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Lidia Scalzo – CM2 Colore e Materia 2
Una caotica esplosione di colore con una materia che emerge ammaliatrice pronta a farsi toccare e trasmettere emozioni non solo visive ma anche tattili
Comunicato stampa
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Dopo l’attesissima CM1 del gennaio scorso, il 26 novembre s’inaugura a Roma, presso laGalleria d’Architettura Come se, la seconda personale di Lidia Scalzo dal titolo CM2 - Colore eMateria 2. La mostra trova nel testo critico di Mario Becagli la giusta considerazione:“La sensazione che abbiamo di fronte alle opere di Lidia Scalzo è quella di un impattoimmediato con una caotica esplosione di colore, con una materia che emerge ammaliatrice,pronta a farsi toccare e trasmettere emozioni non solo visive ma anche tattili. Quandoparliamo delle sue opere, non intendiamo parlare solo dell’aspetto visivo dei quadri o dellesculture: Lidia Scalzo è un’artista “curiosa”, sempre pronta a sperimentare. Mentre la suaanima artigiana la porta a cercare di capire l’intimità e l’essenza della materia che usa, la suasensibilità la fa andare oltre, diventando lei stessa “sostanza”, trasferendo, nei suoi manufatti,emozioni, visioni, intime suggestioni, trasformandoli in opere d’arte. La mostra CM2, ponecome obiettivo la presentazione dell’artista nella sua crescita e complessità. Sono presentiquadri di “sapore” astratto, come L’attesa, dove l’osservatore può ricercare e trovare formeche prendono vita sotto i propri occhi e quadri pittorici, dove le velature di colore mostranofigure che albergano nell’immaginario di Lidia. Poi piccole sculture in argilla come Le dee dellanatura, elaborazioni di ballerine, creature nate da un sogno, che evocano l’ancestrale rispettodel mistico e l’umana meraviglia verso il mondo naturale. Inoltre l’artista sperimenta ladecorazione di arredi e complementi, spesso realizzati in collaborazione con aziende eartigiani, dove il suo intervento dona loro unicità e vigore cromatico. Tutto ciò è ambientatoper l’occasione nel popolare quartiere di S.Lorenzo a Roma, dove Lidia lavora, in una galleriadove lei stessa ha lasciato la sua firma trasformando pareti e pavimenti in vere opere d’arte.Questo evento si trasforma per l’occasione in un viaggio nell’universo artistico della Scalzodove lo spazio e le opere si uniscono in un processo di fusione e continuità."
(Mario Becagli)
Lidia Scalzo ha frequentato l’Istituto d’Arte a Roma. Dopo diverse esperienze lavorativedecide di aprire un proprio laboratorio dove poter mettere in pratica le esperienze accumulatein campo artistico. Nasce così “il Laboratorio Artistico Il Papiro”, bottega in cui vengonoprodotti manufatti artigianali. L’esperienza va avanti nel tempo in modo pluridirezionale, nelsenso che continua sarà la ricerca d’espressione che porterà Lidia ad un evoluzione costante, incerca di nuovi materiali dai quali ottenere nuove forme, nuovi oggetti.Il tipo di lavoro le consente di creare nuove relazioni e col tempo il Laboratorio diviene centrodi scambio culturale oltre che artistico. Lidia, infatti, ”lascia socchiusa la porta” che vieneaperta a chi condivide come lei una sensibilità per la realtà circostante, per chi fa dellacreatività un mezzo di scambio. Sono molti gli artigiani che passano; confrontano lavori e idee.Da questa interazione, e con alcuni di loro, nasce il sogno di costituire un gruppo di lavoro chesia una fucina artigiana e artistica. E’ degli ultimi anni l’incontro ”fortuito” con gli stucchi e leresine, utilizzati nel campo della decorazione d’interni. Con questi Lidia si trova a dipingeregrandi superfici (pavimentazioni, pareti) ricoperte di stucco, accuratamente deposto, a secondala necessità richieste dal decoro, da posatori che lavorano in collaborazione. Dal colloquio conla committenza nasce il progetto che Lidia non rende rigido, lo muta durante la lavorazioneanche perchè questi materiali le consentono, di ipotizzare nuove soluzioni.Con il tempo Lidia ottiene riconoscimenti che la portano a lavorare in tutta Italia, inabitazioni private, negozi e grandi alberghi. E’ però nei quadri che si esprimere totalmente,svolgendo per intero il lavoro: utilizza lo stucco, deponendolo su un supporto ligneo,plasmando le forme; lo dipinge tirando fuori le varietà cromatiche di cui è capace. I quadri sicaratterizzano per una presenza di forme che lasciano solo l’intuizione di quella che può essereuna figura, che spesso richiama elementi naturali. Il resto è determinato dalla funzioneespressiva del colore. E’ anche grazie alla nuova attività e ai nuovi contatti, che il progetto dicostituire un gruppo di artisti/artigiani attorno ad un laboratorio, si realizza e Lidia ne è laprincipale artefice. E’ capace di creare un ambiente dove le persone lavorano insieme,mettendo a disposizione degli altri le capacità di cui ognuno dispone, senza quindi perdere lapropria individualità.
(Mario Becagli)
Lidia Scalzo ha frequentato l’Istituto d’Arte a Roma. Dopo diverse esperienze lavorativedecide di aprire un proprio laboratorio dove poter mettere in pratica le esperienze accumulatein campo artistico. Nasce così “il Laboratorio Artistico Il Papiro”, bottega in cui vengonoprodotti manufatti artigianali. L’esperienza va avanti nel tempo in modo pluridirezionale, nelsenso che continua sarà la ricerca d’espressione che porterà Lidia ad un evoluzione costante, incerca di nuovi materiali dai quali ottenere nuove forme, nuovi oggetti.Il tipo di lavoro le consente di creare nuove relazioni e col tempo il Laboratorio diviene centrodi scambio culturale oltre che artistico. Lidia, infatti, ”lascia socchiusa la porta” che vieneaperta a chi condivide come lei una sensibilità per la realtà circostante, per chi fa dellacreatività un mezzo di scambio. Sono molti gli artigiani che passano; confrontano lavori e idee.Da questa interazione, e con alcuni di loro, nasce il sogno di costituire un gruppo di lavoro chesia una fucina artigiana e artistica. E’ degli ultimi anni l’incontro ”fortuito” con gli stucchi e leresine, utilizzati nel campo della decorazione d’interni. Con questi Lidia si trova a dipingeregrandi superfici (pavimentazioni, pareti) ricoperte di stucco, accuratamente deposto, a secondala necessità richieste dal decoro, da posatori che lavorano in collaborazione. Dal colloquio conla committenza nasce il progetto che Lidia non rende rigido, lo muta durante la lavorazioneanche perchè questi materiali le consentono, di ipotizzare nuove soluzioni.Con il tempo Lidia ottiene riconoscimenti che la portano a lavorare in tutta Italia, inabitazioni private, negozi e grandi alberghi. E’ però nei quadri che si esprimere totalmente,svolgendo per intero il lavoro: utilizza lo stucco, deponendolo su un supporto ligneo,plasmando le forme; lo dipinge tirando fuori le varietà cromatiche di cui è capace. I quadri sicaratterizzano per una presenza di forme che lasciano solo l’intuizione di quella che può essereuna figura, che spesso richiama elementi naturali. Il resto è determinato dalla funzioneespressiva del colore. E’ anche grazie alla nuova attività e ai nuovi contatti, che il progetto dicostituire un gruppo di artisti/artigiani attorno ad un laboratorio, si realizza e Lidia ne è laprincipale artefice. E’ capace di creare un ambiente dove le persone lavorano insieme,mettendo a disposizione degli altri le capacità di cui ognuno dispone, senza quindi perdere lapropria individualità.
26
novembre 2008
Lidia Scalzo – CM2 Colore e Materia 2
Dal 26 novembre all'otto dicembre 2008
arte contemporanea
Location
COME SE
Roma, Via Dei Bruzi, 4, (Roma)
Roma, Via Dei Bruzi, 4, (Roma)
Orario di apertura
11-13 e 17-22
Vernissage
26 Novembre 2008, ore 19.30
Autore