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Lidia Bachis – Mitografie
In mostra 90 opere su tela e un video, ritratti e campionamenti di immagini di artisti con cui Lidia Bachis costruisce la sua mitologia privata.
Comunicato stampa
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La Galleria Arturarte Contemporanea presenta il progetto Mitografie in cui l’artista romana Lidia Bachis si muove in una sorta di diario personale, attraverso questi volti Bachis traccia le sue coordinate di artista e di intellettuale, coordinate che da Duchamp, da Dalì, da Picasso, da Pollock, ci conducono alla più vicina contemporaneità sia italiana che internazionale, da Sara Lucas a Pizzi Cannella, Schifano, un centinaio di ritratti, che seguono un filo rosso: Lidia Bachis.
Attraverso il segno rigoroso della matita ed il prezioso chiaroscuro emergono i volti che rappresentano la mitologia privata di Bachis, quelli che per il suo mondo di artista e di intellettuale rappresentano una esistenza eroica cui l’artista si ispira, nel cui solco si muove. Sono ascendenze non sempre evidenti o riconoscibili nell’arte di Bachis, più spesso apparentamenti così radicati e condivisi da non essere percepibili.
I volti ritratti con veloci segni di grafite, rappresentano novanta artisti che Bachis riconosce come sue origini, ascendenze, figure idiomatiche, che ritrae, i cui volti e frasi monta anche in un video, lacerti di interviste, parole ed espressioni decontestualizzate che l’artista usa come lingua, come veicolo alla sua personale comunicazione.
L’artista torna alle sue origini non solo di pensiero ma di tecnica, spoglia il suo segno di tutti gli orpelli, e lo rende essenziale, niente più concessioni al colore, alle sue preziose cromie, che per quanto si siano fatte più rarefatte e rastremate negli anni mantengono la loro golosa ricchezza, solo il segno della grafite, il sottile segno della matita. Mette da parte le sue consuete iconografie, le sue geishe metropolitane, e con un prezioso segno di matita, un delicato reticolo di chiaroscuro da vita ai volti e alle espressioni dei personaggi ritratti. (Maria Giovanna Tumino)
Attraverso il segno rigoroso della matita ed il prezioso chiaroscuro emergono i volti che rappresentano la mitologia privata di Bachis, quelli che per il suo mondo di artista e di intellettuale rappresentano una esistenza eroica cui l’artista si ispira, nel cui solco si muove. Sono ascendenze non sempre evidenti o riconoscibili nell’arte di Bachis, più spesso apparentamenti così radicati e condivisi da non essere percepibili.
I volti ritratti con veloci segni di grafite, rappresentano novanta artisti che Bachis riconosce come sue origini, ascendenze, figure idiomatiche, che ritrae, i cui volti e frasi monta anche in un video, lacerti di interviste, parole ed espressioni decontestualizzate che l’artista usa come lingua, come veicolo alla sua personale comunicazione.
L’artista torna alle sue origini non solo di pensiero ma di tecnica, spoglia il suo segno di tutti gli orpelli, e lo rende essenziale, niente più concessioni al colore, alle sue preziose cromie, che per quanto si siano fatte più rarefatte e rastremate negli anni mantengono la loro golosa ricchezza, solo il segno della grafite, il sottile segno della matita. Mette da parte le sue consuete iconografie, le sue geishe metropolitane, e con un prezioso segno di matita, un delicato reticolo di chiaroscuro da vita ai volti e alle espressioni dei personaggi ritratti. (Maria Giovanna Tumino)
27
febbraio 2009
Lidia Bachis – Mitografie
Dal 27 febbraio al 15 marzo 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA ARTURARTE CONTEMPORANEA
Formello, Viale Africa, 2, (Roma)
Formello, Viale Africa, 2, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 9:00 -13:00,15:00-19:00
Vernissage
27 Febbraio 2009, ore 19
Autore
Curatore