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Lidia Bachis – Crimescene
Entrare dentro la CrimeScene di Lidia Bachis è un’esperienza dove l’aspetto sensoriale squisitamente visivo si lega ad una forte fascinazione psicologica, una morbosa e perversa curiosità alla ricerca del dettaglio rivelatore.
Comunicato stampa
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Lidia Bachis nasce a Roma negli anni ’70, cresce attraverso la TV in BN fra VideoMusic e fumetti Made in Japan. La sua carriera di artista inzia con le “Geishe Metropolitane” giovani donne guerriere armate di mitra, tatuate come ad indicare l’ appartenenza ad una qualche setta iniziatica o organizzazione criminale, dall’aspetto glamour, ma fragili e solitarie.
Entrare dentro la “CrimeScene” di Lidia Bachis è un’esperienza dove l’aspetto sensoriale squisitamente visivo si lega ad una forte fascinazione psicologica, una morbosa e perversa curiosità alla ricerca del dettaglio rivelatore poiché è immediata e forte l’impressione che quelle pareti tappezzate di disegni, ritagli, fotocopie, lucidi contengano l’ineffabile che sfugge al primo sguardo di spettatore, l’indizio che ci permetterà di sfiorare , anche per un attimo, il momento dell’intuizione artistica.
Lidia guarda e si guarda e si riguarda, vorticosamente intreccia intorno a se’, in questa pulsione scopica, le traiettorie di ciò che torna indietro al suo occhio. La sua curiosa percezione è contaminata dai tutti i contemporanei linguaggi , codici, simboli, tutto ciò che attraversa il nostro scenario visivo quotidiano, stimoli che ci attraversano ma spesso non ci appartengono, ciò che ci colpisce ma non si comprende. Una scansione vorace di stimoli visivi ed emozioni forti alla ricerca dell’intuizione che ci restituisca una verità . Il cuore ( la testa ?) è attraversato da un proiettile. Da quale direzione e da chi è stato sparato?
A terra rimane un corpo, la pistola e sangue…
R. Bazzoli dal catalogo.
Entrare dentro la “CrimeScene” di Lidia Bachis è un’esperienza dove l’aspetto sensoriale squisitamente visivo si lega ad una forte fascinazione psicologica, una morbosa e perversa curiosità alla ricerca del dettaglio rivelatore poiché è immediata e forte l’impressione che quelle pareti tappezzate di disegni, ritagli, fotocopie, lucidi contengano l’ineffabile che sfugge al primo sguardo di spettatore, l’indizio che ci permetterà di sfiorare , anche per un attimo, il momento dell’intuizione artistica.
Lidia guarda e si guarda e si riguarda, vorticosamente intreccia intorno a se’, in questa pulsione scopica, le traiettorie di ciò che torna indietro al suo occhio. La sua curiosa percezione è contaminata dai tutti i contemporanei linguaggi , codici, simboli, tutto ciò che attraversa il nostro scenario visivo quotidiano, stimoli che ci attraversano ma spesso non ci appartengono, ciò che ci colpisce ma non si comprende. Una scansione vorace di stimoli visivi ed emozioni forti alla ricerca dell’intuizione che ci restituisca una verità . Il cuore ( la testa ?) è attraversato da un proiettile. Da quale direzione e da chi è stato sparato?
A terra rimane un corpo, la pistola e sangue…
R. Bazzoli dal catalogo.
24
aprile 2004
Lidia Bachis – Crimescene
Dal 24 aprile al 19 maggio 2004
arte contemporanea
Location
PERFORM CONTEMPORARY ART
La Spezia, Via Xxiv Maggio, 57, (La Spezia)
La Spezia, Via Xxiv Maggio, 57, (La Spezia)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalla
16,30 alle 20. Lunedì e festivi su appuntamento
Vernissage
24 Aprile 2004, 18-21