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Lieve
“Lieve” si caratterizza per gli interventi delicati e per la leggerezza ironica con cui questi tre artisti giocano con la percezione dello spettatore
Comunicato stampa
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"La leggerezza si associa (…) con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l'abbandono al caso"
Italo Calvino, Lezioni Americane
Lieve. Assenze di gravità.
Lievi, leggeri e morbidi sono i lavori che Silvia Chiarini, Andrea Salvatori e Anna Visani presentano per la prima volta al Museo Carlo Zauli. Questi artisti giocano con la percezione, con l’ironia e hanno da sempre un’attenzione particolare all’appeal estetico e pittorico dell’opera.
La leggerezza degli aquiloni, delle bolle di sapone della Chiarini, la delicatezza del segno grafico della Visani, la leggerezza dell’ironia di Salvatori: questi tre artisti lavorano in assenza di gravità.
Sembrano seguire la lezione di Italo Calvino. Un inno alla leggerezza per cui affermava nelle Lezioni Americane:“ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio”.
Questi artisti, ognuno a loro modo, alleggeriscono gli strumenti e le strutture del loro linguaggio artistico, quasi fossero consapevoli di vivere nel dominio della cultura post-industriale, quella del software e di internet, dell’informazione leggera e volatile, e, per questo, giocano con la percezione.
Silvia Chiarini alleggerisce la sala dei sacchi del Museo Carlo Zauli lavorando sul contrasto con l’ambiente intriso di materia e manualità. “WOW”, la sua ultima video-istallazione è una sintesi degli ultimi lavori "Drawing" e “Bubble painting room”. Il suo video digitale, proiettato su plexiglas si libera di ogni peso e sembra essere una visione sospesa nell’aria. Sono pois che rimandano al tentativo di dipingere l’ambiente realizzato con “Bubble painting room” e che giocano come “Drawing” con l’inganno della percezione dello spettatore.
Andrea Salvatori invece alleggerisce il contenuto delle sue sculture in ceramica con l’ironia e il gioco. Abbandonato il gusto per gli interni borghesi deviati, semplifica l’immagine. Dall’eccesso di informazioni in cui si nascondeva, dietro un ordine borghese già visto, un segreto, passa alla riduzione delle sculture a forme geometriche monocrome da cui sbucano piccoli personaggi femminili. Piccole donnine in bilico tra il pericolo e l’abbandono estatico.
Anna Visani realizza installazioni sui muri degli ambienti in cui interviene, utilizzando un segno e colori leggeri, quasi fossero delle mappe di plastici visti dall’alto. Non manca mai il riciclo di materiali attinti dai suoi affetti personali, fotografie, oggetti della sua infanzia e oggetti pop poveri a bassissimo costo.
Stefania Mazzotti
Italo Calvino, Lezioni Americane
Lieve. Assenze di gravità.
Lievi, leggeri e morbidi sono i lavori che Silvia Chiarini, Andrea Salvatori e Anna Visani presentano per la prima volta al Museo Carlo Zauli. Questi artisti giocano con la percezione, con l’ironia e hanno da sempre un’attenzione particolare all’appeal estetico e pittorico dell’opera.
La leggerezza degli aquiloni, delle bolle di sapone della Chiarini, la delicatezza del segno grafico della Visani, la leggerezza dell’ironia di Salvatori: questi tre artisti lavorano in assenza di gravità.
Sembrano seguire la lezione di Italo Calvino. Un inno alla leggerezza per cui affermava nelle Lezioni Americane:“ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio”.
Questi artisti, ognuno a loro modo, alleggeriscono gli strumenti e le strutture del loro linguaggio artistico, quasi fossero consapevoli di vivere nel dominio della cultura post-industriale, quella del software e di internet, dell’informazione leggera e volatile, e, per questo, giocano con la percezione.
Silvia Chiarini alleggerisce la sala dei sacchi del Museo Carlo Zauli lavorando sul contrasto con l’ambiente intriso di materia e manualità. “WOW”, la sua ultima video-istallazione è una sintesi degli ultimi lavori "Drawing" e “Bubble painting room”. Il suo video digitale, proiettato su plexiglas si libera di ogni peso e sembra essere una visione sospesa nell’aria. Sono pois che rimandano al tentativo di dipingere l’ambiente realizzato con “Bubble painting room” e che giocano come “Drawing” con l’inganno della percezione dello spettatore.
Andrea Salvatori invece alleggerisce il contenuto delle sue sculture in ceramica con l’ironia e il gioco. Abbandonato il gusto per gli interni borghesi deviati, semplifica l’immagine. Dall’eccesso di informazioni in cui si nascondeva, dietro un ordine borghese già visto, un segreto, passa alla riduzione delle sculture a forme geometriche monocrome da cui sbucano piccoli personaggi femminili. Piccole donnine in bilico tra il pericolo e l’abbandono estatico.
Anna Visani realizza installazioni sui muri degli ambienti in cui interviene, utilizzando un segno e colori leggeri, quasi fossero delle mappe di plastici visti dall’alto. Non manca mai il riciclo di materiali attinti dai suoi affetti personali, fotografie, oggetti della sua infanzia e oggetti pop poveri a bassissimo costo.
Stefania Mazzotti
27
maggio 2006
Lieve
Dal 27 maggio al 18 giugno 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO CARLO ZAULI
Faenza, Via Della Croce, 6, (Ravenna)
Faenza, Via Della Croce, 6, (Ravenna)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 16.00-19.00. Sabato e Domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Vernissage
27 Maggio 2006, ore 18.30
Sito web
www.openstudiofaenza.it
Autore
Curatore