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Lidia Bachis
Oggetti e video, dal “Kit di sopravvivenza di una geisha metropolitana” – una valigia di plexiglass con l’essenziale per una vera lady, alla “Camera di contenzione portatile”, un baule da viaggio con all’interno un passerotto imbalsamato.
Comunicato stampa
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Dal 9 dicembre al 19 gennaio si terrà presso la Galleria Margutta 9 o-a-c Alessandri sita in via Margutta 53 b Roma la personale di Lidia Bachis giovane promessa nel campo artistico europeo.
In questa occasione presenterà le opere più recenti.Dice di se l’artista: “Sono una sorta di archivista, ritaglio, fotografo, disegno, prendo appunti, poi ricostruisco una mia storia personale, fatta per immagini”.
L’immagine è montaggio meticcio e organico di pezzi risaputi di memoria visiva registrata. Ibride connessioni atemporali restituite dalla caparbietà del ricordo assemblano evocazioni colorate di finto, approntando in presa diretta un compendio ragionato dell’era moderna.
Al di la delle molte differenze stilistiche e tecniche che dividono il lavoro di ogni artista da quello dell’altro – in un linguaggio emergente dell’arte italiana, che ha saputo mutuare dai propri padri e fratelli maggiori il recupero di un linguaggio pittorico colto.
Il lavoro di Lidia Bachis, viene affiancato da oggetti e video, dal “kit di sopravvivenza di una geisha metropolitana” una valigia di plexiglass trasparante con l’essenziale per una vera ladies, “alla camera di contenzione portatile” un baule da viaggio rivestito di raso e gommapiuma (come una vera e propria camera di contenzione) al cui interno si trova un passerotto imbalsamato imbevuto di Chanel n°5, alla gabbia francese anni ’50, un’opera sonora dal titolo “wie froh ich bin weg zu sei” (come sono contento di essere partito), un sacchetto di piume contenente un ipod ascoltabile con delle cuffie, il cui suono è la registrazione di canti di uccelli in un bosco, il tutto dentro una gabbia. Fino alla realizzazione per la mostra “Baby – R” a cura di Askosarte di un cd contenente la colonna sonora della mostra, una campionatura di musiche a partire dagli anni ’70 – Starman di David Bowie a Future Sound of Lodondon con Eyes-Pop. E i video “Babykiller”, “Alice” e “ricordateci” tre opere accumunate dal taglio prettamente cinematografico, dal colore rosso per “ricordateci” e “Babykiller”, rosa per “Alice”.
Tra le ultime le personali:“Round-Trip Commedia” a cura di Fabio Migliorati con testo di Alessandro Riva
“Fragile” presso la Commissione Europea al Centro Conferenze, Jean Monnet (Lussemburgo ); AfterDark”, alla galleria Il Melograno di Livorno ; “Woman as Philosopher from thought to communication”, Bruxelles, Tour Madou (Commissione Europea). E’ tra gli artisti invitati alla Biennale di Venezia 2011.
Alcuni suoi lavori sono alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo, al Museo Internazionale delle Donne in Arte di Scontrone (L’Aquila), al Novosibirsk State Art Museum e al Maui, il Museo di Arte Contemporanea di Teano (Caserta) e alla Commissione Europea, Bruxelles.
In questa occasione presenterà le opere più recenti.Dice di se l’artista: “Sono una sorta di archivista, ritaglio, fotografo, disegno, prendo appunti, poi ricostruisco una mia storia personale, fatta per immagini”.
L’immagine è montaggio meticcio e organico di pezzi risaputi di memoria visiva registrata. Ibride connessioni atemporali restituite dalla caparbietà del ricordo assemblano evocazioni colorate di finto, approntando in presa diretta un compendio ragionato dell’era moderna.
Al di la delle molte differenze stilistiche e tecniche che dividono il lavoro di ogni artista da quello dell’altro – in un linguaggio emergente dell’arte italiana, che ha saputo mutuare dai propri padri e fratelli maggiori il recupero di un linguaggio pittorico colto.
Il lavoro di Lidia Bachis, viene affiancato da oggetti e video, dal “kit di sopravvivenza di una geisha metropolitana” una valigia di plexiglass trasparante con l’essenziale per una vera ladies, “alla camera di contenzione portatile” un baule da viaggio rivestito di raso e gommapiuma (come una vera e propria camera di contenzione) al cui interno si trova un passerotto imbalsamato imbevuto di Chanel n°5, alla gabbia francese anni ’50, un’opera sonora dal titolo “wie froh ich bin weg zu sei” (come sono contento di essere partito), un sacchetto di piume contenente un ipod ascoltabile con delle cuffie, il cui suono è la registrazione di canti di uccelli in un bosco, il tutto dentro una gabbia. Fino alla realizzazione per la mostra “Baby – R” a cura di Askosarte di un cd contenente la colonna sonora della mostra, una campionatura di musiche a partire dagli anni ’70 – Starman di David Bowie a Future Sound of Lodondon con Eyes-Pop. E i video “Babykiller”, “Alice” e “ricordateci” tre opere accumunate dal taglio prettamente cinematografico, dal colore rosso per “ricordateci” e “Babykiller”, rosa per “Alice”.
Tra le ultime le personali:“Round-Trip Commedia” a cura di Fabio Migliorati con testo di Alessandro Riva
“Fragile” presso la Commissione Europea al Centro Conferenze, Jean Monnet (Lussemburgo ); AfterDark”, alla galleria Il Melograno di Livorno ; “Woman as Philosopher from thought to communication”, Bruxelles, Tour Madou (Commissione Europea). E’ tra gli artisti invitati alla Biennale di Venezia 2011.
Alcuni suoi lavori sono alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo, al Museo Internazionale delle Donne in Arte di Scontrone (L’Aquila), al Novosibirsk State Art Museum e al Maui, il Museo di Arte Contemporanea di Teano (Caserta) e alla Commissione Europea, Bruxelles.
09
dicembre 2011
Lidia Bachis
Dal 09 dicembre 2011 al 19 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARGUTTA
Roma, Via Margutta, 53b, (Roma)
Roma, Via Margutta, 53b, (Roma)
Orario di apertura
10.30 - 13.30 e 15.00 - 19.30, aperti le domeniche di dicembre
Vernissage
9 Dicembre 2011, h 17
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