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Lido Contemori – Graforismi
La insuperabile matita umoristica di Lido Contemori. Una cinquantina di tavole in gran parte inedite
Comunicato stampa
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Dopo la stravagante mostra dedicata a Rossofiorentino, Art Off riprende il ciclo “Non ho parole” con la insuperabile matita umoristica di Lido Contemori, firma di punta di testate quali Tirreno, Repubblica, e ospite di pubblicazioni storiche, da Playboy, Ca’ Balà, Linus, Caffè illustrato, Cuore a Smemoranda e al recente Par Condicio. In questa sua straordinaria mostra, curata su misura per lo spazio fiorentino (una cinquantina di tavole in gran parte inedite) si esplora il mondo poetico di questo aforista della grafica.
Il titolo, infatti, allude proprio a questa sua peculiare capacità di racchiudere in un disegno l’orizzonte proprio dell’aforisma. Esattamente in quello spirito magnificamente sintetizzato da Giuseppe Pontiggia: “Qual è il fondamento dell’aforisma, come dell’orizzonte? E’ la provenienza dello sguardo, il varco di una distanza, la possibilità di racchiudere, entro i limiti di una definizione, il flusso altrimenti inafferrabile dell’esperienza”. Ed è questo sguardo che rende Contemori difficilmente catalogabile, in quanto eternamente sfuggente alle consuete etichette di comodo: disegnatore, grafico o umorista? E poi: vignettista, satiro o critico di costume? Forse potrebbe definirsi semplicemente un artista che, come pochi, sa cogliere i lati grotteschi e incongrui dell’esistenza, traducendoli con tratto ora barocco ora surreale e non ricorrendo quasi mai a commenti, titoli, dialoghi. I suoi personaggi, resi deformi e difformi da vizi e vezzi, colpiscono direttamente l’immaginario iconico dello spettatore, con soluzioni spesso surreali e spiazzanti, rigorosamente senza parole. Il tutto in un linguaggio allusivo che frequentemente si avvale di arditi paradossi, senza disdegnare il ricorso all’allegoria o la metafora. Una sintassi visiva che ben si adatta ad indagare i costumi del nostro tempo, che l’autore già da tempo definisce “nuovo medioevo” ; purtroppo i fatti gli danno ragione.
Il titolo, infatti, allude proprio a questa sua peculiare capacità di racchiudere in un disegno l’orizzonte proprio dell’aforisma. Esattamente in quello spirito magnificamente sintetizzato da Giuseppe Pontiggia: “Qual è il fondamento dell’aforisma, come dell’orizzonte? E’ la provenienza dello sguardo, il varco di una distanza, la possibilità di racchiudere, entro i limiti di una definizione, il flusso altrimenti inafferrabile dell’esperienza”. Ed è questo sguardo che rende Contemori difficilmente catalogabile, in quanto eternamente sfuggente alle consuete etichette di comodo: disegnatore, grafico o umorista? E poi: vignettista, satiro o critico di costume? Forse potrebbe definirsi semplicemente un artista che, come pochi, sa cogliere i lati grotteschi e incongrui dell’esistenza, traducendoli con tratto ora barocco ora surreale e non ricorrendo quasi mai a commenti, titoli, dialoghi. I suoi personaggi, resi deformi e difformi da vizi e vezzi, colpiscono direttamente l’immaginario iconico dello spettatore, con soluzioni spesso surreali e spiazzanti, rigorosamente senza parole. Il tutto in un linguaggio allusivo che frequentemente si avvale di arditi paradossi, senza disdegnare il ricorso all’allegoria o la metafora. Una sintassi visiva che ben si adatta ad indagare i costumi del nostro tempo, che l’autore già da tempo definisce “nuovo medioevo” ; purtroppo i fatti gli danno ragione.
15
gennaio 2005
Lido Contemori – Graforismi
Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2005
disegno e grafica
Location
TEATRO PUCCINI
Firenze, Via Delle Cascine, 41, (Firenze)
Firenze, Via Delle Cascine, 41, (Firenze)
Orario di apertura
15.30-19.30. Nei giorni di spettacolo fino alle 23.30
Vernissage
15 Gennaio 2005, ore 18,30
Autore
Curatore