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Lidia Palumbi – Presenze
Nell’occasione sarà esposta la grande scultura a parete, un Canto alla Vita, 1994 – 96, bronzo, 2,8 x 326 x 1,5 cm, opera significativa nella ricerca dell’artista in cui minime presenze suggeriscono una sorta di linea filiforme e materica del tempo in bronzo, a cui riporta il titolo della mostra.
Comunicato stampa
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Le forme allungate e minimali seguono direzioni orizzontali e verticali come nelle sculture Vedetta, 2009, Requiem, 1997, e Stele, 1997, fino agli Habitat e alle Piazze, come Una estate, 1995. L’esposizione include lavori dagli anni Novanta agli anni Duemila. Saranno presenti inoltre alcune litografie che l’artista sviluppa con la medesima plasticità poetica della scultura.
Il bagaglio culturale italiano e l'influenza del pensiero nordico confluiscono nello sviluppo di un linguaggio sculturale in cui l'essenzialità della forma si unisce ad un forte contenuto emozionale.
L’attenta selezione delle opere entra in relazione con lo spazio espositivo creando un allestimento installativo minimale che conferisce a ciascuna opera la giusta dimensione spaziale e spirituale che il lavoro dell’artista richiede, aprendo il visitatore ad una certa calma riflessiva nell’osservazione delle opere in mostra.
“Le opere di Lidia Palumbi sembrano negarsi alla monumentalità della scultura, a quella dimensione a dismisura, per proporci una linea d’orizzonte in filigrana, una concentrazione degli elementi primari dove appaiono non solo le piccole cose ma anche una loro origine simbolica oltre alla loro capacità di porsi come memoria. Esse sono segni di una decostruzione e ricostruzione continua della materia che abborrisce ogni grandezza e ci riporta ad una lettura orizzontale delle cose, ad un universo minimo che si erige come un’offerta. È una vertigine per il pensiero affacciarsi sul vuoto del verbo esistere di cui sembra non si possa dire nulla e che diventa intelligibile solo nel suo participio, l’esistente, in ciò che esiste.”
Estratto dal testo che accompagna la mostra,
Materia e memoria nelle opere di Lidia Palumbi, di Francesco Correggia
Lidia Palumbi, artista italo-olandese, è nata a Pescara nel 1952. Dopo aver vissuto negli anni Settanta a Milano e a Firenze, si trasferisce in Olanda. Segue i primi corsi di scultura a Rotterdam nel 1982 e nell'anno successivo a Toronto. Rientrata in Olanda, studia scultura e tecniche grafiche all'Accademia di Belle Arti Minerva a Groningen, diplomandosi nel 1989. Lavora a Groningen e 's-Hertogenbosch esponendo in vari musei e gallerie in Olanda, Italia, Inghilterra e Germania. Dal 2018 è tornata in Italia e vive ed opera tra Milano e Paesi Bassi.
Il bagaglio culturale italiano e l'influenza del pensiero nordico confluiscono nello sviluppo di un linguaggio sculturale in cui l'essenzialità della forma si unisce ad un forte contenuto emozionale.
L’attenta selezione delle opere entra in relazione con lo spazio espositivo creando un allestimento installativo minimale che conferisce a ciascuna opera la giusta dimensione spaziale e spirituale che il lavoro dell’artista richiede, aprendo il visitatore ad una certa calma riflessiva nell’osservazione delle opere in mostra.
“Le opere di Lidia Palumbi sembrano negarsi alla monumentalità della scultura, a quella dimensione a dismisura, per proporci una linea d’orizzonte in filigrana, una concentrazione degli elementi primari dove appaiono non solo le piccole cose ma anche una loro origine simbolica oltre alla loro capacità di porsi come memoria. Esse sono segni di una decostruzione e ricostruzione continua della materia che abborrisce ogni grandezza e ci riporta ad una lettura orizzontale delle cose, ad un universo minimo che si erige come un’offerta. È una vertigine per il pensiero affacciarsi sul vuoto del verbo esistere di cui sembra non si possa dire nulla e che diventa intelligibile solo nel suo participio, l’esistente, in ciò che esiste.”
Estratto dal testo che accompagna la mostra,
Materia e memoria nelle opere di Lidia Palumbi, di Francesco Correggia
Lidia Palumbi, artista italo-olandese, è nata a Pescara nel 1952. Dopo aver vissuto negli anni Settanta a Milano e a Firenze, si trasferisce in Olanda. Segue i primi corsi di scultura a Rotterdam nel 1982 e nell'anno successivo a Toronto. Rientrata in Olanda, studia scultura e tecniche grafiche all'Accademia di Belle Arti Minerva a Groningen, diplomandosi nel 1989. Lavora a Groningen e 's-Hertogenbosch esponendo in vari musei e gallerie in Olanda, Italia, Inghilterra e Germania. Dal 2018 è tornata in Italia e vive ed opera tra Milano e Paesi Bassi.
15
maggio 2024
Lidia Palumbi – Presenze
Dal 15 maggio all'otto giugno 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANTONIO BATTAGLIA
Milano, Via Ciovasso, 5, (Milano)
Milano, Via Ciovasso, 5, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16 - 19.30
sabato 11 - 13.30 / 16 -19.30 e su appuntamento
Vernissage
15 Maggio 2024, dalle 18,30 alle 21
Sito web
Autore
Autore testo critico