaggio nei primi anni del 2000 il lavoro in camera oscura è stato sostituito dall’elaborazione al computer. Ho fatto diverse mostre personali e collettive, specialmente a Milano e in altre città italiane. Per tutta la vita ho insegnato educazione artistica nella scuola media e ho tenuto corsi di aggiornamento per insegnanti.
Ho compiuto i miei studi a Brera diplomandomi in pittura. Molto presto però, verso la fine degli anni ’60, sotto l’influsso di alcuni artisti della Pop Art inglese e americana che praticavano il rapporto fotografico su tela in serigrafia, ho lasciato la pittura per il mezzo meccanico o meglio per un particolare linguaggio a base fotografica che si chiama fotomontaggio (ora, nell’era del computer in cui la parola “fotomontaggio” ha assunto delle connotazioni deteriori, mi sembra più corretto parlare di montaggio fotografico).
“Parti di fotografie prelevate da contesti diversi, avvicinate e/o fuse in vario modo, danno vita a una nuova immagine che si chiama montaggio fotografico”.
All’inizio degli anni ’90 mi sono però trovato nella necessità di esprimere visivamente contenuti per me inediti (di tipo onirico, favolistico e ludico), per i quali il montaggio fotografico come l’avevo praticato fino a quel momento sarebbe stato un mezzo inadatto o troppo macchinoso.
A questo punto ho pensato di utilizzare certe “esercitazioni” che da tempo andavo facendo allo scopo di tenere in allenamento la fantasia.
Ne descriverò il procedimento: Partivo da una fotografia stampata “trovata” (una riedizione dell’objet trouvé surrealista?) su un mass media qualsiasi, un depliant pubblicitario, un settimanale illustrato, un catalogo di oggetti, una rivista di moda, ecc, coprivo con ducotone bianco o nero tutto lo spazio INTORNO alla figura che mi interessava ottenendo così la decontestualizzazione-spaesamento di tale figura e ciò allo scopo di stimolare maggiormente quel pensiero “fantastico” che utilizza principalmente la funzione Analogico-Associativa della mente.
Completavo questo “seme ideativo” fotografico (una scarpa femminile, una poltrona, una ballerina, una casa, un gatto e via dicendo) con “quel che mi veniva in mente” in quel momento, dipingendo a tempera nello spazio vuoto creato precedentemente ATTORNO alla figura e a volte DENTRO la figura.
A questo insieme di pittura e fotografia ho dato il nome di FOTOTEMPERA. Ho lavorato a centinaia di fototempere traducendone poi una parte in dipinti in cui resta ben visibile l’elemento fotografico di partenza.
NOTA BIOGRAFICA
Ho compiuto gli studi artistici al Liceo e all’Accademia di Brera diplomandomi in pittura. Dopo un periodo di lavoro ispirato alla POP ART, nei primi anni ’70 mi sono interessato alla comunicazione socio-politica attraverso il fotomontaggio, l’audiovisivo con diapositive e il cinema 16mm, pubblicando nel 1979 presso l’editore Mazzotta il libro “FOTOMONTAGGIO”. Dal 1980 in poi mi sono dedicato al montaggio fotografico e alla pittura. Per quel che riguarda la fotografia e il montaggio nei primi anni del 2000 il lavoro in camera oscura è stato sostituito dall’elaborazione al computer. Ho fatto diverse mostre personali e collettive, specialmente a Milano e in altre città italiane. Per tutta la vita ho insegnato educazione artistica nella scuola media e ho tenuto corsi di aggiornamento per insegnanti.
10
dicembre 2014
Licinio Sacconi – Fantasia a briglia sciolta
Dal 10 dicembre 2014 al 15 gennaio 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA 9 COLONNE SPE
Bologna, Via Cesare Boldrini, 10, (Bologna)
Bologna, Via Cesare Boldrini, 10, (Bologna)
Orario di apertura
9.00-13.00 e 14.00-17.30 sabato e festıvı chıuso
Vernissage
10 Dicembre 2014, su invito
Autore
Curatore